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Estratto del documento

Introduzione

Definizioni:

  • Economia politica: studio delle scelte dei consumatori e dei produttori
  • Consumatore: deve definire cosa consumare, individuare la scelta ottima di consumo
  • Produttore: deve scegliere cosa, come e quanto produrre

Consumatore e produttore, a seguito di queste scelte, si incontrano nel mercato equilibrio di mercato.

Equilibri perfettamente concorrenziali: nessun intervento esterno da parte delle istituzioni.

Equilibri non concorrenziali: intervento pubblico.

Politica economia: studio del comportamento delle istituzioni pubbliche, per capire come compiono le loro scelte.

Indagine su tre livelli:

  1. Livello delle scelte correnti: scelte che hanno a che fare con la gestione corrente dell'azione pubblica, da parte delle istituzioni preposte a compiere tali scelte
  2. Livello delle scelte istituzionali: scelte per definire quali sono le istituzioni più adatte al raggiungimento di determinati obiettivi di politica economica
  3. Livello delle scelte
sociali: definire gli obiettivi che una società si prefigge di ottenere

Forma di intervento pubblico dell'economia. Ha come obiettivo

  • definire quali sono le strategie ottimali per l'intervento pubblico dell'economia.

Il mercato (istituzione) lasciato a sé stesso in certe situazioni tende a

  • produrre dei risultati subottimali, in questi casi l'intervento pubblico è giustificato. La politica economica può essere uno strumento per colmare il divario (gap) tra ciò che la società desidera e la realtà dei fatti nell'ambito di una società.

Bisogna definire gli obiettivi socialmente desiderabili (desiderata - scelte sociali) e confrontarli con la realtà, andando poi a definire quali sono le istituzioni più adatte a colmare tale gap e quali compiti assegnare a ciascuna istituzione.

Problema della scelta: individuare tra una vasta scelta di opzioni quale mi consente di avvicinarmi

di più agli obiettivi prestabiliti. La scelta dipende:

  • Dal tipo di obiettivi
    • Dalla mia capacità di individuare l’opzione che maggiormente mi consente di avvicinarmi

Immediatezza della diffusione dell’innovazione: ogni qualvolta che viene introdotta una nuova tecnologia, questa viene immediatamente acquisita da tutte le imprese che operano sul mercato. Duplice problema:

  1. Capire quali sono le dinamiche che determinano i processi di diffusione dell’innovazione
  2. Definire delle politiche per stimolare i processi di adozione delle tecnologie più avanzate da parte delle imprese meno recettive e stimolare le imprese ad innovare

FALLIMENTI MICROECONOMICI

Derivano da:

  • Insussistenza nella realtà dei presupposti della concorrenza perfetta
  • Incompletezza dei mercati, per esistenza di esternalità, beni pubblici, costi di transizione e asimmetria informativa

Possibilità che non siano soddisfatti criteri di equità

Necessità di tutelare "bisogni meritori" o Accettazione dei criteri di efficienza diversi da quello paretiano

Stato e mercato:

  • Sono due istituzioni
  • La politica economica si occupa di ricercare quel giusto equilibrio tra Stato e mercato in modo tale che vengano perseguiti gli obiettivi ed i principi verso i quali la società dovrebbe tendere

Il settore pubblico (Stato) deve intervenire nel momento in cui il mercato non è efficiente o equo, ovvero quando non è capace di raggiungere gli obiettivi prefissati

Efficienza: riguarda la produzione e lo scambio, attiene alla definizione di quantità di output da produrre e di come deve essere scambiato tra i soggetti

Equità: riguarda il problema della distribuzione degli output

Efficienza:

  • Efficienza statica: situazioni di natura statica, in cui non vi è una dinamica evolutiva
  • Efficienza allocativa: un'allocazione A è socialmente preferita ad un'altra

locazione B se l'allocazione A è per almeno un individuo preferita e per gli altri individui è indifferente rispetto all'allocazione B (criterio paretiano). Questo criterio implica un giudizio di valore (morale). Bisogna capire se effettivamente c'è un miglioramento, e ci sarà se accettiamo dei giudizi di valore. Questo giudizio si rifà al concetto di "individualismo etico".

Individualismo etico: ciascun individuo è il miglior arbitro di sé stesso, poiché è in grado di valutare autonomamente il proprio stato di benessere. Si ha un miglioramento in termini di efficienza allocativa solo se anche solo un soggetto vede migliorare la propria condizione.

Ottimo paretiano: una determinata allocazione sarà definita paretianamente ottima se non esiste nessun'altra allocazione dove è possibile migliorare la posizione di un individuo senza peggiorare quella di almeno un altro individuo.

efficienti o nuovi prodotti sul mercatoEfficienza allocativa: capacità di allocare in modo ottimale le risorse disponibili tra i diversi settori produttivi, in modo da massimizzare ilbenessere complessivo della societàEfficienza tecnica: capacità di utilizzare al meglio le risorse produttive disponibili, minimizzando gli sprechi e massimizzando la produzioneEfficienza economica: capacità di massimizzare il profitto o il valore aggiunto dell'azienda, utilizzando al meglio le risorse disponibiliEfficienza energetica: capacità di utilizzare l'energia in modo razionale, riducendo gli sprechi e ottimizzando i consumiEfficienza ambientale: capacità di ridurre l'impatto ambientale delle attività produttive, adottando pratiche sostenibili e riducendo leemissioni di inquinantiEfficienza sociale: capacità di generare benefici per la società nel suo complesso, ad esempio creando posti di lavoro, contribuendo allasostenibilità economica del territorio o promuovendo il benesseresocialeEfficienza organizzativa: capacità di organizzare e gestire in modo ottimale le risorse umane e materiali all'interno dell'azienda, al fine dimassimizzare l'efficienza complessivaEfficienza finanziaria: capacità di gestire in modo efficiente le risorse finanziarie dell'azienda, ad esempio minimizzando i costi di finanziamentoe massimizzando i rendimenti degli investimentiEfficienza logistica: capacità di gestire in modo efficiente il flusso di materiali e prodotti lungo la catena di approvvigionamento, riducendo itempi di consegna e ottimizzando i costi di trasportoEfficienza operativa: capacità di svolgere le attività operative in modo efficiente, ad esempio riducendo i tempi di produzione, migliorando laqualità dei prodotti o riducendo i costi di produzione

Efficienza: accezioni al termine che riguardano

  • Punti di partenza: la distribuzione deve essere uguale non nei punti di partenza
  • Risultati finali: attiene agli output
  • Procedure distributive: non devono incorporare meccanismi sperequativi tra classi sociali, soggetti, popolazioni localizzare in aree geografiche differenti

Primo teorema dell'economia del benessere:

Le condizioni di efficienza paretiana sono realizzate in una particolare configurazione istituzionale costituita da una economia decentrata di concorrenza perfetta. L'allocazione dell'equilibrio di mercato in concorrenza perfetta è pareto-efficiente.

Un mercato di concorrenza perfetta, lasciato libero, produce una situazione ottima in senso paretiano

Limiti:

Definizione stessa di "ottimo paretiano" coincide solo con un impiego efficiente delle risorse, ma esula da altri concetti che solitamente associamo all'ottimo di una situazione. Infatti, può

Essere raggiunto in condizioni di mercato efficiente, ma in un regime dittatoriale o di schiavitù

Secondo teorema dell’ottimo paretiano: modificando opportunamente le dotazioni iniziali con particolari strumenti di redistribuzione, imposte o sussidi in somma fissa, un’economia concorrenziale consentirà di raggiungere qualsiasi stato sociale pareto-efficiente sulla frontiera massima dell’utilità

Il policy maker può modificare la dotazione delle risorse, così da spostare il sistema economico da un equilibrio pareto-efficiente, caratterizzato però da condizioni redistributive del reddito maggiormente desiderate

Equilibrio di concorrenza perfetta:

  • Condizioni:
  • Il bene prodotto è omogeneo: ogni impresa produce un output identico. Nella realtà si ha una differenziazione del prodotto
  • Le imprese operano in condizione di “informazione perfetta”: tutti gli operatori dispongono di informazioni complete. Non
vi sono asimmetrie informative. Le imprese che operano sul mercato hanno una dimensione atomistica, tale da non poter influenzare in alcun modo i prezzi di vendita (le imprese sono price-taker). Il prezzo viene stabilito dall'intersezione tra domanda globale e offerta globale. Non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dei concorrenti: non vi sono asimmetrie tra imprese, nel mercato non godono di alcun vantaggio. Le condizioni di concorrenza perfetta devono valere per tutti i mercati (completezza dei mercati). Possono essere sintetizzate: - Assenza di esternalità: quando l'attività svolta da un soggetto A influenza un soggetto B senza che vi sia una compensazione economica. - Assenza di beni pubblici: beni caratterizzati dalla non rivalità e dalla non escludibilità, non è possibile fissare un prezzo. - Assenza di incertezza o asimmetria informativa (azzardo morale/selezione avversa). - Azzardo morale: Condizione in cui un soggetto,

Esentato dalle eventuali conseguenze economiche negative di un rischio, si comporta in modo diverso da come farebbe se invece dovesse subirle.

Selezione avversa: Possibile conseguenza di una situazione di asimmetria informativa, in cui un'informazione rilevante per la conclusione di una transazione è conoscenza privata del venditore o del compratore.

Equilibrio Walrasiano: dati n mercati, si verifica quando esiste un vettore di prezzi P(p1, ..., pn) tale da eguagliare esattamente la domanda D e l'offerta S in ogni mercato.

Si riconduce al concetto di equilibrio economico generale. Tale equilibrio è assicurato se:

  • Le funzioni di utilità dei consumatori hanno le caratteristiche normalmente ipotizzate.
  • Non vi sono rendimenti di scala.

Ruolo dello Stato:

In assenza di fallimenti del mercato, si ha una suddivisione dei compiti tra:

  • Stato, che punta all'equa distribuzione. Ha il compito di condurre il sistema verso il
sto marginale. In questo contesto, la redistribuzione del reddito è maggiormente desiderata perché il mercato perfettamente concorrenziale non garantisce una distribuzione equa delle risorse. Il policy maker deve quindi trovare un equilibrio tra equità ed efficienza nel sistema economico. Tuttavia, nei mercati non perfettamente concorrenziali, come ad esempio i monopoli o gli oligopoli, il prezzo non è determinato solo dal costo marginale, ma anche dal potere di mercato delle imprese. In questi casi, la redistribuzione del reddito può essere ancora più importante per garantire una distribuzione equa delle risorse.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
41 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/02 Politica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giada_decol di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Morone Piergiuseppe.