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La Rivoluzione Francese

In Francia i prezzi agricoli erano aumentati a vantaggio dei grandi proprietari ma a danno dei contadini; si propagò una "scristianizzazione strisciante"; il ministro Jacques Necker tentò di rimediare con tagli delle spese, ristrutturazioni amministrative e il ricorso al credito, rendendo pubblico il bilancio della monarchia nel 1781 e sollevando così un'enorme indignazione, per essere poi sostituito nel 1784 da Charles-Alexandre de Calonne, il quale presentò al re un piano di riforme tributarie imperniato su una nuova imposta fondiaria estesa ai ceti privilegiati, la liberalizzazione del commercio e l'eliminazione delle dogane interne, la cosiddetta "sovvenzione territoriale", che venne rifiutata nel 1787 dall'Assemblea dei notabili appositamente convocata; il successore di Calonne, Loménie de Brienne, si trovò di fronte l'opposizione dei Parlamenti e diede le dimissioni nel 1788.

provocando il ritorno di Necker> a Versailles re Luigi XVI convocò gli Stati generali – nobiltà, clero e terzo stato – nel 1789 (per la prima volta dal 1614) a causa dei problemi finanziari del regno e di un profondo malcontento espresso nei cahiers de doléances (registri in cui furono annotate le varie lamentele); l'abate Sieyès, portavoce del terzo stato, propose delle votazioni non più per ordine ma per testa, e dopo le resistenze di Luigi XVI il terzo stato proclamò l'Assemblea nazionale (17 giugno 1789), il Giuramento della Pallacorda (20 giugno 1789) e l'Assemblea costituente (9 luglio 1789)> la Rivoluzione francese iniziò di fatto il 14 luglio 1789, il giorno della presa e della distruzione della prigione della Bastiglia per impossessarsi delle armi e costringere il re a trasferirsi dalla reggia di Versailles nella capitale per essere meglio supervisionato, presentando diverse.

rivendicazioni(l'uguaglianza giuridica, l'affermazione dei diritti civili e di stampa, la libertà di culto e di opinione)e un'idea di Stato laico segnato dal liberalismo e dalla separazione dei poteri > mentre nelle città furono occupati i municipi nelle campagne si diffusero delle rivolte contadine, frenate il 4 agosto1789 dall'Assemblea con l'abolizione del sistema feudale> il 26 agosto 1789 l'Assemblea approvò la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino, il manifesto della rivoluzione, e decretò la fondazione di una monarchia costituzionale attribuendo il potere esecutivo al sovrano e quello legislativo a una Camera di rappresentanti eletti (prima Costituzione, che comprese solo i cittadini maschi con censo elevato); per risolvere i problemi finanziari l'Assemblea mise all'asta i beni della Chiesa (circa il 10% del territorio francese), confiscati il 2 novembre 1789, e circa un sesto del territorio

cambiò di proprietà soprattutto avantaggio dei ceti borghesi > nel 1790, con la promulgazione della Costituzione civile del clero, i sacerdoti divennero dipendenti dalla nazione e non più dalla sede pontificia, e con la legge organica (agosto 1790) tutti i giudici nei nuovi tribunali che sostituivano i Parlamenti sciolti nel novembre 1789 furono eletti popolarmente; nel 1794 fu abolita la schiavitù nelle colonie francesi > la Francia fu divisa in 83 dipartimenti> nell'Assemblea, ove prevalevano i nobili «liberali» (come il marchese di La Fayette e il conte di Mirabeau) e il cosiddetto «triumvirato» (Lameth, Duport e Barnave), emersero alcune correnti politiche radicali, come quella dei giacobini (da Saint-Jacobus, l'ex-convento domenicano in cui si riunivano) o i sanculotti (gruppi popolari parigini che indossavano pantaloni lunghi – sans culottes – e chiedevano prezzi più accessibili e maggiore rappresentanza),

e alcuni paesi, tra cui l'Austria (acui la Francia dichiarò guerra nel 1792, durante la quale le truppe dei federati di Marsiglia reserofamosa la Marsigliese), espressero posizioni controrivoluzionarie > il 10 agosto 1792 i giacobini,guidati da Robespierre, Marat, Danton e Saint-Just deposero il re, il quale fu ghigliottinato insiemealla sua famiglia il 21 gennaio 1793; la monarchia fu proclamata decaduta il 21 settembre 1792> il governo fu assunto provvisoriamente dalla Comune di Parigi (1792 – 1795) con l'impegno dicostituire una nuova assemblea detta Convenzione nazionale proclamando la repubblica; perfronteggiare l'invasione straniera, la rivolta in Vandea (marzo 1793), l'insurrezione federalista e ledifficoltà negli approvvigionamenti vennero messe a punto le strutture del governo rivoluzionario,che si identificava con la dittatura del Comitato di salute pubblica (istituita il 6 aprile 1793); nelgiugno 1793 vennero approvate unaCostituzione più radicale, la cui applicazione fu rimandata a causa della guerra, e una nuova Dichiarazione dei diritti (fra i quali quello del lavoro, dell'assistenza e dell'istruzione); tra l'estate del 1793 e quella del 1794 i giacobini instaurarono il regime del Terrore, segnato dalle violente repressioni controrivoluzionarie e concluso con l'esecuzione di Robespierre e dei suoi collaboratori (26-27 luglio, cioè 8-9 termidoro, 1794). La Costituzione a carattere censorio dell'agosto 1795, volta a ripristinare l'ordine borghese del 1792 dopo la fase giacobina, restrinse la nozione di cittadinanza con la richiesta di censo, abolì il suffragio universale e introdusse il sistema bicamerale (un consiglio dei Cinquecento proponeva le leggi, un consiglio degli anziani le approvava e i Direttori, cinque membri, le eseguivano) instaurando il regime del Direttorio (1795 – 1799); quest'ultimo colpì sia a sinistra (congiura

deglieguali del maggio 1796) che a destra (colpo di Stato del settembre, o fruttidoro, 1797, con cui furono annullate le elezioni favorevoli ai monarchici); l'uscita dalla guerra non pose fine al conflitto, che nelle campagne d'Italia del 1796 subì una svolta con l'azione del generale Napoleone Bonaparte che, contro le intenzioni del Direttorio e col favore dei patrioti locali, diede vita alla Repubblica Cispadana, alla Cisalpina e alla Ligure, ma tradì le aspettative dei sostenitori cedendo all'Austria il Veneto con la pace di Campoformio (17 ottobre 1797) e ponendo fine così alla Repubblica di Venezia; dopo Napoleone vennero a formarsi anche la Repubblica Romana e quella Partenopea; nel dicembre 1798, mentre Napoleone era bloccato in Egitto a causa della distruzione della sua flotta (agosto 1798), si creò una seconda coalizione antifrancese composta da Inghilterra, Impero ottomano, Impero russo, Svezia e Impero germanico, che riuscì a

L'ETÀ NAPOLEONICA (1799 – 1815) > il 9-10 novembre (18-19 brumaio) 1799 Napoleone Bonaparte attuò un colpo di stato sciogliendo il Direttorio ed emanando una nuova Costituzione (detta dell'anno VIII ed entrata in vigore il 25 dicembre 1799), che attribuiva il governo a tre consoli ma che permetteva solo a lui, il “primo console”, di promulgare leggi e nominare le cariche statali; riservò al governo la nomina di prefetti, sottoprefetti, sindaci e magistrati e, sconfitti gli austriaci a Marengo (10 giugno 1800), chiuse la guerra della «seconda coalizione» stipulando la pace di Lunéville (febbraio 1801) con l'Austria e la pace di Amiens (marzo 1802) con la Gran Bretagna; i conflitti religiosi vennero placati grazie al Concordato (luglio 1801) stipulato con papa Pio VII (1800 – 1823); una commissione da lui nominata redasse il primo codice civile moderno, il Codice.

napoleonico (1804) > la Grandearmata, numerosa grazie alla leva di massa decretata nel 1793 (1.100.000 uomini nel 1813), usavauna strategia offensiva puntata sul movimento e sulla sorpresa; visti i successi riscontrati in politicaestera, si fece nominare console a vita (2 agosto 1802) e imperatore (4 aprile 1804) dal Senato,mentre il 2 dicembre 1804 si fece proclamare imperatore Napoleone I da papa Pio VII, avviando poiuna serie di campagne militari che sconvolsero la geografia politica europea annettendo il Piemonte,la Toscana, Roma, l'Istria, la Dalmazia e l'Olanda; per indebolire l'Inghilterra, il cui dominio sulmare era incontrastato, nel novembre 1806 pose un blocco continentale proibendo ai sudditidell'Impero francese ogni commercio con le isole britanniche, ricevendo poi l'adesione della Russia,della Prussia, della Danimarca e della Spagna; proprio lì nel maggio 1808, dopo aver fallito laconquista del Portogallo e aver quindi ripiegato sul

delle amministrazioni locali, che diede impulso alla formazione di una nuova borghesia provinciale. In età napoleonica si assistette alla fine del Sacro Romano Impero (agosto 1806): gli Asburgo assunsero il titolo di imperatori d'Austria e fu costituita la Confederazione del Reno (luglio 1806), di cui facevano parte gli Stati tedeschi vassalli della Francia (dalla Baviera alla Vestfalia, dal Württemberg alla Sassonia). Durante il periodo di massima espansione (1810 – 1812) l'Europa fu soggetta a un "sistema continentale" diviso in territori direttamente annessi alla Francia, territori annessi alla Francia ma separati geograficamente (es. regno d'Italia) e gli Stati vassalli affidati ai familiari di Napoleone (es. Spagna, regno di Napoli, Baviera, Sassonia ecc.). Lo zar Alessandro I (1801 – 1825) si staccò gradualmente dall'alleanza con Napoleone stretta nell'incontro di Tilsit (giugno 1807) mettendosi alla testa di un.

Movimento di riscossa nazionale contro l'influenza francese; la campagna in Russia (giugno-novembre 1812), intrapresa da Napoleone per punirlo e costringerlo alla resa e culminata con la vittoria di Borodino (7 settembre 1812) e l'entrata a Mosca il 14 settembre.

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Publisher
A.A. 2018-2019
27 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/02 Storia moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher trydimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Pasta Renato.