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ALTERAZIONI SIA FUNZIONALI CHE STRUTTURALI

• Diffusa riduzione del volume della sostanza grigia e dello spessore corticale in corteccia prefrontalee nelle regioni striatali

• Incremento anomalo di attivazione nello STRIATO VENTRALE, nella CORTECCIA PREFRONTALEVENTROLATERALE e CORTECCIA ORBITOFRONTALE durante il processamento di ricompensespecialmente durante la REWARD ANTICIPATION

RIASSUMENDOTRATTAMENTI FARMACOLOGICI PER IL DISTURBO BIPOLARE

• LITIO:catione monovalente che attraversa i canali per il sodio.Va ad agire sia sul precursore delsecondo messaggero della proteina G,così come interferisce con il glicogeno e l’adenilato ciclasi.Glieffetti della terapia con litio in pazienti con mania funziona in maniera efficace.In particolar modorisulta fondamentale nel ristabilire l’umore nei pazienti con tale disturbo ,non solo perchéimpedisce alla sfera maniacale di ripresentarsi ma anche perché è in grado di prevenire gli episodiodi

depressione. • ACIDO VALPROICO: agonista gabaergico - aumento rilascio del gaba. È un anticonvulsionante che va a ridurre i livelli di attivazione neuronale attraverso l'inibizione canali voltaggio-dipendenti per sodio, potassio e calcio. L'utilizzo di questi farmaci ha molti effetti indesiderati se vengono sospesi bruscamente. DISTURBI D'ANSIA Categoria di disturbi caratterizzati da paura e ansia in assenza di minaccia diretta. I più comuni disturbi d'ansia sono: • Disturbi di panico • Agorafobia • Disturbo d'ansia generalizzato • Fobie specifiche • Fobie sociali Altri disturbi caratterizzati da un aumento dell'ansia sono: • Disturbo post-traumatico da stress • Disturbo ossessivo-compulsivo 1. DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS Si verifica in pazienti che hanno subito eventi con un forte impatto emotivo (morte, lesioni gravi, esperienze di guerra, abusi) durante i quali si provava un forte sentimento di impotenza o

diorrore.

SINTOMATOLOGIA

  • Sogni, ricordi, flashback ricorrenti dell'evento traumatico
  • Sensazione che l'evento traumatico si stia ripresentando, con conseguente risposta d'allarme potenziata
  • Riduzione interesse attività sociali, sensazione di distacco da altri, affettività ridotta e aspettative future prive di aspettative
  • Difficoltà inizio e mantenimento del sonno
  • Difficoltà di concentrazione
  • Intenso disagio psicologico
  • Irritabilità ed eccessi di collera

2. DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO (OCD)

Il disturbo ossessivo-compulsivo presenta due sfere. Una sfera OSSESSIVA e una sfera COMPULSIVA.

SINTOMATOLOGIA DELLA SFERA OSSESSIVA

  • Pensieri persistenti e ricorrenti
  • Bisogno di simmetria, ordine ed esattezza
  • Paura che possa accadere qualcosa di terribile
  • Paura o disgusto per secrezioni corporee, germi etc..

SINTOMATOLOGIA DELLA SFERA COMPULSIVA

  • Comportamenti che non si può
evitare di mettere in atto
  • Contare
  • Pulizia
  • Controllare
  • Evitare

ALTERAZIONI FUNZIONALI DEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

Si notano degli squilibri nei circuiti cortico-striato-talamo-corticali (CSTC), in particolar modo per quanto riguarda il controllo motorio. In questo circuito, nei pazienti con DOC si notano zone con iperattivazione e zone invece ipoattivate.

ZONE IPERATTIVE

  • Corteccia orbito-frontale
  • Talamo
  • Corteccia II

ZONE IPOATTIVE

  • Corteccia prefrontale dorso-laterale
  • Nuclei subtalamici

ALTERAZIONI STRUTTURALI DOC

Come si sviluppano i disturbi d'ansia? In seguito a stimoli paurosi, il soggetto mostra comportamenti automatici di attacco-fuga. Si può avere sia una risposta innata specie-specifica per specifiche categorie di stimoli (es. animale che fugge dal predatore, ratto che ha paura dell'odore del gatto). La risposta paurosa può essere anche appresa attraverso stimoli nocivi/paurosi (es. avere paura di un determinato luogo, dopo aver...)

somministrato per diverse volte una scossa nociva all'animale). La risposta paurosa appresa e la risposta innata specie-specifica, sono fondamentali per la sopravvivenza. I disturbi d'ansia, se protratti per un tempo prolungato altera ed interferisce con il normale funzionamento dell'individuo alla risposta paurosa. Lo stato ansioso, porta il paziente a provare una forte sensazione di PAURA e PREOCCUPAZIONE anche verso stimoli del tutto innocui. Di conseguenza in questi pazienti vi sarà un elevato rilascio di cortisolo, dovuto al forte stress che provocano tutte queste situazioni. Questa risposta fisiologica da stress, oltre ad aumentare il rilascio di cortisolo nel sangue, va a mostrare chiari sintomi anche nella vita quotidiana come ad esempio:

  • Tachicardia
  • Ipertensione
  • Nausea
  • Difficoltà di respirazione
  • Disturbi del sonno

DISTURBI D'ANSIA E PAURA APPRESA Il nucleo paraventricolare dell'ipotalamo

(PVN) che rilascia la CORTICOTROPINA durante la risposta dastress è regolato a sua volta da due importanti strutture AMIGDALA e IPPOCAMPO.Come già sappiamo l'amigdala è una struttura critica per la risposta di paura .L'informazione sensorialearriva nell'amigdala basolaterale dove viene analizzata e inviata ai neuroni dell'amigdala centrale.Quando ilnucleo centrale dell'amigdala diviene attivo da origine alla risposta da stress.L'amigdala è in stretta28connessione con un gruppo di neuroni chiamato NUCLEO DEL LETTO DELLA STRIA TERMINALIS . I neuroni diquesto nucleo attivano l'asse IPOTALAMO-IPOFISI-SURRENE e la risposta da stress.L'asse ipotalamo-ipofisi-surrene è anche regolata dall'IPPOCAMPO.Questo poiché l'IPPOCAMPO presentamolti recettori per i GLICOCORTICOIDI (CORTISOLO).Questi recettori rispondono al cortisolo rilasciato dallaCORTICALE DEL SURRENE .Così normalmente

l’ippocampo partecipa al circuito di feedback dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, inibendo il rilascio di corticotropina nel nucleo paraventricolare dell’ipotalamo, quando il livello di cortisolo in circolo diviene troppo alto. L’esposizione continua al cortisolo porta a una compromissione del feedback, di conseguenza la corticotropina continuerà ad essere rilasciata. Quando accade ciò si notano delle vere e proprie LESIONI IPPOCAMPALI, questo sempre per il fatto che l’ippocampo presenta molti recettori per i glucocorticoidi. Queste lesioni sono frequentemente ritrovabili in pazienti con PTSD, poiché sono esposti a livelli di stress sempre molto elevati. ALTERAZIONI FUNZIONALI NEL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO I pazienti con un disturbo d’ansia generalizzato mostrano le seguenti alterazioni funzionali: - Deficit nell’attivazione prefrontale dorso-mediale per conflitti emotivi nei pazienti. A differenza nei pazienti sani, va ad...

attivarsi la CORTECCIA PREFRONTALE DORSO-MEDIALE in risposta a conflitti emozionali.

• Durante l'adattamento al conflitto emozionale, i pazienti non sono in grado di attivare il cingolo pre-genuale. Si nota inoltre un decremento di connettività tra AMIGDALA e CORTECCIA CINGOLATA ANTERIORE e CORTECCIA PREFRONTALE DORSO MEDIALE prima dell'induzione della ruminazione dell'evento ansioso e post. 29

ALTERAZIONI FUNZIONALI IN ALTRE TIPOLOGIA DI DISTURBI D'ANSIA

• Si nota un'IPERATTIVAZIONE dell'amigdala soprattutto in pazienti con disturbo post-traumatico da stress, disturbo d'ansia sociale e fobia specifica. Questo riflette il coinvolgimento esagerato dei circuiti della paura, che si traduce in sintomi condivisi tra i differenti disturbi.

• Inoltre vi è anche un'IPERATTIVAZIONE dell'INSULA in pazienti con disturbo post-traumatico da stress, nel disturbo d'ansia sociale e nella fobia specifica, nonché durante il

normale condizionamento alla paura

INSULA: è fortemente interconnessa con l'amigdala, ipotalamo e PAG, regola il sistema nervoso AUTONOMO e si attiva durante l'elaborazione delle emozioni negative. L'iperattivazione dell'insula riflette una maggiore attivazione di un network responsabile della generazione di risposta di paura a stimoli che provocano i sintomi.

AMIGDALA nel PTSD

  • Il cluster VENTRALE ANTERIORE è IPERATTIVO: Questo perché l'amigdala basolaterale è rilevante per le risposte di paura acquisite nel PTSD.
  • Il cluster DORSALE è IPOATTIVO: Questo poiché i pazienti con PTSD mostrano un appiattimento emotivo, di conseguenza l'amigdala centrale responsabile della risposta emotiva non è attiva fortemente in questi pazienti.

Nei pazienti con (PTSD) disturbo post traumatico da stress risultano ipoattivate anche tutte quelle zone che si occupano della regolazione emotiva. In particolar modo si notano:

Robuste IPOATTIVAZIONI nella CORTECCIA CINGOLATA ANTERIORE ROSTRALE e nella CORTECCIA PREFRONTALE VENTRO MEDIALE. Tali ipoattivazioni vengono tradotte in deficit dei processi riflessivi di regolazione delle emozioni. Tale deficit porta a sintomi di DISREGOLAZIONE EMOTIVA e GENERALIZZAZIONE DELL'ANSIA. TRATTAMENTI FARMACOLOGICI PER I DISTURBI D'ANSIA
  1. BENZODIAZEPINE: Hanno un effetto ansiolitico sia nei pazienti con disturbi d'ansia generalizzata (DAG), sia nei pazienti con ansia anticipatoria.
  2. AGONISTI SEROTONINERGICI (SSRI): Hanno maggiormente effetto sugli attacchi di panico e nei pazienti con DOC.
  3. MODULATORI NMDA/ANTICONVULSIONANTI: I modulatori NMDA sono degli anticonvulsionanti. I farmaci maggiormente utilizzati sono la D-cicloserina, che è un agonista parziale NMDA. Questo farmaco risulta molto efficace nei pazienti con attacchi di panico e DOC.
NUOVI TRATTAMENTI FARMACOLOGICI
  • KETAMINA: A differenza degli anticonvulsionanti citati in precedenza, la ketamina è un farmaco innovativo utilizzato per il trattamento dei disturbi d'ansia.

precedenza, i quali erano agonisti NMDA, la KETAMINA è un'antagonista del recettore NMDA. Questa sostanza sembra essere molto efficace nei pazienti con PTSD, DOC, SAD (disturbo affettivo stagionale) e GAD (disturbo ansia generalizzato). La ketamina nei pazienti con PTSD va a creare un'interferenza con il riconsolidamento delle memorie di paura nel PTSD.

CANNABINOIDI: Avrebbero una grande proprietà anticonvulsionante, antipsicotiche e miorilassanti, questo dovuto al fatto che si utilizza l'altra molecola presente nei cannabinoidi ovvero la CB1 e non il THC. Se si somministra a differenza il THC (sostanza d'abuso) notiamo che vanno ad essere potenziati e a ripresentarsi le visioni psicotiche. A differenza la CB1, avendo molti recettori ad alta densità nelle zone anatomiche che vanno ad attivarsi in caso di ansia, riescono a ridurre la risposta.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
105 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marica250801 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia delle emozioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof D'atri Aurora.