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Che cos'è la sociologia?
Il termine "sociologia" è un neologismo coniato nella prima metà dell'Ottocento in Francia da Auguste Comte, considerato uno dei fondatori della sociologia e rappresentante del positivismo filosofico.
Etimologicamente, "sociologia" significa "conoscenza o scienza della società". Questa definizione solleva due interrogativi:
- Come caratterizzare in modo autonomo la sociologia rispetto ad altre discipline che si occupano di fornire elementi di conoscenza della società?
- Che tipo di scienza è la sociologia? Esistono diversi modelli di scienza, in particolare per le scienze sociali.
Prima di affrontare la sociologia generale, è importante porci queste domande preliminari.
cos'è la sociologia? Allora, innanzitutto la parola sociologia è relativamente recente nella storia della cultura occidentale e venne coniata nella prima metà dell'800 da August Comte e considerato uno dei fondatori della sociologia assieme a un altro autore francese che approfondiremo in particolare nel nostro corso che è Emil Durkheim, che nasce nel 1858 e muore nel 1917 e che è uno dei più importanti precursori della sociologia del diritto assieme al tedesco Max Weber. La prima opera specificatamente dedicata alla sociologia è appunto quella però di August Comte che pubblica tra il 1830 e il 1842 un testo molto noto, una sorta di manuale che è intitolato "Corso di filosofia positiva" e il titolo non è casuale perché Comte, assieme a Durkheim, è un importante esponente del positivismo filosofico ed è per questo che la nascita della sociologia in Europa e in Francia in particolare è.legata al positivismo e cioè all'idea che la società, i fenomeni sociali siano conoscibili razionalmente, in modo obiettivo, imparziale mediante l'applicazione sistematica di un metodo scientifico. Il positivismo è un vasto orientamento filosofico che nasce proprio dalla volontà di liberare il sapere, il campo della conoscenza dei fenomeni sociali dai vincoli con la fede religiose e quella speculazione metafisica che secondo i positivisti era tipica del ragionamento astratto filosofico e invece l'idea dei primi sociologi (tra cui Durkheim) è l'idea che i fenomeni sociali al pari di quelli naturali oggetto delle scienze cosiddette 'dure' possano essere studiate in maniera scientifica, razionale, imparziale e mediante appunto l'applicazione di un rigoroso metodo scientifico che lascia fuori la metafisica lascia fuori concetti legati alle incrostazioni religiose. La parola sociologia appare come un neologismo curioso checombina una parolaLatina societas con una parola greca locos e il suo significato è letteralmente "conoscenza o scienza della società". Questa definizione etimologica da adito a problemi ed interrogativi, in primo luogo è una definizione che per certi versi appare troppo generica perché se intesa come conoscenza o scienza della società si può dire che ben prima dell'Ottocento vi fosse una riflessione intenzionalmente diretta a cogliere gli aspetti ricorrenti dei fenomeni sociali, anche tutta la tradizione filosofica che va da Platone Aristotele e Sant'Agostino Machiavelli Bigo e Russeau sicuramente può essere interpretata come una riflessione volta alla conoscenza dei fenomeni sociali. Quindi che cosa c'è di nuovo? come caratterizzare in modo autonomo la sociologia rispetto ad altre discipline afferenti anch'essa al campo delle scienze sociali come la filosofia che ben più antica che pure si propongonodi offrire degli elementi di conoscenza della società? E in secondo luogo, l'ulteriore problema interrogativo a cui dobbiamo rispondere è: quale è la definizione etimologica di sociologia? Se intendiamo la sociologia come la scienza della società, si verifica il caso che esistano diversi modelli di scienza, diversi modi di concepire la scienza, in particolare la scienza sociale. 1) Primo interrogativo - Che cosa caratterizza la riflessione sociologica da altre discipline che pure possono definirsi "scienze della società" o "scienze sociali"? La risposta a questo interrogativo non può che essere articolata e provvisoria, in quanto la sociologia è una disciplina in continuo divenire: dalla prima metà dell'Ottocento a oggi, il panorama internazionale ha visto l'emergere di prospettive metodologiche e oggetti di studio nuovi e divergenti tra loro, che ridefiniscono i confini della disciplina. Tuttavia, è possibile individuare tremacro-aree di ricerca e una direttiva metodologica di fondo che caratterizzano tipicamente la sociologia
Allora riferendoci al primo gruppo di problemi ed interrogativi a cui da adito una definizione etimologica di sociologica e volendo caratterizzare in modo autonomo la sociologia rispetto ad altre discipline comunque afferenti al campo delle scienze sociali come la filosofia, l'economia, la scienza politica, che si propongono di offrire elementi di conoscenza della società, a questo interrogativo la risposta che possiamo fornire è una risposta articolata e provvisoria. E' articolata perché la sociologia sin dalla sua nascita non si lascia ricondurre né a un problema di fondo unitario né a un unico metodo di studio universalmente accettato. Possiamo dire anzi e lo vedremo bene con il turckheim con Max Weber che quantomeno nella fase classica di fondazione della Sociologia e Beh ogni autore si muove nel tentativo di elaborare che cosa? una sua concezione sia
delle principali è lo studio dei fenomeni sociali. La sociologia si occupa di analizzare le dinamiche sociali, le relazioni tra individui e gruppi, le istituzioni sociali e le strutture di potere presenti nella società. Un'altra area di ricerca importante è lo studio dei processi di cambiamento sociale, compresi i fenomeni di modernizzazione, globalizzazione e trasformazione culturale. Inoltre, la sociologia si interessa anche dell'analisi delle disuguaglianze sociali, come quelle legate al genere, alla classe sociale, all'etnia e alla religione. Infine, un'altra area di ricerca è lo studio dei movimenti sociali e delle dinamiche di protesta e cambiamento politico.direttiva metodologica di fondo che possono aiutare appunto a identificare la sociologia come una disciplina autonoma rispetto ad altre discipline delle scienze sociali e che nell'Ottocento ne giustificano appunto la sua nascita. Vediamo cominciamo: Direttiva metodologica di fondo La sociologia (e dunque anche la sociologia del diritto se intesa come branca specialista di essa), in quanto discorso scientifico, ambisce a spiegare il proprio oggetto (in prima approssimazione, la "società"), elaborando teorie dotate di certe caratteristiche. In particolare, le proposizioni che formano le teorie sociologiche devono essere:- tra loro coerenti
- generali
- almeno in linea di massima, suscettibili di falsificazione sul piano empirico, quali congetture passibili di confutazione
Il proprio oggetto quindi, in prima approssimazione, è la società. I fenomeni sociali vengono elaborati attraverso delle teorie che presentano determinate caratteristiche. In particolare, le proposizioni che formano le teorie sociologiche devono essere:
- In primo luogo, tra loro coerenti. Questa non è una caratteristica esclusiva delle teorie sociologiche, ma è comune alle teorie scientifiche. Le teorie, per dirsi scientifiche, devono essere coerenti o quantomeno ambire ad esserlo. Una contraddizione all'interno della teoria è indice di un difetto che merita di essere corretto mediante una riformulazione della teoria o che può, se si tratta di un grave difetto, portare all'abbandono della teoria nel suo complesso.
- In secondo luogo, oltre che coerenti, le proposizioni che formano le teorie sociologiche devono essere generali. In che senso? Nel senso che devono riferirsi a fenomeni sociali ricorrenti o quantomeno a fenomeni dotati di una certa stabilità.
riconoscibilità di fondo, questo cosa vuol dire vuol dire? che non interessa la sociologia che cosa? l’evento unico irripetibile perché è superdefinizione non si lascia catturare con il metodo sociologico che invece volto alla formulazione di proposizioni Generali capaci di spiegare gli accadimenti sociali le interazioni umane. Molto spesso Infatti le teorie sociologiche contengono leggi dello sviluppo sociale o quantomeno tendono a individuare delle linee di tendenza.- in terzo luogo un aspetto molto importante che le teorie sociologiche per dirsi scientifiche devono basarsi sull’osservazione diretta dei fenomeni sociali ossia sui dati offerti dalla realtà empirica dalla realtà sociale e questo in particolare è il punto su cui insistono soprattutto i primi sociologi quelli di impostazione positivista come Comte e per quanto riguarda la sociologia del diritto Emil Durkheim quindi le teorie sociologiche sotto questo profilo sono formate da
proposizioni che almeno in linea di massima sono suscettibili di falsificazione sul piano empirico e si presentano quindi come congetture, come ipotesi suscettibili di confutazione. Che cosa vuol dire? Vuol dire che quando il sociologo elabora delle ipotesi interpretative della realtà sociale dei fenomeni sociali dovrà poi andare a fare una ricerca empirica sul campo basata sull'osservazione della realtà e lì raccogliere dei dati che serviranno a verificare o a falsificare le ipotesi precedentemente elaborate. Si tratta del metodo introdotto e teorizzato dall'epistemologo tedesco Carl Popper che appunto parla di processo di falsificazione empirica proprio per riferirsi a questo processo della ricerca in ambito sociale, per cui vengono elaborate delle ipotesi che poi, se non trovano riscontro sul piano empirico, dovranno essere riformulate se non abbandonate. Si dice che almeno in linea di massima le proposizioni che formano le teorie sociologiche sono suscettibili di.falsificazione sul piano empirico perché in re