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POTENZIALE DI EQUILIBRIO
In una cellula il potassio è più concentrato
all’interno rispetto all’esterno, questo
tende ad uscire dalla cellula grazie al
gradiente chimico ma, uscendo permette
l’aumento delle cariche negative all’interno
della cellula provocando una differenza di
cariche elettriche che porta il potassio a
rientrare all’interno. Quando il gradiente
chimico e quello elettrico si compensano si
ha il potenziale di equilibrio del potassio che
equivale a -94,2 mV. Per calcolarlo si parte
dall’equazione di Van’t Hoff ma, poiché si
parla di forze sia chimiche che elettriche, si
aggiunge la valenza dello ione, la costante di
Faraday e il potenziale di membrana.
Ponendo il DG=0 si ha l’equazione di Nernst
che determina il potenziale di equilibrio di
tutti gli ioni. Per il sodio il funzionamento è
analogo, per gradiente chimico entra
all’interno aumentando le cariche positive,
per gradiente elettrico esce e quando
queste forze si eguagliano si arriva al suo
potenziale di equilibrio che equivale a +60,1
mV. La cellula è più permeabile al potassio
rispetto al sodio, infatti il potenziale di
equilibrio di quest’ultimo non contribuisce
al potenziale di membrana, in quanto i canali
del sodio sono chiusi mentre quelli del al
potassio aperti. Esperimento di Donnan
Donnan fu il primo a scoprire che le proteine influenzano il
potenziale di membrana in quanto ioni non diffusibili. Il
cloro passa nella zona 2 per gradiente chimico, portando
con se il potassio per gradiente elettrico. Nel tempo il
potassio si sposta nella zona 1 per gradiente chimico e il
cloro per gradiente elettrico. All’equilibrio i gradienti sono
uguali e il flusso netto è zero.
Dall’esperimento di Donnan emergono due conseguenze fondamentali, ovvero che la concentrazione
degli ioni in grado di attraversare la membrana è tanto maggiore nel lato dove si trova lo ione che
non è in grado di attraversarla. Per garantire l’elettroneutralità allora gli ioni diffusibili devono
passare la membrana in coppia.
Per molto tempo il potenziale di membrana è stato ritenuto conseguenza dell’instaurarsi
dell’equilibrio di Donnan ma sperimentalmente non è così.
La membrana è permeabile a ioni differenti, i canali ionici hanno gradi di apertura diversi e la
presenza di trasporto attivo provocano l’instaurarsi di uno stato stazionario che non coincide
con l’equilibrio elettrochimico delle specie.
Equazione di Goldman, Hodgkin-Katz
Grazie all’intuizione di Donnan che la permeabilità determinava il potenziale di membrana si è
compreso che anche le concentrazioni influivano sul valore reale, tramite l’equazione di Goldman,
Hodgkin-Katz si è arrivati ad un potenziale di membrana di circa -70,6 mV. La lieve ripolarizzazione è
data dalla lieve entrata di sodio che contrasta il gradiente chimico.
Il potenziale di membrana a riposo è quindi determinato dal gradiente chimico delle specie ioniche,
dalla permeabilità della membrana al potassio e al sodio e dalla pompa sodio/potassio che equilibra la
concentrazione delle sue specie ai lati della membrana.
Dissipazione gradienti ionici
I canali ionici modificano la permeabilità della membrana alle varie specie chimiche, poiché la
membrana è più permeabile al potassio rispetto al sodio il rischio è quello di dissipare il gradiente
ionico. Questo viene impedito dal lavoro della pompa sodio/potassio che è elettrogenica.
DEFINIZIONE DEL POTENZIALE DI MEMBRANA
È un potenziale elettrochimico che si origina per
distribuzione asimmetrica degli ioni e permeabilità
selettiva della membrana. È quindi il risultato di tutti
i processi chimico-fisici che avvengono ai lati della
membrana e che determinano una concentrazione
ionica di stato stazionario, generata da flussi
attivi o passivi che distribuiscono gli ioni in modo
disuguale. ECCITABILITÀ
Un segnale elettrico è un movimento di cariche elettriche
attraverso la membrana ed è generato dall’apertura o chiusura
dei canali ionici a cancello. I gradienti di concentrazione non
sono invertiti, l’inversione avviene solo vicino al canale e non su
tutta la membrana, le concentrazioni degli ioni rimangono
invariate.
Il cambiamento del potenziale di membrana a riposo è distinto in:
potenziale graduato (elettrotonico): segnale ad entità
• variabile che si estende per piccole distanze e si smorza lungo
la cellula, rappresenta la risposta passiva della cellula;
Potenziale d’azione: ampia depolarizzazione di entità
• costante che viaggia per lunghe distanze senza perdere
d’intensità, rappresenta la risposta attiva della cellula.
Potenziale graduato
La loro ampiezza è direttamente proporzionale alla forza
dell’evento che li ha scatenati, si verificano nei dendriti, nel
soma ma raramente nell’assone, il flusso di corrente locale è
costante e scatena vari tipi di stimoli.
Le cellule eccitabili prendono parte del sistema scheletrico,
liscio, cardiaco, muscolare e neuronale: nel momento in cui
arriva uno stimolo al soma del bottone sinaptico si induce
l’apertura dei canali per il sodio voltaggio dipendenti, mano a
mano che lo stimolo arriva all’assone tende a dissiparsi per
l’aumento della resistenza del citoplasma che si oppone al
passaggio di corrente. Se lo stimolo è abbastanza forte da
superare la zona trigger (-55 mV), si aprono i canali per il
sodio voltaggio dipendenti a doppio cancello che
depolarizzano la membrana e innescano il potenziale
d’azione; quest’ultimo si propaga fino alle sinapsi che
liberano un neurotrasmettitore. La risposta attiva è di tipo
o TUTTO o NULLA, una volta innescata non si può bloccare.
Tipi di stimoli
213 Gli stimoli possono essere:
1. Subliminari: non raggiungono il valore soglia;
2. Liminari: raggiunge il valore soglia innescando il potenziale
1 d’azione;
3. Sopraliminari: innesca il potenziale d’azione che non si
modifica.
La soglia trigger si trova intorno ai -55 mV, una volta superata
da uno stimolo liminare o sopraliminare insorge il potenziale
d’azione. L’ampiezza del potenziale è indipendente dall’intensità
dello stimolo, anche se fortissimo l’ampiezza rimane la stessa
però può cambiare la frequenza degli stimoli che provocano il
rilascio di un maggior numero di neurotrasmettitori.
Fasi del potenziale
1. Depolarizzazione: inversione del potenziale di
membrana dovuto all’entrata del sodio, da
negativo a positivo;
2. Ripolarizzazione: il potenziale di membrana
torna al potenziale di riposo o oltre con
l’iperpolarizzazione.
Come mai i canali del sodio che si aprono per
depolarizzazione si chiudono prima di raggiungere
l’equilibrio elettrochimico a 60 mv?
I canali del sodio sono voltaggio dipendenti a
doppio cancello, significa che i due cancelli
rispondono in modo diverso alle variazioni del
potenziale. Inizialmente il cancello è chiuso, a -55
mV si apre e il 2° è già aperto permettendo
l’entrata di sodio, quando arriva a +30 mV si chiude
il 2° cancello inattivando il canale. Refrattarietà
È il periodo di tempo in cui la cellula eccitabile
non risponde ad uno stimolo efficace a seguito
di un primo stimolo, è divisa in:
assoluta: un secondo stimolo non forma un
• potenziale d’azione e corrisponde al tempo
di inattivazione dei canali del sodio a doppio
cancello;
Relativa: un secondo stimolo, che deve
• essere maggiore perché la soglia è più alta,
provoca un potenziale d’azione di ampiezza
minore rispetto al primo, comincia con
l’uscita del potassio e dura finchè il
potenziale d’azione non torna a riposo.
Potenziale postumo
Rappresenta la fase di iperpolarizzazione dovuta alla lenta chiusura dei canali del potassio, si
verifica solo nel neurone e non nella cellula muscolare. È l’unico esempio di risposta o tutto o nulla in
fisiologia.
CONCETTO DI ACCOMODAZIONE
Fenomeno che consiste in un aumento progressivo della soglia quando la cellula è sottoposta ad uno
stimolo subliminare continuo. La cellula non lo legge più come una variazione del potenziale d’azione ma
come un cambiamento del potenziale a riposo, innalzando la soglia e richiedendo uno stimolo
superiore. Vale sia per stimoli chimichi che per stimoli elettrici. Il modello di eccitabilità di Hodgkin e
Huxley ha validità generale per tutti i tipi di neuroni, vari tipi di neuroni hanno un diverso livello di
eccitabilità dovuto dai differenti canali voltaggio dipendenti e può essere diverso anche da una zona
all’altra dello stesso neurone.
Aumento della velocità del potenziale d’azione
Nel sistema nervoso per aumentare la velocità di
trasmissione del potenziale d’azione, è stato aumentato il
diametro dell’assone, che oppone minore resistenza al
passaggio di corrente, ed è stato ricoperto di mielina. La
guaina mielinica permette così una conduzione di tipo
saltatorio. Gli assoni corti non hanno guaina mielinica
perché percorrono piccole distanze, mentre quelli lunghi la
presentano per amplificare il segnale.
Nelle patologie demielinizzanti il segnale non si propaga in
modo saltatorio ma si disperde strada facendo.
METODI PER STUDIARE IL POTENZIALE D’AZIONE
voltage clamp: misura le variazioni del potenziale di membrana e il flusso di corrente all’apertura e
• alla chiusura dei canali ionici;
Patch-clamp: studia le correnti generate da un singolo canale e la loro regolazione da parte di ioni
• o molecole.
Comunicazione cellula-ambiente
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La comunicazione cellulare avviene mediante giunzioni cellulari specializzate che sono in contatto fra
di loro e permettono la trasmissione del segnale, prendono il nome di sinapsi.
Le sinapsi immunologiche si instaurano in cellule non eccitabili elettricamente mentre le sinapsi
interneuroniche, citoneurali o neuromuscolari si instaurano in cellule eccitabili elettricamente.
TIPI DI SINAPSI NEURONALI
Le sinapsi sono distinte in elettriche o chimiche, a loro
volta divise in dirette o indirette (mediate da secondi
messaggeri). Entrambe sono formate da un elemento
pre-sinaptico, uno spazio intersinaptico (o vallo) e un
elemento post-sinaptico ma, nel caso della sinapsi
chimica il vallo è più largo rispetto a quelle elettriche.
L’impulso nervoso fluisce sempre in modo
unidirezionale, dall