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LE ROMAN DE SILENCE
È un testo abbastanza anomalo. L'autore è Haldris di Cornovaglia ma di lui non sappiamo molto. È stato tramandato in un manoscritto unico, c'è solo una copia piena di illustrazioni. È della metà del XIII secolo.
La trama
Il re d'Inghilterra Ebaim promulga un editto che vieta l'ereditarietà dei feudi in linea femminile. Vietà che i suoi conti o baroni possano tramandare il feudo ad una discendente donna. Cador, nipote del re, e sua moglie Eufemia (che è anche una damigella della regina) hanno un feudo. Si sposano e nasce una bambina. Venuti a conoscenza dell'Editto del Re si accordano per tenere nascosto il sesso del bambino che sarebbe nato. La chiamano Silence, che è un nome volutamente ambiguo, è un termine neutro. Il tema del romanzo è la necessità di tacere la verità. La bambina viene vestita ed educata come un maschio. Riceve l'educazione del
perfetto cavaliere: armi, impara a cavalcare, impara ascrivere canzoni, studia la musica ecc.C’è un episodio in cui Natura a 12 anni le chiede se vuole cambiare sesso o no. La visione della donnaè, quindi, una visione negativa. La cosa prodigiosa è che Silence diventa un fanciullo desiderabileanche a livello sessuale, ed era migliore dei suoi coetanei in tutti gli ambiti. Sarà il perfetto erede diCornovaglia. Viene allevato in una casa lontano da occhi indiscreti, la nutrice era parente del padree sarà complice di tutto.Natura spinge ad abbandonare il suo sesso maschile e le chiede di vivere il suo sesso di provenienza.Arriva un altro personaggio, Cultura, che convince il fanciullo e gli spiega i vantaggi di essere uomonella società. All’apice di questa crisi incontra due menestrelli nel bosco che stanno facendo il girodell’Inghilterra e siccome lei è abile a scrivere e decide di partire con loro. Si presenta con un
altronome: Malduit. Questo fanciullo finisce alla corte del Re di Inghilterra, lì la regina cerca di sedurlo. Non è vero che però l’ha stuprata e va in esilio in Francia dove continua a vivere da uomo coprendosi di tanti riconoscimenti. Alla fine torna in Inghilterra e viene spedita in una missione dalla regina d’Inghilterra, che è quella di catturare Merlino. Merlino può essere catturato da una donna, infatti, la regina è convinta del fallimento della missione. Lui ci riesce essendo una donna. Ritorna a corte e si capisce che Silence era una donna. Il re capisce l’inganno della moglie e la fa uccidere. E sposa Silence. Viene così abolita la legge che impediva alle donne di ereditare il feudo. La protagonista del Roman de Silence è una donna che non solo gareggia alla pari con gli uomini ma li supera in tutte quelle attività considerate appannaggio del mondo maschile. Lettura passo da verso 1958 Spesso il narratoresi rivolge direttamente al lettore (adesso vi racconto..), è un espediente usato anche per tener viva l'attenzione nel lettore. Quando avviene l'annuncio la cugina corre nella sala e annuncia al conte che è diventato padre, annunciando che è nato un maschio. Il termine error, errance, viene ripetuto parecchie volte. Il conte ringrazia Dio per la nascita di un maschio. Lui ha chiesto alla balia di annunciare un maschio indipendentemente dal vero sesso, quindi è speranzoso che sia vero ma non sa la verità. Il viso raggiantedella dama lo induce in errore. Vengono congedati gli ospiti e solo allora il padre chiude la porta dietro di sé. Deve scoprire la verità. Il lettore è preso anche lui dal scoprire il sesso del neonato. Il conte quindi chiede se è maschio o femmina. Il conte la vede e la benedice, qui c'è un elemento abbastanza moderno, perché dopo averla vista si rende conto che non avrebbe voluto unfiglio maschio al posto della figlia, perché era bellissima. Il padre insiste sul suo piano, vorrebbe travestirla. C'è lo stratagemma del nome abbastanza ambiguo, è neutro. Ora bisogna battezzarla. Spesso il bambino viene battezzato nudo quindi c'è questo problema. Il padre la stringe in delle fasce e viene detto al prete che le fasce non possono essere tolte perché è nato malato e che bisogna fare anche un battesimo urgente perché potrebbe morire.
La formazione è la natura. L'autore dice che sulle inclinazioni naturali prevale l'elemento formativo. Tutto quello che conta è la formazione.
LE CONTE DU GRAAL o PERCEVAL è l'ultimo romanzo di Chrétien de Troyes. Sulla sua datazione siamo più sicuri perché è dedicato a Filippo D'Alsazia. Lui è osannato come un novello Alessandro Magno. Gli vengono riconosciute tutte quelle doti mitiche del perfetto feudatario.
L'enfasi del romanzo si sposta più lontano dal romanzo cortese. Il testo è incompiuto quasi sicuramente per la morte dell'autore, anche se è il suo romanzo più lungo (circa 9000 versi). In questo romanzo compare per la prima volta il Graal. È considerato un romanzo di formazione. Ha una forte componente ironica. È il testo che ha suscitato più interesse. Almeno 4 autori si sono cimentati nello scrivere la conclusione dell'opera. L'incompiutezza aumenta l'alone di mistero intorno all'opera. Non si capisce bene quale fosse il progetto dell'autore, alcune linee narrative rimangono incompiute. Perceval → Romanzo di formazione dall'innocenza e l'inesperienza fino alla completa maturità del cavaliere Perceval è un adolescente orfano di padre. Ha perso anche i due fratelli maggiori, erano tutti e tre cavalieri. La madre rimane sola con lui. Erano di grande famiglia nobile, la madrevuole però sottrarlo a questo destino da cavaliere e decide di allevarlo in un castello in una foresta lontano da tutti e da tutto e soprattutto dalla Tavola Rotonda e da Artù. La cavalleria appare quasi come un mondo in decadenza, sventurato. Il destino di Perceval lo va a trovare e si presentano nel castello un gruppo di cavalieri, addobbati con armi luccicanti, cavalli ecc. Il bambino viene cresciuto quasi come un selvaggio. Perceval, addirittura, non conosce il suo nome. È l'esempio della purezza ed innocenza. Ormai ha 15 anni ed è pronto per la iniziazione nel mondo cavalleresco. Vede questi cavalieri e chiede chi sono. Non capisce, non sa a cosa servono le armi. La mamma gli dice che sono degli angeli della morte e tutto ciò che toccano viene distrutto. Il bambino si mostra rozzo, goffo e ignorante anche delle verità cristiane. Non sa chi sono ma dice alla mamma che vuole diventare come loro. Lei gli spiega le nobili origini che lui ha, loprega di non partire. I cavalieri vanno via e alla fine parte anche lui. La madre gli implora di non partire, lui pensa che la mamma si sia sentita male per il dolore ma in realtà è morta. Lui davanti a questo non si ferma, questo è un peccato. Parte una ricerca che è senza obiettivo, parte per una missione pur non sapendo cosa sia. Alla fine arriva alla corte di Re Artù, chiede di essere rivestito come un cavaliere. Anche la vestizione è comica. C'è un Cavaliere Vermiglio che ha ingiuriato Ginevra e lui vuole rivendicare l'onore di Ginevra e lo ucciderà con un giavellotto da caccia e non con le armi da cavaliere perché non le sa usare. Vorrebbe indossare l'armatura del Cavaliere Vermiglio ma non ci riesce e ha bisogno di gente che lo aiutasse perché non sapeva farlo. Ha bisogno di ricevere formazione e ci penserà Gornemant De Gort, che gli insegna il mestiere del cavaliere. Perceval è un chiacchierone.parla a sproposito. Quindi il suo saggio maestro gli spiega che bisogna parlare poco. Tuttavia la sua educazione è troppo veloce e non capisce a pieno gli elementi che gli vengono impartiti. È un'educazione imperfetta alla cavalleria. Le sue abilità di cavaliere migliorano. Incontra anche una dama che si chiama Blanchefior, di cui si innamora, trascorrono una notte insieme ma infine, l'abbandona. L'amore non è al centro della vicenda, è la formazione che è importante anche dal punto di vista sessuale c'è un'iniziazione. Sembra che sia predestinato a qualcosa di più grande di salvare una dama, non era questa la sua missione finale. C'è una missione più alta da compiere. Continua la sua ricerca e si ritrova al castello del Re Pescatore. Lui è gravemente ammalato, infatti non cammina, viene spostato dai suo servitori. Ha una ferita da cui non riesce a risanarsi. Regna su un regno che siRe Pescatore avrebbe potuto guarire il suo regno. Ma Perceval non fa le domande e il regno rimane malato. Alla fine del romanzo, Perceval si rende conto del suo errore e si pente di non aver chiesto.Re Pescatore sarebbe guarito e la terra sarebbe ritornata fertile. Perceval va a dormire, la mattina dopo il castello è deserto. Non c'è più nessuno. Allora comincia la seconda inchiesta e parte alla ricerca del Graal perché ha capito che deve fare le domande giuste (cos'è e a cosa serve). Si avventura nel bosco, cerca le orme delle persone. Le vede ma incontra una ragazza a cui chiede informazioni, lei alla fine gli svela di essere sua cugina, gli rivela il suo vero nome e che se lui non è riuscito a compiere la missione del Graal è perché non ha fatto le domande giuste e anche perché lui ha commesso un peccato di cui deve ancora purificarsi ovvero aver lasciato la madre morta di cui lui non ne era a conoscenza. Scoprirà grazie a lei che sul Graal c'era un'ostia che veniva portata al Re Pescatore padre, che si nutriva solo di queste (nei miti celtici ci sono dei pentoloni o delle coppe).