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Estratto del documento

IL SOGGETTO ECONOMICO

Il soggetto economico è la persona o il gruppo di persone che di fatto:

detiene il supremo potere volitivo in azienda e determina gli indirizzi di

 fondo della gestione;

prende le decisioni strategiche;

 determina gli obiettivi generali.

Per far ciò il soggetto economico deve:

avere la volontà di governare l’azienda;

 avere le competenze manageriali (capacità di programmazione,

 organizzazione, controllo, leadership);

disporre del potere sufficiente per imporre la propria volontà.

Nelle aziende individuali in questo caso, come abbiamo già detto per il

soggetto giuridico, il soggetto economico non è altro che il proprietario

dell’azienda che rappresenta tutti gli impegni assunti.

Nelle società di persone invece, mentre il soggetto giuridico è rappresentato

dall'insieme di tutti i soci, il soggetto economico invece dall'/dai soci/o di

maggioranza.

Così anche nella società di capitali che, a però in questo caso non

riconoscono il soggetto giuridico in tutti i soci, bensì, nella società stessa.

(public company)

Nelle società di capitali di grandi dimensioni inoltre, non

sempre il soggetto economico aziendale rappresentato dai soci di

maggioranza.

Questo avviene sia perché non tutti i soci si interessano alla gestione di

azienda, sia perché solitamente il potere decisionale viene delegato

dall'assemblea degli azionisti a dei manager competenti che, anche senza

possedere il capitale azionario, governo e dirigono l'impresa.

Tuttavia, esistono dei casi in cui l’esistenza del soggetto economico

prescinde dal possesso della maggioranza dei voti in assemblea:

1. controllo con aliquota di capitale inferiore al 50%

2. controllo senza investimenti diretti di capitale

3. controllo senza investimenti di capitale

Controllo con aliquota di capitale inferiore al 50%

Dipende da:

presenza di azioni che non hanno diritto di voto in assemblea

 regole di funzionamento delle assemblee

 integrazione della quota azionaria

Controllo senza investimento diretto di capitale

Questo caso si verifica nell'ambito dei gruppi industriali nei quali una società,

holding,

detta ne controlla, in varia misura, delle altre.

All’interno di un gruppo di società, ogni soggetto è un soggetto giuridico

distinto, mentre il soggetto economico è uno solo ed è rappresentato da

coloro che detengono il controllo della società capogruppo (holding)

Si distinguono:

Holding pure, che detengono solo partecipazioni e attività finanziarie

 e non svolgono alcuna attività operativa. Di conseguenza il loro stato

patrimoniale presenta solo voci di natura finanziaria cassa banca

crediti azioni debiti ecc..

holding miste nelle quali viene svolta un'attività operativa cui si

 affianca la gestione delle attività finanziarie per il controllo delle altre

società del gruppo in questo caso lo stato patrimoniale presenta anche

voci indicative dello svolgimento di un'attività operativa (macchine,

materie prime, semilavorati, prodotti ecc).

Si parla di controllo diretto quando la società controllante possiede la

maggioranza del capitale (o comunque una quota di capitale sufficiente a

garantirle il controllo) della controllata.

Il controllo è invece indiretto nel momento in cui la società controllante

esercita il suo potere sulla controllata tramite un’altra società di cui

invece ha il controllo diretto.

Controllo senza investimento (diretto o indiretto) di capitali

Il controllo senza investimento di capitali può avvenire in 3 casi:

1. Influenza dominante:

Secondo l'articolo 2359 si può avere un'influenza dominante in virtù

delle azioni/quote del capitale posseduto oppure nel caso di

particolari vincoli contrattuali (esempio: una società che ha il potere

determinare le scelte gestionali di un'altra società in quanto unico

acquirente dei prodotti di quest'ultima).

Si parla di influenza notevole invece, nel caso in cui nell’assemblea

ordinaria può essere esercitato un quinto dei voti se la società ha

azioni quotate in borsa. Non si parla quindi di un controllo diretto,

bensì piuttosto di un’influenza delle decisioni assunte in assemblea.

2. Impresa pubblica:

manager pubblici,

governata da che sono nominati in genere da

pubblici poteri e governano senza aver effettuato alcun

investimento nell’azienda, ma unicamente in virtù del possesso di

competenze professionali.

ECONOMICITA’ (CAPITOLO 7)

L'attività di un'impresa, riguardante tutte le aziende sia di erogazione che di

dell'economicità.

produzione, deve svolgersi secondo un criterio, quello

Con tale termine si intende la convenienza ad avviare o continuare una data

attività imprenditoriale o la validità di un progetto di investimento.

L’economicità può essere valutata a diversi livelli:

Economicità aziendale: considerando l'impresa da sola senza tener

 conto dei rapporti che la legano ad altre economie.

Economicità superaziendale di gruppo: considerando l'impresa

 come elemento del gruppo di appartenenza

Economicità superaziendale collettiva: considerando l'impresa

 nell'ambito di una vasta economia territoriale.

Per comprendere a pieno cos’è l’economicità, approfondiamo alcuni concetti

alla base della stessa.

IL CAPITALE (l'insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere

nuova produzione)

IL REDDITO: (incremento o decremento di capitale, utile d’esercizio reddito

positivo, perdita d’esercizio reddito negativo)

IL CAPITALE

concetti a noi già noti, soffermandoci però sulla possibilità di vedere il

capitale come una grandezza rappresentabile in un prospetto di impieghi -

mezzi disponibili

Infatti, per intraprendere un’attività economica, occorre dotarsi dei mezzi

necessari per lo svolgimento dell’attività. In un primo momento,

(in caso di azienda individuale) (in caso di azienda

l’imprenditore o i soci

collettiva), apportano mezzi monetari o beni in natura, la cui somma

costituisce il totale dei mezzi disponibili.

Per svolgere l’attività, il soggetto aziendale chiede anche finanziamenti

dall’esterno, erogati sotto forma di mezzi liquidi, attraverso i quali è

possibile effettuare altri investimenti.

Mediante lo svolgimento delle operazioni gestionali il capitale proprio ed il

capitale di credito vengono impiegati per l’acquisto di fattori produttivi di

tipo strutturale (immobilizzazioni materiali) e di fattori produttivi a fecondità

semplice (magazzino).

CAPITALE DI FUNZIONAMENTO

Rappresenta l’ammontare delle risorse a disposizione del soggetto aziendale

in un dato istante, relative all’azienda in normale funzionamento, la cui entità

varia in conseguenza della gestione e dei criteri di valutazione applicati.

Il valore che si ricava stimando il capitale nella fase di normale

funzionamento dell’azienda differisce da quello che si ottiene effettuando la

stima in fasi differenti o per diverse finalità.

CAPITALE ECONOMICO:

Valore dell’azienda come complesso economico e integrato e finalizzato

CAPITALE DI LIQUIDAZIONE

Valore del patrimonio come somma di beni disgiunti (valutati per stralcio)

CAPITALE DI COSTITUZIONE

Valore del patrimonio come somma di beni disgiunti (valutati al costo di

acquisizione) STATO PATRIMONIALE

Attivo Passivo

Immobilizzazioni Patrimonio netto

Immateriali cap. di proprietà

(di conferimento,

autofinanziamento)

Materiali utile d’esercizio

Finanziarie

Attivo circolante Passività (capitale di credito)

Rimanenze fondi per rischi e oneri

Crediti debiti per TFR

Attività finanziarie che non debiti: v banche, fornitori, finanziatori ecc...

costituiscono immobilizzazioni IL REDDITO

“L’accrescimento che, in un determinato periodo di tempo, il patrimonio di

un’impresa data subisce in conseguenza della gestione” G. Zappa

Se con arco temporale intendiamo l’intera vita dell’azienda, allora in questo

caso si parla di REDDITO TOTALE O GLOBALE.

Se invece intendiamo un lasso di tempo ristretto e preciso allora in tal caso si

parlerà di REDDITO D’ESERCIZIO

Tale reddito può essere determinato secondo due metodologie:

Metodo sintetico: patrimonio netto finale – patrimonio netto iniziale

 Metodo analitico: Componenti Positivi di reddito – Comp. Negativi

 (ricavi – costi)

I costi, ossia gli oneri sostenuti per l’acquisto dei fattori produttivi, vengono

pluriennali -

classificati, a seconda dell’oggetto cui si riferiscono, in: (costi

costi delle materie prime o delle merci - costi per servizi - costi finanziari -

costi fiscali)

I ricavi, ossia i proventi originati dalla vendita di prodotti, merci, servizi o da

altra causa, vengono classificati, in base all’attività realizzata ed al verificarsi

di diversi eventi, in: (ricavi di vendita - ricavi finanziari - ricavi per

disinvestimenti di beni strum. - ricavi diversi)

“Un costo è di competenza economica dell’esercizio quando nell’esercizio ha

trovato il correlativo ricavo o ragionevolmente non potrà più trovarlo. Un ricavo è

di competenza economica dell’esercizio quando nell’esercizio ha trovato il

correlativo costo o ragionevolmente non potrà più trovarlo.”

Esempio:

acquisto 100 quintali di suole per scarpe, ne consumo soltanto 70, 

produco e vendo le scarpe ricavo 30 quintali non sono di competenza in

 

quanto non hanno trovato il loro correlativo ricavo.

ECONOMICITA = EQUILIBRIO ECONOMICO + ADEGUATA POTENZA

FINANZIARIA

L’IMPRESA si trova in EQUILIBRIO ECONOMICO quando riesce ad ottenere

posizione

entrate che misurano ricavi capaci di remunerare sia i fattori in

contrattuale posizione residuale

(ad es. manodopera) sia i fattori in (ad es. il

capitale di rischio).

Remun. Fatt. in posizione contr. + Remun. Fatt. in posizione

RICAVI =

 resid. Costi + Risultato d’esercizio congruo

RICAVI =

CICLO DI VITA DEI PRODOTTI:

Nella realtà, la condizione di equilibrio economico si realizza nel medio/lungo

periodo e non nel breve, principalmente a causa del progresso tecnologico

(se l’impresa opera in un settore ad alta tecnologia) e in dipendenza dei

prodotti che vengono realizzati e del loro ciclo di vita.

È possibile individuare un ciclo di

Dettagli
A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gianlucafarina14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Paoloni Paola.