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TECNOLOGIA ORGANIZZATIVA
Ci occupiamo di capire quali sono i criteri di organizzazione macro-organizzativa per le tecnologie. Esiste un'interrelazione tra i criteri di progettazione macro-organizzativa e scelte tecnologiche. Dobbiamo però fare delle distinzioni tra tecnologia manifatturiera e tecnologia per i servizi.
Andremo a studiare:
- Tecnologia e core technology
- Processi core ed ausiliari
- Tecnologia e struttura organizzativa:
- Tecnologia "core" manifatturiera
- Tecnologia "core" per i servizi
- Tecnologia manifatturiera: strategia, tecnologia e prestazioni
- Tecnologia manifatturiera: applicazioni contemporanee
- Tecnologie complesse
- Tecnologia ausiliaria delle unità
- Progettazione delle unità organizzative
- Interdipendenza tra le unità
La tecnologia influenza la struttura organizzativa ma è anche vero il contrario, ovvero le scelte di struttura organizzativa influenzano la tecnologia. I primi 4 macro-punti
Tecnologia per l'organizzazione aziendale: è da intendersi come il processo produttivo di un'organizzazione e comprende i processi di lavoro e anche i macchinari. (processo di lavoro + macchinari). Per tecnologia si intendono i processi, le tecniche, i macchinari e le azioni utilizzati per trasformare gli input organizzativi (materiali, informazioni, idee asset tangibili e asset intangibili) in output (prodotti e servizi). La core technology di un'organizzazione è costituita dal processo di lavoro che è direttamente correlato alla missione dell'organizzazione, come l'insegnamento in una scuola, i servizi medici in un ospedale o la produzione in un'azienda manifatturiera. Strettamente collegata al core business. Se la missione dell'organizzazione non è chiaramente definita non posso definire la coreProcessi ausiliari: tutto ciò che è residuale e non rientra all'interno del core. La tecnologia ausiliaria per un'azienda manifatturiera è un processo rilevante per l'organizzazione ma non direttamente collegato alla sua missione. Dalla missione possiamo poi ricavare la core technology. La progettazione deve tenere in considerazione le pressioni (esigenze dei processi operativi) che procedono dal basso verso l'alto, ossia dai processi operativi di lavoro, ma anche le core technology e le unità ausiliarie. Da questo nasce una domanda: come dovrebbe essere progettata la struttura organizzativa per facilitare i processi di produzione? Le pressioni che influiscono sulle decisioni di progettazione organizzativa provengono sia dall'esterno sia dall'interno dell'organizzazione. Dobbiamo prendere in considerazione le esigenze strategiche. Tecnologia Core Manifatturiera Lo studio di Woodward sulla tecnologia manifatturierasu 100 aziende manifatturiere. Joan Woodward visitò diverse organizzazioni e raccolse dati sulle caratteristiche della tecnologia, sulla struttura organizzativa e sui sistemi di gestione. Ha creato una scala di classificazione e ordinò le aziende in base alla complessità tecnica del processo manifatturiero, cioè del grado di meccanizzazione del processo manifatturiero. L'indicatore che ha utilizzato è la complessità tecnica, ha misurato la tecnologia con il parametro della complessità tecnica del processo manifatturiero. Studia l'impatto della tecnologia sul grado di meccanizzazione del processo manifatturiero. Gruppo 1: produzione a piccoli lotti e unitaria. Produzione di singoli pezzi su commessa. La complessità tecnica è crescente fino a stopparci al punto 5 (compreso). Gruppo 2: produzione a grandi lotti e produzione di massa. Comprende dal punto 4 fino al punto 8 (compresi). Gruppo 3: La complessità tecnicaIncomincia a diventare più consistente fino ad arrivare al gruppo 3. Le produzioni principali che asseriscono al gruppo 3 sono le produzioni a processo continuo. Considera dal punto 7 fino ad arrivare al punto 10 (compresi).
I lavoratori hanno un ruolo maggiore se la complessità tecnica è bassa. Autonomia e discrezionalità organizzativa sono alte se la complessità tecnica è bassa. Al contrario, un'alta incidenza della complessità tecnica comporta una bassa autonomia e discrezionalità poiché la maggior parte del lavoro è eseguita dalle macchine.
I risultati dello studio di Woodward:
- Emersero chiare relazioni tra la tecnologia e la struttura: "tecnologie differenti impongono tipi di richieste differenti su individui e organizzazioni e quelle domande dovevano essere soddisfatte attraverso una struttura appropriata".
- La Woodward ha abbracciato quello che viene chiamato imperativo tecnologico, dove
La tecnologia è la variabile indipendente mentre la struttura è la variabile dipendente. La tecnologia domina le strutture organizzative. In funzione della complessità tecnica vado a variare la struttura organizzativa.
La tecnologia e la struttura devono essere allineate con la strategia organizzativa (deve esserci sempre un match) per soddisfare bisogni mutevoli e offrire nuovi vantaggi competitivi.
I sistemi tecnologici e quelli umani di un'organizzazione sono interconnessi, principio dell'interconnessione.
Quando parliamo di caratteristiche strutturali parliamo di dimensioni di struttura. In funzione del raggruppamento ha estrapolato quelle che sono le dimensioni strutturali allineate. Le prime caratteristiche strutturali fanno riferimento alla gerarchia, sostiene che al crescere della complessità tecnologica aumenta il numero dei livelli di management.
Ambito di controllo (span of control): quanti subordinati dipendono da un sovraordinato. Nella
produzione di massa ununico sovraordinato può controllare un numero elevato di subordinati perché autonomia e discrezionalità sono molto basse. Nella produzione unitaria il lavoro diretto predomina sull'indiretto e nel processo continuo abbiamo la massima espressione del livello di competenze. La centralizzazione è alta nella produzione di massa mentre è bassa nella produzione unitaria e processo continuo. Ad alta formalizzazione corrisponde una bassa necessità di comunicazione verbale. La struttura generale è organica nella produzione unitaria e nel processo continuo. Mentre nella produzione di massa, la struttura è meccanica. La fabbrica intelligente (smart factory) Macchine computerizzate gestiscono molti dei compiti di routine, gli impianti di produzione sono digitalmente connessi l'uno all'altro, nonché ai fornitori e ai clienti in una costellazione del valore digitale. Si parla sempre più spesso.difabbrica 4.0.1. Computer-aided design (CAD): utilizzo dei computer nelle fasi di disegno, progettazione e ingegnerizzazione di nuove parti. È la tecnologia al supporto del design nelle fasi preliminari che precedono la produzione (da intendersi come progettazione). 2. Computer-aided manufacturing (CAM): utilizzo di macchine a controllo computerizzato nella gestione dei materiali, nella fabbricazione dei componenti, nel processo produttivo e nell'assemblaggio. Utilizzo della tecnologia nel processo produttivo e di assemblaggio. 3. Robotizzazione: nuovi robot in grado di interagire, comunicare e collaborare con i dipendenti ed essere di aiuto in ogni fase del processo produttivo. Cambia anche i meccanismi di coordinamento. 4. Stampa 3D: costruisce oggetti sovrapponendo in successione strati di materiali uno alla volta. Personalizzazione di massa La produzione snella e quella flessibile hanno permesso la personalizzazione di massa. La produzione di massa consistenell'utilizzo di tecniche della produzione di massa per realizzare rapidamente e a costi ragionevoli (l'efficienza è sempre in primo piano) beni personalizzati per i singoli clienti. Anche il processo continuo può arrivare ad avere una personalizzazione di massa. L'obiettivo è la soddisfazione del cliente. Facciamo un confronto tra la produzione di massa e la fabbrica digitale (slide 13). La tecnologia impatta in modo diverso su struttura, risorse umane e relazioni inter-organizzative. Tecnologie complesse I computer e le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT = information and communication technology) hanno rivoluzionato tutti i tipi di produzione manifatturiera, a piccoli lotti, a grandi lotti e a processo continuo. È la classificazione di Woodward. I progressi tecnologici hanno reso possibile la creazione di sistemi estremamente complessi che arrecano molti vantaggi, ma che a volte possono mettere a repentaglio la.capacità di gestirli in modo efficace e sicuro. La tecnologia è abilitante ma può avere anche degli effetti non desiderati in termini di efficacia e grado di sicurezza. Un'organizzazione ad alta affidabilità (high reliability organization, HRO) sviluppa delle tecniche (la tecnica è una componente della tecnologia) per gestire tecnologie altamente complesse e potenzialmente pericolose in modo sicuro e affidabile. La definizione prevede che vengano rispettate queste 5 caratteristiche: - Preoccupazione per il fallimento: timore di non essere in grado di raggiungere obiettivi - Ritrosia e semplificare le interpretazioni: da un peso particolarmente importante all'interpretazione delle percezioni - Sensibilità alle attività in corso - Rispetto per la competenza - Dedizione alla resilienza TECNOLOGIA CORE PER I SERVIZI Hanno la capacità di seguire il loro obiettivo primario attraverso la produzione e la fornitura di servizi.tecnici e una grande flessibilità nel processo decisionale. Le tecnologie per la produzione di prodotti, invece, sono caratterizzate da una maggiore standardizzazione e ripetitività delle attività. La produzione di prodotti richiede una maggiore attenzione alla gestione delle risorse materiali e alla pianificazione dei processi produttivi. In entrambi i casi, è fondamentale una corretta progettazione organizzativa che tenga conto delle specifiche caratteristiche delle tecnologie impiegate.lavoratori.Formalizzazione: Formalizzazione più bassa per le imprese che producono servizi.
In funzione della tipologia di tecnologia abbiamo livelli diversi di progettazione organi