Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
SPECIE: NEISSERIE MENINGITIDIS
Meningococco parassita esclusivo dell’uomo localizzato normalmente nei portatori sani a livello del tratto
nasofaringeo. Il 10-20% degli uomini sono portatori sani in Italia è infetto da tale n. meningitidis, i portatori sani sono i
reservoire che iniziano la trasmissione. 62
meningococcica, causata dall’infiammazione delle meningi (dura madre, pia
È l’agente eziologico della meningite
madre, aracnoide). La severità dell’infezione dipende dallo stato di immunodeficienza dell’ospite.
Nei soggetti immunodepressi può causare due tipi di infezioni:
naso-faringe: infezione localizzata, rino-faringite acuta o infezione asintomatica della
Infezione limitata al
o mucosa rino-faringea.
meningea: l’infezione dal naso-faringe può risalire fino alle meningi per diffusione ematica o
Infezione
o linfatica. sul meningococco. I ceppi che
Questa diffusione ematica è dovuta alla presenza della capsula
presentano la capsula sono i più pericolosi. Il sistema immunitario non li riconosce quando si trovano a livello
del naso-faringe, quindi raggiungono sistema circolatorio e raggiungono meningi, attraversando la barriera
ematoencefalica.
PATOGENESI
Stessa patogenesi vista per il gonococco. Però, in questo caso, ci troviamo a livello delle cellule epiteliali ciliate del
respiratorio. Il battere viene acquisito, si ha l’endocitosi e, infine, il battere viene rilasciato nel connettivo
primo tratto
del primo tratto respiratorio. MA avendo la capsula, il battere si nasconde dal SI, entra nel circolo e arriva fino alle
meningi. In particolare, è in grado di è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica: si ha una possibile
infezione sistemica.
Nelle meningi, in parte il microorganismo viene distrutto (rilascia il LOS), ma in parte infetta le cellule causando la
meningite, quindi un’infezione con richiamo di cellule infiammatorie. Quando il microorganismo si trova
nel torrente circolatorio, danneggia
anche le cellule endoteliali vascolari.
Si verifica quindi un classico rush
petecchia. Le
cutaneo, definito
petecchie sono un esantema
circolare molto piccolo e regolare
dovuto al danneggiamento del vaso
sanguigno, ad opera di alcuni batteri,
tra cui il meningococco.
Il meningococco non resiste all’atmosfera, all’essicamento: resiste all’aria solo per qualche attimo. Per tale motivo,
deve esserci un contatto diretto tra le goccioline del soggetto sano e quello target. Il meningococco è un battere più
comune nelle grandi comunità, negli asili, nelle scuole, in discoteca. È necessario il contatto diretto. L’infezione a
livello del primo tratto delle vie respiratorie può essere debellata, oppure può dare faringite o meningite.
LA MENINGITE La dell’infezione da meningite
Il meningococco è l’agente eziologico del 25% di tutte le meningiti batteriche. letalità
È necessario trattare nelle prime 24h il soggetto affinché non si abbiamo sequele fatali o
raggiunge il 10-15%.
neurologiche nel 10-20% dei casi (sordità, ritardo mentale). Quindi se il batterio raggiunge altri organi può proliferare
ancora, fino alla formazione di tessuto necrotico e all’amputazione. Il meningococco giovane,
predilige la popolazione
sotto i 25 anni di età. Questo per una particolare suscettibilità del sistema immunitario. 63
Esistono meningococco. Il sierogruppo del meningiditis è dato dalla composizione della
13 diversi sierogruppi di
capsula. Sembra che solo 5 di questi sierogruppi causino la meningite. Questi 5 sono: Y. Questi
A, B, C, W,
clusterizzano a livello geografico: sono più frequenti in determinate aeree (in Italia il B e il C, in africa l’A e il W).
QUALI SONO I SINTOMI DELLA MENINGITE?
I sintomi sono repentini: le petecchie si manifestano in 24-48h (durata della fase di incubazione), sono lesioni
emorragiche. Altri sintomi sono la febbre, cefalea, mal di testa e due caratteristiche importantissime: (non si
fotofobia
riesce a fissare la luce) e (non si riesce a piegare la testa in avanti). Un campanello d’allarme sono le
rigidità nucale
petecchie. Se il bambino ha questi sintomi significa che c’è già una setticemia.
EPIDEMIOLOGIA
Esiste un’area del mondo, la meningite, sud Sahariana, dal Senegal all’Etiopia, in cui si registra il più alto
cintura della
numero di casi di meningite, principalmente tra bambini e adolescenti. L’intervento terapeutico deve essere
tempestivo e preventivo. In caso di positività tutti i contatti del soggetto positivo devono essere sottoposti a terapia
antibiotica nel giro di pochissime ore.
TERAPIA
Il soggetto deve essere sottoposto immediatamente a terapia antibiotica; successivamente tutti i contatti stretti
devono essere sottoposti alla terapia nel giro di 48h.
Esistono più vaccini che si chiamano coniugati: vengono costruiti sulla base della proteina di interesse, che è la
vaccini
(parte della capsula interessata dalla patogenicità) e poi vengono coniugati con altre proteine non
proteina capsulare
specifiche antigeniche, perché questo favorisce nei confronti del vaccino.
l’aumento della risposta immunitaria
Sono, quindi, costituiti da un polisaccaride (debolmente antigenico) supporto, a un
coniugato ad una proteina di
carrier, in grado di aumentare l’immunogenicità. Abbiamo un aumento, una stimolazione ulteriore della memoria
immunologica.
Esiste un somministrato ai bambini e un
vaccino monovalente nei confronti del meningococco C vaccino
principalmente somministrato agli adolescenti. Esiste un
quadrivalente A, C, W, Y vaccino monovalente nei confronti
B, molto recente. Ad oggi, anche l’anti-meningococco B viene somministrato gratuitamente ai
del meningococco
bambini sotto i 7 mesi di età.
Il B è il battere che ha causato l’amputazione degli arti di Bebe Vio. Causa sequele a livello generale ma anche
sistemico: infetta le articolazioni, le ossa. La soluzione: amputazione. 64
GENERE: VIBRIONI
Famiglia vibrionaceae. Prendono il nome dalla loro forma, dalla loro morfologia.
STRUTTURA E FISIOLOGIA
Hanno una forma a virgola, a elica. Sono dei Aerobi/anaerobi facoltativi
o o Hanno uno o più polarizzati, che sono
Bacilli incurvati. flagelli
o tra i fattori di patogenicità maggiori.
Gram negativi
o Sono (3 micron di lunghezza) La particolarità di tutti i vibrioni è che sono
molto lunghi
o o diploidi: hanno due cromosomi, quindi tanti
Non hanno la capsula
o geni e tante proteine.
Asporigeni
o
Il vibrione che più ci interessa è il vibrio cholerae, agente colera. Anche altre due specie sono
eziologico del
abbastanza comuni e patogene per l’uomo: vibrio parahaemolyticus e vulnificus.
Si trovano in acque dolci e salate o negli strati superficiali del suolo.
FATTORI DI PATOGENICITÀ
Sulla loro superficie sono presenti due fattori di patogenicità importanti,
sottoposti a variazione antigenica. Quello sottoposto a variazione antigenica
maggiore è O, che può modificare la sua composizione. L’antigene O
l’antigene
è l’antigene della porzione polisaccaridica del LPS di membrana (termostabile).
è il flagello, sottoposto a variazione antigenica.
L’antigene H
CLASSIFICAZIONE
Sulla base della composizione dell’antigene O distinguiamo 250 del vibrio cholerae.
sierogruppi
Quelli più patogeni per l’uomo sono solo quelli che producono la colerica, cioè i (più patogeno)
tossina sierogruppi O1
e O139. Anche quelli che non producono la tossina colerica, producono altre tossine: patologie non così gravi ma
comunque sintomatologia e patologia.
NB: il sierogruppo significa che l’ospite riconosce queste strutture come diverse e produce 250 risposte immunitarie
diverse.
SPECIE: VIBRIO CHOLERAE
Il vibrio cholerae si trova in tutte le acque, anche quelle in cui si trovano pesci e molluschi con guscio (ostriche,
vongole e cozze). Il vibriocholerae si trasmette tramite ingestione di cibi o acque contaminate. Permane sugli alimenti
per molto tempo. fecale-orale. Il vibrio cholerae è molto sensibile ai disinfettanti comuni fisici
La trasmissione è di tipo
e chimici (come amuchina) e agli acidi dello stomaco.è l’agente eziologico del colera. Esiste il colera asiatico, chiamato
così perché è endemico in Asia e India. Perché si sviluppi una patologia ci deve essere una quantità di batteri elevata.
65
FATTORI DI PATOGENICITÀ
Il vibriocholerae deve entrare e raggiungere l’intestino. Deve aprirsi una strada verso l’intestino: secerne le mucinasi
(proteine che distruggono la mucina) che vanno e ledere il muco presente sull’intestino.
Poi produce o presenta sulla sua superficie, delle proteine che permettono l’adesione, la colonizzazione molto stretta
a livello dell’intestino: queste sono le definite e la TCP. Queste proteine permettono
proteine chemiotattiche proteina
una colonizzazione così forte delle cellule dell’intestino che, nonostante la sintomatologia del colera sia la dissenteria,
anche l’eliminazione dei liquidi che lava le cellule intestinali, non è in grado di staccare il legame TCP-cellule intestinali.
Il vibriocholerae produce delle tossine:
1. quella principale è quella colerica, ma non tutti i sierotipi la producono.
2. Abbiamo anche un’enterotossina accessoria
3. una tossina che va a indebolire ulteriormente il legame, la giunzione tra le cellule intestinali: tossina della
occludens.
zonula
Tutti questi fattori di patogenicità fanno sì che la sintomatologia sia un’enterite
diarroica: distruzione cellule intestinali ed eliminazione di liquidi.
In particolare, l’elemento più importante della patogenicità è la TOSSINA
COLERICA, una potente enterotossina citoplasmatica molto complicata. Tutte le
devono proteggere la tossina quando questa passa attraverso lo
subunità B
stomaco. La subunità B si lega alle cellule epiteliali della mucosa dell’intestino
tenue. La tossina passa attraverso gli acidi dello stomaco: tante subunità B che
proteggono la attiva.
subunità A
Patogenesi: si lega ai gangliosidi presenti a livello intestinale, entra nella cellula e
la porzione attiva agisce a livello delle cellule epiteliali intestinali aumentando
l’attività dell’adenilato ciclasi. Causa, quindi, l’aumento della produzione di cAMP
in cellula, poi l’attivazione della proteina chinasi A, quindi la fosforilazione del
canale per il cloro; ciò causa l’eliminazione continua di ioni e acqua dalla cellula
intes