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Estratto del documento

Indicatori di redditività e rendimento

ROS (R.O./VENDITE) X ROTAZIONE C.I. (VENDITE/TOT. INVESTIMENTI)

La rotazione C.I. è una misura sintetica delle quantità vendute. Se le vendite sono alte, riesco a ripagare le attività con esse.

ROS è una misura sintetica dei margini e del guadagno. Per avere un RO più alto, è necessario aumentare i prezzi o diminuire i costi.

ROE: REDDITO NETTO/MEZZI PROPRI

Questo indice risulta utile per investitori, azionisti e soci, visto che rappresenta la redditività del solo capitale apportato dai soci. Se, ad esempio, abbiamo un ROE del 12%, significa che per ogni euro investito, si generano 12 centesimi di guadagno. Il ROE può differire, anche di molto, rispetto al ROI, questo perché vengono considerati due redditi diversi. Talvolta, l'RN può essere superiore all'RO (o molto simile) data la presenza consistente di componenti straordinari positivi.

ROE == ROI (RO/TOT.INV) X LEVERAGE (TOT.INV/MP)

INCIDENZA GESTIONEEXTRA (RN/RO)

Il ROE viene calcolato perché negli anni 60' le risorse erano più disponibili (vista la maggiore offerta rispetto alla domanda) e le banche finanziavano di più. Quindi bastava aumentare le passività per aumentare il leverage e, così, alzare il ROE. Bastava avere debiti per investire e il mercato assorbiva. Negli anni 70' si passò ad un'analisi del ROE attraverso una forma additiva anziché moltiplicativa ROE = [ROI + (ROI - COSTO DEL DEBITO) X (LEVERAGE)] X GESTIONEEXTRACARATTERISTICA

Costo del debito: ONERI FINANZIARI/MEZZI DI TERZI

Leverage: MEZZI DI TERZI/MEZZI PROPRI

Incidenza gestione extra: REDDITO NETTO/REDDITO CORRENTE

Con la scomposizione additiva, abbiamo il concetto di effetto leva finanziaria ((ROI - costo del debito) X leverage), che spiega perché non si possono aumentare i debiti all'infinito.

Il ROE dipende dal ROI + l'effetto leva X l'incidenza della gestione extra caratteristica.

Più il debito è rischioso, più si deve pagare per esso. Se c’è unapresenza importante del capitale a rischio si devono pagare più dividendi.

RENDICONTO FINANZIARIO

È un documento, complementare a Stato Patrimoniale e Conto Economico, cheanalizza la relazione tra entrate e uscite. Il criterio utilizzato per la redazionenon è il criterio di competenza ma quello di cassa.

È obbligatorio dal 2016 per le società con il bilancio ordinario (artt. 2423 e2425-ter c.c.) e il principio contabile che fornisce lo schema è l’OIC 10, mentreil codice civile non fornisce uno schema preciso. Il rendiconto non variclassificato ed è già pronto per essere utilizzato.

Il contenuto descrive le entrate e le uscite d’esercizio, spiegando come eperché la cassa è variata:

RISORSA INIZIALE+ VARIAZIONI INCREMENTATIVE (FONTI)-VARIAZIONI DECREMENTATIVE (IMPIEGHI)= RISORSA FINAZIARIA/MONETARIA

FINALEMOL: RICAVI 1000 - COSTI ESTERNI (merci e servizi) -400 - COSTO DEL LAVORO -400 = MOL = 400 (se incasso e pago subito è sia utile che surplus) - AMMORTAMENTI -100 = RO = 300 MOL = 400 Iniziali 0 – crediti finali 30 – debiti iniziali 0 + debiti finali → + crediti 80 = 400 - 30 + 80 = 450 Che sarà la mia variazione di cassa. Tra il MOL e la variazione di cassa c'è la variazione dei crediti e debiti: 1000 - 30 = 970 600 - 80 = 520 970 - 520 = 450 → Il MOL congiunge l'analisi potenziale con quella effettiva. L'aumento del MOL favorisce l'aumento della cassa, per aumentare il MOL o si incrementano le vendite o si diminuiscono i costi. A partire dal 2016 è stato approvato il codice della crisi d'impresa (C.C.CI.) che impone il monitoraggio, tramite indici, e la verifica della solvibilità delle imprese, nel breve periodo. Il rendiconto va redatto per motivi di solvibilità e deve raccogliere le variazioni del capitale circolante netto,

della posizione finanziaria netta, delle liquidità nette e delle liquidità, come previsto dall'OIC 10. Il rendiconto fornisce un dettaglio analitico. Il MOL, oltre che fornire un risultato, collega la dimensione finanziaria con quella monetaria: RICAVI - COSTI = MOL - var. CCN = Flusso Corrente della Gestione Caratteristica. Solo la lettura contestuale del C.E. e del rendiconto consente di valutare le condizioni di economicità dell'azienda. Risorsa finanziaria/monetaria iniziale + var. incrementativa - fonti - var. decrementativa - impieghi = Risorsa finanziaria/monetaria finale. Se fonti > impieghi = aumento della risorsa. Se fonti < impieghi = diminuzione risorsa. Metodo diretto: FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DA GESTIONE CARATTERISTICA (A) Incassi Altri incassi (Pagamenti a fornitori per acquisti) (Pagamenti a fornitori per servizi) (Pagamenti al personale) Altri pagamenti Imposte pagate sul reddito Interessi incassati (o pagati) Dividendi incassati FLUSSO FINANZIARIO

DERIVANTE DA ATTIVITÀ D'INVESTIMENTO (B)
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Investimenti
Valore di realizzo

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
Investimenti
Valore di realizzo

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Investimenti
Valore di realizzo

FLUSSO FINANZIARIO DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (C)
MEZZI DI TERZI
Incremento (o decremento) debiti a breve v/banche
Accensione finanziamenti
Rimborso finanziamenti

MEZZI PROPRI
Aumento CS a pagamento
Cessione (o acquisto) azioni proprie
Dividendi (o acconti dividendi) pagati

Il rendiconto andrebbe letto insieme ad altri documenti e informazioni per capire l'entità di certi numeri.

Metodo indiretto:
Cambia solo il modo in cui si arriva al totale A. È più utile per le analisi di bilancio perché c'è il MOL.
Utile (perdita) dell'esercizio
Imposte sul reddito
Interessi passivi/(interessi attivi)
(Dividendi)
(Plusvalenze)/minusvalenze derivanti dalla cessione di attività
Utile (perdita) dell'esercizio

prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione

Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto

Accantonamenti ai fondi

Ammortamenti delle immobilizzazioni

Svalutazioni per perdite durevoli di valore

Altre rettifiche per elementi non monetari

Flusso finanziario prima delle variazioni del ccn

Variazioni del capitale circolante netto

Decremento/(incremento) delle rimanenze

Decremento/(incremento) dei crediti vs clienti

Incremento/(decremento) dei debiti verso fornitori

Decremento/(incremento) ratei e risconti attivi

Incremento/(decremento) ratei e risconti passivi

Altre variazioni del capitale circolante netto

Flusso finanziario dopo le variazioni del ccn

Altre rettifiche

Interessi incassati/(pagati)

(Imposte sul reddito pagate)

Dividendi incassati

(Utilizzo dei fondi)

Flusso finanziario dopo le altre rettifiche

Flusso finanziario della gestione reddituale (A)

APPROFONDIMENTO ANALISI DI BILANCIO

Indice di monetizzazione

RICAVI DI VENDITA Misura l'efficienza della gestione caratteristica nell'utilizzo delle risorse monetarie nette prodotte per ogni euro di fatturato. Se l'indice è uguale a 0,5 significa che ogni euro di ricavi si trasforma in cassa. Più alto è il rapporto, migliore è. Se l'indice è negativo, ad esempio -0,2, significa che per ogni euro di ricavi, la cassa assorbe 0,2 euro. Indice di copertura e assorbimento: FLUSSO MONETARIO G. CAR. / RIMBORSI DEBITI + ONERI FIN. Questo indice è particolarmente importante per le banche e descrive la capacità della gestione caratteristica di generare risorse da impiegare per coprire gli impieghi derivanti dal rimborso dei debiti finanziari e dal pagamento dei loro interessi. È un indicatore per misurare la solvibilità: se un'azienda ha la cassa inferiore ai debiti, non è solvibile. Rendimento finanziario: FLUSSO MONETARIO G CARATTERISTICA / RICAVI DI VENDITACAPITALEINVESTITO

La logica è quella del calcolo del ROI. Misura la capacità di impiegare il capitale investito in modo efficiente.

Valutazione d'azienda: bisogna partire dalla definizione di capitale economico, ovvero, il prezzo teorico per la vendita dell'azienda, applicando in modo oggettivo quello che è stato visto in precedenza. È diverso dal prezzo di vendita a causa delle contrattazioni tra le parti.

ESERCITAZIONE ANALISI DI BILANCIO

Nel C.E. ammortamenti e personale vanno scomposti per capire quale quota di questi costi siano attribuibili alla produzione.

I costi fissi, generalmente, sono B9, B10, B14 e B8 (possibile che sia scomponibile tra costi fissi e variabili).

Nell'S.P. confrontando i 2 anni si può capire, su alcune voci, la quota a breve e quella a medio-lungo periodo. TFR e crediti v/soci sono degli esempi e si capisce direttamente dallo schema civilistico.

Per la partenza della riclassificazione, bisogna guardare cosa

è core business ecosa no (altri titoli è sempre non operativo).Le percentuali indicano il peso delle attività e delle passività sul totale, quelledi ogni sottovoce è il peso sul totale di attivo e passivo.Liquidità esigibilità: il totale delle immobilizzazioni materiali e immateriali siricopia nella riclassificazione, così come il PN.

LIQUIDITÀ IMMEDIATE: banca e cassa attiva e titoli entro i 3 mesi (investimentiche si trasformano in cassa entro 3 mesi).

DISPONIBILITÀ: si ricopiano le rimanenze. Nell’SP civilistico ci può essere lavoce “acconti”, acconto che si concede al fornitore. Se l’importo è rilevante vamesso nelle liquidità differite.

LIQUIDITÀ DIFFERITE: crediti con scadenza tra 3 e 12 mesi (tributari, finanziari ecommerciali, anche i crediti v/soci). Oltre i 12 mesi vanno nelleimmobilizzazioni finanziarie.

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE: tutti i crediti, o parte

di essi, a lungo termine e tutte le immobilizzazioni finanziarie diverse dai crediti (finanziamenti e partecipazioni). Inoltre, vanno inserite nelle immobilizzazioni le partecipazioni in imprese su cui si vuole esercitare controllo. Quelle che vengono acquistate per motivi speculativi vanno in liquidità differite.

PASSIVO A BREVE: tutti i debiti con scadenza inferiore a 12 mesi.

PASSIVO A LUNGO: tutti i debiti con scadenza superiore a 12 mesi.

Pertinenza gestionale:

ATTIVO OPERATIVO: si trova traccia sia nello s

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Genna0521 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie quantitative d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Fornaciari Luca.