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FATTORE DI RISCHIO FARMACI
Alcuni farmaci come gli anestetici e gli ansiolitici riducono il tono della muscolatura favorendo il collasso
delle prime vie aeree, riducono la risposta ventilatoria all’ipossia e innalzano la soglia di risveglio dal sonno.
FATTORE DI RISCHIO STILI DI VITA
L’abuso di alcol e il fumo da sigaretta all’esposizione a sostanze irritanti o ad inquinanti ambientali possono
sia favorire l’insorgenza di OSAS ma anche aggravare la malattia.
• L’ingestione di sostanze alcoliche riduce la risposta agli stimoli ipossici ed è ipercapnici,
aumenta le resistenze faringe e, altera i meccanismi di risveglio ed è quindi in grado di provocare
desaturazione.
• Il fumo e gli inquinanti ambientali possono provocare processi associati a edema delle vie aeree superiori
determinando ostruzione oltreché ipossia notturna con più alto tasso di carbossiemoglobina.
FATTORI DI RISCHIO ALTERAZIONI ANATOMICHE
I dismorfismi del massiccio facciale che interessano il distretto osseo ho i tessuti molli possono provocare
ostruzione delle vie aeree superiori.
• Distretto osseo deviazione del setto nasale.
• Tessuti molli: macroglossia, adenoidi, ipertrofia tonsillare, edema dell’uvula e della glottide, infiltrazione
linfatica dell’orofaringe e dell’ipofaringe
FATTORI DI RISCHIO RUSSAMENTO.
Il russamento è dato dalla vibrazione dei tessuti molli delle alte vie respiratorie al passaggio dell’aria.
• Può essere abituale (tutte le notti) o persistente (da almeno sei mesi).
• La vibrazione delle alte vie aeree ne facilita il collasso. Per cui un russatore ha una maggiore probabilità di
sviluppare OSAS rispetto ad un soggetto che non russa
Tutte queste patologie hanno in comune l’insulino resistenza.
COSA ACCADE FISIOLOGICAMENTE DURANTE IL SONNO FISIOLOGICO
Durante le fasi non REM del sonno
• Si riduce l’attività simpatica e aumenta la parasimpatico quindi : Si riduce la pressione frequesnza cardiaca il
che corrisponde a quiescenza cardiovascolare.
Fasi del sonno REM
• Aumenta l’attività simpatica quindi aumento di pressione e frequenza cardiaca
COSA ACCADE NEL SONNO CON OSAS
È un sonno frammentato cioè ad ogni episodio di apnea corrisponde un episodio di microrisveglio il soggetto
non percepisce questo risveglio ma l’organismo si perché ad ogni ostruzione si determina ipossia e per
combatterla il nostro organismo cerca di svegliarci per aumentare la funzione del sistema simpatico questo
provoca aumento di pressione arteriosa di aritmie, aumenta l’insulino resistenza.
Il russamento con delle pause respiratorie durante il sonno è un campanello di allarme di OSAS ma come
abbiamo detto vi sono tanti altri sintomi come : calo della libido, irritabilità, stanchezza cronica, cefalea e
altre sveglio e enuresi.
OHS
• È la sindrome da ipo ventilazione dell’obeso è la combinazione di obesità, insufficienza respiratoria
ipercapnica È alterazione del sonno.
• Spesso viene diagnosticata per esclusione.
• La fisiopatologia risulta dall’interazione tra: OSA , ridotta attività del drive respiratorio, ridotta compliance
toracica.
• La leptina-resistenza potrebbe avere un ruolo cruciale nello sviluppo di OHS
Si ha un rapporto a doppio senso tra apnee ostruttive del sonno e l’insulino resistenza
Perché ?
• Sono caratterizzate da iperattivazione del sistema renina angiotensina aldosteroe (RAAS).
• Disfunzione endoteliale.
• Ipertensione arteriosa resistente.
• Pater non-dipper.
• Entrambe provano aumento di isulino resistenza e citochine pro infiammatorie
• Disfunzione endoteliale.
• Iperglicemia.
• DM2 diabete mellito 2.
COMPLICANZE OSAS A LIVELLO RENALE
È stato dimostrato che i soggetti affetti da OSAS hanno un filtrato più basso rispetto a soggetti sani.
La disregolazione del sistema renina-angiotensina aldosterone l’aumento delle resistenze vascolari
periferiche L’aumento dell’attività del sistema nervoso simpatico, l’obesità e l’insulino reisistenza provocano
insufficienza renale cronica.
OSAS E FIBBRILLAZIONE ARTRIALE.
• Sono legate poiché condividono molteplici fattori di rischio.
• La presenza dell OSAS induce resistenza farmacologica.
• L’OSAS è essa stessa un fattore di rischio per la fibrillazione atriale per via dell’attività del sistema simpatico.
DIAGNOSI OSAS
Anamnesi accurata
• Familiarità per OSAS e patologie cardiovascolari.
• Ricerca dei sintomi tipici.
• Presenza di patologie associate.
• Incidenti stradali.
• Somministrazione di questionari sulla sonnolenza, (scala della sonnolenza di Epworth e questionario di
Berlino).
Esame obiettivo.
• Circonferenza collo.
• BMI.
• Mallampati Score.(valutazione tessuti molli)
• Ipertrofia tonsillare.
• Retrognazia e micrognazia.
• Macroglossia.
• Uvula allungata o allargata.
• Anomalie nasali.
Diagnosi strumentale
• Valutazione pneumologica.
• Prove di funzionalità respiratoria (PFR)
• Emogasanalisi.
• Valutazione ortorinolaringoiatrica.
• Sleep endoscopy
• Cefalometria.
• Ossimetria notturna (screening).
• Polisonnografia.
METODICHE UTILIZZATE PER LO STUDIO DEL SONNO.
Monitoraggio notturno cardiorespiratorio ridotto
• Registrazione dei seguenti quattro parametri: rumore respiratorio flusso aereo oronasale, frequenza
cardiaca, ossimetria, posizione corporea.
Questa metodica permette l’identificazione in diretta degli eventi respiratori attraverso l’ossimetria, ma non
permette l’identificazione dei periodi di sonno e la distinsione fra NERM/REM.
Monitoraggio notturno cardio respiratorio completo
• Registrazione dei seguenti parametri: rumore respiratorio, flusso aereo oro nasale, movimenti toraco-
addominale, frequenza cardiaca, ossimetria, posizione corporea.
Questa metodica permette l’identificazione diretta degli eventi respiratori ma non permette l’identificazione
dei periodi di sonno ne la distinzione tra fase NREM/REM
POLISSONNOGRAFIA
Si divide in sitema portatile o in laboratorio.
Sistema portatile
• Registrazione dei seguenti parametri: EEG, EOG; EMG sottomentoniero. + rumore respiratorio, flusso aereo
oronasale, Movimenti toraco-addominale, frequenza cardiaca, ossimetria, posizione corporea.
Questa metodica permette la stadiazione del sonno, il riconoscimento degli elementi micro strutturali è
l’identificazione diretta degli eventi respiratori, ma non prevede la sonno veglia del paziente e della qualità
del tracciato per tutta la notte.
In laboratorio
• Registrazione dei parametri che permettono la lettura del sonno secondo i criteri e standard per la
stadiazione del sonno è la valutazione degli eventi micro strutturali, più rumore respiratorio, flusso aereo
oro-nasale, movimenti toraco-addominali, frequenza cardiaca, ossimetria, posizione corporea più pressione
endoesofagea, movimento degli arti.
Questo esame va eseguito in un laboratorio del sonno sotto diretto controllo del tecnico per tutto il tempo
di registrazione.
• Il paziente dorme in una stanza da solo mentre il sistema di registrazione va collocato in una stanza attigua
(per poter sorvegliare ed intervenire sul tracciato senza disturbare il paziente).
PRINCIPALI DISTURBI DEL SONNO
APNEA: evento respiratorio caratterizzato da una riduzione del flusso aereo maggiore del 90% per almeno il
90% dell’evento stesso, che si potrai per una durata maggiore di 10 secondi questo si divide in relazione allo
sforzo respiratorio.
• Ostruttiva: sostenuta da sforzo inspiratorio toraco-addominale.
• Centrale: lo sforzo inspiratorio è assente; cessazione del flusso è mantenuta pervietà delle alte vie
respiratorie.
• Mista: lo sforzo respiratorio inizialmente assente, si manifesta alla fine dell’ evento.
ESAMI POLISONNOGRAFICI
RDI: indice di disturbo respiratorio nel sonno, corrispondente al numero di apnee + iponee +
r.e.r.a. per ora di sonno.
AHI: indice di apnea più iponea, corrispondente al numero di apnee + iponee per ora di sonno. Esiste
ovviamente la distinzione in AHI centrale è AHI ostruttivo.
ODI: indice di eventi di desaturazione di O2, il numero di eventi di desaturazione di O2 >3 -4% per ora di
sonno.
CRITERI DIAGNOSTICI
• Per fare una diagnosi di sindrome delle apnee notturne ostruttive e necessari almeno uno dei seguenti
sintomi.
• Sonnolenza diurna, stanchezza, sonno non riposante o insonnia.
• Risvegli con sensazione di respiro ansimante o sensazione di soffocamento.
• Forte russamento e/o cause respiratorie nel sonno riferite dal partner.
• RDI.
• Disturbo respiratorio del sonno, non altrimenti spiegato da altri patologie mediche o neurologiche o farmaci.
CLASSIFICAZIONE GRAVITA’ OSAS
• LIEVE : indice di apnea o ipoapnea compreso tra 5 e 15
• MODERATA: tra 15 e 30
• SEVERA: sopra i 30
TERAPIA DELL OSAS
• Riduzione ponderale.
• Terapia posizionale.
• Assistenza ventilatoria. CPAP
• Dispositivi orali.
• Uvulopalato-faringoplastica.
• Avanzamento maxillo-mandibolare.
NORME COMPORTAMENTALI
• Riduzione ponderale.
• Orari di sonno regolari.
• Esercizio fisico.
• Ssoppressione dell’utilizzo di alcolici e di altre sostanze.
• Cessazione tabagismo.
• Igiene del sonno
OSAS TERAPIA CHIRURGICA
• Uvulo-palato-faringoplastica. (UPPP)
• Tonsillectomia.
• Ablazione delle tonsille con radiofrequenza.
• Osteotomia ed avanzamento mandibolare.
• Avanzamento bimaxallare.
• Pensamento del muscolo genioglosso.
• Osteotomia standard del mento
CONCLUSIONI OSAS
• È una malattia sistemica con ripercussioni a carico dell’apparato cardiovascolare, del rene e dell’omeostasi
glucidico e del sistema nervoso.
• Il principale fattore di rischio è l’obesità.
• Il paziente con OSAS Deve essere indagato e trattato per tutti i fattori di rischio e le complicanze sistemiche.
PRINCIPALE ENDOCRINOPATIE
TIROIDE: SPIEGARLA COME CON ENDOCRINOLOGIA.
È una ghiandola endocrina situata davanti alla trachea, è formata da due lobi istmo. Essa produce gli ormoni tiroidei che controllano
le attività metaboliche e sono responsabili del corretto funzionamento delle cellule del nostro organismo punto la tiroide regola lo
sviluppo neuropsichico, l'accrescimento corporeo, il metabolismo, la funzione cardiovascolare, la cre