SISTEMA IMPOSSIBILE = INSIEME VUOTO
SISTEMA INDETERMINATO = INFINITE SOLUZIONI (una delle equazioni è ridondante)
Scrittura delle soluzioni per i sistemi indeterminati:
x+y = 2 y = 2 – x
x = x grado di libertà
S: (x; 2 – x) = soluzione generale, poi se x = 0, allora y = 2
se x = – 1, allora y = 3
se x = 2, allora y = 0 ecc… soluzioni particolari
I sistemi lineari possono essere:
compatibili = è possibile trovare almeno 1 soluzione (determinato e indeterminato)
incompatibili = non è possibile trovare soluzione (impossibile)
MATRICI
Ex: 1 2 3
A = −2 1 5
Matrice 2x3:
righe (i) = 2
colonne (j) = 3
{
−2 x+ y=−3 −2 −3
1 matrice completa del sistema equazione
−7
4 x y=11 −7
4 11
Operazioni consentite nelle matrici:
1) moltiplicare una riga per un numero
2) sommare algebricamente le righe
3) scambiare tra loro 2 equazioni
Per risolvere un sistema di matrice:
a) eliminare le eventuali frazioni
b) pivoting: individuare il pivot (primo numero da sinistra diverso da 0) nella prima riga e
azzerare tutti gli elementi della prima colonna diversi dal pivot
c) individuare il pivot nella seconda riga e azzerare tutti gli elementi della seconda colonna
e così via…
Casi particolari:
1) riga 0 0 0 k sistema impossibile
2) riga 0 0 0 0 sistema indeterminato
Sistema omogeneo: tutti i termini noti sono 0 quindi non può mai essere impossibile ed ha
almeno la soluzione banale (0; 0; 0)
Ax=B A= matrice dei coefficienti
x= vettore delle incognite
B= vettore dei termini noti
Dato che la divisione tra matrici non è definita, si esegue la moltiplicazione dell’inverso:
-1 -1 -1
A *Ax=B*A A = matrice inversa
-1 -1
A *A=A*A =I matrice identità
−2
5 13 1 0 0
Ex: 10 7 3 0 1 0
5 12 1 0 0 1 1 0 0
Eseguire l’operazione di pivoting nella matrice a sinistra fino ad ottenere 0 1 0
0 0 1
e il risultato della matrice inversa a destra.
La matrice inversa è tipica delle matrici quadrate, le matrici quadrate che non la
posseggono sono dette matrici singolari.
Determinante = numero associato a una matrice quadrata
=0 matrice singolare (senza inversa)
det(A) 0 matrice non singolare (con inversa)
≠
a b
A = det(A) = (a*d) – (c*b)
c d
Matrice quadrata = con lo stesso numero di righe e di colonne
Matrici particolari:
- dimensioni 1x4 (vettore riga) 1 4 73
1
- dimensioni 4x1 (vettore colonna) 4
7
3
0 0 0
- matrice nulla 0 = 0 0 0
Algebra matriciale:
- somma tra matrici: solo se le matrici hanno le stesse dimensioni
- moltiplicazione di una matrice per uno scalare
Proprietà delle matrici:
a. proprietà associativa (A+B)+C=A+(B+C)
b. proprietà commutativa A+B=B+A
c. elemento neutro per la somma A+0=0+A=A
d. matrice opposta A+(–A)=0= –A+A
e. 1A=A
f. 0A=0
matrice trasposta rispetto a quella originaria scambia tra loro righe e colonne
2 4
−3
2 1 T T T
A = A = (A ) =A
1 1
4 1 0 −3 0
MODELLI QUADRATICI
2
f(x)=ax +bx+c a, b, c R (a 0)
ϵ ≠
Rappresentazione grafica: parabola
verso l’alto (convessa) a>0
concavità
verso il basso (concava) a<0
−b
vertice x =
v 2 a
−∆
y =
v 4 a
intersezioni con gli assi
>0 = 2 intersezioni
∆
{ {
2 2
+
y=a x bx+ c +bx +c=0
a x
asse x =0 = 1 intersezione
∆
)
y=0(asse x =0
y <0 = no intersezioni
∆
{ {
2 y=c
+
y=a x bx+ c
asse y P(0; c)
=0(asse )
x y x=0
se c=0, la parabola passa per l’origine degli assi
se b=0 e quindi x =0, il vertice della parabola si trova sull’asse delle y
v
se b=c=0, contemporaneamente la parabola passa per l’origine degli assi e il
vertice si trova sull’asse delle y = il vertice è nell’origine degli assi P(0;0) −b
La parabola è una figura simmetrica rispetto ad una retta verticale di equazione x= 2 a
detta asse di simmetria.
MODELLI ESPONENZIALI
base>1 = andamento della funzione crescente
base=1 = la funzione ha come risultato sempre 1
0<base<1 = andamento della funzione decrescente
Intersezioni con gli assi:
{ {
x x =0
y=b b impossibile
asse x non ci sono intersezioni con l’asse delle x
y=0 y=0
{ { {
x 0 y=1
y=b y=b
asse y P(0;1)
x=0
x=0 x=0
Determinazione di A e b in un modello esponenziale:
x
y=Ab
coordinate fornite dal sistema:
x = 1 x = 3
y = 6 y = 24
sostituire x e y con le coordinate:
3
24=Ab
1
6=Ab 3
24 Ab 2
= 4=b b= 2
±
6 Ab
6=A*2 A = 3
3
24 = A*2 A = 3
MODELLI LOGARITMICI
y
log x = y b =x
b
Formula del cambiamento di base:
log 7 ln 7
log 7= =
2 log 2 ln 2
Proprietà dei logaritmi:
- logaritmo di un prodotto: log (xy) = log x + log y
b b b
- logaritmo di un quoziente: log (x/y) = log x – log y
b b b
k
- logaritmo di una potenza: log x = klog x
b b
PROPRIETÀ DELLE POTENZE n k n+k
1) prodotto tra potenze che hanno la stessa base a * a = a
n k n–k
2) quoziente tra potenze che hanno la stessa base a /a = a
n k n*k
3) potenza di potenza (a ) = a
k k k
4) a * b = (a*b)
k k k
5) a /b = (a/b)
DETERMINARE L’EQUAZIONE DI UNA RETTA
a. che passa per un punto ed ha una certa pendenza
b. passante per due punti dati
c. passante per un punto e parallela ad un’altra retta di cui si conosce l’equazione
(d. parallela ad un’altra)
a. Tipo punto-pendenza
Ex:
P(2; 4) m= –2 fascio di rette: y – y = m(x – x )
P P
y – 4 = –2(x – 2)
y – 4 = –2x + 4
r: y= –2x + 8
b. Tipo punto-punto
1- i due punti hanno la stessa ascissa non bisogna fare calcoli
P(2; –5) Q(2; 1) retta verticale // asse y r: x = k = 2
2- i due punti hanno la stessa ordinata non bisogna fare calcoli
P(1; –4) Q(–3; –4) retta orizzontale // asse x r: y = k = –4
3- i due punti hanno diversa ascissa e diversa ordinata
P(x ; y ) Q(x ; y )
P P Q Q −
y y
P Q
y – y = m(x – x ) m =
P P −x
x P Q
ANALISI MATEMATICA
LIMITI
Limite derivata integrale
Limite: agisce sull’oggetto funzione studiandone il comportamento quando x si avvicina
ad un particolare valore ( )=l
lim f x
x → x 0
N.B. se i due limiti destro e sinistro sono diversi tra loro, allora il limite NON ESISTE
CONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE ( )=f ( )
lim f x x
f è continua in un valore x quando 0
0 x → x 0
- Discontinuità di I specie
−¿ +¿
( ) ( )
=l =l
x → x f x x → x f x l l = salto di
0 1 0 2 | |
−l
l
≠
1 2
¿ ¿
lim lim 1 2
¿ ¿
discontinuità
- Discontinuità di II specie
( )=±∞
lim f x
±
x → x 0
- Discontinuità di III specie (o eliminabile)
( )= ¿
f x lim
+¿ ( ) =l
x→ x f x
0 con f(x) l
−¿ ≠
¿
x→ x 0
¿
lim
¿
DERIVATE
Tasso di variazione medio di una grandezza rispetto ad un’altra tasso di variazione
istantaneo funzione derivata: misura quanto rapidamente avviene la variazione di una
grandezza rispetto ad un’altra
[ ]
( ) −f (
f a+h a)
Rapporto incrementale: h: tasso di variazione istantaneo
=f (
lim ' a)
h
h→ 0
Derivata di una funzione in un punto: valore che si ottiene dal limite del rapporto
incrementale quando alla variabile indipendente viene dato un incremento infinitesimo,
ovvero tendente a zero.
La derivata studia i punti stazionari (punti di massimo, minimo, flesso a tangente
orizzontale) e l’andamento della funzione (crescente o decrescente).
Regole generali di derivazione:
- f(x)=x f’(x)=1
n n–1
- f(x)=x f’(x)=nx
- f(x)=k f’(x)=0
- [f(x) g(x)]’ = f’(x) g’(x)
± ±
- [c*f(x)]’ = c*f’(x)
- y=f(x)*g(x) y’=f’(x)g(x)+f(x)g’(x)
' '
( ) ( )−f ( ) ( )
f x g x x g x
( )
f x
- y= y’= 2
[ ]
( )
g x ( )
g x
- f(x)=lnx f’(x)=1/x
1
- f(x)=log x f’(x)
b xlnb
x x
- f(x)=e f’(x)=e
x x
- f(x)=a f’(x)=a lna
N.B. una funzione in un punto può essere continua ma non derivabile.
Derivata applicata in ambito economico: C(x) C’(x) costo marginale
R(x) R’(x) ricavo marginale
P(x) P’(x) profitto marginale
Costo medio: costo che mediamente sostiene un’azienda per produrre un’unità di bene
(x)=C (x)/x
Ć T
PUNTI DA MONITORARE
Stazionari: con retta tangente al grafico orizzontale (max, min e flesso a tan orizzontale)
Singolari: di cui non esiste la derivata (flesso a tan verticale, cuspide, punto angoloso)
Terminali: agli estremi del dominio della funzione (max relativo, min relativo)
Derivata seconda: derivata della derivata prima, indica se la funzione è concava (f’’<0) o
convessa (f’’>0)
Estremi relativi: detti anche locali perché la loro validità si avverte solo in un intervallo del
grafico (intorno) massimo e minimo relativi
Estremi assoluti: detti anche globali perché la loro validità si esplica su tutto il grafico (in
tutto il dominio) massimo e minimo assoluti
ELASTICITÀ DELLA DOMANDA
−∆ Q ×100 variazione percentuale della domanda conseguente a un aumento di
Q
prezzo −∆
∆p Q
×100> × 100 domanda inelastica
p Q
∆p ∆Q
×100← × 100 domanda elastica
p Q
−∆ Q p
×
E = oppure E = –Q’*p/Q
∆p Q
Se E>1 domanda elastica
Se E<1 domanda inelastica
Se E=1 domanda unitaria
GRAFICO DELLA FUNZIONE
1) individuazione tipologia di funzione
2) determinazione del dominio
3) eventuali