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DISTRIBUZIONE E CONSUMO
Es. BARILLA (produzione)
ESSELUNGA (distribuzione)
CONSUMATORI (consumo)
Filiera produttiva: diversi stadi che compongono l'attività economica. Nello stadio della produzione operano le MARCHE. Nella distribuzione ci sono gli stati distributivi. Nel consumo ci siamo noi consumatori.
Questi tre stadi hanno relazioni continue fra di loro. C'è stato un cambiamento dello stadio intermedio della distribuzione.
Le dimensioni della Rivoluzione Commerciale
- La concentrazione della Grande Distribuzione
- Il marketing distributivo (pubblicità, MDD) [prima di ciò si occupava la marca industriale. Ma ora è cambiato. Marche Dei Distributori (MDD). Cioè i distributivi diventano dei concorrenti dell'industria per il fatto che hanno raggiunto grandi dimensioni, assunto competenze manageriali.
- Oggi il prezzo invece lo decide il CONSUMATORE che condiziona sempre di più il comportamento delle imprese.
- Il punto di
Qual è la gerarchia per il consumatore tra store loyalty e brand loyalty. L'obiettivo di molte imprese è la brand loyalty (es. Barilla), ma l'obiettivo dei punti di vendita (es. Esselunga) ha l'obiettivo dello store loyalty. Ma qual è più importante, qual è l'gerarchia?
Brand loyalty vs Store loyalty
Comportamento di CONSUMO ACQUISTO
Atteggiamento verso I PRODOTTI Atteggiamento verso I PUNTI DI VENDITA
Atteggiamento verso le MARCHE Atteggiamento verso le INSEGNE COMMERCIALI
FEDELTÀ ALLA MARCA FEDELTÀ AL PUNTO DI VENDITA
L'obiettivo del distributore è di conquistare la STORE LOYALTY, l'obiettivo della marca è di conquistare la BRAND LOYALTY.
Il produttore offre al consumatore un prodotto (la Barilla offre la pasta), il distributore offre dei punti di vendita con tante marche e tanti prodotti (Esselunga offre tanta pasta).
Industria e distribuzione svolgono due ruoli diversi.
Variabili esplicative del comportamento di consumo
- Grado di penetrazione dei consumi dei prodotti
- Consumi pro-capite/anno
- Criteri di selezione dei prodotti/marche
- Sensibilità ai prodotti di marca (il consumatore dà o no importanza alla marca)
- Fedeltà alla marca
- Sensibilità al prezzo
- Livello di attenzione alla qualità dei prodotti
- Grado di importanza del servizio
- Influenza della pubblicità-promozione
- Ruolo dell'immagine della marca
- "Esperienzabilità" di consumo (diede origine ad un nuovo filone del marketing: il marketing esperienzale. Cioè stimolano quelle situazioni e quei fattori che fanno sì che i consumatori acquistino i miei prodotti.)
- Grado di soddisfazione verso i prodotti/marche
- Le variabili esplicative dei comportamenti di acquisto
- Tipologia punto vendita frequentato [supermercato o piccolo negozio, discount o ipermercato]
- Criteri di selezione insegna-punto di vendita [accoglienza, igiene, ecc.]
Barilla: grande scuola di marketing. Essa ha sempre investito tantissimo nella comunicazione nel mercato italiano con ampio portafoglio-prodotti formato da diverse categorie (non solo pasta, ma anche merendine, biscotti, ecc...) facendo tanti mestieri. Si è sempre distinta per la qualità manageriale, infatti nel mercato i manager hanno sempre goduto di questa autorevolezza. Ha sempre sviluppato strategie particolarmente innovative che venivano seguite successivamente da altre aziende. Oggi Barilla è il produttore principale degli USA. In pochi anni essa si è internazionalizzata acquisendo leadership nei mercati internazionali.
Le parole-chiave del filmato Barilla:
- 140 anni di storia, oltre 4 miliardi di fatturato, 8000 dipendenti, 30 stabilimenti, 1000 prodotti diversi in 1000 Paesi.
- Azienda interamente di famiglia (assenza dai mercati azionari) e "italiana".
- 1969 venne fondato il pastificio di Pedrignano, il più grande al mondo.
Esselunga è un'insegna monocanalizzata (specializzata in una tipologia di vendita, le competenze per gestire un supermercato sono diverse da quelle per gestire un discount, un ipermercato, ecc...), multiregionale, performance di eccellenza.
Conoscenza del cliente (attraverso la relazione che gli addetti cercano di instaurare con i clienti e anche attraverso la carta fedeltà, che utilizzano come carta promozionale. Essa viene utilizzata come fonte di informazione sui clienti. Perché gli altri non fanno lo stesso utilizzo della carta fedeltà? Perché bisogna fare grandi investimenti a livello tecnologico ma soprattutto bisogna avere le competenze manageriali per interpretare i dati. In questo modo riesce ad adattare le politiche commerciali ai bisogni dei clienti.
Personalizzazione del servizio commerciale (Esselunga tratta le grandi Marche internazionali per il 50% dell'assortimento. Per il resto 50% ha prodotti di nicchia che vanno a soddisfare bisogni specifici dei clienti).
specifici dei consumatori. Nel primo 50% Esselunga ha prezzi convenienti ma nell'altro 50% no).
Centralità dei freschi (Esselunga fu la prima insegna commerciale ad inserire i prodotti freschi in un supermercato. Prima erano i vari punti di vendita che trattavano i prodotti freschi, ma ha capito prima degli altri che il mix delle famiglie italiane andava dirigendosi sempre più verso prodotto freschi).
Completezza assortimentale (50% prodotti comuni di grandi marche e 50% prodotti di nicchia specifici).
Controllo della filiera (Esselunga gestisce le filiere produttive e cerca di dimostrare come i prodotti finali che poi vende nei suoi punti di vendita sono riconducibili alle fonti primarie dei prodotti finiti. Esselunga ha anche assunto il ruolo di produttore (non solo distributore) acquistando filiere produttive, personalizzando i prodotti.