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INFEZIONI DI CUTE E TESSUTI MOLLI
Vanno da infezioni lievi a gravi e potenzialmente fatali. Rappresentano le infezioni più comuni.
SST: infezione della cute e dei tessuti molli. È una classificazione che è stata rivista. Prendeva in considerazione la porzione della cute interessata.
ABSSSI: infezioni che hanno una definizione ben precisa - interessano la cute e i tessuti molli, comprendono tre categorie. L'area interessata ha una grandezza pari o superiore a 75 cm (dimensioni di uno telefono). In quest'area è compresa anche l'eritema.
Definizione: infezioni batteriche della cute con area di 75 cm che però deve includere anche l'area dell'eritema, edema e tumefazione che circonda l'area interessata. Include tre categorie di infezioni:
- Cellulite ed erisipela: solitamente interessa lo strato di epidermide e derma. Eritema superficiale con dolore della zona. Con la cellulite abbiamo un interessamento anche del...
derma.Erisipela: infiammazione acuta non necrotizzante di derma e ipoderma.
Streptococcus pyogenes: batterio Gram+. Caratteristica: area di eritema evidente – netta demarcazione tra cute sana e cute malata. Insorge a livello degli arti inferiori: spesso associata ad altre problematiche.
Cellulite: causata da Stafiloccoccus aureus (Gram+). Questo tipo di batterio è chiamato il patogeno perfetto perché ha un’altissima capacità di essere virulento, dà infezioni sia cutanee che infezioni del tratto respiratorio, del circolo ematico, causa endocardite.
Esistono due categorie: sensibile o resistenze. Sensibile: sensibile alla meticillina (penicillina), mentre quello resistente è resistente alle penicilline, quindi, è più difficile da trattare.
Questa problematica era solo intraospedaliera, ora invece colpisce anche le comunità.
2. Infezioni di ferita chirurgica: è possibile che in alcuni pazienti a rischio o quando non vengono
effettuati tutti i passaggi di profilassi la ferita si infetti. Infezione che si viene a generare dopo il taglio che il chirurgo ha fatto per operare. Oltre ai segni dell'infezione ci possono essere delle secrezioni (materiale purulento). Richiede un nuovo intervento chirurgico - sbrigliamento della ferita per ripulirla dal materiale infetto. Fattori di rischio: flora microbica presente sulla cute (Stafilococchi) oppure possono essere infezioni causate dalle mani del personale. Ci possono essere i fattori dell'ospite: età (>65 anni), sesso maschile, obesità, diabete, trattamento con corticosteroidi, tricotomia con rasoio (ora si utilizza la crema depilatoria), scarsa profilassi antibiotica, localizzazione dell'intervento e sede dell'intervento. Profilassi antibiotica: da fare su interventi maggiori, anche se ora si fa con tutti gli interventi anche quelli di chirurgia pulita. Problematiche: essere effettuata troppo prima (al momentodell'intervento non ha più effetto - la concentrazione massima la devo avere proprio al momento dell'intervento chirurgico) o viene effettuata per troppo a lungo (si creano resistenze - se il paziente sviluppa un'infezione il batterio può essere resistente). Cause: dipende dalla sede dell'intervento. Esiste una chirurgia pulita e una sporca. 3. Ascessi cutanei maggiori: al di sotto del derma. Raccolte di materiale purulento. Ha come caratteristica che deve essere drenato, altrimenti gli antibiotici non arrivano nel sito dell'infezione. È difficile misurare la superficie con esattezza. Esistono delle tecniche avanzate di planimetria. Nella pratica clinica si delimita l'area per monitorare il paziente nel tempo. Limite: non prende in considerazione la profondità. Fa si che restino fuori alcune infezioni che prima rientravano nella vecchia classificazione: Fascite necrotizzante (infezione dei fasci muscolari - i tessutivanno incontro a necrosi – il paziente può andare in shock settico e quindi andare incontro a morte). Comparsa di flittene. Il fenomeno infettivo si estende a livello dei fasci sottostanti. È causata da Streptococcus pyogenes. È un' emergenza come lo shock settico, la meningite, la malaria neurologica. È cruciale la prima ora di intervento. Esistono tre tipi:Tipo 1: infezione polimicrobica (Gram- anaerobi), interessano il tronco o l'area perineale (con orifizi compresi). Un esempio è la gangrena di Fournier: fascite necrotizzante a carico dell'area perineale.
Tipo 2: interessa gli arti. È monomicrobica: Streptococco pyogenes o altri Stafilococchi. Fattori di rischio: diabete, terapie immunosoppressive, età > 60 anni, possono insorgere acutamente (senza un fattore scatenante) oppure possono essere conseguenti a ferite che si infettano. Un'altra caratteristica clinica è il dolore sproporzionato rispetto a quello che
ha, perché magari si sta estendendo in profondità. Infezioni del piede diabetico (neuropatia – no distinzione del caldo/freddo): sia Gram+ che Gram-. Ulcere da decubito. Infezioni del sito del catetere. Mionecrosi e edema gangrenoso. 24/05/2023
COVID-19. Virus identificato per la prima volta in Cina nel 2019 a Wuhan. Da lì abbiamo avuto la prima ondata, dovuta anche ad una mal gestione. È un'infezione a partenza animale. Ma ci aspettiamo, in futuro, che la maggior parte delle infezioni sarà di origine animale. È stata descritta fin da subito come una polmonite interstiziale, ma difficile da diagnosticare perché si sovrappone a livello radiologico ad altri corona virus come la Sars e la Mers, ma anche alla stessa influenza.
Il Covid-19 è un Corona Virus, ha quattro proteine principali. Queste quattro proteine sono quelle contro cui si sviluppa la risposta anti-corpale e che permette anche di tipizzare il virus. Le principali
sono sintetizzate le proteine virali. Le proteine Spike, E, N e M svolgono ruoli cruciali nel ciclo di replicazione del virus. La proteina Spike permette l'interazione tra il virus e la cellula ospite ed è stata il bersaglio terapeutico sia per terapie con anticorpi monoclonali sia per l'immunità naturale. La proteina E modifica la risposta immunitaria del soggetto. La proteina N legandosi all'RNA permette di costruire il nucleo capsidico del virus. Le proteine M sono proteine di membrana che permettono la costituzione della membrana esterna del virus. Sono utilizzate per la diagnosi e permettono di distinguere se il paziente è immunizzato o ha avuto una risposta naturale. Il virus è di dimensioni modeste ed è costituito da un singolo filamento di RNA. Questa caratteristica è stata presa in considerazione per lo sviluppo di farmaci antivirali che agiscono sull'inibizione della replicazione virale. Una volta all'interno della cellula ospite, il virus viene scapsidato e il suo genoma primario viene trascritto dall'RNA polimerasi, dando inizio alla sintesi delle proteine virali.viene sintetizzato, in modo tale da esserericostituito ed espulso all'esterno della cellula.Ci sono diversi Corona Virus umani:
Sars: geneticamente molto vicino. Determina una forma acuta molto importante, partendo sempre dal pipistrello. Riportata per la prima volta nel 2003. Per una serie di condizioni favorenti (lockdown immediato e ridotta mobilità di uomini tra un paese e l'altro) l'infezione è rimasta relativamente contenuta con casi ben localizzati. Ha avuto una mortalità del 10%.
Mers: origine da animali - probabilmente cammelli. È rimasta ancora più confinata, per via di una diagnosi precoce.
Il recettore principale è ACE 2 che va ad interagire con la proteina Spike. Questo recettore è presente su tutte le cellule umane, ma principalmente a livello polmonare, a livello renale e a livello cardiaco. Questo spiega tutti i quadri sintomatologici nei differenti pazienti.
Andare a somministrare gli anticorpi
monoclonali e allo stesso tempo quella che è larisposta immunitaria autonoma non fa altro che andare a interporsi tra il virus e ilrecettore, impedendo il loro legame. Perché nel momento in cui l’ACE 2 non viene adessere legato, il virus non riesce a portarsi all’interno della cellula.
Altri farmaci: inibitori di proteasi (terapia per HIV), vanno ad alterale il legame conl’ACE 2, interponendosi a valle.
La stessa cosa non è successa per il Covid, è insorto in Cina e si è diffuso moltorapidamente, con una mortalità superiore al 10% in determinate fasce di popolazione.Questa infezione si è notevolmente ridotta, anche se sono rimasti dei piccoli focolai. InEuropa si parla di mini waves, cioè delle piccole ondate che si manterranno nel tempodovute a forme virali meno aggressive (dovute alla formazione del virus e i vaccini),ma rimarranno sempre aggressive per le persone che soffrono di patologieneoplastiche, persone
con malattie respiratorie e persone anziane con patologie pregresse. Super Spreader: soggetti che, per delle caratteristiche personali, hanno la capacità di infettare molti più soggetti rispetto alla media della popolazione. Si è assistito a un numero di casi maggiori rispetto a quello che ci si aspettava. Questo non cambia i sintomi di chi si infetta. Altri soggetti invece hanno una ridotta capacità di spreder, quindi infettano meno persone rispetto al normale. Anche questo dipende dalle caratteristiche del soggetto. Una volta che si ha l'infezione, può evolvere in vari modi: Soggetti asintomatici: non hanno sintomi, ma possono trasmettere lo stesso l'infezione perché il virus può essere trasmesso anche dalle particelle che emettiamo parlando. Soggetti sintomatici: la manifestazione clinica ha un tempo variabile che dipende da diversi fattori: - Variante del virus: la prima variante aveva un tempo di latenza tra i 7 e i 10 giorni,mentre quelle più recenti avevo un tempo di latenza tra i 3 e i 5 giorni. I sintomi vengono divisi fondamentalmente in due categorie: Lievi/moderate: febbre, tosse, raffreddore, sintomi gastrointestinali, anosmia (assenza di olfatto) e ageusia (mancanza di gusto). La guarigione clinica viene ad essere valutata su questi sintomi, esclusi gli ultimi due perché possono essere molto prolungati nel tempo. Moderate/severe: oltre ai sintomi elencati sopra si aggiunge un altro sintomo che è la dispnea. Insorge prima sotto sforzo e poi a riposo. A cui si possono associare una polmonite moderata/grave, bisogno di ossigeno (dalle cannule ad una ventilazione invasiva in base alla gravità). Nelle forme più gravi possiamo avere un infarto del miocardio, insufficienza renale acuta, insufficienza epatica acuta fino alle forme più gravi che possono condurre alla morte. Fattori di