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Estratto del documento

CEE.

Trattato ha punto debole -> Approvazione dal consiglio europeo prima di essere

sottoposto a agli stati membri a referendum. Non c’è accordo, ma tutti si

rendono conto che la comunità è inceppata. Cosa fare? Jaques Delor*

- Consiglio europeo di Milano non approva progetto Spinelli ma lancia i

negoziati per l’Atto Unico Europeo (1986);

- Realizzazione entro il 1992 di tutte le quattro libertà di movimento,

previste del Trattato di Roma -> Thatcher si sente truffata. Perché? Lei ha

superficialmente visto solo togliere barriere doganali, problema

armonizzazione (es. peroni non è birra per la Germania). Bisogno

produttibilità standardizzazione servizi. Es. problema specializzazione

universitaria da uno stato all’altro. Servono norme che prevedano

compatibilità, con consiglio che voti a maggioranza. Questo è il primo

tentativo per aggirare e superare il compromesso di Lussemburgo.

Minimo comune denominatore non più all’unanimità Il ruolo forte della

Commissione nell’adozione nelle normative di armonizzazione -> la

valenza fortemente politica del progetto economico dell’AUE.

Prezzo medio comunitario più alto di prezzo medio mondiale. Sovvenzioni alle

esportazioni, mettere prezzo leggermente più basso prezzio medio mondiale

meccanismo protezionistico perfetto -> Trattamento discriminatorio. USA

contraria a questa sorta di “fortezza Europa”, rischio che l’integrazione europea

potrebbe essere diventare superfluo commerciare con l’estero. Rischio mercato

di sbocco.

- 1985 Gorbaciov URSS, si rende conto sistema economico da rifondare.

Trasparenza e Riforme -> Provare a spiegare cosa a fa e ad inserire

lentamente dosi omeopatiche di autonomia di mercato, senza

accantonare totalmente l’economia centrale. Popolo sciopera per libertà

di stampa, di rappresentanti sindacali in grado di negoziare: represso nel

sangue -> Legge Marziale -> Governo Militare che si rende conto che le

risorse si stanno affievolendo.

Le prime elezioni parzialmente libere in Polonia (1988), abbraccio

mortale, alleanza tattica, popolo scontento. Il sindacato che fece scioperi

a Danzica prende tutto il quarto dei voti (3/4 campagna comunista)

facendo solo campagna dall’1 alle 2, avrebbe potuto prendere il tutto ->

Rivoluzioni -> Lasciare il potere senza conseguenze nel sangue, ma

attraverso uscite di scena negoziate. Polonia esempio che i regimi

iniziano a traballare. 07/1988 Ungheria apre i confini con l’Austria, in 24h

macchine sovietiche di tedeschi dell’est che per la prima volta dal 1956

potevano congiungersi ad ovest con i propri parenti, prima non si poteva

fuggire dall’est. Gorbaciov rinnega dottrina Dresnev dove URSS si

occuperà di proteggere gli stati fratelli, quindi minacciando di mandare le

armate rosse. Gorbaciov non farà nulla, rinnegherà. Il crollo del muro di

Berlino, a mani nude dai tedeschi dell’est e dell’ovest (09/11/1989) ->

Iniziano termini riunificazione della Germania e della ricostruzione della

Germania est investendo, buttando milioni di Marchi, senza consultarsi

con la comunità -> Dimostrazione economica impressionante. Thatcher

voleva tutti dentro la comunità. Il problema della riunificazione Tedesca e

del ruolo della Germania riunita in Europa. Paura per Francia, che

verrebbe surclassata dalla Germania una volta riunificata. Poi, nessuno si

fida della germania dopo seconda guerra mondiale;

- La lettera Kohl – Mitterand al consiglio Europeo del 2/1991 e i negoziati

per un’unione politica accanto a quella monetaria. Conferenza

intergovernativa sull’unione monetaria affiancata da una sull’unione

politica. Germania cede molta sovranità all’Unione Europea per

dimostrarsi seria ed affidabile come nazione.

Il Trattato di Maastricht (12/1991)

04/05/2022

Notizia 1: Federalismo Pragmatico, dal 1983 a Bruxelles, relativo alla difesa.

Stati europei non vogliono federalismo, avendo acquisito l’indipendenza da

troppo poco tempo. Draghi sta provando ad aprire un percorso, vivendo

ormai in rapina sul pianeta (dal cambiamento climatico, conflitti mondiali.

Quindi non ce la si fa da soli).

La dichiarazione di Laeken (12/2001)

- Affrontare le questioni lasciate aperte a Nizza (dichiarazione 23): ruolo

dei parlamenti nazionali (istituzioni che hanno perso di più. Parlamento

non può cambiare o intervenire. Si provò il senato dei parlamenti

nazionali ma per fare cosa? COSAC. Lunghezza procedura decisionale.),

ripartizione delle competenze. Procedura di allerta veloce, che prevede

condivisione, coodecisione con il consiglio dei ministri che vota a

maggioranza e qualificata + corte di giustizia, consultanto tutti i

parlamenti nazionali. Ma se un 1/3, o 1/4, dice no per allerta, la

commissione deve ritrattare le sue proposte. Semplificazione: prima

per capire il trattato si doveva risalire a tutti i trattati precedenti, per

questo doverosa una semplificazione. Si vede l’ingresso della Carta dei

Diritti dell’Unione per rendere i testi comprensibili e rapidi da elaborare.

statuto della Carta dei diritti: Carta allegata al trattato di Lisbona, il

rimando dell’articolo del mandato fa sì che venga adottata anche dai

cittadini. Queste erano le questioni lasciate aperte a Nizza.

- Ruolo dell’Unione nel Mondo

- Definire un migliore equilibrio fra le istituzioni. Previsto un triangolo

originariamente semplice che con l’arrivo del consiglio Europeo è

diventato più complesso (trovare triangoli nelle slides).

- Come: la Convenzione Europea, composta da membri del PE, dei

parlamenti nazionali e dei governi, con mandato di un anno.

Ogni istituzione incarna un principio: tutto funziona sulla rappresentanza degli

stati, si dà voce solo ai governi, eccezione UE vista come governo misto (Es.

Pensare a Machiavelli)

- Consiglio europeo e dei Ministri -> sovranità nazionale

- Commissione -> Sovranazionalità, competenza tecnica

- PE -> Principio democratico

- L’UE come nuova forma di governo misto

Consiglio Europeo

- Formato da capi di Stato e di governo e dal presidente della

Commissione;

- Funzione di guida politica (consiglio Europeo non è organo decisionale in

senso stretto, quello lo fa il consiglio dei ministri. È semplicemente una

guida politica, ovvero fornisce le grandi linee per le direzioni. Es.

adottamento legge sulla migrazione dopo strage di Lampedusa, dà la

direttiva, ma poi le decisioni in merito non dipendono da lei.) e decisione

di ultima istanza; organo decisionale in ordine marginale, se non in

ambito PESC (prevista nell’ampio schema, ma di facciata in realtà.

Funziona con i suoi criteri all’unanimità);

- Dalla presidenza a rotazione alla presidenza stabile (2 anni e mezzo

rinnovabili alla volta). Si faceva l’ordine e l’elenco degli stati (Grecia e

Germania prima dell’Italia. A rotazione per 6 mesi presidenza nel

consiglio dei ministri e del consiglio europeo. Problemi giunti con

l’allargamento (prima con 12 stati ogni 3, e adesso 10 anni?!), e gestione

simultanea del proprio stato e di politica estera, poi il fatto che ogni

agende politiche diverse, bruciando le priorità attraverso il cambiamento;

- Voto per consenso, problema è che il presidente che dice “penso ci sia un

consenso”, ma non è detto che sia così. Si può valutare una obiezione

come una obiezione non fondamentale (es. legge sull’immigrazione

senza obiezioni fondamentali ma anche senza un limpido consenso).

- Il consiglio quando decide in maggioranza, decide poco. Le vere decisioni

nel COREPER dove ci sono ambasciatori di alto livello che valutano. Se

non c’è accordo passa ai ministri, se no al consiglio Europeo.

Consiglio dei Ministri

- Le formazioni specializzate (es. ministro dei trasporti) (1° CAG – Consiglio

Affari Generali per evitare incongruenze con le altre decisioni, 2° EcoFin –

Ministri Economie e Finanze, che si occupavano dell’Euro prima, ora in

generale, 3° Eurogruppo, importante dopo crisi Greca, Ministri Economia

e delle Finanze dell’Euro… Es. PNR è partito dall’Eurogruppo);

- Vero potere decisionale: Potere legislativo ed esecutivo

- Vota all’unanimità o in maggioranza qualificata

- Con il Trattato di Lisbona, 55% degli Stati che rappresenti almeno il 65%

della popolazione UE. (Come si calcolava prima la maggioranza

qualificata. Il trattato di Roma parlava di voto ponderato con un

pacchetto di voti, gli stati principali lo stesso, gli altri a decrescere.

Doveva essere almeno i 2/3 dei pacchetti di voto, fino all’allargamento di

Spagna e Polonia, tutto bene. Pochi stati complementari. Compromesso

di Loanna: si continua a discutere per ottenere una maggioranza

completa e non al limite. L’1/3 + 1 è la minoranza di blocco, cosa si offre

per cambiare l’orientamento del + 1?) (A Nizza si davano i numeri perché

c’era adesione di tanti stati piccoli appena arrivati -> Minoranza di Blocco

molto semplice. Altro problema era la Germania appena riunita,

pretendeva il riconoscimento di almeno un voto, che sia uno rispetto a

Francia e Spagna che valeva 99. 2/3, in realtà 73,1 % dell’adesione. A

Nizza si decise ½ + 1 con il 62 % popolazione interna, con la possibilità di

blocco attraverso la questione demografica, con principale problema che

non fa capire chi vota contro.

- Prima di Lisbona, quindi, procedura di voto ponderato: (1/2 + 1 Stati) +

2/3 del totale dei pacchetti di voto + 62% popolazione UE -> La

minoranza di blocco. Adesso con Lisbona, con la fine del voto ponderato,

frana la minoranza di blocco, e si capisce subito chi vota Pro e Contro.

- Più intergovernativi dell’unione.

La Commissione

Aveva l’accusa di essere molto potente ma anche poco noto al pubblico.

- Membri nominati per 5 anni con divieto di ricevere istruzioni dallo Stato

di provenienza;

- Erano 2 membri per i Grandi Stati, 1 per i piccoli; con allargamento,

equilibrio complicato -> Nizza, 1 per Stato. Poi -> Il trattato di Lisbona

prevedeva la loro riduzione a 2/3 del numero degli Stati membri ma è

stato cancellato in corso d’opera;

- La centralità del Presidente della Commissione, da Lisbona (prima

accordo consiglio europeo), ogni gruppo europeo mette in lizza una

determinata persona -> Una volta scelto il presidente approvato dal

consiglio europeo sceglie tra tre candidati offerti il commissari/o, che

verrà sempre approvato dal consiglio. A sua volta quattro vicepresidenti,

ognuno per un preciso settore. Trattato di Lisbona, ne prevede uno

(ministro degli esteri) che tiene insieme aree di

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
46 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 132H di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle dottrine politiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Maria Gallotta Giulia.