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DA,
partecipare alla vita politica dei cittadini. Allora la democrazia presuppone il pluralismo. Va
DI
contro l’individualismo, la corrente di pensiero che al cospetto del potere pubblico pongono gli
individui singoli. Il pluralista si oppone, gli individui singoli in quanto singoli non possono
confrontarsi contro lo stato; tra lo stato e gli individui ci devono essere dei al disotto
contropoteri
dello stato e al di sopra degli individui. La separazione orizzontale dei poteri venne respinta dai
documenti giuridici del tempo. questo accadde perché le costituzioni dell’epoca proibivano la
costituzione di organizzazioni intermedie. Quello era il tempo del giusnaturalismo. Nel
giusnaturalismo non c’è spazio per le organizzazioni intermedie, perché la partita si gioca o nello
stato di natura dove ci sono gli individui singoli o nello stato civile dove gli individui contrattano
con il sovrano. Le costituzioni dell’epoca quindi respinsero e vietarono la formazione dei corpi
intermedi. Ma venne accolta la separazione verticale.
La Libertà secondo i liberali: fare tutto ciò che le leggi permettono di fare.
Il concetto della libertà
Il concetto di è un concetto che rimane vago, indistinto, fin quando non si trova un
libertà
concetto contrario che lo perimetri e circoscriva dall’esterno. Definire è anche delimitare. Bisogna
capire cosa è la libertà attraverso il suo contrasto, la non libertà.
Organicismo
La madre delle teorie liberticide è i cui assunti rovesciano gli assunti
l’organicismo,
da cui nascono le teorie favorevoli alle libertà. La grande dicotomia per
dell’individualismo,
eccellenza è proprio quella tra organicismo e individualismo.
L’Organicismo vanta molti pensatori illustri, che al di sopra delle differenze sono tutti uniti dalla
convinzione comune: Lo stato, il popolo, precedono gli individui.
il tutto viene prima delle parti.
Questa precedenza è doppia, duplice: è cronologica e assiologica (A è più importante di B).
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- richiamano una verità di buon senso. Quando l’individuo nasce non fluttua nel
Cronologica:
nulla, trova una piccola comunità, la Una famiglia che opera all’interno di uno
famiglia.
Stato. Essendo che la famiglia è già pronta ad accogliere il piccolo, storicamente prima
viene la famiglia e poi gli individui.
- gli organicisti dicono che l’individuo in quanto individuo non ha alcun
Assiologica: valore;
l’individuo vale se e finché è inserito in una famiglia, in uno stato. L’individuo di per sé non
ha valore originario, ma solo derivato, deriva dall’appartenenza ad un tutto più grande che
lo trascende ma che lo ricomprende.
Uno dei primi organicisti è nella dice che il tutto deve essere anteriore alla
Aristotele: Politica
parte, infatti soppresso il tutto non ci sarà più né piede né mano. Paragone del corpo politico con
quello è sempre presente nei pensatori organicisti; esso produce due conseguenze:
umano pone in urto irrimediabile gli organicisti con la
- Una certa concezione della giustizia:
concezione liberale. Platone nella repubblica offre questa definizione del giusto: è giusto
È una concezione Platone dice che, come
liberticida:
che ciascuno adempia l’ufficio proprio.
nel corpo umano le mani devono svolgere solo la funzione delle mani e le gambe la loro
funzione, è giusto che i filosofi pensino solo a comandare, i guerrieri pensare soltanto a
guerreggiare e i servi solo e soltanto a servire; guai se i servi volessero cambiare posizione
sociale. Si crea un urto, che come nel corpo umano è spia di una grave malattia, nello stato
l’antagonismo tra le parti sociali è diabolico(dividere). Una società è tanto più perfetta
quanto più espelle la in particolare quella di idee. È praticamente opposto
competizione,
dall’universo liberale, dove il conflitto è esaltato come la molla più potente che favorisce il
progresso degli uomini. Gli organicisti espellono il conflitto dalla società perché lo
paragonano al corpo umano, e lo fanno immaginando che nella società viva l’uomo
soddisfatto e tranquillo di quello che ha. Ma nella società vive, per i liberali, l’uomo sempre
insoddisfatto che lo spinge a superare i liberi. Dalla insoddisfazione nasce il conflitto.
- pone in urto radicale gli
Un certo modo di immaginare il potere pubblico e la sovranità:
organicisti con il pensiero democratico. Se è possibile paragonare il corpo politico a quello
umano, bisogna ricordarsi che le membra non hanno tutte lo stesso valore (il cervello è più
importante di un braccio). Quindi nel governo serve il governo del sapiente di turno, che
vigila sulle funzioni che devono essere adempiute. Senza unicità della direzione non vi può
essere unità per il tutto. Gli organicisti perciò preferiscono il governo di uno solo. In quanto
promotore della l’organicista si oppone alla democrazia, dove tutti
dittatura,
paritariamente partecipano alla vita pubblica.
Individualismo
È differente l’individualismo dei democratici e dei liberali:
- I esaltano l’individualità degli individui che si svolge nella sfera non raggiunta dallo
liberali
stato. Essere libero significa godere della facoltà di compiere o non compiere certe azioni
senza essere comandati o impediti dallo stato. È la La
libertà come non-impedimento.
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formulazione classica è quella che diede Montesquieu (diritto di fare tutto ciò che le leggi
permettono).
I democratici dicono che essere liberi significa essere essere si sottoposto a
- autonomo;
divieti e comandi, ma quelli che lui stesso si è dato. Il concetto di libertà è quello di
Rousseau (la libertà di osservare le leggi che si è prescritto). La libertà è parallela alle leggi,
purché le leggi siano volute da tutti i cittadini.
Per i liberali le leggi, anche se autonome e volute da tutti i cittadini, per essere leggi riducono la
libertà dei singoli. Questo perché, essendo che la libertà coincide con la sfera del permesso, è
permesso tutto ciò che non è obbligatorio. Ne segue che più aumentano i comportamenti resi
obbligatori, più si riduce la libertà dei singoli perché si comprime la sfera del permesso. Per il
lo stato deve dare meno comandi possibili. dai divieti e
liberale La libertà liberale è la libertà DA,
dai comandi. di partecipare alla formazione dei divieti e dei
La libertà democratica è la libertà DI,
comandi statali.
Liberali: Cosa significa essere libero per l’individuo considerato come un tutto a sé stante? Se si
concepisce così l’individuo, è chiaro che quell’individuo sarà tanto più libero quanto più è libero
dagli altri, dal potere dello stato, dal potere pubblico. La dottrina liberale pone al centro
Vi è un moto verticale, i singoli devono emergere. Il valore primo è la
l’individuo singolo. libertà.
Democratici: Cosa significa essere libero per l’individuo che insieme agli altri deve far parte della
collettività? Se l’individuo deve far parte della collettività, e la collettività non dura se non è
governata da leggi, bisogna fare in modo che le leggi siano volute da coloro che devono obbedirle.
La dottrina democratica riunisce in collettività gli sforzi individuali. C’è un moto orizzontale,
riunisce in collettività gli sforzi individuali. Il valore primo è la solidarietà.
La libertà liberale è proceduralmente precedente, viene prima dell’idea democratica. La libertà
come non impedimento è la tappa; per andare alla tappa successiva della libertà come
prima
autonomia, serve per forza la prima. Questo perché per il democratico le leggi non offendono le
libertà dei singoli a patto che le leggi siano fatte dai cittadini stessi. Ma come si matura l’opinione
che si riversa nella legge? Accade attraverso la possibilità data dalla libertà dallo stato, quella
liberale. La libertà come partecipazione presuppone quella da non impedimento.
L’ORGANICISMO
L’organicismo si divide in due correnti:
degli antichi
- L’organicismo
- dei governi
L’organicismo
Entrambi sono contrari alla libertà liberale dai divieti e dai comandi.
Organicismo tradizionale: l’individuo è post posto alla società in cui è
- La comunità conta di più dell’individuo;
inserito, l’individuo vale se e finché serve al tutto nel quale è inserito.
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- il tutto si svolge verso una
Il tutto è tanto più perfetto quanto più è armonico e organico,
universale armonia tra le parti che lo compongono. Non deve essere attraversato da
conflitti e antagonismi di idee, stili di vita e opinioni. Non ci devono essere voci dissidenti,
ciascuno nel rispetto del suo compito fa sempre il suo compito.
- Come in ogni coro che si rispetti c’è un direttore d’orchestra, ci deve essere qualcuno che
C’è una visione verticistica della vita politica, il sapiente deve
scandisce il ritmo politico.
organizzare la vita politica. È una soluzione dittatoriale.
Organicismo moderno:
Anche i neo organicisti ritengono che l’individuo ha valore se inserito in una società, e credono che
il tutto debba essere armonico e pacificato. La differenza sta nel terzo punto. A differenza degli
antichi i neo organicisti non ritengono che la vita politica sia prerogativa di tutti i
uno solo;
cittadini paritariamente devono partecipare alla creazione delle leggi e alla attività politica. Non
c’è una ma una della vita politica.
visione verticistica, visione orizzontale
Il modello a cui si rifanno i teorici del neo organicismo, in nome del quale polemizzano con gli
assetti tradizionali della democrazia, è la la democrazia degli antichi. Essi in nome della
polis,
democrazia degli antichi polemizzano con la democrazia dei moderni; e se così è, il vero bersaglio
polemico non è la democrazia ma ciò che la rende moderna, il principio democratico contaminato
e reso altro da qualcosa, che è il La differenza tra le due democrazie è quella del
liberalismo.
liberalismo. Se il bersaglio polemico è il liberalismo, bisogna distinguere la democrazia dal
liberalismo.
Da un punto di vista la differenza tra democrazia e liberalismo:
tecn