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VS1886: Ottava esposizione (Impressionista) (ultima esposizione impressionista)
Tra i pittori presenti: Degas, C. Pissaro, Vignon, Guillaumin (artisti che noi consideriamo impressionisti), Seurat, Signac (che noi consideriamo post-impressionisti, legati alla pittura puntinista), Gauguin, Schuffenecren (che noi consideriamo post-impressionisti), Redon (che noi consideriamo post-impressionista - simbolista).
Seurat (1859-1891), Un dimanche après-midi à l'ile de la Grande Jatte (una domenica pomeriggio all'isola della Grande Jatte) (1884), 207,6x308cm, Chicago, Chicago Art Institute.
Grande Jatte: isola che si trovava nella periferia della città dove i parigini si ritrovavano per passare una domenica in serenità. Un dimanche après-midi à l'ile de la Grande Jatte l'opera contraddice ciò che doveva essere l'impressione di un'immagine fuggente, ma raggela il Grande Jatte, Seurat momento -> mancanza di movimento. Si tratta di un dipinto studiato e
Pensato (presenza di molti schizzi preparatori). Ciò che interessa a Seurat è la consapevolezza che il colore ha a che fare con gli studi scientifici e il modo in cui viene steso e accostato a altri colori -> De la loi du contraste simultané des colours di M.E. Chevraul (chimico): trattato su come vengono percepiti i colori. Chevraul era stato chiamato a studiare alcune nuove tinte per gli arazzi delle manifatture francesi. È proprio lui a dirci che i colori vengono percepiti in modo differente dall'occhio e realizza la tavola dove a ogni colore accosta quello complementare. Seurat infatti si concentra di più sulla composizione dell'opera, a volte enfatizzando alcuni aspetti, e non sulla realisticità del momento. Molto peculiare è il fatto che il dipinto Un dimanche après-midi à l'ile de la Grande Jatte sia incorniciato da una cornice bianca, commissionata dall'Art Institute e ispirata a un altro dipinto di Seurat (Poseuses).
1886-88, Barnes Foundation) che rappresenta le modelle presentiall'interno del suo atelier con alle spalle il dipinto Un dimanche après-midi à l'ile de la Grande Poseuses, SeuratJatte inserito in una cornice bianca. Un altro motivo è legato ad alcune testimonianze legate aldipinto: si diceva infatti che Seurat fosse solito continuare a puntinare anche sulla cornice: non è solo un perimetro, ma un elemento importante e complementare all'opera d'arte stessa.
Paul Gauguin (1848-1903) Bretonnes causant, ovvero La Danse des quatre Bretonnes, 1886, olioJatte inserito in una cornice bianca. Un altro motivo è legato ad alcune testimonianze legate aldipinto: si diceva infatti che Seurat fosse solito continuare a puntinare anche sulla cornice: non è solo un perimetro, ma un elemento importante e complementare all'opera d'arte stessa.
Paul Gauguin (1848-1903) Bretonnes causant, ovvero La Danse des quatre Bretonnes, 1886, oliosu tela, 71,8x91,5cm,
Monaco di Baviera, Die Pinakotheken. Gauguin lavora in borsa, che in quegli anni subisce di crolli pazzeschi e quindi perde il lavoro -> esigenza di esprimere la proprio esperienza personale sulla tela, ma non solo: Gauguin realizza anche ceramiche e mobili.
Le prime opere che Gauguin realizza ed espone sono opere che noi definiremmo Bretonnes causant, Gauguin impressioniste -> Gauguin passa attraverso la pittura Impressionista, ma anche attraverso la pittura puntinista: necessità personale ma anche con lo scopo di sostenersi economicamente. Si tratta di un approccio che non guarda più il verosimile, ma la vocazione -> lui cerca di evocare tramite queste figure monumentali (che non hanno rapporti proporzionali né con la tela né con lo sfondo né tra di loro) un altrove.
Gauguin si ispira alla Bretagna -> zona periferica che ispira al selvaggio e al primitivo <<tonalità sorda, opaca e potente>> -> tema dell'evocazione.
Questi luoghi primitivi e selvaggi sono però più una suggestione che una rappresentazione della realtà, perché si tratta di luoghi ben collegati anche se distanti:
- Pont-Aven -> luogo dove lavorano anche altri artisti: Breton Women at a Pardon, Pascal Dagnan Bouvert Breton Women at a Pardon, che realizza pitture quasi fotografiche -> la realtà rappresentata è filtrata da altri momenti: fotografia, evocazione, suggestione
- Paul Serusier Le bois d'amour -> dipinto che apre la strada all'astrazione: elementi della realtà estremamente schematizzati e caratterizzati dal forte uso del colore -> idea che l'occhio non sia più sufficiente alla rappresentazione della realtà, ma c'è altro che deve essere rappresentato = Gauguin
- Emile Bernard Les Bretonnes dans la prairie (Le Pardon) -> amico di Gauguin. Artista che dopo aver realizzato queste opere ritorna all'ordine e alla
- opera di Bernard
- Lotta di Giacobbe e l'angelo rappresentato da Delacroix: la scena si svolge in primo piano ma spostata verso sinistra. Delacroix introduce in questo dipinto apparentemente tradizionale un elemento non congruo con quella che è la composizione complessiva -> Gauguin porta alle estreme condizioni questo aspetto rappresentando due realtà diverse
- Delacroix pittura giapponese (incisioni) -> K. Hokusai che
Rappresenta le posizioni della lotta.
3. Il tramite per la recezione dell'arte e della cultura giapponese è Samuel Siegrfied Bing, che fonda una rivista intitolata Le Japon Artistique ed è anche proprietario dell'istituzione la Maison del'Art Nouveau: negozio dove vende oggetti dell'arte giapponese ma anche dell'arte contemporanea. Il negozio è una sorta di magazzino che diventa un vero e proprio spazio espositivo.
Un altro personaggio che trae molta ispirazione dalle stampe giapponesi e dall'amicizia con Bing Manga sulle posizioni della lotta, è van Gogh, che si dà da fare a ricopiarle, realizzando una rielaborazione molto vicina Hokusaiall'originale, da cui si discosta solo in un secondo momento VS per Gauguin la cultura giapponese è una suggestione.
Nel 1886 Van Gogh arriva a Parigi (the place to be per fare arte). Lui viene mandato perché Van Gogh, che si dà da fare a ricopiarle, realizzando
una rielaborazione molto vicina all'originale, da cui si discosta solo in un secondo momento VS per Gauguin la cultura giapponese è una suggestione. Nel 1886 Van Gogh arriva a Parigi (the place to be per fare arte). Lui viene mandato perché assieme al fratello lavora per la galleria Goupil & Cie. Il mondo che incontra è il mondo impressionista -> passa da pitture scure a pitture più luminose (possiamo notare la differenza del sentire e del modo di approcciarsi analizzando i suoi autoritratti) -> progressiva rarefazione della forma e delle figure. Veduta dalla finestra di Vincent in rue Lepic, 1887, olio su tela, 46x38cm, Amsterdam, Van Gogh Museum -> fase di sperimentazione dove si ispira all'arte puntinista. Rispetto a Gauguin e Bernard, Van Gogh utilizza la prospettiva utilizzando una sorta di reticolo attraverso il quale lui fissa la realtà e la trasferisce sulla tela. Van Goghvigneto rosso ad Arles, 1888, olio su tela, 75x93cm, Mosca, The Pushkin State Museum of Fine Arts. Quando lui nel 1888 abbandona Parigi e va ad Arles, avviene un profondo cambiamento ->in questo dipinto lui mette a punto quella sintesi tra l'interesse per lo spazio (uso della prospettiva) e il retaggio a cui lui si era avvicinato a Parigi: orizzontale alto tipico della figura giapponese, figure profilate di nero, uso del colore che non ha più forti legami con la realtà ma assume le indicazioni che Gauguin aveva consigliato a Serusier. https://vangoghworldwide.org/ per la scelta di un paesaggio di Van Gogh (non iris, non alberi di pesco, non chiesa, ma un paesaggio puro: una porzione di territorio -> paesaggio rurale ma Van Gogh anche urbano) Curiosità: Van Gogh riesce a cogliere l'essenza dell'arte giapponese (soprattutto dei colori e della loro luminosità) e per questo è molto apprezzato in Giappone.Giapponismo
Premessa: curiosità che comincia a diffondersi nei confronti dei prodotti che arrivano dall'Oriente, specialmente con la Cina -> soprattutto ceramica e porcellane e seta. In questo quadro il Giappone si pone in maniera particolare. Dopo una serie di contatti con l'occidente (e.g. spedizioni dei Gesuiti) il Giappone per due secoli (durante tutto il Settecento) chiude le barriere: no commerci, no scambi culturali, no relazioni fisse -> luogo per lo più sconosciuto. Gli olandesi cominciano a tentare un rapporto privilegiato e riescono ad approdare in un porto. A metà ottocento la situazione viene stravolta dal Trattato di Perry (americano) del 1854 che stabilisce che il Giappone può intraprendere trattati di tipo commerciale con i paesi stranieri. Dal punto di vista del Giappone, in questo periodo iniziano a formarsi delle commissioni per studiare la cultura occidentale -> Shiba Kokan, Asukayama, 1800ca, Museo di Koriyama -> utilizzo
della prospettiva presente nell'arte occidentale. Per identificare l'inizio dell'arrivo dell'arte giapponese in Europa possiamo prendere in considerazione il periodo dell'Esposizione Universale di Parigi del 1867. Durante questa mostra, l'arte giapponese, in particolare le stampe ukiyo-e, ebbe un grande impatto sugli artisti occidentali, influenzando il movimento dell'arte giapponese, noto come Japonisme. Questo movimento si diffuse in tutta Europa, influenzando artisti come Vincent van Gogh, Claude Monet e Henri Toulouse-Lautrec. Le stampe ukiyo-e, con i loro colori vivaci, i soggetti quotidiani e la mancanza di prospettiva tradizionale, rappresentavano un nuovo modo di vedere e interpretare l'arte. Questa influenza si può notare nelle opere di questi artisti, che iniziarono a sperimentare con nuove tecniche e stili, rompendo con le convenzioni artistiche dell'epoca. L'arte giapponese continuò ad esercitare una forte influenza sull'arte occidentale per tutto il XIX e XX secolo, contribuendo a ridefinire il concetto di prospettiva e aprendo la strada a nuove forme di espressione artistica.