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THE BLACKY PICTURES

Tavola I: In questa vignetta Elisabetta non fa alcun riferimento alla nutrizione, infatti si può individuare una risposta "forte" secondo Blum, in cui sostiene invece che la madre sta partorendo Tippy. Inoltre, per quanto riguarda le relazioni oggettuali, si può notare la possibilità di un fallimento dell'attaccamento con la madre, in quanto la bambina non cita mai Blacky in relazione con la madre, ma parla invece di una relazione tra la madre e Tippy (nel momento del parto), come se Blacky fosse una spettatrice esterna. Infatti, Blacky non viene citata dalla bambina e solamente nel momento di una stimolazione da parte dell'esaminatore durante l'inchiesta, sostiene che Blacky è felice e che lei vorrebbe farsi allattare dalla madre per sempre, mostrando così una possibile volontà di avvicinamento e di relazione con la madre.

Tavola II: In questa tavola emerge l'aspetto aggressivo, infatti Elisabetta...

sostiene che la mamma e Blacky avevano litigato e quindi lei le aveva strappato il collare. Quindi, secondo la visione di Blum, vi è un'interpretazione "non forte" in quanto riconosce l'aspetto aggressivo della vignetta che testimonia il passaggio dalla mamma all'oggetto transizionale della mamma, ovvero il collare. Elisabetta, dunque, riconosce la capacità di separarsi dalla madre e la costanza dell'oggetto, ovvero considera la madre e il loro litigio anche nel momento in cui la madre non è presente, ma vi è solo l'oggetto transizionale. Tavola III: In questa tavola vi è un'ambivalenza, in quanto Blacky è ancora arrabbiata con la madre (quindi tendenza all'espulsività anale secondo Blum) e seppellisce i suoi bisogni vicino alla cuccia della mamma, per farle un dispetto, in modo tale che lei non riuscisse a dormire (quindi tendenza alla ritentività anale secondo Blum). Questo mostra

Una continuità con l'arabbia provata da Blacky mostrata nella tavola precedente e inoltre viene preso in considerazione il tema della nutrizione che doveva essere elicitato dalla prima tavola ma che Elisabetta in quel contesto non ha preso in considerazione. Infatti, nell'inchiesta più volte sottolinea che la mamma di Blacky voglia fare pace con lei perché se no non riuscirà a sopravvivere, mentre la cosa che importa a Blacky è di trovarsi del cibo perché ora se lo deve cercare da solo. Quindi, dal punto di vista delle relazioni oggettuali, Blacky non ha paura di aver distrutto gli oggetti d'amore o di avere bisogno di protezione, si presenta autonoma, sapendo comunque che la mamma è a disposizione nel momento in cui lei avrà bisogno di protezione.

Tavola IV: In questa tavola, Elisabetta descrive la gelosia da parte di Blacky nei confronti di mamma e papà perché non danno a Blacky in maniera totalizzante la loro attenzione.

Questarisposta è considerata "non forte" da Blum, perché appunto riconosce ciò che la tavola elicita, ovvero la gelosia. Inoltre Blacky è ancora arrabbiata e durante l'inchiesta alla domanda "Blacky si sente così..." lei da una risposta immediata e repentina dicendo "eh quando la mamma e il papà stanno insieme o se no quando deve obbedire alle regole della mamma perché è come se lei lo obbligasse a fare qualcosa", mostrando quindi un possibile fallo nel rapporto con la madre.

Tavola V: In questa tavola Elisabetta sembra cogliere lo stimolo e integrarlo nella sua storia, sostenendo che Blacky non vuole essere lavato né leccato dalla madre perché avevano litigato e quindi doveva farlo da sola. Inoltre continua a riportare il fatto della nutrizione, spostando poi l'attenzione unicamente ad esso, anche nell'inchiesta in cui sostiene che Blacky sta male perché non mangiava.

da settimane e quindi è preoccupata perché può morire di fame. Lo stimolo del "lavarsi" viene integrato a volte nel racconto ma la bambina sembra concentrarsi quasi unicamente sul fattore della nutrizione. Tavola VI: In questa tavola Elisabetta fa riferimento ad una "prova di addestramento" che viene commissionata dal papà a Tippy. Lei descrive come Blacky veda il coltello sulla coda di Tippy e quindi voglia cercare di salvarla, perché nessuno in realtà sapeva che questo faceva parte dell'addestramento ed il coltello era un coltello finto. Quindi secondo Blum, questa potrebbe essere una risposta "non forte" perché vi è la volontà di aiutare e salvare Tippy, mentre per quanto riguarda le relazioni oggettuali sembra che Elisabetta stia usando dei meccanismi di difesa per evitare di rappresentarsi la paura e lo spavento che elicita questa vignetta, cercando di trasformarlo in un gioco per.autoproteggersi da un evento che potrebbe risultare cruento. Tavola VII: In questa tavola viene presentato un cagnolino di legno che viene percepito come strano e confusionario per Blacky perché non sapeva cosa fosse, infatti inizialmente gli ordinadi andare via e poi lo rompe. In questo caso, secondo l'interpretazione di Blum, vi è una risposta da un lato "non forte" perché la bambina sembra entrare inizialmente in un'area transazionale ovvero quella del gioco, ma vi entra in maniera molto aggressiva, infatti sembra che quel giocattolo spaventi molto Blacky e quindi si può parlare di una risposta "forte" dall'altro lato in quanto vi è un eccessivo livello di superiorità nei confronti del giocattolino. Per quanto riguarda le relazioni oggettuali si vede come vi è la possibilità di come la tavola possa elicitare una relazione intrapsichica tra le diverse parti del Sé, in quanto Blacky.

reputa36questo oggetto strano e non sa cosa farci e quindi le successive angosce di deanimazioneevocate dalla confusione e dallo stupore per l'oggetto che offre stimoli ambigui.

Tavola VIII: In questa tavola, Elisabetta mostra la gelosia di Blacky nei confronti del fratello Tippy, quindi secondo Blum questa è una risposta "non forte". Questa gelosia, secondo la bambina, è dettata dal fatto che Tippy ha fatto l'addestramento mentre lei no (come si vede nell'inchiesta) ed è per questo motivo che vogliono più bene a Tippy. Vi è quindi, secondo l'interpretazione delle relazioni oggettuali, una rivalità fraterna, ma si può vedere anche una possibilità di riavvicinamento che però non avviene unicamente per il fatto che la mamma è ancora arrabbiata con Blacky, infatti Elisabetta in risposta alla prima domanda dell'inchiesta sostiene "sarebbe andata là a interrompere ma la"

mamma era già arrabbiata con lei e se n'èandata". Un altro aspetto importante è che la bambina, in risposta alla seconda domanda dell'inchiesta, sostiene che Tippy non merita davvero tutte queste lodi ricevute perché lei non ha fatto l'addestramento perché è femmina, ma in realtà non si sente tanto femmina ma anche un po' un maschio. Questo può voler dimostrare una volontà per Blacky di fare anche lei l'addestramento e quindi di ricevere un trattamento uguale a quello del fratello. Tavola IX: In questa tavola Elisabetta nel racconto spontaneo non fa nessun riferimento al senso di colpa, sostiene che è comparso un angioletto (simile a Tippy) in sogno a Blacky e che lei era terrorizzata ma poi ha capito che era solo una fantasia. Nell'inchiesta però sostiene che Blacky si sente colpevole "perché ha reagito male alla cosa che le ha detto la mamma", quindi vi

è un accenno al senso di colpa. L’apparizione del cane-angelo, ovvero Tippy, può essere vicino alla descrizione dell’interpretazione delle relazioni oggettuali della fascinazione verso la rappresentazione del Super-io, in cui Tippy viene visto come “un’apparizione” che ordina a Blacky di fare pace con la madre e quindi si può ipotizzare un legame molto stretto con il fratello, in cui lei ascolta molto ciò che lui gli dice. Infine, è utile sottolineare come ancora una volta la bambina faccia cenno alla nutrizione, nel momento in cui viene chiesto “Cosa potrebbe fare Blacky ora?” lei cita il fatto di andare a cercare del cibo perché è ancora arrabbiata con la madre e quindi fa riferimento ancora una volta a ciò che viene elicitato nella prima tavola, ovvero l’erotismo orale.

Tavola X: In questa tavola Elisabetta racconta del sogno che ha fatto sulla mamma, in cui ululava alla luna perché

Blacky stava male e cercava aiuto. Quindi in questo caso si può vedere la conferma della presenza positiva della madre e la capacità di ricongiungersi con essa dopo un litigio, in quanto dopo essersi arrabbiata la madre comunque cerca del cibo per Blacky per non farla morire di fame. In questo sogno vengono menzionati anche Tippy e il padre che anche loro vanno a cercare aiuto dal padrone (questo può voler mostrare anche una relazione positiva e sicura della bambina con il papà e il fratellino, in grado comunque di soddisfare i suoi bisogni nonostante tutto). Inoltre, ancora una volta, è presente l'accenno all'alimentazione, infatti come prima cosa la bambina dice che "Blacky si addormentò mentre cercava cibo". Infine menziona comunque un senso di colpa nei confronti della madre, durante l'inchiesta, ma sostiene comunque di non voler scusarsi con lei, mostrando quindi una possibilità di un forte senso di orgoglio e di.

autonomia.Tavola XI: In questa tavola si può vedere la capacità di vedersi in una relazione d'amore, perché Elisabetta esprime che in questo sogno finalmente ci sono Tippy e il papà che fanno l'addestramento a Blacky e anche la madre compare nel suo sogno, ma non è più arrabbiata ma felice. Quindi emerge una positività nella relazione familiare, in quanto appunto la storia si conclude con un lieto fine.

Nel complesso, la storia raccontata ha una sua congruenza interna e segue un suo filo logico, inoltre è anche coerente a livello di espressione verbale, corretta per la sua età.

La bambina centra quasi tutta la storia sulla nutrizione (erotismo orale), che non viene però trattata da lei nella prima immagine (che è proprio quella che dovrebbe elicitarla) in maniera spontanea ma viene sollecitata dall'inchiesta e da questo momento inizia a parlare di questo tema in maniera ripetuta e in quasi tutte le tavole.

mostrando quindi di essere ancorata a questo tema e ad avere difficoltà ad allontanarsene. Si può sostenere che in generale il soggetto integra in maniera corretta il37soggetto integra in maniera corretta.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
43 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cristinacf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi di ricerca e valutazione psicodiagnostica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Ionio Chiara.