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I POTERI DEL RESPONSABILE DI PROCEDIMENTI, L’ISTRUTTORIA E
L’AUTOCERCERTIFICAZIONE
Ieri abbiamo visto il responsabile del procedimento e dopo aver visto i compiti, oggi
dobbiamo approfondire il tema dell’istruttoria. Abbiamo visto che il responsabile del
procedimento, che viene indicato dal titolare del potere di adottare il provvedimento,
nomina un responsabile del procedimento per la cura dell’istruttoria.
L’istruttoria è la parte fondamentale del procedimento, perché
l’amministrazione acquisisce tutte le informazioni necessarie per poter
decidere, la fase istruttoria consiste nell'acquisizione di tutti gli atti per
valutare e per decidere come concludere il procedimento amministrativo.
È evidente che l'istruttoria più è completa, più è attenta, più è approfondita, più
l’amministrazione ha tutti gli elementi che possono, e devono essere valutati per
concludere in maniera positiva o negativa il procedimento amministrativo ma
soprattutto l’interessato non ha niente di cui lamentarsi perché tutti gli elementi che
possono e devono essere valutati, sono stati acquisiti nel procedimento
amministrativo.
Prima di proseguire sui potere del responsabile del procedimento, è importante
precisare una cosa: iniziamo a vedere la differenza tra il procedimento d’ufficio e
l’istanza di parte.
Quando i procedimenti iniziano d'ufficio l'amministrazione cerca i documenti oppure li
chiede all’interessato, normalmente nel procedimento d’ufficio l’amministrazione
acquisisce, d’ufficio, attraverso la ricerca, mediante altre amministrazioni pubbliche, le
informazioni necessarie. Quelle che non sono in possesso dell’amministrazione,
vengono richieste all’interessato.
Quando invece il procedimento è su istanza di parte, quindi quando siamo noi che
chiediamo all’amministrazione di avviare il procedimento, siamo noi che alleghiamo
all’istanza tutto quello che serve affinché l’amministrazione valuti positivamente o
negativamente la nostra domanda, siamo noi cittadini che alleghiamo tutte le
informazioni necessarie che chiediamo siano valutate. Ovviamente se l’interessato
dimentica di allegare un documento o di dichiarare qualcosa, quel documento non
sarà valutato dall’amministrazione.
Pensate ad un concorso pubblico. Se in un concorso pubblico, io presento istanza di
partecipazione, se io non allego dei titoli, l’amministrazione non me li valuta e quando
mi ritroverò 3 punti in meno e mi renderò conto dell’errore, certamente sarà colpa mia
perché tocca a me dichiarare i titoli che voglio vengano valutati
(pubblicazioni, master, dottorati) quindi decidiamo di mandare un’istanza dobbiamo
corredarla di tutta la documentazione necessaria, sia con i dati personali (residenza,
codice fiscale) sia con la documentazione inerente la richiesta (se io chiedo di
costruire, devo dimostrare il essere il proprietario di quel bene e devo allegare il
documento che lo dimostri, il progetto che voglio realizzare).
Questa è la prima differenza importate tra i due procedimenti. Se voi chiedete
all’università il riconoscimento di un esame sostenuto all’estero, siete voi che dovete
dimostrare quale esame avete fatto. E’ chiaro però quindi che l'amministrazione
decide sulla base della documentazione che, cerca da sola o su ciò che legge negli
allegati dell’utente interessato; se omettiamo delle informazioni, l’amministrazione
non sempre è in grado di acquisirla diversamente, quindi è solo colpa nostra se tante
volte le istanze vengono respinte. Ora vedremo delle misure di riparazione nel
procedimento amministrativo, esiste quindi il SOCCORSO ISTRUTTORIO , art. 6,
cioè se l’amministrazione ha bisogno di alcune informazioni, ce le chiede.
L’amministrazione se ha bisogno di alcune informazioni le chiede, ma deve
considerare queste informazioni necessarie.
L'istruttoria è fondamentale perché è nell’istruttoria che avviene la ricerca dei
documenti, la ricerca delle informazioni e ed è nella fase dell’istruttoria la possibilità
per i cittadini di dialogare con la P.A. Ovviamente una volta che l’amministrazione ha
deciso e quindi ha concluso il procedimento non c’è più tempo per discutere con
l’amministrazione, si discute prima, si partecipa nella fase istruttoria, quando il
è in corso di svolgimento
procedimento amministrativo ecco perché la fase istruttoria
è la fasa più importante perché è lì che maturano gli elementi di decisione da parte
della P.A.
Andiamo a guardare attraverso un'analisi di quello che dice l’ART.6 cioè dei compiti del
responsabile del procedimento in che cosa consiste il potere della P.A.
“Il responsabile del procedimento valuta, a fini istruttori, le condizioni di ammissibilità,
i requisiti di legittimazione e i presupposti rilevanti per l’emanazione del
provvedimento”.
I primi due punti sono fondamentali perché in tutte le attività con l’amministrazione,
ivi comprese quelle giurisdizionali, quando voi farete gli avvocati o farete i magistrati,
esattamente come nel procedimento amministrativo, la prima cosa che si deve fare è
verificare le condizioni di ammissibilità e legittimazione del richiedente. Quando si fa
ricorso o un atto di citazione, la prima cosa che il giudice valuta sono ammissibilità e
legittimazione. La stessa cosa accade nel procedimento amministrativo.
Quali sono le condizioni di ammissibilità?
Dobbiamo valutare se la domanda è arrivata nei termini, se la domanda è ammissibile,
se la domanda ha tutti i documenti necessari, se è stata mandata all’ufficio corretto,
cioè le condizioni di ammissibilità sono legate appunto alla completezza di
anche
quella che è l’istanza. Questi elementi li valuta il responsabile del
procedimento.
Stessa cosa, ma sotto il profilo soggettivo, riguarda i requisiti di
legittimazione. Tutti questi elementi riguardano i requisiti soggettivi del richiedente.
Tu sei legittimato a fare questa domanda? Sei il proprietario? Sei residente? Sei
maggiorenne? Hai il reddito giusto? La legittimazione riguarda le condizioni
soggettive. Come fai ad avere la laurea se non sei iscritto all’università di Bari? Se
mi accorgo che la domanda non è ammissibile o il soggetto che la propone
non è legittimato, blocco il procedimento.
“Se la P.A. ravvisa la manifesta irricevibilità,
Se facciamo un salto all’ART. 2:
inammissibilità o l’improcedibilità - altra condizione che troverete in tutte le materie
le pubbliche amministrazioni concludono il procedimento con un
processuali -
provvedimento redatto in forma semplificata, la cui motivazione può consistere in un
sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo.
Questo beneficio che mi stai richiedendo è per il residente di questo Comune, tu risiedi
altrove e non hai questo diritto, non vado a perdere tempo in un’istruttoria. Non hai il
reddito minimo richiesto, quindi questo beneficio non puoi averlo, non perdo tempo ad
acquisire altre informazioni. Questo procedimento si chiude subito.
Al di là del collegamento con l'articolo 2 che ha il suo rilievo, l’articolo 6 dice che il
responsabile del procedimento la prima cosa che deve fare è valutare le condizioni di
ammissibilità e i requisiti di legittimità per la conclusione del procedimento
amministrativo.
Questi elementi sono gli elementi iniziali, obbligatori e necessari. È importante questo
perché vedete – non siamo arrivati alla conclusione del procedimento però ve lo
anticipo – qui c’è un problema di responsabilità, spesso e in maniera non corretta,
pensiamo che la responsabilità sia o capiti solo al soggetto che è titolare del potere. Il
dirigente ha il potere, se qualcosa va male, colpa sua ma la legge dice tutt’altro. Per
esempio se il responsabile del procedimento ha come potere espresso valutare se la
domanda è arrivata nei termini, quello è un potere suo non del dirigente, cioè il
dirigente non va a controllare se l’istanza è arrivata nei termini perché è un elemento
che controlla il responsabile del procedimento. Se poi nel procedimento c’è un errore,
limitatamente
quindi viene negato o dato un beneficio, il dirigente risponde del
mancato controllo, colui che risponde è il responsabile del procedimento.
Questo ve lo dico perché quando si fa un concorso pubblico, la commissione di
concorso non ha il compito di valutare le domande ma quella è un’istruttoria che fanno
gli uffici. La commissione di concorso viene chiamata per fare le prove orali, scritte,
per valutare i titoli ma è l’ufficio dell’ente che controlla le domande e dice se sono
arrivate in tempo o no, se sono complete o no. Quindi se vince il concorso uno che ha
mandato la domanda fuori termine, è inutile che ce la prendiamo con la commissione
di concorso perché la commissione non ha mai visto le domande. La commissione non
fa quell’errore, ma lo fa l’ufficio.
Stiamo studiando i poteri del responsabile, è lui che deve fare queste cose, non un
altro soggetto, non la giunta comunale. Questo problema che potrebbe sembrarvi
lontano ma torneremo in termini di responsabilità e sia quando parleremo della parte
processuale, questo vale anche negli organi di governo. Se abbiamo una giunta, il
Sindaco, il Presidente della Regione, non fanno l’istruttoria delle pratiche, questi
trovano già i procedimenti istruiti dagli uffici, quindi se ci sono errori di tipo normativo,
è difficile che il Presidente della giunta se ne possa accorgere, l’errore è stato fatto
dagli uffici nell’istruttoria.
Se faccio, per esempio, un'istruttoria e la porto al mio rettore e nell'istruttoria c'è un
errore normativo non risponde il rettore di questo errore, ma io, a meno che non sia
anche lui responsabile del procedimento. Il ruolo del responsabile del procedimento è
un ruolo centrale all’interno della macchina amministrativa.
Andiamo a vedere gli altri poteri. “Accerta di ufficio i fatti, disponendo il
ART. 6/ L. 241/1990 → Lettera b)
compimento degli atti all’uopo necessari, e adotta ogni misura per l’adeguato e
sollecito svolgimento dell’istruttoria. In particolare, può chiedere il rilascio di
dichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee o incomplete e può
esperire accertamenti tecni