I sintomi che possono essere associati
a dolore addominale acuto sono:
Dispepsia
Vomito (che può essere tossico, riflesso ostruttivo o ematico)
alterazioni dell’alvo (come chiusura dell'alvo, diarrea, mucorrea ed ematochezia)
e alterazioni della diuresi (come ritenzione acuta di urine, urine scure, disuria, ematuria, piuria e urine color
marsala)
e i fattori anamnestici di allarme: età avanzata, febbre, perdita di peso, rettorragia e vomito
Per individuare la causa del dolore addominale, in primo luogo, vanno osservati l'atteggiamento generale
del paziente e le posizioni che assume, infatti:
- in caso di coliche addominali o di violenti dolori da ulcere gastriche o duodenali, il paziente può
assumere un decubito prono
- in caso di colica renale il paziente non riesce a trovare una posizione antalgica quindi appare
irrequieto
- in caso di peritonite il paziente si presenta disteso, rigido e immobile;
- in caso di meningite può assumere un atteggiamento a cane di fucile
- in caso di dolore pancreatico, assume una posizione a "preghiera maomettana", cioè
raggomitolato su se stesso, con le gambe flesse sulle cosce;
Poi vanno valutate le condizioni generali del paziente e quindi bisogna rileviamo i parametri
vitali (temperatura pressione frequenza cardi e respiratoria).
patologica prossima e patologica remota, fisiologica,
Dopodiché si effettua l'anamnesi, quindi:
anamnesi familiare.
Nell'anamnesi patologica prossima, il paziente informa accuratamente il medico circa le
motivazioni che lo hanno spinto alla visita quindi bisogna acquisire informazioni circa le
caratteristiche, la sede e l'irradiazione del dolore dal paziente,
Pertanto, in riferimento alle caratteristiche del dolore, il paziente può riferire:
- se il dolore è diurno o notturno, se si tratta di dolore sordo, a colpo di pugnale, terebrante,
urente, colico, continuo o se è presente pirosi;
In riferimento alla sede del dolore:
- Il dolore alla regione epigastrica può riflettere problemi del pancreas, dello stomaco o dell'intestino
tenue;
- Il dolore al quadrante superiore destro può riflettere problemi del fegato, della cistifellea e
delle vie biliari, (come la colecistite o l'epatite);
- Il dolore nel quadrante in basso a destra può indicare un'infiammazione dell'appendice, dell'
ileo terminale o del cieco (quindi può riflettere
un'appendicite, un'ileite, o il morbo di Crohn);
- Il dolore nel quadrante in basso a sinistra può indicare diverticolite, costipazione
o patologie delle ovaie (nelle donne).
Mentre invece per quanto riguarda l'irradiazione, se il dolore si irradia alla spalla, può riflettere
colecistite), pancreatite.
se si irradia posteriormente può riflettere
È importante, anche, effettuare la valutazione dell'intensità del dolore attraverso l'utilizzo di
scale validate come (ad es scala numerica, scala analogica visiva e scala verbale) e
acquisire
informazioni sulle eventuali variazioni delle abitudini alimentari e dell'alvo, in modo tale da
individuare elementi importanti che possono concorrere a una diagnosi di:
https://www.google.com/amp/s/www.gastroepato.it/semeiotica_gastro_1.htm
dopodiché si passa all'anamnesi patologica remota, per cui, si chiede al pz se ha avvertito altre
volte questo dolore, se soffre di patologie del comporto addominale e se assume farmaci gastrolesivi;
poi si fa l'anamnesi fisiologica per cui si chiede al pz se è fumatore, se l'alvo è regolare o irregolare,
viene indagata la minzione (quantità, frequenza e il colore), si chiede se presenta minzione notturna e
nelle donne si chiedono informazioni anche sul ciclo mestruale, su eventuali perdite vaginali e sul
rischio di gravidanza;
e poi è il turno dell'anamnesi familiare, che ha la funzione di indagare sui fattori di rischio familiari
per rilevare eventuali condizioni predisponenti come ad esempio neoplasie, cardiopatia ischemica e
colelitiasi.
Dopodiché si effettua l'esame obiettivo dell'addome:
Prima di tutto si effettua l'ispezione che consente di valutare: il grado di distensione della parete, la presenza di
meteorismo, ascite o ecchimosi (come ad esempio il segno di Gray Turner e quello di cullen sono la spia di una
pancreatite acuta)
poi si valuta la presenza di eventuali ernie,laparoceli e cicatrici da pregressi interventi chirurgici (che possono
essere causa di occlusione intestinale);
poi si effettuano palpazione percussione auscultazione:
la palpazione è determinante nell'accertare: rigidità e contrattura della parete addominale,
che è un importante segno di peritonite;
la dolorabilità di alcuni punti
e la positivizzazione di alcune manovre: ad esempio, la manovra di Murphy, che viene utilizzata per
indagare la presenza di dolore colecistico;
e i segni di di Blumberg, mcburney e di Rovsing, che tipicamente risultano positivi in caso di
appendicite acuta
con la percussione si possono rilevare ottusità e timpanismo
e con l'auscultazione si valutano la presenza di soffi vascolari e la peristalsi intestinale pertanto sarà possibile
apprezzare iperperistaltismo (ossia esaltata attività della peristalsi intestinale) oppure assenza dell'attività
peristaltica (che depone per un quadro clinico di ileo paralitico)
https://www.slideserve.com/fleur-glass/pancreatite-acuta
Infine, il percorso diagnostico si completa con esami di laboratorio approfonditi e/o con esami
strumentali.
Gli esami di laboratorio richiesti in caso di addome acuto sono:
Esame delle urine, test di gravidanza, emocromo, amilasi, lipasi, indici di colestasi, lattico
deidrogenasi, (indicatore non specifico di danno tissutale acuto o cronico),fosfochinasi
creatinina, troponina, mioglobina, PCR e PCT
Inoltre può essere richiesto l'emogasanalisi
Invece, per quanto riguarda gli esami strumentali, possono essere richiesti:
ECG, TAC dell'addome, ecografia dell'addome, laparoscopia esplorativa e laparotomia esplorativa
OCCLUSIONE INTESTINALE
Per occlusione intestinale, si intende l'arresto completo e persistente del transito intestinale, quindi sia feci che
gas.
Può essere di due tipi: meccanico quando è presente un ostacolo meccanico dentro al lume e quindi si parla di
ileo meccanico, quando invece, la muscolatura smette di funzionare e la peristalsi si blocca, si parla di ileo
paralitico
L'ileo paralitico può essere determinato da cause intraaddominali ed extra addominali.
Le principali cause intra addominali sono: peritonite pancreatite acuta, dolore intenso (causato ad esempio da
colica renale) emorragia o floglosi retroperitoneale.
Le cause extra addominali di ileo paralitico dipendono: dall'aumento del tono del vago (in quanto i visceri sono
innervati dal nervo vago) da patologie che compromettono organi distanti (come ad esempio broncopolmonite,
emorragia cerebrale, infarto del miocardio), oppure da *cause sistemiche* come ad esempio alterazione
elettrolitiche (quindi ipokalemia, iponatremia, diminuzione della concentrazione del magnesio) oppure da
alterazioni metaboliche come ad esempio l'alcalosi o la chetoacidosi diabetica, oppure dall'assunzione di
farmaci come ad esempio i narcotici.
Ileo meccanico invece può essere causato da: occlusione intraluminale occlusione intraparietale
Occlusione intraluminale (che può essere provocata ad esempio dal fecaloma, o dal bezoario, che consiste in
parti di frutta e verdura non digeribili).
L'Occlusione parietale è un aumento dello spessore parete che può essere determinato ad esempio da tumori
o da fibrosi.
L'Occlusione extralumale dovuta a una causa esterna che provoca
APPENDICITE
PERITONITE
TRAUMA
I “traumi” nel nostro organismo si verificano
quando una forza esterna di vario tipo
ed intensità colpisce il corpo in un dato punto
Le cause possono essere tante come
ad esempio cadute, urti, lesioni accidentali,
incidenti stradali e sportivi e atti violenti
Si distinguono essenzialmente due tipi
di trauma: trauma “chiuso” o “aperto”:
I traumi aperti: sono quei traumi in cui la forza ha determinato interruzione dei tegumenti (la pelle NON rimane
integra) e quindi si crea un tramite
tra l’esterno e le strutture interne dell’organismo
I traumi chiusi: sono quei traumi in cui la forza NON ha determinato interruzione dei tegumenti (la pelle rimane
integra);
I traumi aperti sono provocati da ferite da taglio o da punta e sono più soggetti ad infezione per contaminazione
batterica rispetto a quelli chiusi;
I traumi chiusi sono meno “appariscenti” ma – proprio per questo – sono più subdoli di quelli aperti perché, nelle
fasi iniziali, possono celare lesioni importanti di organi interni che possono essere fatali in brevissimo tempo.
Si distinguono 3 tipi di ferite da punta:
trapassanti, penetranti o tranfosse
si dicono trapassanti: quando attraversano completamente un segmento corporeo, come
ad esempio un arto;
penetranti: quando raggiungono una delle tre cavità:cerebrale,toracica o addominale;
e transfosse: quando la ferita penetrante presenta oltre al foro di entrata anche quello di
uscita
Le ferite da punta, sono prodotte da agenti appuntiti (come spine, aghi e chiodi), si presentano
con un foro di entrata più o meno piccolo e con un tragitto di lunghezza variabile che ne
determina la distinzione in: superficiali e profonde.
Vanno incontro ad una rapida guarigione (favorita dalla loro stessa conformazione) ma implicano
maggiori rischi d'infezione, in quanto, sono impossibili da detergere, inoltre, la penetrazione
dell'oggetto all'interno della ferita, può introdurre materiale inquinante, come: polvere, terriccio e
brandelli di stoffa che (a causa della forma stretta e allungata della lesione) vengono trattenuti,con la
conseguente formazione di infezioni localizzate e ascessi.
Dato che la ferita da punta, è poco dolorosa e scarsamente sanguinante in genere, tende ad essere
sottovalutata; anche perché è oggettivamente difficile stabilirne l’entità in quanto (anche se si ha a
disposizione l’agente vulnerante) non è possibile avere la certezza
di quanto sia penetrato e quale direzione abbia seguito, inoltre, anche quando si estrae l'oggetto
appuntito, è impossibile la definizione esatta del suo percorso.
Inoltre, questo tipo di ferita, non deve essere sondato (nè col tampone di cotone, nè coi
polpastrelli) perché se è stato lacerato il peritoneo, sondando si corre il rischio di introdurre nuove
infezioni o causare ulteriori danni.
Invece le ferite da taglio e l'impalamento all'
addome anteriore (in pazienti emodinamicamente stabili e senza
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