*EFFETTO DEI FERTILIZZANTI*
I fertilizzanti modicano la distribuzione delle radici aumentandone la densità nelle
zone a più alta concentrazione di nutriente(N-P)
In situazione di carenza la pianta tende a privilegiare lo sviluppo della parte
radicale e la parte radicale diventa il centro di utilizzo(sink) principale dei
fotosintetati.
*Ossigenazione del suolo*
L’aerazione del suolo è essenziale sia per la richiesta respiratoria delle radici che
per quella dei microrganismi presenti.Una scarsa ossigenazione del suolo è
correlata a un simultaneo aumento di CO2
*I MICRORGANISMI POSSONO AVERE EFFETTI SULLA CRESCITA
DELLE RADICI*
*Umidita*
L’effetto dell’umiditá sulla crescita delle radici è dipendente da fattori fisici e
chimici. Per esempio la siccità provoca compattezza del terreno e perdita di
contatto tra radici e terreno.Una umidità media permette il superamento dei fattori
di stress ed un buon rifornimento di nutrienti alle radici. L’alta umidità comporta
una scarsa aerazione ed accumulo di fitotossine.
Infine la disponibilità dei nutrienti dipende anche dalla distribuzione di acqua nel
suolo: variazioni nel rifornimento dell’acqua modificano sia la distribuzione che
l’assorbimento dei nutrienti alle varie profondità del terreno.In situazioni di pieno
campo il livello dei nutrienti disponibili per la crescita della pianta è superiore
nello strato arabile di un terreno rispetto alla parte più profonda. Generalmente la
densità delle radici segue una distribuzione simile e linearmente all’aumentare
della profondità.
*Temperatura*
La crescita delle radici è influenzata dalla temperatura del terreno. Basse
temperature e alte temperature inibiscono la crescita dell’apparato radicale. Inoltre
a basse temperature sono richieste una maggiore concentrazione di nutrienti per
unità di volume di suolo per rifornire la parte aerea rispetto alle piante allevate alle
temperature ottimali.
ASSORBIMENTO DEI NUTRIENTI
Il fattore più importante che influenza la velocità di assorbimento dei nutrienti
nella pianta è la MOBILITÀ DEI NUTRIENTI NEL SUOLO ovvero la velocità di
rifornimento dei nutrienti dal suolo alla radice.
La mobilità de nutrienti varia tra gli ioni e dipende da:
1.differenze di carica( in generale gli anioni diffondono più velocemente rispetto ai
cationi)
2. Dalle differenze in densità di carica(carica ionica/raggio ionico)
3.dalle differenze di solubilità
4. Dalla concentrazioni di nutrienti nella soluzione circolante
La chelazione con composti organici a basso peso molecolare è un altro fattore che
esercita una forte influenza sulla concentrazione dei nutrienti nella soluzione
circolante e nel loro trasporto alle radici per concezione e diffusione.
Altri fattori che influenzano la velocità di assorbimento dei nutrienti sono:
2.lunghezza radicale:carattere che è maggiormente responsabile dell’assorbimento
3.Attività radicale: capacità di assorbimento per unità di lunghezza
radicale,densità di trasportatori
4.Zona della radice: differenti zone della radice assorbono nutrienti diversi
SELETTIVITÀ DI TRASPORTO
Esiste differenza tra la concentrazione dei nutriliti nella soluzione circolante e la
richiesta di nutrienti da parte della pianta.Inoltre la soluzione circolante può
contenere alte quantità di elementi non necessari per la crescita.Pertanto i
meccanismi di assorbimento delle piante devono essere selettivi.
L’assorbimento degli ioni è caratterizzato da:
-Selettività: alcuni elementi minerali sono assorbiti in modo preferenziale rispetto
ad altri che possono anche non essere assorbiti
-Accumulo: la concentrazione degli elementi minerali può essere superiore nella
cellula rispetto alla soluzione esterna
-Genotipo:esistono differenze genotipiche nell’assorbimento dei nutrienti
*Come viene assorbito il nutriente dalla pianta*
Tramite per esempio l’influsso nello spazio libero.Questo movimento dei soliti
all’interno delle radici è un processo passivo non metabolico è ostacolato solo
dalle membrane plasmatiche delle cellule della corteccia e dell’endodermide dove
le cellule esterne sono suberificate(Banda del Caspary) e costituiscono una barriera
effettiva al movimento degli ioni dentro l’anima stele. Il volume del tessuto
radicale disponibile per il movimento dei soliti, lo spazio libero, è circa il 10% del
volume totale di giovani radici( può arrivare al 25%). Nelle pareti cellulari gli ioni
ioni diffondono attraverso spazi(pori) che differiscono in diametro. I composti ad
alto peso molecolare(acidi fulvici, tossine,patogeni, virosi…) rispetto a quelli a
basso peso molecolare non diffondono nello spazio libero.
La diffusione degli ioni nello spazio libero avviene secondo gradiente di
potenziale chimico e di potenziale elettrico.Nello spazio libero i gruppi
carbossilici agiscono come scambiatori di cationi. I cationi si accumulano mentre
gli anioni vengono respinti.
Dello spazio libero apparente(circa il 10-25% volume radice) distinguiamo poi :
(1)Spazio libero dell’acqua WFS che è accessibile a gli ioni liberamente e lo (2)
Spazio libero di Donnan DFS adibito a scambio cationico e repulsione anioni.
Importante poi ricordare che le piante differiscono nella loro CAC ovvero nel n di
siti di scambio cationico presenti nelle pareti cellulari.Generalmente la CSC delle
dicotiledoni è superiore a quella delle monocotiledoni.
IMPORTANTE:
1. Con il termine apoplasto ci riferiamo al sistema continuo di pareti cellulari e di
spazi aeriferi intercellulari dei tessuti della pianta che hanno perso il loro
citoplasma (per esempio i dotti xilematici e le fibre). Nella via apoplastica l'acqua
può muoversi attraverso le pareti cellulari e qualsiasi spazio extracellulare ripieno
di acqua (senza attraversare cioè la membrana
Il simplasto è rappresentato dalla continuità di tutto l'intreccio dei citoplasmi
cellulari collegati dai plasmodesmi. Nella via simplastica l'acqua si muove
viaggiando da cellula a cellula tramite i plasmodesmi. Poiché sia nel simplasto che
nell'apoplasto lo spostamento dell'acqua non richiede l'attraversamento di
membrane semipermeabili, la forza motrice di rilievo per il flusso di massa è il
gradiente di pressione idrostatica;
2. La via transmembrana, è quella seguita dall'acqua che sequenzialmente entra da
una parte di una cellula e ne esce dall'altra, entra quindi nella seguente della serie e
così via. Siccome bisogna, in questo caso, attraversare le membrane, la forza
motrice prevalente è il gradiente totale del potenziale idrico.
3. Il movimento dell'acqua attraverso la via apoplastica è bloccato dalle bande di
Caspary dell'endodermide.
4. La banda di Caspary è costituita da strisce di parete cellulare impregnate con
una sostanza idrofoba, simile alla cera, la suberina, che è una barriera efficace al
movimento dell'acqua e dei soluti. Per questo motivo a livello delle bande di
Caspary l'acqua deve optare per il passaggio attraverso la membrana e quindi
anche all'utilizzazione di acquaporine. Inoltre, bisogna dire che, talvolta le piante
mostrano un fenomeno definito pressione radicale. La radice genera pressioni
positive assorbendo ioni dalla soluzione diluita del terreno e concentrandoli nello
xilema. L'aumento dei soluti nel succo xilematico porta all'aumento del potenziale
osmotico dello xilema (Ψs) e quindi alla diminuzione del potenziale idrico (Ψw)
xilematico. Questo abbassamento del Ψw xilematico fornisce la forza motrice per
l'assorbimento dell'acqua, che a sua volta porta alla pressione idrostatica positiva
nello xilema. La pressione radicale, quindi, è più elevata in piante dove il
potenziale idrico del suolo è elevato e i tassi di traspirazione sono bassi. Quando le
velocità di traspirazione sono superiori, l'acqua viene aspirata così rapidamente
dalle foglie e persa nell'atmosfera che non permette mai lo sviluppo di una
pressione positiva xilematica.
*Passaggio ioni nel citoplasma*
La membrana plasmatica è una barriera effettiva contro la diffusione dei soliti sia
nel citoplasma(influsso) o dal citoplasma verso le pareti cellulari e la soluzione
esterna(efflusso). La membrana plasmatica è anche il sito principale di selettività
nel trasporto dei nutrienti.
L’altra principale barriera alla diffusione è la membrana del vacuolo (tonoplasto).
Funzioni membrana:
1.Separazione tra ambiente esterno ed ambiente metabolico
2.Selezione di molecole e ioni che devono accedere all’ambiente metabolico
3.Trasferimento dall’ambiente esterno a quello interno metabolico di sostanze
presenti nel primo a più bassa concentrazione
Le condizioni richieste per l’assorbimento dei nutrienti sono:
1.Crescita attiva della pianta: tutto ció che interessa il metabolismo della pianta,
influisce sull’assorbimento dei nutrienti
2.È richiesta energia metabolica.Le radici devono essere in grado di respirare.Il
suolo deve avere ossigeno
3.I peli radicali sono i siti di più attivo assorbimento
4.Il processo è selettivo
La fonte di energia per l’assorbimento è fornita dall’ATP( prodotto durante la
respirazione delle radici. Fondamentale è quindi l’attività della ATPasi che è un
enzima della membran che scinde l’ATP In ADP e Pi fornendo energia al
processo.L’enzima induce un gradiente elettrochimico attraverso l membrana
pompando H+ fuori dalla cellula. Attraverso questo processo la cellula diventa più
negativa ed alcalina rispetto al mezzo esterno. La forza proton motrice(Pmf)
generata dall’estrusione di protoni fornisce la forza per il trasporto non solo degli
anioni e dei cationi ma anche di amminoacidi e zuccheri.
*RELAZIONE TRA ASSORBIMENTO E CONCENTRAZIONE DEL
NUTRIENTE*
1.La velocità di assorbimento è dipendente dalla concentrazione della soluzione
esterna
2.La relazione non è lineare bensì iperbolica
3. Parametri cinetici sono tipici del rapporto enzima-substrato e ricalcano la
classica cinetica di Michaelis e Menten quando la concentrazione esterna degli
ioni è bassa
I= Imax * C / Km+C
I= influsso
Imax=Influsso massimo(velocità massima di assorbimento,costante all’aumentare
della concentrazione)
Km=Costante di Michaelis Menten ed è la concentrazione richiesta per
raggiungere 1/2 Imax
C= concentrazione dello ione della soluzione alla superficie della radice
I parametri Imax e Km sono indici utili del
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