Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CO
2
via opposta
Umidità relativa della concentrazione del vapore acqueo in
−→misura
diversi ambienti, riferendoci alla pressione parziale del vapore acqueo in
codizioni di saturazione.
Resistenza dello strato limite con lo spessore dell’aria immobile
−→varia
sulla superficie della foglia. Esso dipende dalla velocità del vento, dall’ana-
tomia fogliare e dall’orientamento della lamina fogliare. Può controllarlo la
pianta andando incontro a modificazioni strutturali, ad esempio aumentando
i peli in prossimità dello stoma: questi intrappolano aria ed evitano turbolen-
ze: anche altre modificazioni tipo l’invaginazione degli stomi, modificazioni
nella disposizione della foglia per esporle meno ai movimento dell’acqua.
Resistenza stomatica fogliare stomatica regolata in base al-
−→apertura
le esigenze metaboliche della pianta: aumentando l’apertura, aumenta la
traspirazione. Controllo poco efficiente se la resistenza dello strato limite di-
minuisce troppo in base alla ventilazione sulla foglia della pianta : maggiore
traspirazione con maggiore ventilazione. 31
2.3. TRASPIRAZIONE STOMATICA
2.3.1 Stomi
Nelle monocotiledoni hanno la parte centrale assottigliata e le parti perife-
riche più spesse (a manubrio). La parte scura corrisponde a deposizione di
grosse quantità di microfibrille di cellulosa. Ci sono due e
cellule di guardia
due che aiutano le cellule di guarda nell’apertura/chiusura
cellule sussidiarie,
degli stomi.
Nelle dicotiledoni si ha lo stoma classico.
A livello dell’epidermide, le cellule di guardia sono le uniche verdi (in
grado di effettuare fotosintesi); le cellule sussidiarie sono immerse nelle cellule
dell’epidermide. Chiusura/apertura stomatica
Figura 2.4:
Le microfibrille di cellulosa ispessiscono la parete delle cellule di guardia
: funzionale all’apertura stomatica. Gli stomi sono numerosi, ma l’area che
occupano è molto limitata, ma distribuita in piccole aree della foglia: van-
taggioso rispetto all’avere un unico grande poro, perchè la traspirazione è
molto più rapida. Quando l’acqua si sposta alla periferia del poro, il suo
movimento è più facilitato perchè da un lato mancano le interazioni con le
cellule dintorno.
Le cellule di guarda fanno gonfiare lo stoma, ma la tensione non è uni-
forme: quella sul lato interno è molto maggiore di quella sul lato esterno.
Le cellule sussidiarie forniscono ioni ed acqua, riducendo il proprio volume e
32CAPITOLO 2. MOVIMENTO DELL’ACQUA: SUOLO, PIANTA E ATMOSFERA
facendo espandere le cellule di guardia: il K entra grazie ad un canale ionico
sulla membrana, attivato da un’ATPasi (depolarizza la membrana, attivando
il canale per K, che entra dentro la cellula).
La variazione di turgore delle cellule di guardia è causata dall’ingresso
massivo di ioni potassio (da 0,2 a 0,6 M) dalle cellule compagne e succes-
sivamente di acqua. L’ingresso del potassio è attivo ed è determinato dalla
pompa protonica di membrana (iperpolarizzazione e apertura canali voltag-
gio dipendenti). L’assorbimento di cloro o la sintesi di anioni come il malato
sono finalizzati a neutralizzare la carica del potassio. La chiusura stomatica
si realizzerebbe per inversione dei suddetti processi.
Conseguenza dell’apertura stomatica è la perdita di ac-
Recapitolando...
qua ad opera del processo di traspirazione. La regolazione dell’apertura sto-
matica dipende da vari fattori: variazione del turgore delle cellule di guardia,
movimento di ioni.
2.3.2 Andamento dell’apertura stomatica
La fase oscura della fotosintesi, che è la fase di vera e popria sintesi, è diversa
nei vari tipi di pianta. Il metabolismo di base è quello C3; piante che vivono
in particolari ambienti adottano un meccanismo accessorio, che è il C4 per
piante che vivono in climi caldi e umidi, e il CAM, tipico delle crassulacee,
piante grasse, adattate a vivere in estrema aridità ed elevate temperature. Le
piante CAM e C4 devono limitare fortemente la traspirazione: stomi chiusi
durante il giorno e aperti durante la notte, acquisiscono la nella notte,
CO
2
la immagazzinano fissandola e la rilasciano il giorno. Per una pianta C3,
l’apertura stomatica varia in questo modo: stomi chiusi la notte, si aprono
rapidamente all’nizio della gironata e si mantengono aperti in modo costante,
poi iniziano achiudersi nel pomeriggio e stanno chiusi tutta la notte. Nelle
ore più calde si può avere parziale chiusura degli stomi.
Le condizioni che regolano l’apertura stomatica somno fattori esterni ed
interni: luce, temperatura, disponibilità di nel tessuto fotosinteticamen-
CO
2
te attivo e le condizioni di idratazione della pianta.
La luce controlla indirettamente il processo attraverso gli effetti che ha
sull’utilizzo di : ad elevata isolazione, elevato consumo di −→apertura
CO CO
2 2
stomatica. Il meccanismo di apertura stomatica sembra coinvolgere gli ioni
Ca e l’acido abscissico, ma non si hanno dati certi di quale siano gli eventi
che portano dall’abbondanza di all’apertura stomatica.
CO
2
L’effetto diretto sull’apertura lo ha la luce blu, ovvero quella delle pri-
me ore dell’alba, che modula l’apertura degli stomi dopo la chiusira nottur-
na: è coinvolto un pigmento, la (famiglia xantofille), che agisce
zeaxantina 33
2.3. TRASPIRAZIONE STOMATICA
insieme a fotorecettori che percepiscono la luce blu, i e le
criptocromi fo-
stomi chiusi, l’irradiazione con luce blu porvoca l’apertura.
−→a
totropine
C’è una coincidenza dello spettro d’azione dell’apertura stomatica con quello
di assorbimento della zeaxantina (non coincidono perfettamente perchè gli
esperimenti fatti in vitro utilizzano pigmenti puri, che in vivo puri non so-
no). La concentrazione di zeaxantina nelle cellule di guardia è correlata con
l’intensità della luce blu fornita. I mutanti NPQ1 sono mutanti nell’enzima
Come agisce la zeaxantina?
che converte la violaxantina in zeaxantina: questi pigmenti amplificano, nello
spettro della radiazione luminosa, la capacità di percezione della luce solare
nel cloroplasto, e percepiscono radiazioni luminose che proteggono le clorofille
dall’ossidazione. Sono presenti nel cloroplasto e interconvertiti da una serie di
enzimi cme NPQ1; queste due molecole sono precursori dell’acido abscissico.
Azione della zeaxantina
Figura 2.5:
L’identificazione di questo mutante ha permesso di identificare la zeo-
xantina come una molecola fondamentale nella regolazione del processo di
La zeaxantina regola l’apertura stomatica attivando la
apertura stomatica.
pompa protonica ATPasi mediante fosforilazione dei residui di Ser e Tre del
dominio regolatorio della poma protonica (tramite ser/tre chinasi) alla quale
si lega anche la proteina 14-3-3 all’esterno di H+ e richiamo
−→pompaggio
all’interno della cellula di ioni K+, e così di ioni Cl del-
−→riarrangiamento
la permeabilità della membrana plasmatica e accumulo di ioni −→apertura
stomi. La zeaxantina aumenta con la stimolazione da parte della luce blu.
Lo stress idrico, se è forte nel suolo, viene compensato da un sistema di
regolazione mediato dall’acido abscissico (ABA). Se il suolo è scarsamente
34CAPITOLO 2. MOVIMENTO DELL’ACQUA: SUOLO, PIANTA E ATMOSFERA
idratato, stomi aperti presto la mattina, a mezzogiorno si chiudono: a secon-
da dell’idratazione; in suolo molto secco gli stomi si chiudono completamente
e si riaprono la mattina successiva; se il suolo non è molto secco, dopo la chiu-
sura di mezzogiorno gli stomi si riaprono nelle ore meno calde e si richiudono
la sera.
2.3.3 Acido abscissico (ABA)
È l’ormone che protegge la pianta dallo stress idrico. Come
dello stress
tutti gli ormoni vegetali, viene sintetizzato a tutti i livelli della pianta (negli
animali ci sono le ghiandole), in particolare nei cloroplasti della foglia, a
partire dalla zeaxantina. Le concentrazioni degli ormoni vegetali sono sempre
molto basse e gli effetti sono locali e regolati dalla capacità di percezione dei
segnali dei vari distretti in cui arrivano, nonchè dal metaoblismo.
È un acido, può essere più o meno dissociato. Lo stroma del cloroplasto
è BASICO: ABA è deprotonato (ABA-), quindi non può attraversare libera-
mente le membrane. Durante stress idrico, il pH dello stroma si inacidisce:
ABA protonato, permea attraverso le membrane, diffonde attraverso il co-
loplasto delle cellule di guardia e ne raggiunge la membrana, attivando vari
processi tra cui l’attivazone della pompa protonica. Favorisce la chiusura
stomatica al momento dello stress idrico.
Capitolo 3
Nutrizione minerale
Comprende i fenomeni di acquisizione di nutrienti dall’ambiente. Le piante
organicano C, N, S e captano dal suolo tutti gli elementi necessari per la
sopravvivenza (sempre che il suolo ne contenga).
Un nutriente essenziale è un componente intrinseco nel metabolismo del-
la pianta, la cui assenza causa severe anormalità nella crescita, sviluppo o
riproduzione della pianta.
Sachs : sviluppo coltura in soluzione, detta che indi-
coltura idroponica,
vidua alcuni elementi essenziali alla crescita elle piante.
Un sistema di coltura utilizzato è il che contiene
terreno di Hoagland,
tutti i nutrienti inorganici necessari alla pianta a completare un ciclo vitale .
Composizione del terreno di Hoagland
Figura 3.1:
Il ferro viene fornito sotto forma di metallo chelato con EDTA, perchè
altrimenti ossida e forma sali e idrossidi che non possono essere assimilati
nelle piante. Un terreno del genere ci consente di fare esperimenti per vedere
35
36 CAPITOLO 3. NUTRIZIONE MINERALE
se un certo nutriente è un elemento essenziale per la pianta (cosa che sarebbe
difficile da vedere sperimentalmente lasciando le piante nel suolo).
La prevede:
coltura idroponica
• Immersione radici in acqua
• Circolazione di nutrienti
• Fornire nutrienti sempre in concentrazioni adeguate
• Vasche forate per impedire la formazione di alghe che possono utilizzare
nutrienti che ci sono nella soluzione
• Cambiare spesso la soluzione di nutrienti perchè il pH può variare −→i
nutrienti sono dispoibili a secondo del pH del mezzo in cui sono presenti
Coltura idroponica
Figura 3.2:
Le piantine, sostenute dal supporto, hanno le radici libere di crescere
nel mezzo liqu