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NON ESISTE INTEGRAZIONE SENZA EDUCAZIONE- CAMBIAMENTO- PROGETTUALITÀ
Quindi si mettono in moto due processi:
- ISTITUTO: Ciò che è già stato deciso, il programma da affrontare, la disposizione interna della classe, i materiali usati, le regole, il dare valutazioni.
- ISTITUENTE: Modifica l'istituto, la scuola viene messa in discussione in base ai bisogni speciali degli alunni, per l'accettazione del deficit e la riduzione dell'handicap. Il contesto deve favorire l'integrazione e deve essere accogliente.
La cultura del cambiamento si basa sul "TO PROJECT TO" (progettualità) = formulazione di ipotesi previsioni che devono essere verificate e eventualmente modificate.
La programmazione e la progettazione sono due diverse:
- PROGRAMMAZIONE/PROGRAMMA: È qualcosa già istituito che dà direttive precise e lascia poco spazio all'adattabilità.
- PROGETTAZIONE/PROGETTO: Criterio di flessibilità, può essere
- Analisi della situazione di partenza= quali sono le sue abilità in ingresso e le info sul suo vissuto
- Analisi delle evidenze= con protocolli osservativi e con la creazione di una descrizione con punti di forza e di debolezza.
- Profilo dinamico funzionale (PDF) e diagnosi funzionale
- Ciò che l'alunno sa o non sa fare
- Costruzione del PEI su base ICF (per alunni con certificazione) o PDP (per alunni con Bes o con svantaggi DSA)
- Progetto
l'integrazione è l'idea della normo abilità = ABILISMOI nodi dell'integrazione erano: che si occupava solo di alunni con disabilità e il ruolo dell'insegnante di sostegno era inferiore agli altri e l'organizzazione didattica, quante volte un alunno con disabilità era presente in classe.
INCLUSIONE
E' comparsa in Italia il 27-12-2012 e comprende anche i BES, non solo disabilità, in cui dobbiamo includere:
- Alunni con disabilità (L.104/1992)
- Alunni con DSA (Disturbi specifici dell'apprendimento come disgrafia, discalculia, dislessia, distorgrafia L.170/2010)
- Alunni con ADHD (Deficit di Attenzione/Iperattività- sostenuta con valutazione diagnostica, quindi formalmente riconosciuta)
- Alunni con difficoltà, svantaggio di varia natura
- Alunni stranieri
- Alunni con problemi di disadattamento in situazioni di marginalità
- Alunni con differenti stili, ritmi e modalità di apprendimento
- Alunni con disagi
affettivi e disturbi di relazione e di comportamento
La didattica inclusiva non separa i bisogni personali dagli obbiettivi formativi, ma dialoga tra PEI, PDP e il progetto comune di tutta la classe.
INCLUSIONE dal latino inclusio. Comprendere in un gruppo, appartenere, esserci, riconoscere i differenti bisogni formativi individuali. L'inclusione critica l'integrazione perché la ritiene rigida in cui serve adattarsi e uniformarsi, dovrebbe valorizzare i bisogni anche non speciali di ogni alunno.
INDEX FOR INCLUSION (Indice di inclusione) 2002
Vuole affermare l'inclusione all'interno della scuola, ridurre le barriere dell'apprendimento e della partecipazione degli studenti. Sostiene lo sviluppo inclusivo nelle scuole mettendo l'accento sui valori e sulle condizioni di insegnamento e apprendimento. Assume tutte le differenze come elemento fondante delle relazioni. Rivede culture, politiche gestionali e pratiche in modo che corrispondano agli studenti. Usa forme
auto valutative che coinvolgano tutti. L'inclusione scolastica e sociale ha alcuni concetti fondamentali:- Implica cambiamento percorso di crescita illimitata di tutti
- Politica e cultura idrale (mai realizzata compiutamente)
- Cultura della piena partecipazione (pieni diritti e doveri e responsabilità)
- Ogni alunno pieni diritti di cittadinanza (educare alla cittadinanza, riconoscimento di se e dell'altro)
- Necessita di accessibilità (abbattere barriere architettoniche, dare pieno riconoscimento ai diritti e doveri degli alunni)
- Concetto di appartenenza di micro macro contesti sociali e culturali
- Scuola inclusiva (in movimento, riconosce i bisogni formativi)
- Adesione a un educazione democratica, egualitaria, di giustizia sociale
- Riduce forme di marginalità (per favorire inclusione, rendendo tutti partecipi e rispettosi delle possibilità e capacità)
- Pratiche inclusive (didattica dell'individualizzazione e personalizzazione, rispettare oltre alle mancanze)
Le capacità degli alunni - Prospettiva inclusiva reinterpreta il concetto di disabilità (valorizza le capabilities per raggiungere un buon livello di qualità della vita e di benessere) e rafforza il livello di partecipazione sociale. Potenzia le capacità inclusive dei contesti sociali e culturali per rispondere ai bisogni di tutti. Non segna barriere ma confini tra diversità e normalità (ibridazione).
DIFFERENZE TRA INTEGRAZIONE E INCLUSIONE
INTEGRAZIONE: Uniformità - Adattabilità - modello di normalizzazione mai messo in discussione - riconosce l'importanza della partecipazione - orientamento a diagnosticare e prescrivere - difficoltà di apprendimento dovuta alle capacità.
INCLUSIONE: Adattabilità - orientamento a acquisire competenze, risultati collaborativi e diffusi - difficoltà di apprendimento dovuta alle capacità.
dell'alunno elaborazione del cv non adeguata VALUTAZIONE Nell'integrazione è un processo esterno che non coinvolgeva docenti o alunni Nell'inclusione viene dato risalto all'autovalutazione (valutazione interna, mettersi in gioco e indiscussione e capire dove abbiamo sbagliato) Il problema principale è come rispondono alle difficoltà e alle diversità gli alunni della classe. Lo scopo è vedere se le differenze sono o no un ostacolo o barriera alla partecipazione dell'apprendimento. EDUCAZIONE INCLUSIVA= mira a garantire la partecipazione di tutti al processo di apprendimento perché sono persone PROSPETTIVA INCLUSIVA= è un insieme di visioni, di senso, di modi che le persone usano per costruire interazioni CURA EDUCATIVA I professionisti della cura educativa e della relazione di aiuto sono: -INSEGNANTE SPECIALIZZATO DI SOSTEGNO -EDUCATORE SOCIO-PEDAGOGICO Lavorano insieme, hanno una visione globale per realizzare il processo diinclusione è un processo che coinvolge la responsabilità di più persone. La cura educativa e l'aiuto sono le strutture portanti della pedagogia speciale. Cosa si intende per cura educativa? Non è la terapia perché quella è un trattamento riabilitativo e appartiene all'ambito sanitario, quindi non è una cura farmacologica. Ma è prendersi cura di, aver cura di... L'educazione è cura. La CURA EDUCATIVA ha a che fare con la formazione dell'identità e personalità di ogni persona, aver cura di tutte le sue componenti cognitive, affettive, relazionali ed emotive. Aver cura significa essere disponibili ai suoi bisogni, tutelarlo e fornirgli possibilità di vita. Quando mi prendo cura dell'altro, voglio aiutarlo, voglio trovare un orizzonte di senso e significato per la sua vita, sviluppando in lui il massimo livello delle capacità, competenze e dell'emancipazione della persona.Il concetto di cura si lega al concetto di educazione e di formazione, al poter essere e divenire e quindi all'idea della progettualità, ri-progettazione di sé, riattivando il desiderio di vivere. Ognuno di noi ha bisogno di prendersi cura di sé per trovare un significato all'esistenza. Accanto al concetto di cura c'è la RELAZIONE D'AIUTO (accompagnamento competente). Un bravo insegnante ha cura di questi alunni e la sua competenza è far sì che lui torni ad essere consapevole della propria cura, pensandosi capace e autonomo nella sua riprogettazione, avendo stima di sé e ricollocandosi nel mondo. Gesto di cura è un'operazione complessa perché si deve coniugare il linguaggio delle emozioni e di affetto con quello della ragione e della relazione. Ha un forte legame con l'EMPATIA che attiva relazioni di reciprocità, entra nel mondo dell'altro per farne parte e per migliorarlo affinché possa riscoprire le sue.
capacità di prendersi cura di sé e della propria esistenza. Aver cura è un processo formativo ed educativo che coinvolge entrambi i protagonisti, sia chi riceve la cura che chi la dà, insieme si co-educano, co-formano e devono ridurre il divario tra chi aiuta e chi viene aiutato. Quando aiutiamo l'altro aiutiamo anche noi stessi. La cura deve favorire l'inclusione e la riprogettazione dell'alunno, va usata in azioni inclusive, di aiuto, di sostegno nei micro e macro contesti sociali e culturali, per favorire un livello di partecipazione piena per gli alunni. Hidegger ci sono 2 possibilità di cura:
- CURA AUTENTICA = Relazione che libera l'altro, che non lo ritiene inferiore. Dà fiducia anche in condizioni di estrema difficoltà, per far sì che l'altro riprenda la sua vita. È una condizione di emancipazione, di cura positiva, che fa fare all'altro un salto di qualità, facendogli scoprire con il nostro sincero a