Anteprima
Vedrai una selezione di 15 pagine su 70
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 1 Appunti lezione Costituzione economica Pag. 2
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 6
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 11
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 16
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 21
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 26
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 31
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 36
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 41
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 46
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 51
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 56
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 61
Anteprima di 15 pagg. su 70.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti lezione Costituzione economica Pag. 66
1 su 70
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La legge regionale e i principi fondamentali

La legge regionale deve sempre rispettare i principi fondamentali. Se non lo fa, il legislatore può dichiarare l'incostituzionalità della legge in contrasto con i principi fondamentali.

Siccome il principio è generico e le modalità di attuazione sono tante, se la legge regionale forza la lettura del principio fondamentale, interviene la Corte Costituzionale annullandola.

Ad esempio, il principio di competizione in materia sanitaria pubblico-privato: se una regione fa una legge che stabilisce che sono vietate le cliniche private nella regione, si crea un contrasto con il principio fondamentale che presuppone la coesistenza pubblico-privato in materia sanitaria, proponendone la competizione. Quindi, la legge è incostituzionale.

Tuttavia, c'è un altro rischio sotteso a questo modello che rischia di non far funzionare il modello della concorrenza: potrebbero non esistere i principi fondamentali. Le regioni ordinarie iniziarono a...

funzionare nel 71e il parlamento nazionale per ostacolare il funzionamento delle regioni non fece i principifondamentali. Una prassi del genere è una chiara violazione della costituzione, allora ci pensò la corte costituzionale a risolvere il problema dichiarando che se lo stato non dà i principifondamentali, i principi fondamentali si possono ricavare in via interpretativa da tutte le leggi statalidelle varie materie, attraverso il metodo induttivo quindi dal particolare di tutte le norme statali sirisale al principio fondamentale. Quindi grazie alla corte costituzionale le regioni hanno potutolegiferare ricavando in via interpretativa i principi fondamentali.

Potestà residuale quarto comma dell'articolo 117, "spetta alle regione la potestà legislativa inriferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello stato". Questa è laclausola residuale ovvero tutto ciò che non rientra negli elementi.

del secondo e del terzo comma è di competenza della regione. Quindi la costituzione stabilisce la clausola residuale a favore delle regioni: tutte le materie che non sono presenti nei due elenchi sono di competenza della legge regionale. Negli USA tutto ciò che non è presente nelle materie federali è di competenza degli stati membri. NB: nel 2001 il parlamento ha modificato l'articolo 117 introducendo la clausola residuale tra le regioni. Prima non esisteva, ma con la riforma è venuto fuori questo articolo che ha valorizzato apparentemente la legge regionale. Quello che accomuna le materie del secondo comma è che riguardano interessi nazionali. Quello che accomuna l'elenco delle materie del terzo comma è che riguardano interessi locali. C'è un tale equilibrio tra interessi nazionali e locali che non si può attribuire in via esclusiva la potestà o allo stato o alla regione. Quindi, per garantire questo.equilibrio in modo nazionale lo stato fissa i principi le regioni le differenziano. A cosa servono i principi in materia concorrente? A garantire che cosa?Un minimo di omogeneità della disciplina.Esercizio: l'insieme delle materie che formano l'economia all'interno di uno stato: commercio,servizi finanziari, agricoltura, industria, turismo, pesca e artigianato.Per ognuna di queste attività individuate che materia è: commercio è residuale, turismo è residuale,industria è residuale, agricoltura è residuale.Quindi qual è la conclusione dopo questo esercizio? Che l'economia è regolata dalle regioni e l'economia è materia regionale, ma non è così. Il criterio delle materie è davvero un criterio di garanzia nei rapporti tra stato e regioni? L'istruzione da chi è regolata? L'istruzione è materia concorrente secondo il terzo comma, ma il secondo.come competenza esclusiva in materia di turismo. Tuttavia, lo stato può intervenire nella tutela della concorrenza nel settore turistico, ad esempio, per prevenire pratiche anticoncorrenziali o per garantire la libera concorrenza tra le imprese turistiche. Inoltre, la tutela della concorrenza può essere considerata un principio fondamentale che permea l'intero sistema economico, indipendentemente dalla competenza regionale o statale. Pertanto, lo stato ha il potere di intervenire per garantire la corretta applicazione delle regole di concorrenza anche nelle materie di competenza regionale. In conclusione, sebbene le materie economiche siano principalmente di competenza delle regioni, lo stato può interferire nella tutela della concorrenza per garantire un corretto funzionamento del mercato e prevenire distorsioni anticoncorrenziali.introdusse un marchio, made in lazio, per i prodotti realizzati nella regione a scopo di promuoverli. Il vantaggio era che nei bandi di gara le imprese che utilizzavano questi prodotti venivano avvantaggiati e avevano maggiori possibilità di vincere la gara d'appalto. Questa legge fu impugnata dalla corte costituzionale che l'annullò perché questo marchio violava la concorrenza e quindi solo il legislatore avrebbe potuto introdurre misure di questo tipo. Un altro compito nel quale lo stato può e deve intromettersi nelle materie economiche regionali è l'industria, lo stato interviene con la tutela dell'ambiente (lettera s). Lo stato fissa delle soglie massime per l'inquinamento e in questo modo incide sulle scelte regionali di materia residuale. Altro compito trasversale. Un altro è l'ordinamento civile (lettera n): i contratti sono regolati dallo stato. Quindi, riassumendo, le regioni svolgono un ruolo.

Importante in campo economico perché la maggioranza dei settori economici ricadono nella clausola residuale ma lo stato attraverso i compiti trasversali interferisce nelle legislazioni regionali.

08/04 lezione quindici: Stato sociale e potere esecutivo: i servizi pubblici

Oggi ci occuperemo della dimensione sociale. Chi è competente in materia di diritti sociali? La legge statale o la legge regionale?

La potestà legislativa è ripartita tra Stato e Regioni. La potestà legislativa regionale assume due connotazioni: è potestà concorrente e potestà residuale. Nelle materia di legislazione regionale concorrente, la potestà legislativa delle Regioni trova un limite nei "principi fondamentali" fissati dalla legge dello Stato. Nella competenza legislativa residuale ricadono le materie che non sono riservate alla competenza esclusiva dello Stato.

  1. salute -> materia concorrente
  2. istruzione -> materia concorrente
  3. lavoro
materia concorrente4) casa -> materia residuale5) assistenza -> materia residuale1) Ogni regione ha un sistema sanitario disciplinato dalla legge regionale nel rispetto dei principi fondamentali di matrice statale. Le regole generali di cornice mirano a garantire un minimo di omogeneità tra le varie legislazioni regionali. 2) Lo stato in via esclusiva fa le norme generali sull'istruzione; le regioni legiferano in maniera diversificata in materie di istruzioni, ma dentro la cornice dei principi fondamentali. Quali sono i profili del servizio scolastico che devono essere uguali per tutti sul territorio nazionale e quindi non suscettibili di differenziazione legislativa? Il valore del titolo finale di studio, i programmi di studio, l'offerta formativa. Cosa può variare da regione a regione? Il calendario scolastico in funzione di alcuni fattori, uno dei quali il turismo. Quello che abbiamo visto adesso è il sistema scolastico dal punto di vista di chierogail servizio, ma c'è un altro aspetto importante dell'istruzione. Parliamo di qualcosa legato allo statosociale, al principio di eguaglianza sostanziale; l'istruzione dal punto di vista dello studente è "dirittoallo studio". La competenza del diritto allo studio è residuale: le regioni sono protagoniste del dirittoallo studio universitario, legiferano agevolazioni, borse di studio, sostegni. Le regioni sono moltoimportanti quando si pensa all'attuazione dell'articolo 34.3) lavoro. Le regioni possono differenziare in materia di lavoro, ma sempre nel rispetto della cornicedei principi fondamentali. Cosa non può essere differenziato in materia di lavoro? Le regioni non possono differenziare la disciplina in materia di licenziamento, ferie, malattia. Ingenerale, tutto ciò che riguarda il rapporto individuale deve essere regolato a livello centrale(ordinamento civile). Allora cosa possono fare le regioni? In materiadi lavoro possono occuparsi della mediazione tra la domanda e l'offerta di lavoro, si occupano del collocamento, del sostegno all'occupazione e delle assunzioni. 4) abitazione, casa: materia residuale. La corte costituzionale usa l'espressione "edilizia residenziale pubblica" (ERP) per descrivere la materia che ha per oggetto il diritto sociale alla casa. Stiamo parlando di alloggi popolari, case popolari. Spetta alle regioni legiferare in via esclusiva in materia di ERP. 5) assistenza sociale: materia residuale. Le regioni sono competenti in via esclusiva sui servizi sociali, assistenza agli anziani, ai minori, ai disabili. Per quanto riguarda la dimensione sociale, da questo schema sembra affiorare un ruolo importante delle regioni: le regioni risultano essere protagoniste dello stato sociale. C'è una competenza che permette allo Stato di interferire pesantemente con le leggi regionali in materia di diritti sociali, una competenza che ridimensiona il ruolo.determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, lo Stato stabilisce dei requisiti minimi che devono essere garantiti in tutte le regioni. Questi livelli essenziali riguardano i diritti civili e sociali, come la salute, la casa, il lavoro, l'istruzione e l'assistenza. Le regioni hanno una certa autonomia nella legislazione sui diritti sociali, ma lo Stato può intervenire stabilendo cosa non può mai mancare in materia di lavoro, istruzione, abitazione e assistenza. Questo intervento dello Stato riduce gli spazi di autonomia delle regioni in materia di stato sociale e diritti sociali. I livelli essenziali delle prestazioni sono quindi dei requisiti minimi che devono essere garantiti in tutte le regioni, al di là delle eventuali differenze regionali. Le regioni possono comunque legiferare in modo differenziato, tenendo conto delle specificità di ogni comunità regionale, ma devono comunque rispettare questi livelli minimi stabiliti dallo Stato.salute, istruzione, lavoro e servizi sociali. Questo significa che ogni regione deve garantire un livello minimo di accesso e qualità a questi servizi per tutti i cittadini. Per quanto riguarda la salute, lo Stato stabilisce i servizi sanitari di base che devono essere garantiti in ogni regione. Questi includono l'accesso a medici di base, ospedali, farmacie e cure specialistiche. Inoltre, vengono definiti anche i programmi di prevenzione e promozione della salute che devono essere attuati. Per quanto riguarda l'istruzione, lo Stato stabilisce i livelli minimi di istruzione che devono essere garantiti in ogni regione. Questi includono l'accesso all'istruzione primaria e secondaria, nonché la possibilità di accedere all'istruzione superiore. Inoltre, vengono definiti anche i programmi educativi che devono essere seguiti. Per quanto riguarda il lavoro, lo Stato stabilisce i diritti minimi dei lavoratori che devono essere garantiti in ogni regione. Questi includono il diritto al lavoro, il diritto alla retribuzione equa, il diritto alla sicurezza sul lavoro e il diritto alla protezione sociale. Inoltre, vengono definiti anche i programmi di formazione e riqualificazione professionale che devono essere offerti. Infine, per quanto riguarda i servizi sociali, lo Stato stabilisce i servizi minimi che devono essere garantiti in ogni regione. Questi includono l'accesso a servizi di assistenza sociale, servizi per l'infanzia, servizi per anziani e disabili, nonché servizi per le famiglie in difficoltà. Inoltre, vengono definiti anche i programmi di inclusione sociale che devono essere attuati. In conclusione, lo Stato stabilisce le prestazioni minime che ogni regione deve garantire in materia di salute, istruzione, lavoro e servizi sociali. Questo assicura un livello minimo di omogeneità e accesso ai servizi di base per tutti i cittadini.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
70 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/05 Diritto dell'economia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Salzaale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costituzione economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Camerlengo Quirino.