Scuole letterarie coeve
attorno cui si radunavano scrittori che condividevano delle idee → alle soglie del periodo Taishō, sul finire
del periodo Meiji, si possono identificare tre principali tendenze:
→ corrente dell’estetismo, quindi tra i poeti o romanzieri esteti, anche in termini
1. tanbiha (耽美派)
europei, ispirati in parte ai linguaggi della letteratura decadente, ritroviamo ad esempio Nagai Kafū (荷
fiction
風永井) e il primo Tanizaki (谷崎潤一郎) → in questa corrente si prediligono la e gli elementi
Mita bungaku
fantastici e si può ricollegare alla rivista (三田文学), su cui scriveva anche Ōgai
→ erano autori di vario genere, perlopiù studenti aspiranti scrittori,
2. shinshichōha (新思潮派)
maggiormente della Tōdai, tra i cui il più emblematico era Akutagawa Ryūnosuke (芥川龍之介) →
la loro era una letteratura erudita, che si potrebbe già chiamare modernista e che non è interessata alla
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Letteratura giapponese 3 (2024/2025)
verosimiglianza → questa, per tematizzare ciò di cui vuole parlare, adotta soluzioni particolari →
Akutagawa, ad esempio, adotta la struttura del palinsesto, della rielaborazione dei classici
Shirakaba
→ corrente più vicina al naturalismo, legata alla rivista (“betulla
3. shirakabaha (白樺派)
bianca”), è una scuola incarnata da due figure, cioè Shiga Naoya (志賀直哉) e Mushanokōji
Saneatsu (武者小路実篤) → di questo gruppo fa anche parte Arishima Takeo (有島武郎) che però
sarà un po’ un membro atipico
→ rivista fondata intorno al 1910 e i cui fondatori provengono da famiglie benestanti, quindi
Shirakaba
hanno tutti un background borghese → questa rivista sarà un’importantissima base di lancio per tantissimi
autori e autrici del Taishō, quindi si assiste anche a una progressiva diversificazione delle forme di
letteratura e dei suoi temi, finalità, posture politiche verso il mondo (idealismo, culto del bello artistico e
distanziamento dalle istanze politiche) → Mushanokōji Saneatsu, quando si commentò il suicidio del
generale Nogi, lo mise a confronto con quello di Van Gogh, dicendo che quella di Nogi era stata una morte
inumana e arcaica, mentre quella di Van Gogh era stata una morte umana e vicina alla sensibilità
moderna → questi sono, dunque, autori molto consapevoli di sé e con un’alta considerazione di sé, al
limite dell’autocelebrazione し が な お や
志賀直哉
– → figlio di un banchiere, viene da un contesto agiato in senso moderno →
Shiga Naoya (1883 1971)
vivrà per lo più con i nonni, dubbiosi che i genitori fossero in grado di crescerlo, ma questo porterà a un
allontanamento dai genitori e in particolare dal padre che disapprovava la sua carriera, le sue scelte
personali e professionali e con cui ha un rapporto burrascoso per tutta la vita → egli sarà il primo a
tematizzare ripetutamente nella sua opera il tema del rapporto con il padre → tra le sue opere più
importanti c’è una trilogia di racconti legata alla riconciliazione con questi (tema e non fatto
autobiografico) → questa è formata da:
Ōzu
① Junkichi (大津順吉)
“riconciliazione”)
② Wakai (和解, (或る男、其姉の死, “un
③ Aru otoko, sono ane no shi uomo e la morte di sua sorella)
→ la sua è una scrittura che mescola elementi autobiografici a elementi fittizi, quindi il patto tra autore
e lettore voluto dal naturalismo viene sospeso → il rapporto con il padre, tema delle sue opere, rappresenta
un elemento autobiografico, tuttavia la riconciliazione con lo stesso è un fatto fittizio, mai avvenuto nella
shinkyō shōsetsu
sua vita (piano aspirazionale, ciò che avrebbe voluto fare) → egli rientra nello (心境
小 説 ), letteratura preoccupata della propria interiorità, che vede un’analisi dell’intenzionalità e dei
sentimenti inespressi e che per farlo deroga alla veridicità dell’autobiografismo → il suo è uno stile più
letterario, ricco da un punto di vista retorico むしゃのこうじさねあつ こうふくもの
武者小路実篤 & 幸福者
– → poco tradotto → proveniente da una famiglia aristocratica del
Mushanokōji Saneatsu (1885 1976)
periodo Muromachi, perse il padre a soli due anni e fu cresciuto da sua madre → affascinato da Tolstoj,
era stato introdotto dallo zio alla Bibbia e alle opere dell’autore → studiò letteratura inglese all’università
imperiale di Tokyo (1906), dove ricevette lezioni da Natsume Sōseki di cui si considerava un discepolo →
Jūkokakai
nel 1907 costituì un circolo letterario chiamato gruppo (十四日会) con dei suoi compagni di
classe, tra cui Arishima Takeo (有島武郎) e Shiga Naoya (志賀直哉), e nello stesso anno abbandonò
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gli studi → nel 1910, con Arishima, Shiga e altri, collaborò alla pubblicazione della rivista letteraria
Shirakaba (白樺派) e fu uno dei pilastri ideologici della corrente letteraria che si diffuse a partire da essa
→ per mezzo della rivista, cominciò ad allontanarsi dall’ideale di Tolstoj dell’auto-sacrificio e promosse
la sua filosofia dell’umanesimo come alternativa all’allora popolare forma di naturalismo, da cui il suo
umanesimo prese in prestito alcuni elementi, tuttavia credeva in generale che l’umanità controllasse il
proprio destino attraverso l’affermazione della volontà, mentre i naturalisti tendevano a vedere
l’individuo come impotente e disperato contro forze che sfuggono al controllo personale → con lo
scoppio della prima guerra mondiale, tornò ancora a Tolstoj per ispirazione e per l’ulteriore sviluppo della
sua filosofia di umanitarismo → nel 1918, con l’obiettivo filosofico di mettere in pratica una società
armonica e idealistica lungo linee vagamente di Tolstoj, fondò Atarashiki mura (新しき村, “nuovo
villaggio”), un comune utopico quasi-socialista nel Kyūshū → il comune pubblicò anche una propria
omonima rivista letteraria, tuttavia, stanco dell’esperimento sociale, nel 1926 lasciò il villaggio che in
seguito, nel 1938, rimase allagato per più di metà a causa della costruzione di una diga, quindi l’anno dopo
lo rifondò ex novo nella prefettura di Saitama, a nord di Tokyo → tra gli anni Trenta e Quaranta si
allontanò dalla scena letteraria e viaggiò in tutta Europa → nel 1946 venne nominato per un seggio alla
Camera dei pari della Dieta del Giappone, ma quattro mesi più tardi venne eliminato dai pubblici uffici
da parte delle autorità di occupazione americana a causa della sua nuova opera per sostenere le azioni del
governo giapponese nella seconda guerra mondiale → scrisse anche opere teatrali e poesie, mentre
negli ultimi anni si dedicò alla pittura ma continuò a fare dichiarazioni che affermavano il suo ottimismo
Omedetaki hito
e la sua fede nell’umanità → i suoi primi scritti, come (お目出たき人, “persona di indole
buona”) del 1911, sono caratterizzati da una prorompente fiducia in se stesso → tra le sue opere
Kōfukumono
rappresentative troviamo (幸福者, “un uomo felice”), del 1919, un romanzo che presenta la
sua immagine di essere umano ideale, fornendo un sostegno ideologico a Atarashiki mura con la
descrizione di un leader spirituale → manuale di precetti triti, di auspici di amori universali, di bontà
indiscriminata → emblematico di un’idea di trasformazione sociale ma opposta a quella che opera la
Puroretaria bungaku ありしまたけお
有島武郎
Aru onna
– → la sua opera più famosa si intitola (ある女), ma ha scritto
Arishima Takeo (1878 1923) bushi
anche molti saggi → proviene da una famiglia di di medio rango del periodo Edo che aveva fatto
fortuna nel Meiji, quindi viene da una famiglia benestante, per questo ebbe delle opportunità di studio
improntante all’internazionalità → i genitori lo mandano a Yokohama a studiare presso una famiglia
americana che lo ospita quando è ancora bambino → nel 1884 viene inserito in un monastero cristiano,
iniziando ad assorbire la dottrina cristiana e arrivando anni dopo alla conversione → intorno ai 10 anni,
viene trasferito in un’altra scuola dove conclude i suoi studi → era uno studente modello, al punto che
venne scelto come compagno di giochi del futuro imperatore Taishō → inizialmente nutre l’aspirazione
di diventare un ufficiale della marina militare, finché non sviluppa a un certo punto una repulsione
integrale per le armi e la violenza dopo l’assassinio del ministro dell’istruzione Mori Arinori (森有礼) nel
1889, nonostante dovesse ancora assolvere i doveri obbligatori di leva, ma questa sua repulsione resterà una
costanza della sua vita, professando una sorta di pacifismo che si sposa con l’idea dell’amore universale
della dottrina cristiana → una volta diplomatosi decide che per contribuire alla società e al benessere delle
persone dovrà dedicarsi all’agricoltura, quindi si scrive all’istituto agrario di Sapporo, una delle scuole
più importanti per questo tipo di studi, a 19 anni → qui lega in particolare con Morimoto Kōkichi (森本
厚吉), personaggio tormentato da un modo di vivere il cristianesimo molto autopunitivo, in cui la
dottrina cristiana del peccato, che riguardava anche i piaceri della carne, il discorso della purificazione del
peccato ecc. erano molto radicati → Morimoto diventò il suo migliore amico in un periodo in cui Arishima
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stava sviluppando una propria coscienza cristiana, seppure più improntata sull’amore universale e
l’affidarsi agli altri → a un certo punto il loro rapporto si fa complesso, Arishima non si sente all’altezza
della fiducia che il suo amico ripone in lui e così decide di suicidarsi → quando va a comunicarlo all’amico,
questi gli propone di suicidarsi insieme, dunque progettano il tutto, ma quando si incontrano per mettere
in atto la cosa decidono di non farlo più → una volta finito il ciclo di studi, decidono di andare a studiare
all’estero ed entrambi partono per gli Stati Uniti, dove si separeranno → anche qui Arishima è all’altezza
del compito, finisce un primo ciclo di studi e decide di proseguire a Harvard, ma prima di iscriversi lì c’è
un altro episodio decisivo per la sua formazione, cioè la sua esperienza come volontario in un manicomio
poco fuori Philadelphia, dove si lega a
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