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Cos'è l'informatica
Esistono varie definizioni:
- Scienza dell'informazione: informazione + automazione
- Scienza degli elaboratori elettronici ("Computer Science")
- Scienza e tecnica dell'elaborazione dei dati e, generalmente, del trattamento automatico dell'informazione
- Scienza del trattamento razionale specialmente per mezzo di macchine automatiche dell'informazione, considerato come supporto alla conoscenza umana e alla comunicazione
Definizione "accettata": scienza della rappresentazione e dell'elaborazione dell'informazione.
Studia le caratteristiche dell'informazione e i modi di usarla, immagazzinarla, elaborarla e trasportarla in modo automatico.
L'informatica ha 2 anime:
- Metodologia: studia i metodi per la soluzione di problemi e la gestione dell'informazione
- Tecnologia: studia i calcolatori elettronici, le reti e i sistemi che li utilizzano
Per questo corso interessa più la parte metodologica che quella tecnologica.
Elaboratore elettronico
Fondamentalmente il computer (elaboratore elettronico) è associato al termine francese "calculateur" (calcolatore) ed è relativo ad uno strumento programmabile per la rappresentazione, la memorizzazione e l'elaborazione delle informazioni.
Si individuano le seguenti macro-componenti:
- Hardware: la struttura fisica del calcolatore (costituita da varie componenti). L’h. è un termine ampio, che sta ad indicare di tutte le componenti, quindi, tutto. L’h. è tutto.
- Software: l’insieme dei programmi che consentono all’hardware di svolgere dei compiti utili all’utente.
In generale, quando si parla di elaboratore elettronico e' possibile, a tutto tondo, si riferisce a quell’insieme di dispositivi materiali (hardware) e di programmi (software) capaci di ricevere informazioni (input), codificarle, elaborarle compiendo operazioni automatiche di computazione, di selezione e ordinamento secondo una sequenza prestabilita da un programma e dare infine in certo output.
I grandi vantaggi offerti da un calcolatore sono la possibilità di elaborare grandi quantità di dati con grande velocità e precisione, mediante automazioni che evitano lavori ripetitivi, trattando i dati sia con operazioni aritmetiche sia con operazioni logiche (cioè creando, dividendo e smistando i dati secondo certi criteri), sia combinando i 2 procedimenti.
Algebra di Boole: operazioni che possono essere eseguite da un computer, ma anche da un foglio di calcolo (come il Excel). Possono essere su operazioni matematiche (somma, sottrazione, elevamento alla potenza ecc.) e su operazioni legate e condizioni. Nelle istruzioni fondamentali di una programmazione ci sono i cicli e altrimenti sono tutti i percorsi base. Quindi l’A. di B. è molto importante per quanto riguarda un programma più facile - permette di dirci se e quando si verifica una detezione concatenata.
prelievo bancomat calcolo di cena calcolo del massimo comune divisore tra 2 interi.
- Proprietà di un algoritmo:
- Proprietà fondamentali:
Generalità: applicabile a ogni insieme di dati di ingresso appartenenti al dominio di definizione del problema.
Non ambiguità: ogni azione deve essere unicamente interpretabile dall'esecutore (persona o "macchina") costituito da operatori appartenenti ad un determinato insieme di operatori fondamentali.
Eseguibilità: ogni azione deve essere eseguibile in un tempo finito da parte dell'esecutore dell'algoritmo.
Finitezza: per ogni insieme di dati di ingresso, il numero totale di azioni da eseguire deve essere finito.
- Proprietà desiderabile:
Efficienza: dare risolvere il problema utilizzando al meglio le risorse a disposizione.
- Rappresentazione di un algoritmo
- linguaggio naturale -> linguaggi informali
- Diagrammi di flusso -> linguaggi semi-formali
- Pseudo codice
- linguaggio di programmazione -> linguaggi formali
- Esempio: calcolo del Massimo Comune Divisore (MCD)
Problema: dati 2 interi M ed N (input) calcolare il MCD fra M ed N.
Algoritmo (descritto in linguaggio naturale):
- Calcola l'insieme A dei divisori di M
- Calcola l'insieme B dei divisori di N
- Codifica dell’informazione
L’informatica si poggia prettamente sul concetto di informazione e di trasmissione di quest’ultimi. Le informazioni devono essere memorizzate. In che modo: le informazioni che noi adattiamo o che il computer prende dalle varie sorgenti input (microfono, videocamera) devono essere prima codificate e poi memorizzate.
L’informazione gestita dai sistemi di elaborazione deve essere codificata:
- per poter essere memorizzata, elaborata, trasmessa
- sistema di codifica
- codifica binaria
- codifica in base 10
- altre codifiche
Necessario codificare dati e istruzioni:
algoritmo insieme di istruzioni che generano su dati.
Per eseguire un programma è necessario codificare e memorizzare sia i dati sia il programma (le istruzioni)
L’esecutore automatico deve essere in grado di:
- memorizzare istruzioni e dati
- manipolare istruzioni e dati
- Informazioni e codifica
Il concetto di codifica è associabile ad un contatto. Ad es., traduzione di un linguaggio: la stessa parola, lo stesso significato che viene tradotto in vocaboli diversi. Alla base ci sono delle matrici di codifica e transcodifica di segni che permettono un tipo di comunicazione.
- La stessa informazione può codificata in modi differenti:
11
10
9
- Stessa codifica per informazioni differenti:
fare zoppicaretrapezioburrorana in questo casoseparato
Conversione decimale - binario
18 : 2 = 9 resto 0 9 : 2 = 4 resto 1 4 : 2 = 2 resto 0 2 : 2 = 1 resto 0 1 : 2 = 0 "1Numeri binari
Per convertire la sola parte intera si divide il numero per 2, eliminandol'eventuale resto e continuando a dividere per 2 il quoziente ottenutofino a quando non si ottiene quoziente uguale a 0.
Il numero binario si ottiene scrivendo la serie dei resti delle divisioni iniziando dall'ultimo resto ottenuto
ATTENZIONE: non fermarsi quando si ottiene quoziente 1, ma proseguire fino a 0
100 : 2 = 50 resto 0 50 : 2 = 25 resto 0 25 : 2 = 12 resto 1 12 : 2 = 6 resto 0 6 : 2 = 3 resto 0 3 : 2 = 1 resto 1 1 : 2 = 0 "1(100)10 = (1100100)2
Numeri esadecimali
0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,A,B,C,D,E,F933 : 16 = 58 resto 5 58 : 16 = 3 resto 10 (A) 3 : 16 = 0 resto 3(3A5)16 = (933)10
(3A5)16 = (3*162+10*161+5)
Per i numerali esadecimali occorrono 16 cifre:{0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,A,B,C,D,E,F}
Il valore delle cifre:0 - 9 hanno il valore consuetoA vale 10, fino al 14 ... fino a F che vale 15
0001 1011 1002
Risultato finale:
110111002=DC16
Conversione da ottale a decimale
Quanto vale il numero ottale 1378 in base 10?
1378=?10
Posizioniamo sotto ad ogni cifra le potenze della base che rappresentano i pesi, ora moltiplichiamo ogni cifra ottale per il rispettivo peso: 64x1 + 8x3 + 1x7 = 9510
Risultato finale: 1378=9510
Conversione da ottale a binario
Quanto vale il numero ottale 2648 in base 2?
2648=?2
In questo caso separiamo bene le cifre ottali e sotto ciascuna di esse inseriamo la terna binaria che ne rappresenta il valore:
2 6 48
010 110 1002
Risultato finale: 2648=0101101002
NOTA: Gli zeri iniziali di un numero binario possono essere ignorati, perché non ne cambiano il risultato.
Conversione da esadecimale a decimale
Quanto vale il numero esadecimale 13B16 in base 10?
13B16=?10
Posizioniamo sotto ad ogni cifra le potenze della base che rappresentano i pesi: