RAPPORTO TRA IL DIRITTO E IL TRASCORRERE DEL TEMPO
Si parlerà del .
- Il primo aspetto di questo rapporto riguarda la legge: L’ENTRATA IN VIGORE
DI UNA LEGGE coinvolge la durata temporale (iter legislativo più 15 giorni).
- Il secondo aspetto è L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE: significa che una legge
non è più vincolante. Una legge abrogata significa che non dobbiamo più
seguirla e l’abrogazione può avvenire o in virtù di un'altra legge o per
referendum abrogativo. In virtù di un'altra legge c’è l’abrogazione esplicita: la
nuova legge abroga la precedente; o l’abrogazione implicita: quando la nuova
legge introduce una regola incompatibile con quella vecchia (cambio di pena)
oppure quando la nuova legge regola interamente la materia. Il referendum
abrogativo invece, si verifica con il coinvolgimento dei cittadini al diritto di voto.
Anche qui viene seguito un iter: raccolta di 500mila firme che chiedono che ci
sia un referendum abrogativo su una legge, l’autenticità di queste firme viene
controllata dalla corte di cassazione, se la verifica ha esito positivo ci sarà il
referendum. Al referendum perché sia valido devono partecipare il 50% più 1
dei partecipanti.
- Terzo aspetto: IRRETROATTIVITÀ: la nuova regola non vale per le fattispecie
passate. L’irretroattività della legge penale è inderogabile, mentre può essere
derogabile per la legge civile
- Quarto e ultimo aspetto: SUCCESSIONI NEL TEMPO DI LEGGI:
sovrappongono diverse durate dello stesso diritto. Si può risolvere con 2 teorie:
diritto di acquisto (se si acquisisce un diritto, e una legge posteriore non può
fatto compiuto
privarne) e (ci si adegua alla nuova legge e si può godere del
diritto iniziale solo se non viene modificato da nuove leggi)
Diritti soggettivi: potere di agire per soddisfare un interesse proprio tutelato
dall’ordinamento.
Diritto di proprietà e diritto di credito sono 2 esempi di diritti soggettivi. La dimensione
del tempo intacca certi diritti. PRESCRIZIONE ESTINTIVA perdita di un
Il primo caso di diritto soggettivo è la :
diritto per l’inerzia del suo titolare protrattasi per un certo tempo . Non tutti i diritti si
perdono per un non uso per un certo tempo. Il diritto di credito è un diritto relazionale,
coinvolge un’altra persona, mentre la proprietà è un diritto non relazionale. 3
La prescrizione può essere sospesa o interrotta.
- SOSPENSIONE significa che accade qualcosa che interrompe il conteggio del
la sospensione è quindi la parentesi
tempo che deve trascorrere ed è quindi
temporale in cui la prescrizione non vale, e a fine di questo lasso temporale la
prescrizione può continuare da dove si era interrotta .
interruzione della prescrizione e si azzera il tempo di
- INTERROTTA:
prescrizione già avvenuto.
PRESCRIZIONE ACQUISITIVA (USUCAPIONE): acquisto di
Il secondo caso è la
un diritto reale in virtù del possesso protrattosi ininterrottamente per un certo lasso di
tempo. In contemporanea il precedente titolare del diritto reale ne perde il diritto . La
comunicazione da parte del reale proprietario per riaffermare il proprio diritto deve
essere formale o quantomeno scritta.
perdita del diritto per il semplice trascorrere
Infine, abbiamo la DECADENZA:
del tempo, senza necessità di inerzia. si individua un termine entro cui
Ovvero
esercitare il diritto, e in caso non lo si eserciti si perde il diritto stesso. Ad
esempio, il diritto di sostituzione di un capo di abbigliamento
Prescrizione ≠ decadenza
La prescrizione impronta alla giustizia i rapporti tra privati, mentre lo scopo
della decadenza è superare uno stato di incertezza
INTERPRETAZIONE E ANALOGIA
Interpretazione
L’interprete è colui che si trova davanti al fatto e deve valutarlo in una prospettiva
giuridica e per antonomasia è il giudice.
Il potere giurisdizionale è chiamato a decidere su come gestire la situazione concreta
rispetto alla regola astratta, e quale sia la legge da applicare.
I criteri attraverso cui i giudici devono interpretare le leggi sono:
- Interpretazione storica (relativa a ciò che significava la norma al tempo in cui
è stata emanata) vs diritto vivente (relativa a come la norma viene
interpretata oggi giorno)
- Interpretazione settoriale (si guarda la norma riferita solo al settore in cui è
inserita) vs interpretazione sistematica (si guarda l’intero ordinamento)
- Interpretazione testuale (si segue strettamente il significato testuale delle
parole) vs interpretazione teleologica (si segue la ragione e lo scopo per cui
il legislatore ha introdotto la norma)
A volte capita che un caso concreto, pur utilizzando i criteri visti, non trovi una norma
precisa da applicare. In questo caso si parla di vuoto normativo, che è la situazione in
cui si hanno lacune e manca quindi una norma che regoli la fattispecie.
Esistono due tipi di lacune: 4
fattispecie è nuova che prima non esisteva, e
- Lacuna in senso proprio, cioè se la
quindi non esiste ancora una norma che la regolamenti espressamente (ex.
monopattini prima delle ultime normative)
- Lacuna in senso improprio, cioè quando un caso andrebbe risolto in un altro
modo dal punto di vista sociale, e la norma che regola il caso non soddisfa o non è più
accettabile secondo l’interprete, il quale può proporre una riforma o un’interpretazione
prima il matrimonio era solo tra persone di sesso diverso, oggi è anche
evolutiva (ex.
per persone dello stesso sesso).
Analogia “Se una controversia non può essere decisa con
La regola dell’analogia definisce che:
una precisa disposizione, si guardano disposizioni che regolano casi simili o materie
analoghe, e se persiste il dubbio si decide secondo i principi generali dell’ordinamento
giuridico dello Stato.”
L’analogia può essere: precisa
- analogia legis, ovvero se una controversia non può essere decisa con una
disposizione , si guardano disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe.
- analogia iuris, ovvero se persiste il dubbio si decide secondo i principi generali
dell’ordinamento giuridico dello Stato.
L’analogia non può essere applicata per norme penali, secondo il principio di legalità,
e leggi eccezionali, poiché sono a carattere temporale. Il principio di legalità definisce
che si può esser condannati solo per un reato espressamente presente nel Codice
penale. Quindi l’analogia introdurrebbe una sanzione non prevista espressamente
dalla legge.
L’analogia si può applicare solo nelle lacune in senso proprio, e non a quelle in senso
improprio.
RAPPORTO GIURIDICO
È la relazione tra due o più soggetti regolata dall’ordinamento giuridico. Esistono
diverse intensità di rapporto giuridico, il rapporto tra moglie e marito è diverso rispetto
a due automobilisti fermi al semaforo.
Può avere dimensione patrimoniale o non patrimoniale:
Patrimoniale: attinente alla sfera economica, per esempio un contratto
Non patrimoniale: per esempio il rapporto padre-figlio.
In un rapporto giuridico esistono due situazioni soggettive:
- situazioni soggettive attive, che hanno il diritto di ricevere
- situazioni soggettive passive, che hanno il diritto di dare 5
Le situazioni soggettive attive sono:
1) Diritto soggettivo: è il potere di agire per il soddisfacimento del proprio
interesse individuale protetto dall’ordinamento.
Il diritto soggettivo è diverso dall’interesse legittimo, che è il potere del singolo
di sollecitare un controllo giudiziario in ordine al comportamento della pubblica
amministrazione.
Esistono due tipi di diritti soggettivi:
- Assoluti: non si ha bisogno della collaborazione di nessuna persona; per
antonomasia è la proprietà.
- Relativo: si ha bisogno dell’adempimento del debitore; per antonomasia è il
diritto di credito.
2) Potestà/ufficio: potere di agire per il soddisfacimento di un interesse altrui
protetto dall’ordinamento.
3) Facoltà: manifestazione del diritto soggettivo o della potestà/ufficio.
4) Aspettativa: acquisto del diritto soggettivo o potestà/ufficio subordinato al
verificarsi di un certo evento. La nomina dell’AD avviene dopo la decisone dei
soci, ma diventa ufficiale solamente dopo la trascrizione al ministro delle
imprese. Il periodo dalla nomina alla trascrizione si chiama periodo di
aspettativa.
Le situazioni soggettive passive sono:
1) Dovere: astenersi dal compiere atti che possano ledere diritti/interessi
legittimi/situazione giuridica soggettiva altrui protetti dall’ordinamento.
2) Obbligo: specifico comportamento funzionale, e quindi necessario, alla
soddisfazione di un interesse specifico di un determinato soggetto (creditore).
3) Onere: specifico comportamento da tenere, se si vuole conseguire un
determinato risultato, garantito dall’ordinamento. Non è obbligatorio, ma lo si
deve tenere se si vuole arrivare a un certo risultato.
RAPPORTO GIURIDICO, PERSONA FISICA, ENTI
Ai rapporti giuridici fanno capo due soggetti: persona fisica ed enti.
PERSONA FISICA capacità giuridica e capacità di agire
Alla persona fisica vengono attribuite .
La capacità giuridica è l’idoneità ad essere titolari di diritti e doveri. La si acquista
nel momento della nascita (per esempio il diritto di essere curato, di essere istruito,
dovere di andare alla scuola dell’obbligo e dovere di effettuare vaccinazioni
obbligatorie).
Un feto, invece, ha diritto alla salute, ha diritto alle cure, ma non ha diritto alla vita.
Non è previsto nella costituzione. 6
La capacità di agire è la capacità di compiere validamente atti giuridici. La si
acquista a 18 anni, e da quel momento il soggetto può compiere atti giuridici e
rispondere di essi. limitata eccezioni
La capacità di agire può essere o essere oggetto di .
L’unica eccezione dell’età dell’acquisizione della capacità di agire è l’emancipazione
che permette al soggetto minore di 18 anni di acquisire capacità di agire parziale (per
esempio sposarsi, fondare start up, diritti del lavoro).
Esistono però anche limitazioni alla capacità di agire, cioè dei maggiorenni a cui è
limitata la capacità di agire poiché non in grado di tutelare i loro interessi. Essi hanno
difficoltà oggettive a esercitare la propria capacità di agire (handicap, Alzheimer, stato
vegetativo permanente). Le limitazioni normalmente sono fu
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