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SCHEMA DE 'LE VITE' :

• Teoriche trattato tecnico. Tratta i modi di operare per far capire al lettore quale

sia la perfezione e l'imperfezione, oltre alla distinzione della materia. La finalità

era ricostruire lo stile di un percorso storico di 300 anni.

• Proemio Inserisce il paragone tra le arti. A Firenze nel 1547 durante una

discussione all'Accademia fiorentina propone un confronto delle arti ponendo al

centro l'arte di Firenze di Michelangelo per decidere quale sia migliore tra

scultura e pittura. Viene detto che non è importante che tipo di arte è ma vedere

chi è l'artefice dell'opera.

• Proemio della Vite parte 1 Tratta dell'origine e della decadenza dell'arte antica

prendendo in esame tutti i miti sull'origine dell'arte. Secondo lui l'origine dell'arte

è data in Toscana (perché ad Arezzo è stata ritrovata la Chimera). La

decadenza,invece,è avvenuta perché non c'erano più oggetti, maestri e allievi.

• Vite Parte 1 Arte del '300. Vite dei pittori che hanno fatto rinascere l'arte,

partendo da Cimabue e da Giotto.

• Proemio Vite Parte 2 Cosa sono le Vite? + Valutazione della prima età e inizio

della seconda. Spiega,inoltre, la suddivisione della vite in 3 parti e dice che ha

ragionato sui modi dell'arte (possibilità di lavorare su un'opera), le ragioni e la

qualità dei tempi (la visione storica è importante perché ogni età ha delle

caratteristiche peculiari. Ogni artista agisce a seconda del passato e del presente

secoli diversi,quindi risultati diversi.

La prima età è detta da lui quella dell'infanzia, perché lontana dalla perfezione. La

seconda età è detta dell'adolescenza perché è migliorata. La caratteristica principale è

la diligenza (attaccamento alle regole) gli artisti del '400 hanno preso le regole di

Giotto e le hanno migliorate attraverso la scienza (prospettiva),quindi sono padroni di

regole matematiche.

• Vite Parte 2 Arte del '400. Vite degli artisti che hanno rielaborato le tecniche del

'300 perfezionandole.

• Proemio Vite Parte 3 Valutazione della seconda e terza età. La terza età è detta

della maturità, perché è il culmine dell'arte data dalla sempre più consapevolezza

degli artisti. La caratteristica principale è la grazia.

• Vite Parte 3 Arte del '500. Contemporaneità di Vasari.

7° LEZIONE: 16-10-2021

I criteri dell'arte per Vasari sono:

Invenzione: Deriva dal latino 'Inventio' che è il momento iniziale del discorso di un

– oratore. A livello di immagine,invece, si deve trovare il modo in cui il soggetto che

si sceglie possa essere raffigurato. Dato un argomento la rappresentazione

visiva. Lo stesso soggetto può essere raffigurato anche in più modi. Spesso gli

artisti sono affiancati da letterati che gli danno l'invenzione. Il progetto grafico che

il pittore deve fare su una serie di racconti. Per Vasari è molto importante e lo si

nota anche nelle sue produzioni artistiche.

Disegno: È il momento cruciale. L'artista deve riportare nella sa opera ciò che la

– sua mente ha suggerito. Riportare l'idea dentro un'immagine. Il disegno è il padre

delle arti.

Colorito: uso dei colori (per la pittura). Non ci deve essere colore piatto.

Secondo Vasari l'arte deve imitare la natura (arte mimesis), non c'è posto per quella

simbolica. Una pittura deve creare empatia, comunicazione, che va oltre l'imitazione della

realtà.

L'imitazione,però, non deve essere solo della natura, ma anche dell'arte dei maestri e

dell'arte antica. Per essere un buon artista si deve saper imitare, e anche superare tutti e

3. Questo avviene con: Brunelleschi;Donatello;Bramante;Raffaello e Michelangelo.

Ogni età ha una propria bella maniera, che varia a seconda del periodo.

8° LEZIONE: 22-10-2021

Plinio rivisita l'aneddoto di Zeusi e l'uva per collegarlo all'aneddoto di Girolamo dei libri:

dipinse un albero talmente bene, che sembrava vero tanto che gli uccelli andavano verso

esso per farci il nido. (dipinto fatto per la chiesa Agostiniana di San Leonardo nel Monte-

Verona) .

Prospettiva:

Nella seconda età grazie alle regole matematiche viene scoperta la prospettiva, che è il

primo atto che sancisce il qui e ora. Tiene conto di un punto di fuga dove è posizionato

lo spettatore lo spettatore diventa la centralità.

I più grandi per l'uso della prospettiva sono:

Masaccio

– Brunelleschi

– Piero della Francesca

– Paolo Uccello: Vasari parla molto di lui perché è un caso particolare. Egli studia

– così tanto da esserne soggiogato, e infatti si vede nelle sue opere, dove il

''capriccio'' è sintomatico della nuova sensibilità dell'artista.

Vasari detesta l'arte dei profili (tranne quella bizantina), e pensa che colui che adopera

queste tecniche, non è un vero artista.

Secondo lui gli artisti del '400 erano schiavi delle regole, c'era troppa diligenza: infatti

Uccello trascura l'effetto finale delle sue opere per stare dietro alle regole risultato:

maniera 'secca', cioè nessuna sfumatura o effetti naturalistici, ma pieno di profili.

I criteri della terza età sono:

Grazia

– Giudizio

– Licenza contro l'eccessiva diligenza. Quello che impedì agli artisti del '400 di

– →

arrivare alla perfezione fu la mancanza della regola di una licenza nella regola.

Di 'grazia' ne ha parlato anche Baldassar Castiglione, perché essa è un'idea culturale e

regola universale.

Si possono infrangere le regole ma idea pericolosa perché lascia troppa libertà agli

artisti. Ci dovrebbe essere,quindi, una licenza frenata, così si arriva alla grazia.

Per mostrare la grazia non si deve mostrare lo stento e la fatica nel realizzare le opere,

quindi devono apparire naturali, senza che ci fosse stata fatica precedente grazia

quindi va di pari passo con il giudizio perché l'artista deve avere giudizio, cioè si deve

immedesimare nello spettatore che vede l'effetto dell'immagine finale, e quello che

vuole vedere non è la fatica, ma la naturalezza.

Le scoperte archeologiche avvenute nel '500 aiutarono a trovare una nuova armonia agli

artisti nuovo stile. Scoperte come il Laocoonte.

9° LEZIONE: 26-10-2021

Il Laocoonte:

Da subito ebbe un'immensa fortuna perché la notizia girò per tutta Italia. Il motivo della

fama non è data solo dalla fama del mito, ma anche dalla bellezza della statua in marmo

e poi perché era stata citato da Plinio: il Laocoonte stava nel palazzo dell'imperatore Tito

ed era stato fatto da una sola pietra, fatta da tre scultori che si erano firmati.

Ricevette tantissime attenzioni, infatti venne addirittura incisa da Marcantonio Raimondi

e poi raccontato da Francesco Sangallo dopo 60 anni (da piccolo aveva partecipato alla

scoperta).

L'opera è un esempio di sommo dolore fisico e morale le persone si commuovono alla

vista, e tanti artisti copieranno alcuni dettagli di quest'opera.

Cortile Ottagono: è un'opera di Bramante voluta da Giulio II della Rovere per allestire

una raccolta di sculture antiche, collegata attraverso scalinate e giardini ai Musei Vaticani.

Le tipologie di artisti per Vasari:

• Artista grazioso: es. Raffaello prototipo dell'artista gentiluomo del '500, che sa

parlare, che è colto, che sa stare in società. Fondamentale per la creazione delle

accademie. Vasari dice che fa risplendere le virtù dell'anima.

• Artista selvatico: es. Pontormo artista isolato che non vuol far vedere le sue opere,

solitario

• Artista bestiale: es. Sodoma artisti che sviluppano dentro di loro tendenze al

contrario di graziose. Sodoma però è anche licenzioso e fantastico; è chiamato così

perché praticava la sodomia (forse anche per la storpiatura del suo modo di

parlare).

• Artista capriccioso e fantastico: categoria propria degli artisti del '500. Capriccio =

novità/intuizione riprodotta con la fantasia anche fuori dagli schemi. (il termine

diventa negativo nella seconda metà del secolo, come se fosse gli artisti della

prima metà fossero stati eretici)

• Artista malinconico: il gesto della malinconia è originato da Penelope nell'attesa di

Ulisse. | |

V

Vasari promulga la categoria di artista accademico

10° LEZIONE: 02-11-2021

La figura del malinconico è rappresentata con il gesto del ricordo, ovvero portare la mano

all'orecchio (simbolo di ricordo) gesto nato nel V° secolo a.c. Nell'800 diventa poi il

simbolo del lettore, del letterato in veste di intellettuale persona che pensa. Fino a

diventare ormai un gesto di uso comune e banale.

MICHELANGELO: (Caprese 1475 – Roma 1564)

Vasari riassume la sua vita dicendo che:

è un'artista completo, universale perché è abile in tutte e tre le arti.

– il suo spirito è legato alla filosofia morale e alla poesia

– è lo specchio di Dio tra gli uomini

– essendo nato a Firenze, celebra la città

L'edizione della Torrentiniana,come sappiamo, ricevette molte critiche, soprattutto da

Michelangelo stesso, perché anche se lo esaltava, riportò alcuni errori, tra cui il luogo di

nascita(dice che era nato a Firenze, invece che a Caprese); la carriera dal Ghirlandaio

ecc. Così nell'edizione della Giuntina corregge gli errori leggendo anche la biografia di

Condivi, la quale fu scritta nel 1553, sotto controllo di Michelangelo, come se avesse

scritto egli stesso la sua autobiografia.

Il primo aneddoto che si ritrova nella Giuntina è quello de 'La balia dello scalpellino' :la

balia di Michelangelo era la moglie di uno scalpellino, così quando crebbe diceva

sempre che egli era stato nutrito a latte impastato con la polvere di marmo.

Avrebbe iniziato a frequentare il Giardino di San Marco, che era un'accademia voluta da

Lorenzo il Magnifico. Per questo luogo esiste l'aneddoto de 'La testa di fauno': veduta dal

Magnifico in visita al giardino, venne criticata per la perfezione della dentatura che si

intravedeva dalla

Dettagli
A.A. 2021-2022
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carmencontrucci95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Critica d'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Maffei Sonia.