Estratto del documento

IL MODELLO DELLA REGOLAZIONE PSICOBIOLOGICA

Il modello di Taylor parte dalle correnti di pensiero psicoanalitiche e dagli studi sui

danni di separazione precoce in bambini. Studi più recenti hanno dimostrato che i

contatti fisici e affettivi producono direttamente effetti biologici.

- Le carezze materne stimolano l’ormone della crescita.

- Il cullare stimola la maturazione del sistema vestibolare.

- Persona separate recentemente mostrano una situazione immunitaria peggiore

rispetto a persone non separate.

- Tra i separati la situazione immunitaria risulta connessa (in negativo) con il

livello di attaccamento residuo all’ex coniuge.

- In persone coniugate la situazione immunitaria risulta connessa (in positivo) con

la qualità della relazione coniugale.

Disturbo somatoforme indifferenziato: l’aspetto essenziale è la presenza di uno o

più sintomi somatici clinicamente significativi non spiegati dal punto di vista medico

(non c’è un danno/lesione organica oppure se c’è non è proporzionata alle lamentele

del paziente!), della durata di 6 mesi o più, non meglio riconducibili a un altro disturbo

mentale. Questa categoria comprendere sindromi clinicamente simili al disturbo di

somatizzazione che però non soddisfano pienamente i suoi criteri. Le lamentele più

frequenti includono stanchezza cronica, perdita dell’appetito oppure sintomi gastro-

intestinali o genito-urinari; il decorso dei singoli problemi fisici non giustificati è

imprevedibile. È frequente la diagnosi successiva di qualche condizione medica

generale o di un altro disturbo mentale.

Le malattie psicosomatiche sono: ipertiroidismo, colite ulcerosa, artrite reumatoide,

ulcera gostroduodenale, diabete, asma bronchiale, psoriasi.

LE CARATTERISTICHE DEL DISTURBO DA SINTOMI SOMATICI E DISTURBI

CORRELATI

La caratteristica comune a questi disturbi è la rilevanza di sintomi somatici legati a

disagio e compromissione significativi. La principale diagnosi di questa classe

diagnostica, quella di disturbo sa sintomi somatici, dà rilievo a una diagnosi posta in

base a sintomi e segni positivi (sintomi somatici che procurano disagio accompagnati

da pensieri, sentimenti e comportamenti anomali, a comportamenti adottati in

risposta a tali sintomi), piuttosto che all’assenza di una spiegazione medica per tali

sintomi somatici.

CRITERI DIAGNOSTICI

Uno o più sintomi somatici che procurano disagio o portano ad alterazioni significative

della vita quotidiana. Pensieri, sentimenti o comportamenti eccessivi correlati a

sintomi somatici correlati a sintomi somatici o associati a preoccupazioni relative alla

salute, come indicato da almeno uno dei seguenti criteri.

- Pensieri sproporzionati e persistenti circa la gravità dei propri sintomi.

- Livello costantemente elevato di ansia per la salute o per i sintomi.

- Tempo ed energie eccessivi dedicati a questi sintomi o a preoccupazioni

riguardanti la salute.

Sebbene possa non essere continuamente presente sicuro dei sintomi, la condizione di

essere sintomatici è pertinente (tipicamente da più di … mesi).

I cambiamenti più importanti sono:

- raggruppamento di gran parte degli ex-Disturbi Somatoformi in un’unica

etichetta di Disturbo da sintomi somatici;

- sdoppiamento della ex-ipocondria nella diagnosi di Disturbo da Sintomi Somatici

e Disturbo da Ansia di Malattia a seconda della presenza o assenza di sintomi

MUS;

- conservazione del Disturbo di Conversione ma eliminando il criterio di

associazione con stress psicologico;

- spostamento del Disturbo da Disformismo Corporeo nella sezione dei Disturbi

Ossessivo-Compulsivi;

- inclusione di due categorie considerate a parte del DSM-IV, ossia il Disturbo

Fittizio (provocato su sé o su altri) e i Fattori Psicologici che influenzano altre

condizioni mediche.

Alessitimia:

Spiccata difficoltà del soggetto di identificare ed esprimere verbalmente i propri

 sentimenti;

Ridotta capacità di creare fantasie e di rievocare le esperienze oniriche;

 Mancanza di introspezione ed eccessiva preoccupazione per dettagli riguardanti

 i propri sintomi corporei;

Spiccata tendenza ad agire impulsivamente e ad assumere posizioni rigide;

 relazioni interpersonali limitate e povere di contenuti.

In conclusione, si può quindi affermare che la medicina psicosomatica si rifiuta di

dividere mente e corpo. Si tratta di un approccio olistico, in cui si sposta il pensiero

scientifico medico dal sistema di tipo lineare causa-effetto (alla base della medicina

tradizionale) a un sistema multifattoriale, dove giocano un ruolo numerosi fattori,

tra cui anche quelli psicosociali.

Ne deriva che la medicina non deve occuparsi solo della cura della malattia, ma

anche delle conseguenze affettive ed emozionali degli stati della malattia.

CLINICA PSICOLOGICA IN PSICOSOMATICA

1. DIAGNOSI PSICOLOGICA IN MEDICINA PSICOSOMATICA

È un fenomeno complesso causato dalla difficoltà di definire i soggetti in quanto non

esistono sindromi “psicosomatiche” per definizione.

Si parla, piuttosto, di ombrello di “psicosomatica” che raccoglie per esempio:

- origine misteriosa di sintomi fisici (astenia con assenza totale di risultati positivi

agli esami specialistici);

- sovrapposizione di disturbi funzionali su patologia organica (dolore addominale

in pazienti con rettocolite ulcerosa);

- mancata aderenza terapeutica (paziente con diabete che mangia dolci).

-

(Compliance: mancata aderenza da parte del paziente alle direttive del medico)

Una definizione di disturbo psicosomatico sarebbe troppo generica ed eccessivamente

sovra-inclusiva a causa di:

- imprecisione del termine…

- indeterminatezza del concetto: dal punto di vista epistemologico non

abbiamo un linguaggio scientifico per descrivere la matrice unitaria, per cui

medicina e psicologia parlano di due costrutti differenti;

- scarsa preparazione clinica: la pratica clinica si svolge in uno scenario

differente.

Conseguenze:

Imprecisione del termine: molte teorie psicosomatiche sono state costruite

 estrapolando le osservazioni effettuate su pazienti selezionati all’intera classe di

malattia.

Indeterminatezza del concetto: scissione tra funzioni psichiche e funzioni

 somatiche, medicina difensiva.

Scarsa preparazione clinica: spiegazioni eziologiche monodimensionali

 (ricordiamo che il paziente psicosomatico è molto difficile che si rivolge dallo

psicologo come farebbe uno che soffre di disturbo fobico o stress matrimoniale).

Per spiegazione eziologica monodirezionale si intende che i sintomi fisici possono

essere interpretati in due modi opposti (entrambi errati), che rappresentano due

“poli”: all in your body manuali medici che non menzionano l’influenza dei fattori

 

psicologici; i disturbi fisici sono di competenza esclusivamente medica.

All in your mind qualsiasi sindrome fisica è considerata come il risultato di

 

fattori psicologici, senza indagare se ci sta davvero un danno organico

sottostante.

MODELLO PSICOGENETICO TRADIZIONALE

Presuppone una relazione causale lineare: un conflitto intrapsichico genera una

manifestazione somatica.

Il modello psicogenetico tradizionale, descritto anche dalla psicoanalisi freudiana,

presenta un impianto formale sovrapponibile nella sostanza a quello biomedico

tradizionale ed è basato sulla relazione lineare tra patologia e sintomo.

Entrambi i modelli tradizionali condividono, oltre all’ammissione di una relazione

causale diretta e alla tendenza al riduzionismo esclusivo, il presupposto del dualismo

dicotomico mente-corpo.

Questi modelli appaiono limitati in tutta la loro evidenza. Oggi non solo è cambiato il

nostro modo di pensare, poiché non cerchiamo generalmente cause singole in

relazione lineare con i sintomi, ma sono cambiate anche le malattie, sempre meno

spiegabili con modelli di causalità lineare diretta. Si possono infatti delineare molteplici

relazioni causali fra eventi somatici ed eventi psichici.

Le relazioni causali fra fenomeno somatici e psichici sono complesse e possono essere:

A B es. infarto del miocardio depressione

 

B A es. depressione infarto del miocardio

 

C A e B es. abuso fisico/sessuale dolore pelvico cronico e DCA

 

B A B A es. ansia aumento PA ansia per la salute ipertensione

     

A = B es. sintomi somatici e malattia polmonare cronica ostruttiva = depressione

A = malattia fisica; B = disturbo psichico;

Il disturbo mentale può procedere o predisporre a una patologia medica, sulla scia del

modello psicogenetico.

Sia il disturbo fisico che quello psichico possono derivare da un evento antecedente

comune. È il caso, per esempio, dell’abuso.

La relazione può essere molto più complessa nel caso di comuni patologie fisiche e

psichiche che si rinforzano a vicenda. Una condizione di ansia cronica può condurre a

un aumento della pressione arteriosa, sia ex novo sia aggravando una condizione

preesistenti ma non diagnosticata. Di contro, la consapevolezza del paziente dei

pericoli per la sua salute dovuti all’ipertensione può aggravare livelli preesistenti di

ansia, e quindi rinforzare la gravità dell’ipertensione, circolo vizioso all’infinito.

Gli stessi sintomi somatici conducono sia una diagnosi medica sia a una diagnosi

psichiatrica. Per esempio, astenia anoressia e calo ponderale possono essere attribuiti

a una condizione di medica come la broncopneumopatia cronico-ostruttiva e a una

depressione. causalità circolare

Il concetto di , descrive come i circuiti retroattivi (feedback loops)

sostengono uno specifico pattern comportamentale nel tempo. Per esempio, l’obesità

è un potente fattore di rischio per il diabete, limita l’esercizio fisico, influisce su

pressione arteriosa e livelli di colesterolo; tutti i fattori insieme contribuiscono infine

all’insorgenza di disturbi coronatici.

causalità strutturale

La descrive una gerarchia di relazioni fra variabili causali

(fattori causali necessari, fattori di rischio precipitanti, fattori di mantenimento, eventi

ambientali). Per esempio, l’ipertensione nel paziente X può essere dovuta a un insieme

di fattori che si rinforzano a vicenda, circolarmente: alimentazione ricca di sodio,

carichi di lavoro stressante, scarso supporto sociale e personalità iperresponsabile.

L’intervento su quei fattori che il clinico ritiene prevalenti o più rischiosi o solo

maggiormente aggredibili (prescrizione di antipertensivi, controllo dietetico, riduzione

dello stress lavorativo o modificazione psicoterapeutica del senso di colpa) viene

progettato implicitamente su una gerarchia).

PESO RELATIVO

Se tutti i punti di vista sono legitti

Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 24
Appunti Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute Pag. 1 Appunti Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute Pag. 21
1 su 24
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesca_Tramutola di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione alla clinica psicologica e alla promozione della salute e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Tozzi Vincenzo.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community