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REAZIONE E DELLA RESISTENZA AL FUOCO E I DISPOSITIVI DI APERTURA DELLE PORTE Dispositivi

applicati su porte inserite lungo le vie di esodo non provviste del requisito prestazionale della resistenza

al fuoco. LA CERT REI certifica la resistenza al fuoco dei prodotti/elementi costruttivi portanti (principali

e secondari) e/o separanti riscontrati in opera, nel seguito specificati, e per essi attesta che la resistenza

al fuoco si estende anche alle loro unioni, ai rispettivi dettagli e particolari costruttivi. Gli elementi

costruttivi di cui al presente certificato sono elencati nella tabella della pagina successiva assieme

all’elenco di tutta la documentazione resasi necessaria per la valutazione suddetta. Il sottoscritto

dichiara che la presente certificazione si basa sulle reali caratteristiche riscontrate in opera e relative a:

numero e posizione, geometria, materiali costitutivi, condizioni di incendio, condizioni di carico e di

vincolo e caratteristiche e modalità di posa di eventuali protettivi. La DICH PROD dichiara che i prodotti

impiegati rispondono alle prestazioni richieste. Per una puntuale individuazione dei singoli prodotti

posti in opera si unisce, alla presente dichiarazione, l’elenco riportante i riferimenti per l’individuazione

degli stessi. 26

L07 - Rivelazione e allarmi capitolo S.7 - D.M. 18.10.2019

Sistemi o impianti di protezione attiva atti rilevare e/o segnalare la presenza di un incendio. Vedremo

che in alcuni casi possono non essere necessari e tale attività è demandata direttamente agli utenti.

Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio (IRAI): Impianto in grado di rivelare

un incendio quanto prima possibile e di segnalare l’allarme al fine di attivare le misure antincendio

tecniche (impianti automatici di controllo o estinzione dell’incendio, compartimentazione,

evacuazione dei fumi e del calore, …) e procedurali (piano e procedure di emergenza e di esodo, …)

progettate e programmate in relazione all’incendio rivelato ed all’area ove tale principio di incendio si è

sviluppato rispetto all’intera attività sorvegliata. Tale impianto può comprendere i sistemi di diffusione

vocale degli allarmi in emergenza. IRAI è un impianto elettrico speciale costituito da vari dispositivi

in genere collegati con cavi elettrici finalizzato alla rivelazione PRECOCE di un principio di

incendio negli ambianti in cui è installato. La rivelazione dell’evento è poi gestita a seconda dei

casi (attivazione allarme, procedure, ecc..). IRAI possono essere di due tipi:

IRAI di tipo convenzionale: l’impianto è suddiviso in più zone di allarme ognuna con massimo

• 32 elementi (fra pulsanti e rivelatori). In questo caso non è possibile sapere quale elemento

della zona è in allarme.

IRAI di tipo analogico indirizzato: l’impianto è suddiviso in loop; il sistema comunica

• costantemente con ogni dispositivo, in questo caso I rilevatori, pulsanti, moduli e sirene hanno

un numero di programmazione unico che li differenzia da altri elementi. In caso di allarme

conosciamo quale dispositivo si è attivato.

Le PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTI sono: Norma UNI 9795:2013 “Sistemi fissi automatici di

rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio”, Serie norme UNI EN 54 “Sistemi di rivelazione e di

segnalazione d’incendio”, Norma UNI 11224:2019: “Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di

rivelazione incendi”, Norma UNI 11744:2019: “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione

allarme d’incendio – Caratteristica del segnale acustico unificato di pre-allarme e allarme incendio”

Norma CEI 64-8 edizione 2012: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000

V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua.

Sistema di allarme vocale per scopi di emergenza (EVAC): impianto destinato principalmente a

diffondere informazioni vocali per la salvaguardia della vita durante un’emergenza. Le Specifica

d’impianto: documento di sintesi dei dati tecnici che descrivono le prestazioni dell’impianto di

protezione attiva contro l’incendio, le sue caratteristiche dimensionali (es. portate specifiche, pressioni

operative, caratteristiche e durata dell’alimentazione dell’agente estinguente, estensione dettagliata

dell’impianto, …) e le caratteristiche dei componenti da impiegare nella sua realizzazione (es. tubazioni,

erogatori, sensori, riserve di agente estinguente, aperture di evacuazione, aperture di afflusso, …). La

specifica comprende il richiamo della norma di progettazione che si intende applicare, la

classificazione del livello di pericolosità, ove previsto, lo schema a blocchi e gli schemi funzionali

dell’impianto che si intende realizzare, nonché l’attestazione dell’idoneità in relazione al pericolo di

incendio presente nell’attività.

La Progettazione delle misure/strategie antincendio sono indicate nel capitolo S7 Rivelazione ed

allarme. LOGICA DI PROGETTAZIONE RTO: Per ogni compartimentazione valuto il rischio, definisco il

livello di prestazione in base al rischio e determino le soluzioni necessarie (conformi, Alternative o in

deroga), definizione del progetto IRAI con scelta delle apparecchiature piu’ appropriate e infine la

definizione delle procedure. Per quanto riguarda le soluzioni per ogni strategie antincendio è possibile

utilizzare:

soluzione conforme ossia quelle proposte dalla norma

• 27

soluzione alternativa ossia soluzioni per le quali si dimostra lo stesso livello di prestazione

• secondo il capitolo G2.6. SOLUZIONE ALTERNATIVA vi sono 3 possibilità:

1. Applicazione di norme o documenti tecnici: è possibile applicare norme o documenti

tecnici adottati da organismi europei o internazionali, riconosciuti nel settore della

sicurezza antincendio

2. Applicazione di prodotti o tecnologie di tipo innovativo

3. Ingegneria della sicurezza antincendio è possibile utilizzare i metodi previsti nei

capitoli M1, M2 e M3

soluzione in deroga ossia soluzioni per le quali si dimostrai lo stesso livello di prestazione

• secondo il capitolo G2.7. SOLUZIONE IN DEROGA vi sono 3 possibilità:

1. Ingegneria della sicurezza antincendio: in questo caso secondo la normativa

nazionale e/o internazionale

2. Prove sperimentali: prove sperimentali in scala reale o in scala adeguatamente

rappresentativa finalizzata a riprodurre ed analizzare dal vero i fenomeni chimico-fisici

3. Analisi e progettazione secondo giudizio esperto: analisi basata sui principi generali

di prevenzione incendi e sul bagaglio di conoscenze del progettista esperto

E’ necessario individuare il sistema più adatto per individuare l’incendio ed allarme gli utenti. Qualora

l’IRAI sia impiegato esclusivamente al fine della salvaguardia dei beni in ambiti caratterizzati da

presenza occasionale e di breve durata di personale addetto possono essere omesse le prescrizioni

previste dalla RTO. NB: per i compartimenti aventi Rvita compreso in Ci1, Ci2, Ci3 tenendo conto della

maggiore familiarità degli occupanti con l’attività e dello specifico rischio di incendio, può essere

omessa l’installazione di IRAI e possono essere impiegati rivelatori autonomi di fumo con avvisatore

acustico secondo la norma UNI EN 14604 (SMOKE ALLARM), installati ed eserciti secondo norma UNI

11497. Tali rivelatori non sono considerati IRAI

Soluzione conforme

Livello di prestazione I a questo livello la rivelazione e la diffusione dell’allarme incendio è demandata

agli occupanti; devono essere codificate idonee procedure finalizzate al rapido e sicuro allertamento

degli occupanti in caso di incendio (vedasi procedure emergenza capitolo S5). In questo caso

l’eventuale spegnimento o attivazione di altri impianti è definita a livello gestionale mentre la

trasmissione dell’allarme può essere svolta con differenti modalità (campana, sirena, a voce, segnali

luminosi, ecc..)

Livello di prestazione II Deve essere installato un IRAI in grado almeno di garantire la segnalazione

manuale di incendio da parte degli occupanti e la funzione di attivare l’allarme incendio estesa a tutta

l’attività. Nei casi in cui sia necessari devono essere previsti dispositivi adeguati alle capacità percettive

degli occupanti ed alle condizioni ambientali (es. segnalazione di allarme ottica, a vibrazione, …).

Livello di prestazione III oltre a rispettare quanto previsto al livello II deve essere prevista la funzione

di rilevare automaticamente l’incendio estesa a porzioni dell’attività. Le porzioni che devono essere

coperte sono: spazi comuni, vie d’esodo (anche facenti parte di sistema d’esodo comune) e spazi

limitrofi, compartimenti con profili di rischio Rvita in Cii1, Cii2, Cii3, Ciii1, Ciii2, Ciii3, D1 e D2 (alberghi,

ospedali, ecc..), aree dei beni da proteggere, aree a rischio specifico. ATTENZIONE – UTILIZZIAMO UNA

NORMA TECNICA UNI 9795 CHE A SUA VOLTA NE DEFINISCE L’APPLICAZIONE Le aree sorvegliate

devono essere interamente tenute sotto controllo dal sistema di rivelazione. la norma UNI 9795

specifica meglio le aree che posso non proteggere: si possono per esempio escludere: bagni, cavedi

compartimenti <1 mq, scale compartimentate, ecc.Mentre tutti gli altri spazi sono da proteggere in

maniera diretta compresi : locali tecnici di elevatori, ascensori e montacarichi, condotti di trasporto e

comunicazione, cortili interni coperti, cunicoli, cavedi e passerelle per cavi elettrici, condotti di

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condizionamento dell’aria, e condotti di aerazione e di ventilazione, spazi nascosti sopra i controsoffitti

e sotto i pavimenti sopraelevati. UTILIZZARE UNI 9795 E’ SOLUZIONE CONFORME. Può essere prevista

l’attivazione automatica di sistemi di protezione attiva, compresi i sistemi di ripristino delle

compartimentazione (es. chiusura delle serrande tagliafuoco, sgancio delle porte tagliafuoco, …) e il

controllo o arresto degli impianti tecnologici, di servizio o di processo non destinati a funzionare in caso

di incendio. Nel caso di presenza di impianti attivi antincendio o altre attrezzature con tale finalità

queste devono essere attivabili automaticamente o con le modalità previste ma comunque collegati ad

essi.

Livello di prestazione IV oltre a rispettare quanto previsto al livello III deve essere prevista la funzione

di rilevare automaticamente l’incendio estesa a tutta l’attività. In esito alle risultanze della valutazione

del rischio, in attività con affollamenti elevati o geometrie complesse può essere prevista l’installazione

di un sistema EVAC (UNI ISO 7240-19) anche in questo caso sono necessari gli automatismi sugli

impianti antincendio e/o altri impianti che si ritiene debbano essere interrotti o attivati.

So

Dettagli
A.A. 2022-2023
43 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/11 Produzione edilizia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesco_Fontana di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ingegneria della sicurezza antincendio 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Luraschi Davide.