Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 1 Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Igiene ed epidemiologia   Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

TRASMISSIONE:

PATOGENO NELL’UOMO: PATOGENO NELL’OSPITE

POTENZIALE:

VIA AEREA VIA AEREA TRASMISSIONE

AEROGENA

SANGUE E LIQUIDI FERITE TRASMISSIONE

BIOLOGICI PARENTERALE

FECI E URINE CAVO ORALE TRASMISSIONE

FECALE/ORALE

- Solitamente i microrganismi coinvolti nella trasmissione aerogena sono molto labili

l'ambiente (tendono in poco tempo a scomparire nell’ambiente es. influenza)

- I microrganismi coinvolti nella trasmissione parenterale possono essere molto labili

e anche abbastanza resistenti nell’ambiente (es. HBV, HIV)

- I microrganismi tipici della trasmissione fecale/orale sono estremamente resistenti

nell'ambiente (es. Polio = in alcune condizioni può sopravvivere nell’ambiente per

anche 6 mesi)

TRASMISSIONE: CLASSIFICAZIONE:

- Trasmissione diretta = modalità in cui vi è stretto contatto tra via di eliminazione dalla

sorgente e via di ingresso dell'ospite (es. malattie sessualmente trasmesse)

- Trasmissione verticale = dalla madre al figlio durante parto, gravidanza o

allattamento (es. Rosolia congenita)

- Trasmissione semidiretta = contatto tra sorgente e ospite in assenza di contatto tra

via di eliminazione e via di ingresso (es. trasmissione aerogena): tra la sorgente e

l’ospite intercorre uno spazio

- Trasmissione indiretta = trasmissione mediata da un mezzo di trasporto, può

avvenire anche senza contatto tra sorgente e ospite

- Queste tre tipologie di trasmissione implicano modalità di prevenzione differenti:

a) Lo strumento principale per prevenire le malattie a trasmissione diretta è

l’educazione sanitaria, in modo tale da evitare comportamenti che possano

causare l’infezione (ruolo infermiere, ostetriche e ginecologi) 15

b) Se la trasmissione è semidiretta è importante l’educazione sanitaria ma si

possono usare anche mezzi di barrera che impediscono la trasmissione (es.

mascherina, camice)

c) Se la trasmissione è indiretta posso intervenire sui mezzi di trasmissione

d) In caso di trasmissione indiretta, in periodo epidemico, evitare i locali affollati

e arieggiare i locali

LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE:

- Lo strumento principale è l’educazione sanitaria (educazione sessuale)

- Il CDC una decina di anni fa ha emanato alcuni principi generali per la prevenzione

delle malattie sessualmente trasmissibili:

1) L’astinenza

2) Evitare la promiscuità sessuale (non è il numero di rapporti ma il numero di

partner sessuali)

3) Eviatre rapporti sessuali con soggetti che hanno lesioni dell’apparato

genito-sessuali in atto

4) Uso del profilattico

5) Check-up regolari per soggetti a rischio (es. PAP test) = ruolo infermiere

nella diffusione delle conoscenze dei rischi e dell’importanza dei check-up

LA TRASMISSIONE INDIRETTA:

Vi sono due mezzi di trasmissione:

1) Animati (vettori): es. zanzara, zecca per la malattia di Lyme, mosca (sono nella

maggior parte dei casi insetti) = NB: anche l’uomo può fungere da vettore (mani

dell’operatore)

Il controllo dei vettori si chiama "disinfestazione" (gli infermieri del servizio igiene ed

epidemiologico si occupano del suo controllo)

2) Inanimati (veicoli): es. acqua potabile, garza di medicazione, guanti

Il controllo dei veicoli si chiama “disinfezione” o “sterilizzazione”

I vettori si distinguono in:

a) Facoltativi = favoriscono la trasmissione ma non sono indispensabili ad essa

(la lotta al vettore non eradica la malattia)

b) Obbligati = è necessario/indispensabile alla trasmissione (con l’eliminazione

del vettore, la malattia viene meno = es. malaria in Italia dopo eliminazione

della zanzara)

I VEICOLI: CATEGORIE:

- I veicoli possono essere suddivisi in:

1) SALTUARI = vengono utilizzati in modo saltuario e se contaminati danno

luogo a casi sporadici (sono molto difficili da individuare)

2) DI USO COMUNE = vengono abitualmente utilizzati e quando contaminati

causano epidemia (aggregazione inusuale di casi) es. alimenti, acqua

- Possono anche essere classificati in:

1) ATTIVI = se contaminati favoriscono la replicazione dell'agente patogeno e

quindi l’aumento della carica microbica contenuta (= aumento del rischio),

sono tipicamente gli alimenti 16

2) PASSIVI = consentono la vita dell’agente patogeno ma non ne favoriscono la

replicazione (trasporta semplicemente l’agente patogeno) es. ago della

siringa

● I due veicoli nel tempo si comportano in modo diverso: nei veicoli attivi

anche in caso di contaminazione blanda, nel tempo, vi sarà grande

proliferazione, mentre nei veicoli attivi col tempo la carica microbica

scenderà, fino a scomparire

- Il controllo dei veicoli si chiama sterilizzazione/disinfezione: ()

1) Sterilizzazione = inattivazione di tutti i microrganismi presenti in un substrato

inanimato

2) Disinfezione = inattivazione dei microrganismi patogeni per l’uomo presenti

in un substrato inanimato (NB: i disinfettanti possono essere usati solo su

substrati inanimati = NO PELLE, NO DISINFEZIONE DELLA FERITA

CHIRURGICA)

3) Antisepsi = inattivazione dei microrganismi patogeni per l'uomo presenti su

cute e/o mucose, integre o lese (NB: antisettico per disinfezione delle ferite e

pulizia delle mani)

4) Asepsi = esecuzione di un intervento di qualsiasi natura in condizioni tali da

minimizzare la trasmissione di un microrganismo da una sorgente a un ospite

Si tratta di una modalità operativa per minimizzare il rischio, che prevede:

lavaggio delle mani con un antisettico, uso di guanti sterili, uso di strumenti

sterili, la disinfezione delle superfici su cui viene svolto l'intervento (se è

chirurgico = disinfezione del campo operatorio, uso cuffia, mascherina e

sopra-camice sterile) = il rischio infettivo non è nullo ma minimizzato in

condizioni di asepsi

L’OSPITE POTENZIALE:

- Soggetto della specie umana ricettivo (in grado di ospitale l’agente patogeno,

consentirne la vita e la replicazione, e quando ciò accade esso può portare a

malattia)

- Interventi per proteggere l’ospite potenziale dall’infezione o dalla malattia (non tutti gli

interventi siano finalizzati a proteggere dall’infezione es. vaccino = non è detto

protegga dall’infezione):

1) Sieroprofilassi = ha come obiettivo proteggere un soggetto probabilmente

infetto dalla malattia mediante l’uso di un siero immune (es. tetano: siero che

evita che la spora del tetano rilasci tossina)

2) Chemioprofilassi = viene svolto in soggetti esposti perché potenzialmente

infetti, si basa sull’uso di antibiotico

3) Vaccinoprofilassi = prevenzione delle malattie infettive attraverso l’uso di

vaccini:

IL VACCINO:

- Il vaccino è un farmaco, in quanto ha degli effetti desiderati e indesiderati e ha

indicazioni e controindicazioni = si tratta di una somministrazione molto particolare,

ha infatti un termine apposito: “vaccinazione”

- Nella maggior parte dei casi è un farmaco che viene somministrato a soggetti sani

(caratteristica per la somministrazione) 17

- Nella maggior parte dei casi le somministrazioni avvengono in età critiche (es. subito

dopo la nascita, dopo 3 mesi dalla nascita)

- Ha come obiettivo la stimolazione del sistema immunitario per la produzione di

anticorpi specifici nei confronti di un agente patogeno (profilassi diretta

specifica)

- Due caratteristiche per valutare la qualità del vaccino:

a) Immunogenicità = capacità del vaccino di immunizzare la popolazione

(numero di immuni/numero di vaccinati) x 100

b) Reattogenicità = capacità del vaccino di causare reazioni avverse

(numero soggetti con reazioni avverse/numero di vaccinati) x 100

● Un vaccino di qualità è molto immunogeno e poco reattogeno

- 4 tipologie di vaccino:

1) Vaccini uccisi = contengono microrganismi uccisi (non in grado di replicarsi)

conservati nella loro antigenicità

2) Vaccini vivi attenuati = microrganismi vivi (in grado di replicarsi) ma privati

della loro capacità di produrre malattia (patogenicità)

3) Vaccini anatossine = contengono anatossine batteriche private della loro

parte tossica

4) Vaccini per partigeni = contengono parti di microrganismo che funzionano da

antigeni

5) Vaccini a RNA

LA VACCINAZIONE: FUNZIONAMENTO:

1) Pool di linfociti T vergini

2) Somministrazione del vaccino, ossia una struttura vitale dell’agente patogeno (=

struttura indispensabile all'agente patogeno per riprodursi), il linfocita si differenzia in

due cloni:

- Cellula effettrice = hanno come funzione quella di produrre anticorpi, che si

legano all'antigene e lo inattivano (ciò accade in 30 giorni)

- Cellula di memoria = ricordano l’antigene, in modo tale che quando si

ripresenterà il patogeno, verranno a formarsi ancora cellule effettrici (che

produrranno anticorpi) e cellule memoria (modalità molto rapida: 1 giorno)

VACCINI VIVI ATTENUATI:

- Vaccini che contengono microrganismi vivi e quindi in grado di replicarsi e che

simulano l’infezione naturale, ma sono stati privati della loro capacità di produrre

malattia (pur replicandosi non può produrre malattia)

- Da immunità molto lunga ma non permanente

- Ha una reattogenicità maggiore rispetto agli altri

VACCINI UCCISI:

- Contengono microrganismi uccisi (e non in grado di replicarsi) e conservati nelle loro

proprietà antigeniche e come tali possono scatenare la risposta immunitaria

- L'antigene viene visto come un metabolita qualsiasi e la sua concentrazione tende a

diminuire in tempi rapidi: in un primo momento il sistema immunitario risponde

producendo anticorpi, smettendo, alla scomparsa dell'antigene, di produrli = bisogno

di dosi successive 18

- I vaccini uccisi richiedono 3 dosi: 1) Dose di base (T con 0) 2) Dose di rinforzo (T con

1) 3) Dose di richiamo (T con 2) = successive dosi: dosi di richiamo

- L’intervallo che intercorre normalmente tra dose di base e di rinforzo è di 30 giorni

- L'intervallo che intercorre tra la dose di rinforzo e quella di richiamo è di 6 mesi

- UCCISI: 3 dosi = T0 = 3Dd = 6 mesi

VACCINI PER ANATOSSINE:

- Ci sono alcuni batteri che sono patogeni per l’uomo non tanto a causa della loro

diffusione nel corpo, ma a causa dei loro meccanismi tossici (durante la loro

replicazione producono tossine, che hanno la capacità di inserirsi nel sistema

nervoso e di diffondersi mediante i nervi, all’interno del sistema nervoso, e sono

responsabili della malattia)

- PRODUZIONE DEL VACCINO: Viene presa la tossina: due parti: parte antigenica e

parte tossica: il topside = si conserva unicamente la parte antigenica e si produce

l’ana

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
26 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Auroraaa404 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Infermieristica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Polo Alberto.