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In Italia è necessario definire preliminarmente i vaccini ritenuti di importanza prioritaria in
un’ottica di Sanità Pubblica e che, pertanto, sono oggetto di offerta gratuita ed attiva da parte
del SSN
• Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV)
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019 (PNPV) è stato pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale del 18 febbraio 2017. "Rappresenta - ha affermato la Ministra Beatrice Lorenzin -
un’opportunità di salute per tutti i cittadini. La nuova offerta vaccinale contenuta nel Piano si
configura come un valido strumento per ridurre le disuguaglianze nel Paese. Nell’attuale
panorama politico e di federalismo sanitario, l’emanazione di raccomandazioni nazionali, non
calate dall’alto, bensì fortemente condivise sul piano tecnico e politico con le Regioni e
Province Autonome, nel rispetto della loro legittima autonomia, rappresenta una garanzia di
equità di accesso a prestazioni di uguale qualità su tutto il territorio nazionale e per tutti i
cittadini".
• Obiettivi prioritari
Mantenere lo stato Polio-free
○ Perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia
○ congenita (PNEMoRc) e rafforzare le azioni per l'eliminazione
Garantire l'offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l'accesso ai servizi e la disponibilità
○ dei vaccini
Prevedere azioni per I gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con bassa
○ copertura vaccinare (HtRGroups)
Elaborare un Piano di comunicazione istituzionale sulle vaccinazioni
○
• Nuove vaccinazioni offerte dal SSN
Il nuovo Piano, oltre alle vecchie vaccinazioni (contro difterite, tetano, polio, epatite B, Hib,
pertosse, pneumococco, morbillo, parotite, rosolia, meningococco C nei nuovi nati, HPV nelle
ragazze undicenni e influenza nei soggetti di età ≥65 anni) introduce le vaccinazioni:
Anti-meningococco B, anti-rotavirus e antivaricelle nei nuovi nati
○ Estende la vaccinazione anti-HPV ai maschi undicenni, introduce la vaccinazione
○ antimenigoccica tetravalente ACWY135 e il richiamo anti-polio con IPV negli adolescenti
Prevede le vaccinazioni anti-pneumococco e anti-zoste nei > 64 anni
○
• Vaccinazioni nei bambini
Obbligatorie: antipolio, DT, antiepatite B
○ Consigliate: antimorbillo, antiparotite, antirosolia, antipertosse, anti-Hib, antivaricella,
○ antipneumococcico, antimeningococco, antipapillomavirus, antirotavirus
• Il calendario vaccinale
Per calendario vaccinale si intende la successione cronologica con cui vanno effettuate le
vaccinazioni dei nuovi nati e rappresenta le strategie scelte per ciascun vaccino in rapporto agli
obiettivi che si propone di conseguire.
Legenda
IPV = vaccino antipolio inattivato
Ep B = vaccino contro il virus dell’epatite B
Hib = Vaccino contro Haemophilus influenzae tipo b
DTPa = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare
dTpa = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare, formulazione per adulti
dTpa-IPV = vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare e polio inattivato, formulazione per adulti
MPRV = Vaccino tetravalente per morbillo, parotite, rosolia e varicella
MPR = Vaccino trivalente per morbillo, parotite, rosolia
V = Vaccino contro la varicella
PCV= Vaccino pneumococcico coniugato
PPV = Vaccino pneumococcico polisaccaridico puro
MenC = Vaccino contro il meningococco C coniugato
MenB = Vaccino contro il meningococco B
HPV = Vaccino contro i papilloma virus
Influenza = Vaccino contro l’influenza stagionale
Rotavirus = Vaccino contro i rotavirus
Ep A = vaccino contro il virus dell’epatite A
Tetano
Pechè il tetano è più frequente nelle donne?
Da quando, nei primi anni '60, la vaccinazione antitetanica è diventata obbligatoria per alcune
categorie di lavoratori (Legge del 5 marzo 1963, n° 292) il tetano è diventata una malattia più rara.
Circa il 65-70% dei casi di tetano registrati attualmente in Italia sono a carico di donne in età adulta
ed avanzata che non sono mai state sottoposte alla vaccinazione antitetanica, a differenza della
componente maschile della popolazione che riceve la vaccinazione antitetanica anche al momento
del servizio di leva.
Tutti i casi di tetano osservati in Italia nel corso degli ultimi anni sono a carico di soggetti non
vaccinati, o incompletamente vaccinati, o che avevano ricevuto un ciclo completo (tre dosi) o un
richiamo di vaccino antitetanico da più di dieci anni al momento del trauma.
Nella maggior parte dei casi di tetano notificati al Ministero della Salute, in questi ultimi anni, inoltre,
l'infezione è stata provocata da ferite o da escoriazioni banali, per cui non erano state richieste cure
mediche o interventi di pronto soccorso, durante i quali sarebbe stato possibile effettuare una
profilassi antitetanica post-esposizione. Da qui deriva l'importanza di un uso estensivo della
vaccinazione antitetanica, con regolare effettuazione dei richiami almeno ogni 10 anni, secondo
quanto previsto dalla Circolare n° 52 del 1982.
In caso di ferita cosa fare?
Il tipo di trattamento deve essere valutato caso per caso dal medico del Pronto Soccorso o dal
medico curante, sulla base delle caratteristiche della ferita e dello stato vaccinale del soggetto; nel
caso di soggetti adulti che non abbiano mai ricevuto vaccinazione antitetanica, e di ferite
contaminate da materiale terroso (comprese le ferite lievi) il trattamento prevede la
somministrazione di 250 UI di immunoglobuline antitetaniche umane (TIG) e, contemporaneamente,
l'inizio del ciclo di vaccinazione antitetanica, con somministarzione della prima dose in sito diverso
da quello utilizzato per le TIG, seguita, a distanza di 4 settimane e di 6-12 mesi, dalla seconda e terza
dose rispettivamente.
Se il soggetto risulta essere stato vaccinato regolarmente (ciclo primario di tre dosi ed una o più dosi
di richiamo), non è necessaria la somministrazione di immunoglobuline, bensì è sufficiente una dose
di vaccino se il tempo trascorso dall'ultimo richiamo è compreso tra 6 e 10 anni; se il tempo
trascorso è inferiore a 5 anni, non è necessario alcun trattamento oltre la detersione della ferita.
La vaccinazione antitetanica è obbligatoria per tutti i nuovi nati a partire dalla fine degli anni '60;
tutti i bambini e i ragazzi dovrebbero pertanto, a meno di particolari controindicazioni, essere stati
vaccinati.
Nel caso di bambini o di adulti che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino, in caso di trauma o
ferite è possibile completare il ciclo se il tempo trascorso dalla prima inoculazione non è superiore
ad un anno; nel caso in cui il soggetto abbia ricevuto due dosi di vaccino, il ciclo può essere
completato se il tempo trascorso dall'ultima dose è inferiore a cinque anni.
In caso contrario, il ciclo vaccinale deve essere ripreso ex novo.
Epatite B
Vaccinazione antiepatite B è indicata:
• per la profilassi pre-esposizione dei soggetti a rischio e cioè:
conviventi, in particolare bambini, a contatto con soggetti HBsAg positivi
○ Politrasfusi, emofilici, emodializzati
○ Vittime di punture con aghi potenzialmente infetti
○ Soggetti con lesioni croniche eczematose e psoriasiche della cute delle mani
○ Detenuti, tossicodipendenti, omosessuali e soggeti dediti alla prostituzione
○ Persone che si rechino all'estero, in aree di alta endemia di HBV
○ Personale sanitario di nuova assunzione nel SSN e personale già impegnato in attività a
○ maggiore rischio e che lavori in reparti di emodialisi, rianimazione, oncologia, chirurgia,
ostetricia, malattie infettive, ematologia, laboratori di analisi, centri trasfusionali, sale
operatorie, studi dentistici, medicina legale, sale autoptiche, pronto soccorso.
Soggetti che svolgono attività di lavoro, studio o volontariato nella sanità
○ Personale ed ospiti di istituti per ritardati mentali
○ Personale religioso che svolge attività nell'ambito dell'assistenza sanitaria
○ Personale addetto alla lavorazione degli emoderivati
○ Personale addetto alla lavorazione degli emoderivati
○ Personale della polizia di stato, arma dei carabinieri, guardia di finanza, corpo degli
○ agenti di custodia, vigili del fuoco, vigili urbani
Addetti ai servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti
○ A tutti I nuovi nati
○
• Per la profilassi post-esposizione dei contatti perctunei, sessuali e perinatali, congiuntamente
a immunoglobulina umana specifica anti-epatite B
• Risposta alla vaccinazione
100% dei casi nei nuovi nati
○ Con l'aumentare dell'età la risposta diminuisce sino a raggiungere il 75% nei soggetti > a
○ 60 anni
È stato dimostrato che anche se con il tempo il titolo anticorpale tende a diminuire, le
○ nuove esposizioni risultano innocue in quanto provocano un’improvvisa ricomparsa o un
aumento del titolo anti-HBs
Strategia di impiego dei vaccini
L'utilizzazione dei vaccini è indirizzata al controllo e alla possibile e indirizzata al controllo e alla
possibile eradicazione delle relative infezioni tramite:
• Protezione individuale
Poiché la maggior parte dei vaccini in uso ha un'efficacia > del 90% -> l'individuo vaccinato è
praticamente sicuro di non ammalare della malattia verso cui è stato immunizzato
• Protezione della collettività
Quando in una popolazione si riesce a vaccinare più dell'80% degli individui suscettibili si
determina la "immunità di gregge" che in qualche modo protegge anche I soggetti non
vaccinati
• Protezione di fascia
Nel caso in cui una malattia incida di più in una determinata fascia di età o si manifesta in
questa con severità maggiore, si può stabilire di vaccinare soltanto quelle fasce di età
Bambini -> vaccini contro malattie esantematiche
○ Anziani -> vaccino antiinfluenzale
○
• Vaccinazione selettiva
Si applica quando il fine non è l'eradicazione dell'infezione ma la protezione di gruppi di
persone esposti ad un rischio di malattia particolarmente alto
Vaccino antiorosolia nelle donne adolescenti
Controindicazioni all'uso dei vaccini
• I vaccini non vanno somministrati a soggetti sottoposti a terapie imunosoppressive
• I vaccini vivi attenuati vanno somministrati solo in caso di assoluta necessità in gravidanza o a
persone con deficit immunitario o con malattie maligne dei tessuti linforeticolari
• La vaccinazione di soggetti con malattie acute febbrili va rimandata a dopo la guarigione
• Alcuni vaccini preparati in uova o in embrioni di pollo non vanno somministrati a soggetti
allergici alle uova
• I vaccini contenenti neom