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2.1- LE SCORTE: DEFINIZIONI E GENERALITA'
in un processo produttivo individuo:
operazioni
- di trasformazione delle caratteristiche dei materiali, di trasferimento tra le ubicazioni.
scorte
- durante le quali i materiali non sono sottoposti ad operazioni ma originano giacenze o scorte.
comprendono quantità in movimento attraverso trasportatori che costituiscono un polmone. il
disaccoppiamento è dovuto a: il tempo di risposta terminale o dei fornitori non è uguale; quantità
richieste degli articoli e frequenza non sempre uguali; priorità e sequenza diverse nel tempo, disponibilità
di materie sia nelle fasi a valle che a monte sono diverse.
le scorte sono le materie prime, semilavorati e prodotti finiti in attesa di partecipare al processo. sono un
insieme di oggetti (WIP) in attesa di partecipare al processo di trasformazione/distribuzione. assicurano la
flessibilità negli acquisti indipendentemente dalle richieste della produzione. garantiscono l'efficiente
scorte per:
impiego delle risorse e rendono compatibili la produzione con la variabilità della domanda.
costistico:
- motivo riduzione costi unitari fissi e realizzazione economie di scala
precauzionale smoothing:
- motivo o di ottenere garanzie contro incertezze di fornitori, trasporti, mercato..
speculativo:accumulo materiali a causa di un previsto aumento di valore del materiale stesso
- motivo
le scorte le posso suddividere in:
materie prime:
1- fattori produttivi in entrata destinati alla trasformazione, assimilo i materiali ausiliari
semilavorati o prodotti in corso di lavorazione
2- (WIP): materiali che hanno subito trasformazioni ma non
ultimati. raccordano e bilanciano le fasi produttive caratterizzate da diversi livelli di capacità
prodotti finiti:
3- beni pronti per la vendita al cliente anche se non necessariamente idonei al consumo
classificazione
un'altra delle scorte è:
a- scorte funzionali o operative: giacenze accumulate per coprire le esigenze nel periodo necessario al
trasporto/produzione di un bene. possiamo fare una distinzione tra:
- scorte di trasferimento o in transito. proporzionali al tempo per trasferire un bene da un punto ad un
altro per ottimizzare il processo.entità media: Q = T *T (Q=scorte in transito, Tc=vendite medie,
c
T=tempo passaggio stadi).
- scorte organizzative: rendono indipendenti le fasi del sistema produttivo svolgendo funzioni di volano o
ammortizzatore. suddivise in: scorte di unità economica o lot size inventory(in corrispondenza di acquisti
in quantità superiori alle necessità), scorte stagionali (per fronteggiare fluttuazioni di domanda), scorte
preventive (per tutelare l'impresa da impreviste difficoltà)
b- scorte di sicurezza: scorte che assicurano l'equilibrato svolgimento delle operazioni, anche per far fronte
ad inattese fluttuazioni della domanda.
c- scorte speculative: sono le giacenze costituite per trarre vantaggio da una variazione prevista dei prezzi
in un periodo di tempo, riguardano costi delle materie prime da acquistare o prezzi dei prodotti da
vendere. funzione di disaccoppiamento:
classifichiamo le scorte in funzione della
scorte stagionali:
- riguardano il ritmo di produzione rispetto all'andamento nel tempo della domanda
scorte di disaccoppiamento propriamente dette:
- riguardano il singolo centro di lavorazione o singola
operazione, consentendogli di funzionare senza risentire dell'insufficienza dei flussi in entrata/uscita
scorte di sicurezza:
- riguardano la singola attività rispetto alle incertezze dei flussi a valle e a monte
scorte di ciclo:
- riguardano l'efficienza della singola fase rispetto ai vincoli delle fasi limitrofe
forme e funzioni
le delle scorte sono riassumibili in:
scorte stagionali: stagionalità della disponibilità delle materie prime, di vincoli stagionali e dalla
1-
stagionalità della domanda di mercato dei prodotti finiti
scorte di disaccoppiamento:
2- flessibilità rispetto ai fornitori e indipendenza da vincoli di fornitura delle
materie su singoli centri, flessibilità utilizzo impianti, dalla convergenza di più flussi dei semilavorati
scorte di sicurezza:
3- definite dalle anomalie delle forniture e fabbisogni imprevisti di materie, da anomalie
di funzionamento dei centri a monte e del sistema produttivo
scorte di ciclo:
4- definite dai lotti di approvvigionamento e utilizzo dei mezzi di trasporto delle materie,
dalla saturazione della capacità produttiva e dai vincoli tecnologici, dai lotti di distribuzione.
magazzino
definisco un'area chiusa o definita, gestita con operazioni di carico e scarico, dove vengono
polmone buffer
stoccati i materiali in attesa di impiego. definisco o un'area aperta in cui sostano materiali
tipi di giacenza:
definiamo i
in attesa di lavorazione.
- giacenza: quantitàdi un determinato articolo presente nel magazzino in un momento
- giacenza fisica:quantità di un articolo fisicamente presente nel magazzino in un momento
- giacenza contabile: quantità di un articolo indicata dal sistema contabilmente presente in magazzino
- giacenza disponibile: quantitàdi un articolo giacente, contabilmente libera da impegni in un momento
inventario differenza
definisco la rilevazione fisica delle quantità giacenti a magazzino per articolo, la
inventariale è la differenza non giustificata tra la giacenza fisica e quella contabile di un articolo.
esistenza di magazzino
definisco la quantità che si trova fisicamente nel magazzino in un momento t. sarà
immobilizzo
chiamata quando si mette in evidenza il fatto che l'azienda ha immobilizzato nell'acquisto del
materiale una parte delle risorse finanziarie. l'esistenza a magazzino è regolata da: ingressi del materiale
acquistato a cui corrisponde un aumento dell'esistenza; uscita del materiale che dipende dalla domanda.
tempo di attesa rimanenza in ordine
definisco il tempo tra l'emissione dell'ordine e l'arrivo, la è la quantità
disponibilità
ordinata ma non ancora arrivata a magazzino. la è la somma tra l'esistenza e la rimanenza in
ordine.
gestione del magazzino
la può essere:
diretta:
- i movimenti di materiale in entrata e uscita sono registrati su terminale per il successivo
inserimento a sistema indicando: codice materiale, quantità movimentata, casuale movimento.
indiretta:
- i movimenti in entrata e uscita da magazzino viene registrata a sistema da eventi che precedono
o seguono la movimentazione fisica del materiale (scarico ordine di acquisto, dichiarazione di produzione)
le causali di movimento servono in contabilità analitica, definiscono la natura del movimento (carico di
acquisto o produzione, reso da produzione, reso da clienti, scarico per vendita o scarto).
regola per un magazzino: giacenza iniziale + Σ carichi - Σ scarichi = giacenza finale
t t,i t,j t
che coincide con la giacenza iniziale del periodo t+1.
ubicazione
per divido le scorte in: magazzino di materie prime e componenti; WIP; magazzino prodotti finiti
tipi finalità
i di scorta e la loro li individuo analizzando:
scorte a magazzino delle materie prime e componenti.
1- disposte a monte del processo produttivo e
armonizzano i ritmi produttivi dei fornitori con quelli dell'azienda, si dividono in:
- scorta di rifornimento: legata al metodo e quantità di riordino, si stima pari alla metà di quella ordinata
- scorta di sicurezza: assicura il livello di servizio contro variazioni di consumi o ritardi di rifornimenti
- melma:parte pericolosa del magazzino composta da materiali a lenta rotazione e obsoleti, è generata
da: varianti di progetto non correttamente gestite e coefficienti di sicurezza introdotti in cascata dalle
persone; componenti acquistati per un nuovo modello che sta ritardando l'entrata in produzione
WIP in fabbrica.
2- armonizzano i ritmi produttivi dei reparti aziendali, si suddividono in:
- scorta di processo:tipica del processo produttivo, composta dai materiali in lavorazione
-scorta di sincronizzazione: bilancia le differenze nei tempi di fabbricazione dei prodotti
- buffer o polmoni:mandano a saturazione le capacità produttive di macchine e manodopera a fronte di
sbilanciamenti delle capacità produttive
scorte a magazzino dei prodotti finiti.
3- collegano i ritmi produttivi degli impianti con la fluttuazione della
domanda, disposte a valle del processo e si suddividono in:
- scorta impegnata:definita a fronte degli ordini dei clienti ed in attesa di essere spedita
- scorta disponibile: prodotta su previsione di vendita, pericolosa in quanto non sicura di essere venduta
- scorta di sincronizzazione:prodotti pronti per la spedizione in attesa di altri per completare l'ordine
2.2- IL COSTO DELLE SCORTE
le scorte di magazzino sono un parametro fondamentale per valutare la gestione dell'impresa. forniscono
indicatori utili a comprendere l'efficienza logistica aziendale. i rapporti più usati sono:
rotazione media delle scorte:
1- esprime il numero di volte in cui avviene il rinnovo totale in magazzino,
permettendo all'impresa di recuperare le risorse investite. la rotazione dipende dalla domanda di mercato
e scorta aziendale. un'elevata rotazione di stock indica che le scorte sono rimaste in magazzino per un
periodo limitato, una lenta significa rallentamento delle vendite creando tensione finanziaria. l'indice di
rotazione dipende anche dalle strategie d'impresa: in approvvigionamento cercherà di ritirare le forniture
più tardi possibile gestendo gli ordini aperti; in vendita punterà a recuperare velocemente le risorse
investite. si possono definire: à ( ∗)
indice di rotazione a quantità fisiche: =
-
( . )
indice di rotazione a valori: =
-
si pone però il problema di determinare la consistenza media di magazzino, procedo alla media mensile
delle scorte partendo dal 01/1 e dividendo per 13; altrimenti faccio la media tra scorte al 01/1 e 31/12.
à
giorni di copertura delle scorte:
2- è l'inverso dell'indice di rotazione,
à
esprime il numero di giorni di vendita utilizzando solo il magazzino.
∗ ∗
giacenza media delle scorte:
3- ,indica la quantità o valore
Esistenza scorte iniziali +
mediamente in giacenza nel periodo considerato. (T = giorni da inizio periodo alla data, Ts = giorni da
inizio periodo alla data movimento scarico; Tc = giorni da inizio periodo alla data movimento carico).
costi di gestione
definisco i costi aziendali che sono influenzati dall'andamento dei livelli di scorte.
i dati che interessano la gestione delle scorte raramente coincidono con i costi con