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Centralità delle città e tipologie

Le città possono essere valutate in base a diversi criteri di centralità:

  1. Contatto: la vicinanza a specifiche regioni, fonti di energia, ecc.
  2. Crocevia: la presenza di itinerari di differente tipologia ed importanza.

In base alle funzioni e all'evoluzione storica, possiamo distinguere diverse tipologie di città:

  • Città del commercio: con un ruolo centrale nei mercati.
  • Città del potere politico ed economico: come capitali o città stato.
  • Città dell'amministrazione pubblica e dei servizi.
  • Città della difesa.
  • Città della produzione agricola.
  • Città della produzione mineraria.
  • Città della produzione industriale.
  • Città della religione.
  • Città della residenza: come città dormitorio o città satelliti.
  • Città della conoscenza e della cultura: come città universitarie o città d'arte.
  • Città del divertimento.

Le città sono caratterizzate da spazi edificati continui e compatti che prendono il nome di centri urbani.

Un agglomerato urbano è quando più agglomerati vicini si dilatano fin a fondersi tra di loro e si fondano le conurbazioni. Le MEGACITTA' sono gli agglomerati con più di 10 milioni di abitanti. Tra le più grandi: Shangai, Città del Messico, Mumbai e San Paolo del Brasile.

Si ha SUBURBANIZZAZIONE quando una parte consistente della popolazione urbana si distribuisce in cinture urbane continue del raggio di alcuni Km attorno ai vecchi centri. Si ha PERIURBANIZZAZIONE (o dispersione urbana) quando un sistema urbano non cresce più in modo continuo, ma lungo le strade e attorno alle città minori vicine, includendo vasti spazi rurali. La regione urbana è quella che si forma in seguito a processi di suburbanizzazione e periurbanizzazione.

Le AREE METROPOLITANE sono grandi regioni urbane connesse al loro interno da relazioni orizzontali particolarmente intense. Le MEGALOPOLI definiscono territori di dimensioni macroregionali, altamente sviluppati, formati

da una densa rete di aree metropolitane e di città fortemente connesse tra loro.

CICLO DI VITA DELLE CITTA'

Le città sono enti vive e in continuo cambiamento.

  1. Crescita demografica + sviluppo trasporti determinano prima suburbanizzazione e decentramento verso altre città.
  2. L'offerta dei fattori produttivi urbano determina un ciclo economico a livello urbano, che incide sulla competitività delle città.
  3. La crescita del PIL urbano fa aumentare la domanda di spazio e quindi la rendita, determinando un decentramento e quindi una suburbanizzazione.
  4. Lo sviluppo dei trasporti urbani consente la deurbanizzazione, ma l'ulteriore spinta alla crescita causa alla lunga la perdita di insediamenti e/o il recupero di aree centrali.

LEZIONE 4 - 22/02

La città quando perde le sue particolarità si trasforma in un luogo abbandonato. Nel momento in cui queste situazioni si sono verificate, questi luoghi si sono riempiti da popolazione.

che cercava un luogo e vedeva il fatto della sua residenza come un fatto per spendere poco. Si sono create delle situazioni intra urbane. Quando la città inizia a riurbanizzarsi, crescono i costi dei servizi e affitti. La popolazione, quindi, inizia a collocarsi in un altro luogo. Prima rivoluzione industriale: Dal punto di vista internazionale con la nelle prime città si crea il fenomeno dell'urbanizzazione fatto di andare verso altre città. Rivoluzione dei trasporti: Seconda rivoluzione per raggiungere determinate aree di riferimento in tempi contenuti. Rivoluzione delle telecomunicazioni: La rivoluzione più importante è fondamentale avere una rete. La distribuzione capillare delle reti di comunicazione ha permesso la deurbanizzazione assoluta. Ha modificato la localizzazione delle abitazioni. Se la popolazione urbana è elevata, non significa che viva in un'area urbanizzata. Nel 2008 punto si svolta importante nel mondo. La percentuale.della popolazione mondiale che vive nelle città ha superato il 50% del totale. La realtà supera il dato statistico.
DIVISIONE SOCIALE DELLO SPAZIO URBANO
- CITTA' ANTICHE: nessuna distinzione tra luogo di residenza e luogo di lavoro.
- CITTA' INDUSTRIALE: organismo più articolato, perché si osserva la progressiva differenziazione sociale tra il centro, dove risiedono le classi più agiate, e gli ambiti periferici.
Generalmente, l'articolazione delle città in zone funzionali segue un modello a fasce concentriche, ciascuna con precise caratteristiche:
  1. CBD (central business district)
  2. Zona di transizione
  3. Abitazioni del ceto medio
  4. Residenze migliori
  5. Pendolari
Numerosi sono gli indicatori statistici utilizzabili ai fini di determinare gli aspetti quantitativi e socio-qualitativi dell'impatto del fenomeno immigrazione in un paese (o determinato ambito territoriale).
In particolare gli approcci più autorevoli

Tendono a distinguere alcune differenti famiglie di indicatori:

Quozienti di polarizzazione

  1. presenza, incidenza, incremento, permanenza.

Indici di stabilità sociale

  1. inserimento femminile nel lavoro, soggiorno permanente, devianza.

Indici di inserimento lavorativo

  1. disoccupazione, fabbisogno relativo di manodopera straniera, potere di assorbimento del mercato lavorativo, vitalità del mercato lavorativo.

Il World Migration Report 2020, dell'organizzazione internazionale per le migrazioni, è la principale fonte per conoscere dati e tendenze sulla modalità umana a livello globale. In 50 anni il numero di immigrati nel mondo è quasi quadruplicato. Poco più della metà dei migranti è di sesso maschile. L'India rimane il paese con il maggior numero di emigrati all'estero, seguita da Messico e Cina.

Nel 2019 oltre 82 milioni di migranti internazionali risiedevano in Europa. Oltre il 50% del totale dei migranti

Internazionale nella regione è nato in Europa. La Germania nel 2019 era il paese dove risiedeva il maggior numero di cittadini stranieri. Seguono Regno Unito e Francia. Italia e Spagna sono state la quinta e la sesta destinazione in Europa nel 2019.

Manifestazioni spaziali di segregazione in 5 dimensioni:

  1. Disuguaglianza: gruppo etnico segregato quando non risulta ripartito in modo omogeneo all'interno delle singole unità spaziali.
  2. Esposizione.
  3. Concentrazione.
  4. Raggruppamento.
  5. Centralizzazione.

SERVIZI EROGATI DALLE CITTA'.

SERVIZI PER I CONSUMI DELLE FAMIGLIE:

- si distribuiscono in modo gerarchico tra le città in base alla domanda della popolazione servita.

SERVIZI PER LA COLLETTIVITA':

- sono una infrastruttura sociale e quindi devono distribuirsi sul territorio in base ai bisogni non rinunciabili della popolazione. ES: ospedale o scuola.

SERVIZI PER LE IMPRESE:

- seguono la domanda, ma possono anche generarla.

SERVIZI LEGATI AL SETTORE

QUATERNARIO- attività di direzione, controllo, orientamento culturale e ideologico. ES: amministrazione pubblica.

INDUSTRIA CULTURALE- settore dell'economia tipicamente urbano che sfrutta le risorse culturali per produrre beni e servizi, tra cui il turismo.

FUNZIONI URBANE. Attività che le città esercitano al servizio e per lo sviluppo dei territori:

  • Funzioni culturali.
  • Funzioni direzionali.
  • Funzioni produttive.
  • Funzioni distributive.
  • Servizi per la cura, benessere e ambiente.
  • Funzioni ricettive e turistiche.

La portata delle funzioni può essere:

  1. MICROREGIONALE dal quartiere urbano al sistema territoriale locale. Raggio d'azione delle piccole città.
  2. MESOREGIONALE è l'ambito corrispondente a una normale regione italiana, ma che può estendersi anche a più regioni. Raggio d'azione di città medie e medio-grandi.
  3. MACROREGIONALE ambito corrispondente a uno stato o a un grande insieme.

regionali di stati. Raggio d'azione delle metropoli.

GLOBALE ambito in cui si esercita l'azione delle metropoli globali, di quelle cioè che, oltre a servire degli intorni territoriali micro/ meso/ macro-territoriali, svolgono un insieme di funzioni che riguardano l'intero pianeta.

La città metropolitana è un ente amministrativo italiano, non ancora disciplinato organicamente. Una città metropolitana comprende quindi una grande città e i comuni ad essa sono strettamente legati per questioni economiche, sociali e di servizio, nonché culturali e territoriali. Per l'ordinamento giuridico il territorio della città metropolitana coincide con il territorio di una provincia o di una sua parte e comprende il comune capoluogo. Una città metropolitana è anche un'area metropolitana.

I confini di una città metropolitana non necessariamente rispecchiano le delimitazioni di studi specifici di settore al

riguardo delle aree metropolitane.

FUNZIONI METROPOLITANE.
Il rango delle funzioni è dato da una serie di fattori:
1. Il livello che occupa nella rispettiva tipologia funzionale.
2. Rarità.
3. Il bacino di utenza (locale, regionale, nazionale, internazionale).
4. Il grado di interconnessione con funzioni analoghe o complementari poste extra il bacino stesso.

Le funzioni urbane sono riconducibili a 4 categorie:
1. Culturale.
2. Direzionale.
3. Produttiva.
4. Distributiva.

Tra queste sono da considerare metropolitane le FUNZIONI QUATERNARIE, perché rappresentano fattori attivi di organizzazione territoriale, che condizionano le dinamiche culturali, sociali ed economiche su scale territoriali molto ampie, al punto da poter essere definite "matrici attive di organizzazione spaziale".

LEZIONE 5 – 28/02

GLI SPAZI DEL TURISMO: MODELLI TERRITORIALI.
Per meglio chiarire la centralità del territorio rispetto allo sviluppo del turismo è opportuno fare riferimento ai

Modelli teorici elaborati dai geografi, al fine di comprendere le modalità con cui il fenomeno stesso si localizza e si distribuisce alle diverse scale.

Primo modello TOSCHI. Elaborato nel 1948, elabora il primo schema del fenomeno turistico. Il modello, nel distinguere le regioni di partenza (attive), di arrivo (passive) e di transito, consente di analizzare i movimenti di persone, di denaro, di beni e informazioni che interessano la "stazione" (località) turistica e che assumono la caratteristica, di volta in volta, dell'univocità e della biunivocità.

Dettagli
A.A. 2021-2022
61 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martinaamancu1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia turistica e dello sviluppo locale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Bullado Emanuela.