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OPPOSIZIONE FONOLOGICA.

Altro aspetto importante è il carattere strutturale dell’analisi. Tipico del quadro teorico

strutturalista è assumere che la lingua intesa come LANGUE è un sistema strutturato

in cui ogni elemento ha una specifica funzione e valore. Il valore di ogni elemento è

dato dal valore che l’elemento assume rispetto al valore degli altri elementi nella

stessa struttura. Non si può fare un’analisi su una sola consonante, ma va inserita in

un sistema di una determinata lingua. lo strutturalista analizza il sistema di una lingua

X all’interno dello stesso sistema, comparandolo con altri sistemi linguistici. Lo

strutturalismo non ha una prospettiva universalista, ma dipendente dalla lingua: ogni

sistema ha i propri valori al suo interno. Molto diverso dal generativismo, la teoria

della grammatica generativa proposta da Chomsky negli anni 50.

Generativismo è universalista a differenza dello strutturalismo, dibattito risolto da

Jakobson, con una teoria sia universalista che strutturalista, che si applica a tutte le

lingue del mondo. Le teorie in riferimento all’acquisizione linguistica di Jakobson, tema

molto caro a Chomsky. Jakobson fece notare che il sistema di apprendimento di un

bambino ha delle tappe fisse, in maniera universalistica.

Rapporto tra FONOLOGIA e MORFOLOGIA alcuni studiosi parlano anche di analisi

morfo-fonologica, un’interfaccia tra fonologia e morfologia. Esempio: <tavolo> in

questa parola abbiamo due vocali O. il loro statuto fonologico e fonetico è identico. Sul

versante morfologico le 2 vocali non sono identiche: la seconda O è anche un

morfema, che indica che si tratta di un singolare e un maschile. Diverso se avessimo

in finale[oli, ola, ole]. Tra tavolo e tavoli abbiamo sì opposizione fonologica, ma anche

MORFO-FONOLOGICA, con la morfologia che si serve della fonologia, con il cambio di

genere.

La fonologia GENERATIVA elaborata da Morris Halle negli anni 60, nasce la MORFO-

FONOLOGIA.

27/02/2024

Approccio alla fonologia di Jakobson: anello di congiunzione tra strutturalismo e

cognitivismo. Un aspetto importante è il suo interesse per il BINARISMO, un grande

fautore lui. Lui riteneva che le opposizioni fonologiche fossero di tipo BINARIO(due

opzioni soltanto possibili): 0-1, o + -.

La fonte primaria del binarismo va cercata e recuperata nell’opera di Trubeckoj, I

fondamenti di Fonologia. In questa opera, egli fa una CLASSIFICAZIONE delle

opposizioni fonologiche(cioè le divide in categorie, fare una tassonomia). Questo tipo

di classificazione è abbastanza tradizionale, per categorie discrete.

In questa tassonomia individua le opposizioni bilaterali PRIVATIVE, tra 2 fonemi che si

distinguono soltanto per assenza/presenza di una proprietà fonologica, per la

presenza/assenza di un tratto. Un esempio di opposizione bilaterale privativa /t/

opposto a /d/; /k/ opposto a /g/. questi fonemi sono uguali come luogo di articolazione,

ma differiscono per la sonorità. In un opposizione di questo tipo, privativa, uno dei due

fonemi è MARCATO e l’altro è NON MARCATO. La marca è la presenza di quella

PROPRIETA’.

La MARCATEZZA nozione nata in fonologia, nella scuola di Praga, nozione formale,

marcato vuol dire presenza di proprietà. Tornando all’esempio t d, con t avremo un –

(non marcato) e + alla d(marcato). La marcatezza è dovuta alla presenza/assenza di

una proprietà, cioè in questo caso la sonorità.

Nozione che parte dalla fonologia generativa, nel 1968 con l’opera di Chomsky e Halle.

In Jakobson la marcatezza riceve una connotazione in relazione alla TIPOLOGIA, per cui

marcato si lega concettualmente alla nozione di FREQUENZA, e diventa più marcato

ciò che è MENO FREQUENTE nelle lingue del mondo, e viceversa.

La nozione di marcatezza si lega alla nozione di NEUTRALIZZAZIONE, perché nei

contesti di neutralizzazione(opposizione che cessa di funzionare), emerge il membro

non marcato di un’opposizione. Dal punto di vista tipologico la nasale N davanti a

vocale è più frequente di una nasale velare davanti consonante, quindi più marcata. In

questo caso il tratto emerge dalla scrittura, si nota a livello grafico.

Ogni elemento ha il suo valore sempre e solo rispetto ai valori di tutti gli altri elementi

dello stesso sistema. I fonemi sono elementi DISCRETI, che si possono contare. Le

sorde rispetto alle sonore hanno una maggiore forza intrinseca.

TEORIA DEI TRATTI DISTINTIVI BINARI: teoria jakobsoniana, che sviluppò presso MIT

con Gunnar Fant e Halle. Nel 1952 scrivono Preliminari di Speech Analysis. In questa

opera, presentavano una teoria fonetica/fonologica che consentiva di interpretare

tutte le lingue del mondo in base a dei tratti distintivi. Fin dagli esordi, presenta delle

caratteristiche fondamentali:

1. DISCRETEZZA: sono solo una dozzina di tratti distintivi;

2. UNIVERSALI: la teoria si applica a tutte le lingue del mondo, può rappresentare

tutti i contrasti fonologici in tutte le lingue del mondo; (questa teoria anticipa la

grammatica generativa di Chomsky);

Mentre i tratti distintivi di Chomsky recuperano da Jakobson discretezza e universalità,

non recuperano da Jakobson i tratti dell’acustica. In Jakobson l’analisi fonologica va su

3 piani: fonologico, acustico e percettivo. Jakobson primo a utilizzare la

SPETTROGRAFIA. I primi tratti che considera Jakobson sono:

Tratto vocalico/ non vocalico;

 Tratto consonantico/ non consonantico;

Nel 68, nell’opera successiva, abbiamo la permanenza dei suoni consonantici e

l’aggiunta dei suoni sillabici. Suoni consonantici caratterizzati da rumore sul piano

percettivo. Nel 68, sempre nel SPE, abbiamo il tratto di sonoranza, che oppone suoni

sonoranti (segmenti vocalici, marcati con +, e i segmenti liquidi) e sono marcati meno

le sonoranti ostruenti( fricative e occlusive).

I tratti individuati da Jakobson gli permettono di individuare VOCALI, LIQUIDE,

CONSONANTI e suoni simili a vocali, ma non sillabici, GLIDE. Rispetto ai tratti vocalico

e consonantico

Nel quadro jakobsoniano le vocali rispondono al tratto vocalico +, consonantico -. Le

liquide + +. Le consonanti vocalico -, consonantico +. I glides invece - -.

Un tratto molto importante in Jakobson è il tratto di GRAVE vs ACUTO, oppure GRAVE

vs NON GRAVE. Se prendiamo un suono come /i/ sarà ACUTO(-), /u/ sarà GRAVE(+).

Questo tratta in Chomsky non c’è, perché ha un’origine in acustica, lui con Halle si

basa solo sull’articolatoria. Perciò questo aspetto acustico, non presente in loro, viene

recuperato nella TEORIA DEGLI ELEMENTI (oltre l’articolazione, si cerca di recuperare

anche il piano acustico). Questa proprietà serve per inquadrare il timbro vocalico. La A

è una vocale centrale, ma la fonetica generativa viene considerata come GRAVE.

Altro tratto importante per Jakobson è il tratto di COMPATEZZA( COMPATTO vs

DIFFUSO). Anche questo a base acustica, il suono marcato più compatto è quel suono

che ha F1 e F2 vicini, cioè nella cui rappresentazione spettrografica la

rappresentazione della prima e seconda FORMANTE sono vicine (COMPATTE). DIFFUSO

invece le formanti sono distanti( FORMANTI sono concentrazioni di energia sonora). La

A è compatta, la I è diffusa. La U pone un problema [!]. Questo tratto di compattezza

fa riferimento all’apertura/chiusura delle vocali(ALTEZZA).

Quando la E e la O presentavano un problema perché non si possono avere 2 tratti

uguali, altrimenti sarebbe un solo fonema. Perciò Jakobson scinde il tratto in

COMPATTO VS NON COMPATTO e DIFFUSO VS NON DIFFUSO.

29/02/2024

Recap: Jakobson tra strutturalismo e generativismo.

La prospettiva di Jakobson assume l’UNIVERSALISMO, vale per tutte le lingue e si

applica alla teoria dei tratti distintivi(12). Questa prospettiva è

binaria(BINARISMO),tutti i tratti distintivi hanno carattere binario, un fonema x ha una

risposta positiva o negativa rispetto a una caratteristica(+ o -). Pag 84 e seguenti del

libro tratti distintivi. Tutti i contrasti sono BINARI, ogni fonema va identificato in modo

univoco( t e d sono distinti solo dalla sonorità).

Una caratteristica importante è l’introduzione di Jakobson è dell’ACUSTICA in analisi

fonologica, rappresentazione richiamata sullo spettrogramma. Questi tratti sono quelli

di GRAVITA’ e COMPATTEZZA. Date da ricordare: data della proposta dei tratti distintivi

di Jakobson, Halle e Fant 1952(preliminars), più incentrata sull’acustica; 1956

Jakobson e Halle, Fondamentas of language, stessa teoria ma più di taglio linguistico;

1968 Chomsky e Halle, SPE(sound pattern of english), prima formulazione della

teoria generativa. Con Chomsky e Halle non si parla più di acustici, ma solo

articolatorio( GRAVE VS ACUTO E COMPATTO VS DIFFUSO sono assenti in Chomsky). I

tratti chomskyani sono superiori a quelli di Jakobson, sono un 20ina.

// VOCALICO CONSONANTIC SONORO GRAVE COMPATTO ACUTO

O

A + - + + + -

E + - + - - -

I + - + - - +

O + - + + - -

U + - + + - +

E (aperta) + - + - - -

Grave vuol dire che hanno frequenze basse, suoni acuti frequenze basse. Le formanti

sono gamme di frequenza

Suono compatto: F1 e F2(formanti), sono vicine, sono compatte. Il tratto compatto è

stato scisso in 2 tratti, compatto/non compatto, acuto/non acuto. Le alte sono acute, le

medie( O-E) non sono né acute né gravi. Guardare pag. 123 e seguenti, imparare bene

tabella pag.131.

//// VOCALIC CONSONANTI SONORO GRAVE COMPATT ACUTO

O CO O

O + - + + - -

(aperta)

Il tratto grave distingue il timbro, e il timbro di entrambe le E e O sono uguali. Il tratto

gravità seleziona il timbro anteriore vs posteriore.

Il tratto utilizzato nel sistema jakobsoniano, additivo, per interpretare il vocalismo

italiano è il tratto di TENSIONE( TESO VS RILASSATO). Le semi-chiuse sono più tese, le

semi-aperte più rilassate. Quindi ai tratti distintivi jakobsoniani va aggiunto il tratto

teso. Le E e O aperte nel tratto teso avranno -, mentre le chiuse avranno a teso +.

Il tratto di tensione in Jakobson è stato usato anche nel consonantismo. Qui distingue

le consonanti sorde da quelle sonore: le sorde sono più tese e le sonore sono meno

tese.

Lo schwa(vocale indistinta) non è ne grave né acuta, né compatta né diffusa, ha tutti

- .

La relazione tra il tratto vocalico e consonantico.

PERTINENTE= impredicibile, aggiungere informazione nuova.

RIDODANTE= predicibile, ripetere la stessa informazione in modo diverso.

Date le vocali italiane, tutti i tratti sono pertinenti? Ci sono tratti ridondanti? Sonoro è

un tratto RIDONDANTE, vocalico anche. Ci so

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chrimane99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fonetica e fonologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Marotta Giovanna.