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Formulario dei Fondamenti di Analisi
Matematica II
1. Funzioni di Più Variabili Reali
Sia f:D⊆Rn→R una funzione di n variabili reali x1,x2,…,xn. Nel caso più comune, n=2 o
n=3.
● Dominio: L'insieme D dei punti (x1,…,xn) per cui la funzione è definita.
● Grafico: L'insieme dei punti (x1,…,xn,f(x1,…,xn)) in Rn+1.
● Curve di Livello (per n=2): L'insieme dei punti (x,y) tali che f(x,y)=k per una
costante k∈R.
○ Spiegazione: Sono le "isolinee" o "isoipse" del grafico della funzione,
proiettate sul piano xy. Aiutano a visualizzare una funzione in 3D sul piano
2D.
● Superfici di Livello (per n=3): L'insieme dei punti (x,y,z) tali che f(x,y,z)=k per una
costante k∈R. 2. Calcolo Differenziale per Funzioni di Più Variabili
2.1. Derivate Parziali
Sia f(x,y) una funzione di due variabili.
● Derivata Parziale rispetto a x (fx
o ∂x∂f):
○ Definizione: Si deriva la funzione rispetto a x, trattando y come una costante.
○ Formula: ∂x∂f(x0,y0)=limh→0hf(x0+h,y0)−f(x0,y0)
■ Spiegazione: Rappresenta il tasso di variazione della funzione lungo
la direzione dell'asse x, mantenendo y fissa. Geometricamente, è la
pendenza della curva ottenuta intersecando il grafico di f con il piano
y=y0.
● Derivata Parziale rispetto a y (fy
o ∂y∂f):
○ Definizione: Si deriva la funzione rispetto a y, trattando x come una costante.
○ Formula: ∂y∂f(x0,y0)=limk→0kf(x0,y0+k)−f(x0,y0)
■ Spiegazione: Rappresenta il tasso di variazione della funzione lungo
la direzione dell'asse y, mantenendo x fissa.
2.2. Gradiente
Sia f:D⊆Rn→R.
● Vettore Gradiente (∇f o grad f):
○ Definizione: Vettore le cui componenti sono le derivate parziali prime della
funzione.
○ Formula (per n=2): ∇f(x,y)=(∂x∂f(x,y),∂y∂f(x,y))
○ Formula (per n=3): ∇f(x,y,z)=(∂x∂f,∂y∂f,∂z∂f)
■ Spiegazione: Il gradiente punta nella direzione di massima crescita
della funzione in un dato punto. La sua lunghezza (modulo) è la
velocità di crescita in quella direzione. È ortogonale alle curve (o
superfici) di livello.
2.3. Derivata Direzionale
Sia f:D⊆Rn→R e u un vettore unitario (∣∣u∣∣=1).
● Derivata Direzionale (Duf o ∂u∂f):
○ Definizione: Tasso di variazione della funzione in una data direzione.
○ Formula: Duf(P0)=∇f(P0) (prodotto scalare)
⋅u
■ Spiegazione: Se la funzione è differenziabile, la derivata direzionale è
la componente del gradiente nella direzione u.
2.4. Differenziabilità e Piano Tangente
● Differenziabilità: Una funzione è differenziabile in un punto se può essere
approssimata linearmente da una funzione lineare (il suo differenziale) in un intorno
di quel punto.
○ Condizione sufficiente: Se le derivate parziali prime sono continue in un
intorno di un punto, allora la funzione è differenziabile in quel punto.
○ Spiegazione: La differenziabilità è una condizione più forte della sola
esistenza delle derivate parziali e implica la continuità.
● Piano Tangente (per z=f(x,y) in (x0,y0,z0)):
○ Formula: z−z0=∂x∂f(x0,y0)(x−x0)+∂y∂f(x0,y0)(y−y0)
■ Spiegazione: Questo piano è la migliore approssimazione lineare del
grafico della funzione in prossimità del punto (x0,y0,z0).
2.5. Derivate Seconde e Matrice Hessiana
● Derivate Parziali Seconde:
○ fxx=∂x2∂2f
○ fyy=∂y2∂2f
○ fxy=∂x∂y∂2f
(derivata mista)
○ fyx=∂y∂x∂2f
(derivata mista)
● Teorema di Schwarz: Se fxy
e fyx
sono continue, allora fxy=fyx.
● Matrice Hessiana (Hf
o Matrice simmetrica delle derivate seconde.
∇2f):
○ Formula (per n=2): Hf(x,y)=(fxxfyxfxyfyy)
■ Spiegazione: Utilizzata per classificare i punti critici (massimi, minimi,
selle).
2.6. Massimi e Minimi Relativi (o Locali)
● Punto Critico (o Stazionario): Un punto (x0,y0) dove ∇f(x0,y0)=0.
○ Spiegazione: Sono i "candidati" a essere punti di massimo o minimo.
● Test della Derivata Seconda (Criterio dell'Hessiano): Sia (x0,y0) un punto critico.
○ Calcolare D=det(Hf(x0,y0))=fxx(x0,y0)fyy(x0,y0)−(fxy(x0,y0))2.
■ Se D>0 e fxx(x0,y0)>0: (x0,y0) è un punto di minimo relativo.
■ Se D>0 e fxx(x0,y0)<0: (x0,y0) è un punto di massimo relativo.
■ Se D<0: (x0,y0) è un punto di sella.
■ Se D=0: Il test è inconclusivo.
2.7. Massimi e Minimi su Domini Chiusi e Limitati
● Teorema di Weierstrass: Una funzione continua su un insieme chiuso e limitato
(compatto) ammette sempre massimo e minimo assoluti su quell'insieme.
● Procedura per trovare max/min assoluti:
1. Trovare i punti critici interni al dominio.
2. Studiare il comportamento della funzione sul bordo del dominio (riducendosi a
un problema di Analisi 1 o utilizzando i Moltiplicatori di Lagrange).
3. Confrontare i valori della funzione in tutti i punti candidati (critici interni e punti
sul bordo). 2.8. Moltiplicatori di Lagrange
● Problema: Trovare i massimi/minimi di f(x,y,z) soggetti al vincolo g(x,y,z)=c.
● Funzione Lagrangiana: L(x,y,z,λ)=f(x,y,z)−λ(g(x,y,z)−c)
● Sistema da risolvere: {∇f(x,y,z)=λ∇g(x,y,z)g(x,y,z)=c
o equivalentemente: ⎩
⎧∂x∂L=0∂y∂L=0∂z∂L=0∂λ∂L=0
⎨
○ Spiegazione: In un punto di estremo vincolato, i vettori gradiente di f e g
devono essere paralleli (o uno nullo), perché in quel punto le curve/superfici
di livello di f e g sono tangenti. λ è il moltiplicatore di Lagrange.
3. Calcolo Integrale per Funzioni di Più Variabili
3.1. Integrali Doppi
● Integrale Doppio su un Rettangolo R=[a,b]×[c,d]:
○ Formula: ∬Rf(x,y)dA=∫ab∫cdf(x,y)dydx=∫cd∫abf(x,y)dxdy
■ Spiegazione: Calcola il volume del solido compreso tra la superficie
z=f(x,y) e il piano xy sul rettangolo R. L'ordine di integrazione può
essere scambiato (Teorema di Fubini) se la funzione è continua.
● Integrale Doppio su una Regione Generica D:
○ Regione di Tipo 1 (verticalmente semplice): D={(x,y):a≤x≤b,g1(x)≤y≤g2(x)}
■ ∬Df(x,y)dA=∫ab∫g1(x)g2(x)f(x,y)dydx
○ Regione di Tipo 2 (orizzontalmente semplice):
D={(x,y):c≤y≤d,h1(y)≤x≤h2(y)}
■ ∬Df(x,y)dA=∫cd∫h1(y)h2(y)f(x,y)dxdy
■ Spiegazione: Si definiscono gli estremi di integrazione in base alla
forma della regione.
3.2. Cambi di Variabile negli Integrali Doppi
● Coordinate Polari (da (x,y) a (r,θ)):
○ x=rcosθ
○ y=rsinθ
○ Jacobiano: J= det(∂r∂x∂r∂y∂θ∂x∂θ∂y) =r
○ Formula: ∬Df(x,y)dA=∬D′f(rcosθ,rsinθ)⋅rdrdθ
■ Spiegazione: Utile per regioni circolari o con simmetria radiale. Il
fattore r (Jacobiano) è cruciale e non va dimenticato.
3.3. Integrali Tripli
● Integrale Triplo su una Regione Solida E:
○ Formula: ∭Ef(x,y,z)dV=∫∫∫Ef(x,y,z)dzdydx (o altre permutazioni)
■ Spiegazione: Calcola l'integrale della funzione nello spazio 3D. Utile
per calcolare massa, centro di massa, momenti d'inerzia.
3.4. Cambi di Variabile negli Integrali Tripli
● Coordinate Cilindriche (da (x,y,z) a (r,θ,z)):
○ x=rcosθ
○ y=rsinθ
○ z=z
○ Jacobiano: J=r
○ Formula: ∭Ef(x,y,z)dV=∭E′f(rcosθ,rsinθ,z)⋅rdzdrdθ
■ Spiegazione: Utile per regioni con simmetria cilindrica.
● Coordinate Sferiche (da (x,y,z) a (ρ,ϕ,θ)):
○ x=ρsinϕcosθ
○ y=ρsinϕsinθ
○ z=ρcosϕ
○ ρ≥0, 0≤ϕ≤π, 0≤θ≤2π
○ Jacobiano: J=ρ2sinϕ
○ Formula: ∭Ef(x,y,z)dV=∭E′f(ρsinϕcosθ,ρsinϕsinθ,ρcosϕ)⋅ρ2sinϕdρdϕdθ
■ Spiegazione: Utile per regioni con simmetria sferica (sfere, coni). I
range di ϕ e θ sono fondamentali.
4. Campi Vettoriali e Integrali di Linea/Superficie
4.1. Campi Vettoriali
● Definizione: Una funzione F:D⊆Rn→Rn che associa a ogni punto del dominio un
vettore.
○ Per n=2: F(x,y)=P(x,y)i+Q(x,y)j
○ Per n=3: F(x,y,z)=P(x,y,z)i+Q(x,y,z)j+R(x,y,z)k
4.2. Rotore e Divergenza
● Rotore (curl F o - per campi 3D): Misura la tendenza di un campo vettoriale a
∇×F
far "ruotare" gli oggetti.
○ Formula: i∂x∂Pj∂y∂Qk∂z∂R
∇×F=
=(∂y∂R−∂z∂Q)i+(∂z∂P−∂x∂R)j+(∂x∂Q−∂y∂P)k
● Divergenza (div F o Misura la tendenza di un campo vettoriale a "divergere"
∇⋅F):
da un punto (sorgente) o "convergere" verso un punto (pozzo).
○ Formula: ∇⋅F=∂x∂P+∂y∂Q+∂z∂R
■ Spiegazione: Per campi 2D, è ∂x∂P+∂y∂Q.
4.3. Campi Conservativi e Potenziale Scalare
● Campo Conservativo: Un campo vettoriale F è conservativo se è il gradiente di una
funzione scalare (f), detta potenziale scalare. Cioè, F=∇f.
● Condizione di Conservatività (per dominio semplicemente connesso):
○ Per campi 2D: ∂x∂Q=∂y∂P
○ Per campi 3D: (il rotore è il vettore nullo)
∇×F=0
■ Spiegazione: Se un campo è conservativo, il suo rotore è nullo. Il
viceversa è vero in domini semplicemente connessi (senza "buchi").
● Calcolo del Potenziale Scalare: Se F=(P,Q,R) è conservativo, si risolve il sistema: ⎩
⎧∂x∂f=P∂y∂f=Q∂z∂f=R
integrando e confrontando i risultati.
⎨ 4.4. Integrale di Linea (o Curvilineo)
Sia C una curva parametrizzata da r(t)=(x(t),y(t),z(t)), per a≤t≤b.
● In