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Alvis risponde a tutto, ma lo inganna facendo durare la gara fino
all'alba del giorno dopo, e il nano viene pietrificato.
Poesia Scaldica:
La poesia scaldica deriva dal sostantivo skáld che vuol dire poeta.
È dunque una poesia non anonima, ma ha autori conosciuti.
Inoltre, la caratteristica maggiore è la sua complessità metrica e
linguistica, che comprende molte kenningar, scioglilingua, giochi di
parole ecc.
È il prodotto dell'età vichinga e rispecchia nei suoi temi questo mondo.
Nasce in Norvegia nel 9 e 10 secolo.
Nasce nelle corti vichinghe, viene prevalentemente dalla Norvegia.
Gli scaldi erano poeti che lavoravano proprio nelle corti vichinghe e
avevano anche un ruolo politico e diplomatico e avevano il compito di
testimoniare tramite le poesie le imprese militari dei vichinghi.
I temi sono quindi incentrati sulle imprese militari, battaglie e guerre
vichinghe, ma troviamo anche poesie d'amore, il tema del dolore per la
perdita di una persona cara, ma sono anche resoconti di viaggio.
Noi non abbiamo come per l'Edda un manoscritto di partenza o
antologie di testi scaldici.
I testi scaldici ci sono giunti tramite queste due fonti ispiratrici delle
poesie scaldiche:
Le saghe:
o Il più famoso è la Egilssaga Skallagrímssonar di Egil
Skallagrímson.
È una saga che racconta le vicende del poeta Egil
Skallagrímson, che si cacciava sempre nei guai ma veniva
salvato dalla bellezza delle sue poesie.
Gran parte delle sue opere ci sono giunte all'interno della
saga a lui dedicata, ma messe ed inserite nelle vicende
raccontate, non sono messe separatamente e indicate
nell'indice.
Le opere di egil venivano inserite all'interno dei testi in
prosa della saga.
Edda di Snorri (Snorra Edda in islandese):
o È una sorta di manuale di poesia in cui vengono raccolte
anche poesie appartenenti a poeti scaldi diversi che magari
usavano una metrica diversa da lui.
Il primo scaldo di cui abbiamo notizia è Bragi Boddason, attivo in
Norvegia nella prima metà del 9 secolo:
È il primo poeta scaldo di cui si ha notizia ma sicuramente ha
o preso spunto da una tradizione precedente.
A lui è attribuita la composizione di Ragnardráupa, parola che
o contraddistingue le diverse tipologie di componimento scaldico.
Consiste in un genere molto frequente.
o Bragi fa la descrizione di uno scudo istoriato con scene tratte
o dalla mitologia e dalla tradizione eroica che è stato regalato al
poeta.
Racconta dunque in modo poetico le varie scene contenute nello
o scudo.
Abbiamo anche l'Ynglingatal:
Il tema principale qui è quello della genealogia.
o L'Ynglingatal è la numerazione degli Yngvider, storici antenati da
o cui deriva il personaggio di Araldo Bella Chioma.
Questo tipo di poesia nasce in Norvegia durante il periodo delle
espansioni vichinghe nel 9 e 10 secolo:
1066 muore Harald Hardradi e questo segna la fine
o dell'espansione vichinga e in un certo senso della poesia scaldica,
in quanto la poesia che viene dopo la cristianizzazione ha un
problema con la poesia scaldica in quanto prevalentemente
pagana legata alla mitologia.
I poeti si trovarono dunque in difficoltà e la poesia scaldica non
o sarà più la stessa cosa.
Edda di Snorri:
Anche il poeta Snorri (1178-1241) era consapevole del fatto che
o la poesia scaldica era in declino soprattutto a causa della sua
difficoltà, essendo lui attivo nella fine del 12 e nel 13 secolo.
Lo vediamo anche nell'Edda di Snorri il declino della poesia
o scaldica:
È una sorta di manuale di poesia in cui vengono raccolte
anche poesie appartenenti a poeti scaldi diversi che magari
usavano una metrica diversa da lui.
Essendo un manuale tentava di insegnare come fare poesie
scaldiche, ma ormai questo non era più una forma di
poesia conosciuta.
Nella prima parte dell'Edda di Snorri ci sono le kenningar,
che vengono fatte per un pubblico che probabilmente non
era informato sulla poesia scaldica.
Nell'Edda di Snorri ci sono 3 parti principali:
Gulvaginning (l'inganno di Gulvi):
È un condensato di informazione sulla
mitologia nordica e sul paganesimo attraverso
la spiegazione delle Kenningar (le spiegazioni
rendono più comprensibile l'opera, che è in
prosa).
Snorri spiega qui i miti legati alle kenningar.
Il tutto è inserito in un quadro narrativo dove
si parla di Gulvi, un re svedese fittizio che
riesce ad arrivare nella dimora degli dei e fa
delle domande sulla mitologia pagana a tre
divinità, partendo dalle kenniner. Questa
struttura dialogica e' quella che maggiormente
mostra le analogie notate dal vescovo
islandese che trova il codex regius.
Skaldskaparmal (dialogo sulla creazione poetica):
Questo è un elenco di tutte le possibili kenningar, heiti e citazioni
che identificano le perifrasi poetiche usate nella poesia scaldica
per indicare persone o cose.
Questa è la parte più lunga, e Snorri mira quì a fornire una
spiegazione esaustiva delle tecniche poetiche della lingua
norrena.
Snorri per ogni tecnica che illustra porta un esempio tratto da
una tradizione poetica precedente, quindi il suo manuale è
probabilmente l'unica testimonianza di poesie e opere dell'epoca
scaldica, che si pensi fosse tramandato solo oralmente in quanto
non si trovino manoscritti e testi provenienti da questa tradizione
poetica.
Hattatal (trattato di metrica):
Era costituito da un componimento poetico contenente 102
strofe, in quanto i diversi metri della poesia norrena che Snorri
conosce erano 102, quindi a ogni strofa cambia metro, e dopo
ogni strofa c'è una spiegazione in strofa del metro adottato.
Snorri sapeva dunque lavorare bene con l'antico nordico e il suo
scopo era probabilmente quello di mettere i suoi contemporanei
o aspiranti poeti in posizione di sapersi destreggiare con la
tradizione poetica precedente in modo da non farla andare
perduta.
Nel medioevo ci si concentrava quasi solo sulla poesia latina e in
latino, quindi l'Edda di Snorri, essendo scritta in antico nordico è
straordinaria, e ci consente di dare spazio a tutte le saghe che
parlano di questa poesia.
Le saghe:
Infatti, nelle saghe esistono le saghe dei poeti - Skaldsögur:
o Sono delle saghe che raccontano la vita dei poeti e insieme
o all'Edda costituiscono la maggiore fonte per la poesia scaldica.
Il più famoso è la Egilssaga Skallagrímssonar di Egil Skallagrímson.
o È una saga che racconta le vicende del poeta Egil
Skallagrímson, che si cacciava sempre nei guai ma veniva
salvato dalla bellezza delle sue poesie.
Gran parte delle sue opere ci sono giunte all'interno della
saga a lui dedicata, ma messe ed inserite nelle vicende
raccontate, non sono messe separatamente e indicate
nell'indice.
Le opere di egil venivano inserite all'interno dei testi in
prosa della saga.
Questa saga tratta i seguenti componimenti:
Il riscatto della testa - Egil si trovava nel regno vichingo di York con il suo peggior
nemico, re Erik Asciasanguinosa. Questo poema ha questo nome perchè nella saga si
dice che Egil, recitando il poema è stato graziato.
Arinbjörn - amico fraterno di Egil che quando muore gli viene dedicato
un testo in sua memoria.
Sonatorrek (impossibilità di vendetta dei suoi figli) - Egil è anziano qui, e
si trova a casa con la figlia e lamenta il fatto che non può rivendicare la
morte dei figli in quanto uno muore di malattia e l'altro muore in un
naufragio. Qui Egil vuole lasciarsi morire ma la figlia lo convince a
"rivendicarli" scrivendo un testo dedicato a loro.
Egil è il prototipo del poeta di quell'epoca, in quanto è vendicativo ma
allo stesso tempo conosce il sentimento di amicizia e di dolore
familiare.
Nelle saghe abbiamo le Skaldkonur (poetesse donne):
La più conosciuta è l'islandese Steinunn Refsdotti e la troviamo
o nel periodo di introduzione alla cristianizzazione in Islanda.
In particolare abbiamo Fangbrandt che naufraga in Islanda, e
o nella saga di Syeinunn ci sono dei passaggi che deridono il
naufrago cristiano che non è stato protetto da Gesù in quanto è
naufragato, e dice che forse era meglio affidarsi a Thor.
Ci sono delle saghe dedicate ai re di norvegia, Heimskringla, attribuite a
poetesse donne.
Con l'inizio dell'11 secolo c'è un momento di crisi nella poesia scaldica,
e ci furono due reazioni diverse:
Snaturare la poesia scaldica evitando di usare le kenningar.
Qui non è più la forma della drupa la predominante, ma
inizia ad emergere il componimento del Flokkr, meno
articolato e più semplice in quanto non va indietro nel
periodo del paganesimo. Questa forma poetica si chiama
Dróttkvæt.
Anche la metrica cambia e inizia ad assomigliare alla
metrica usata nella poesia latina.
Questa metrica si chiama Hrynhent e veniva usata
soprattutto nella poesia tradizionale religiosa.
Hallfred Óttarsson è un poeta noto per le sue poesie
d'amore che non è convinto di convertirsi al cristianesimo.
Lui recita una strofa definita pessima dove dice che
gli scandinavi hanno sempre dedicato bellissimi versi
agli dei Pagani e ora, solo perchè il re Olaf trygrson
glielo chiede deve dedicare le sue poesie a Gesù
Cristo.
Questa strofa viene sentita dal re e Hallfred viene
obbligato a scrivere dei versi che ripudiano
forzatamente gli dei pagani.
Per questo le sue opere evitano le Kenningar e
mostrano un rifiuto totale del paganesimo.
In un suo ultimo testo il poeta esprime una paura
dell'inferno e si affida al Dio Cristiano ma rimpiange
che questa scelta religiosa ha influito sulla sua arte.
Altri poeti d'amore sono Gunnlaugr Illugason e Kormakr
Ögmundrarsson:
Gunnlaugr:
È un ragazzo con grandi capacità di diventare capo.
Parte con i vichinghi giovane e lascia casa con un capo che
lo deve formare in questioni di diritto.
Quando parte per andare dal suo padrone si innamora
della figlia di quest'uomo, Helga, ma non è sicuro di voler
rinunciare alla partenza coi vichinghi.
Il padre gli da tre anni di tempo, dove parte e si fa nemico
un'altro islandese di nome Hrapn.
Alla fine di questi tre anni Gunnaugr si trova in Inghilterra
ma non pu&