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TEDESCO

Non serve andare tanto distante, anche a Bolzano, non parlano Hochdeutsch, ma le

loro variazioni. Nel tedesco standard, bambino è “das Kind”. Se io vado in svizzera

tedesca e ascolto, lo dicono /xint/. Il tedesco svizzero conserva ancora tratti arcaici

tipici del tedesco medievale.

A Bressanone, dicono /xomm.n/ invece di /komm.n/.

I dialetti da un punto di visto diacronico, sono preziosi per capire l’evoluzione della

lingua, perché ci dicono da dove veniamo.

Il tedesco moderno è stato costruito su una varietà di tedesco quando Lutero ha scritto

la bibbia per i tedeschi. Quindi dal Suo tedesco. Ad esempio, nel dialetto suo, la /k/

rimane così, /b/ rimane tale etc.

SCANDINAVIA

Discorso un po’ più complicato. L’Islanda non ha una vera e propria varietà dalla lingua

standard.

Svezia: nella regione inferiore, vicino alla Danimarca, non parlano lo svedese standard.

Qui fino alla metà del 17° secolo, era territorio della Danimarca, poi è passata alla

Svezia. Ma questa terra è molto legata alla Danimarca. Hanno dei tratti prosodici che

sono più vicini al danese che allo svedese (la “r” uvulare, come in danese, invece lo

svedese non ce l’ha). Scuola in svedese è /sko:la/, ma in Scania mettono un dittongo al

posto della o:

In Norvegia ci sono due varianti scritte. Mentre di parlate ce ne sono molto di più. Si

utilizza lo standard scritto per capirsi senza ambiguità, ma poi a casa propria parlano

la varietà che vogliono.

Questi tre paesi (Danimarca, Svezia e Norvegia) parlano 4 lingue che in realtà molti

studiosi considerano varietà regionali della stessa lingua. Se vediamo dei testi nelle 4

lingue, una persona che conosce almeno una delle 4 non ha grossi problemi a capire

almeno genericamente le altre 3.

Ten zehn seconda mutazione consonantica.

 

Il basso tedesco non ha avuto una grande continuità dal punto di vista officiale, ma è

molto diffuso a livello dialettale (waswat; ichik).

La lingua iddish, con un’origine complessa, è la lingua degli ebrei arrivati in Europa, è

una lingua medio-tedesco con una fonologia complessa. Sebbene sia scritta con

l’alfabeto ebraico, è germanica.

Secondo la storiografia altomedievale, la Scandinavia viene descritta come luogo di

provenienza di diversi popoli: longobardi, i goti e i vandali.

Queste singole lingue come le conosciamo? Attraverso i testi. Ma i testi, come si

presentano? Il manoscritto sono gli antefatti che ci hanno consegnato i testi dal

Medioevo.

I monaci (e poi anche i laici) copiano i testi a mano: qualcuno compone un’opera e la

mette per iscritto. Non esiste una copia sola di quell’opera, ma ne esistono 5-10-100.

Venivano copiate su pergamena e poi verso il tardo medioevo su carta.

Hildebrandslied: può essere di grande aiuto se voglio vedere com’erano fatti i dialetti

altotedeschi antichi. Cerco un testo del genere. Come si presentava? Come la foto che

ha messo. Ha una copertina, fogli interni. Questo è un foglio (pagina) del canto.

Foglio di guardia: la pagina subito dopo la copertina di fronte o di retro.

Troviamo delle macchie, che a volte rendono complicata la lettura.

Lezione del 25/09/2018

Moodle: materiali; introduzione sulle lingue germaniche che contiene quanto ha

illustrato a lezione.

Prima Legge di Grimm

Cuore: heart (inglese), Herz (tedesco), hjärta (svedese), hjarta (islandese). Hanno una

radice comune. L’unica differenza è che il tedesco con termina con /t/ ma con /ts/

perché nel corso del tempo ha subito la seconda mutazione consonantica (ne

parleremo più avanti). Per lo svedese e l’islandese troviamo invece un dittongo,

sviluppato dopo, in quanto nella radice c’era una vocale solo.

Partiamo dal protogermanico, poi le varie lingue si sono modificate e si sono staccate

tutte le lingue da cui poi deriveranno il tedesco, l’inglese, lo svedese usw. Del

protogermanico non sappiamo niente di certo, perché è una lingua ricostruita.

Di una lingua, abbiamo sostanzialmente due momenti:

- la fase documentaria (manoscritti usw)

- la fase precedente (quando non c’era una documentazione scritta, quindi è

essenzialmente ricostruita).

La prima legge di Grimm, la chiamiamo legge perché è una legge fonetica. Una legge

fonetica è una constatazione fatta a posteriori dell’esistenza di un comportamento

linguistico, in senso ampio, regolare.

Nota: ad esempio che nelle lingue romanze, alcune parole iniziano con la lettera “p”,

mentre nelle lingue germaniche avrò la lettera “f”.

Ci aiuta a spiegare il perché il protogermanico, nella nostra ipotesi, sia diverso dal

protoindoeuropeo, come si è distinto.

Nel 1800, Jakob Grimm, formula un ragionamento sulla differenza tra le lingue

germaniche antiche e arriva a formulare questa “regola”.

Cosa riguarda la prima mutazione consonantica? Solo le OCCLUSIVE.

/p/ è un suono occlusivo (m.a.), bilabiale (p.a.), sordo.

Nel protoindoeuropeo si pensa ci fossero anche delle sono aspirate (/bh/ ovvero /b/

+ /h/ aspirata, /dh/, /gh/)

Dal file:

All’indeuropeo /p/ si oppone il germanico /f/. Quindi dall’occlusive, passiamo alle

fricative. (i linguisti dopo Grimm si sono accorti che c’è questo passaggio in modo

regolare)

Curiosità:

i. La runa corrisponde solo al th sordo o anche a quello sonoro? In genere

solo a quello sordo ma ci sono in alcuni manoscritti dei riferimenti

della stessa runa anche al suono sonoro.

ii. La /t/ e /d/ in italiano solo dentali, mentre in inglese e tedesco sono alveolari.

In protogermanico si pronunciano come dentali o alveolari? Viene

ricostruita come interdentale

Legge di Vermer

La legge di Vermer riguarda solo la prima isoglossa: se l’occlusiva sorda la si trova in

ambito diverso (e.g. tra due vocali) e l’accento viene posto dopo (quindi non sono

precedute dall’accento), allora in germanico il suono non diventerà un fricativo sordo,

ma sonoro.

Rag. Mecc. [serve la protolingua per spiegare come mai nelle lingue germaniche

attestate è così]

Verbi deboli= regolari ex. Love Loved accomunate per fare

preterito aggiungono un suffisso con

Erroneamente irreg. Kaufen Kaufte elemento dentale.

Köpa Köple

Nelle lingue germaniche, l’accento tende a fissarsi sulla sillaba radicale, non

necessariamente la prima (declinazione lessicale della parola)

Inglese: meno perché più misto

Tedesco: meno

Islandese: più radicale

16 ottobre NO LEZIONE

30 ottobre lezione con collega svedese.

 Lezione del 02/10/2018

Etnogenesi: la genesi di un popolo. È necessario ricordare che il tempo da cui partiamo

per ricostruire il mondo germanico non è ricco di testi scritti. Abbiamo documentazione

(su pietra o oggetti) delle lingue germaniche antiche attraverso le rune.

SLIDE Etnogenesi.

2) Non abbiamo certezze, ma riusciamo ad avere un’idea piuttosto precisa. I dati che

abbiamo sono vari (archeologici, linguistici) sono molto diversi. La filologia è

estremamente diversificata al suo interno, si avvale di molte discipline diverse. I dati li

abbiamo, ma interpretarli è estremamente complesso.

Come facciamo a sapere se e dove ad un certo punto c’era un luogo dove abitavano

questi germani? Abbiamo dei dati eterogenei che bisogna interpretare, senza però

avere certezze.

3) Zona in rosso: zona di insediamento germanico. A metà del primo millennio a.C.

abbiamo un’area che si distingue dal punto di vista archeologico dalle altre circostanti

perché era insediata dai germani. Non abbiamo certezze, ma è altamente probabile

che vivessero lì perché ci sono stati dei ritrovamenti in questo posto. Tutta la zona

della cartina è stata definita “cerchia nordica” ovvero zone dove abbiamo elementi

che riconduciamo alla cultura nordica.

4) Dato linguistico: i nomi di luoghi o fiumi sono prettamente germanici nella zona

della cartina. Le culture archeologiche sono molto espansive, quindi se a Jastorf

abbiamo ritrovamenti germanici non vuol dire esclusivamente che ci fossero i

germanici.

5) Non vuol dire che se ci sono ritrovamenti germanici in una determinata zona ci

fossero solo i germani in quella zona.

6) Se oggi guardiamo quella zona in termini toponomastici e notiamo omogeneità NON

vuol dire nulla di assoluto la situazione odierna potrebbe non essere uguale a quella

originaria.

Abbiamo un’incertezza sul dato linguistico scritto (non esistono documenti in

protogermanico), non abbiamo certezza sulla locazione nel determinato momento

storico.

La Svezia e la Danimarca sono importanti perché la grande maggioranza della

documentazione runica che abbiamo deriva da questi luoghi. Abbiamo circa 6500

documenti runici e di questi, circa 3600 in Svezia, il resto sparsi. L’esistenza di

documenti scritti runici nella Scandinavia meridionale è molto importante.

Abbiamo moltissimi scritti in Scandinavia, ma quello che abbiamo ora noi è circa il

10% della quantità originaria.

Almeno una parte di questi germani continentali vengono in contatto con il mondo

romano;

invasioni barbariche NO, epoca di migrazioni dei popoli Völkerungswanderzeit.

I germani ad un certo punto entrano nel mondo romano, e sono quelli che hanno

creato più problemi ai romani. Abbiamo una figura di condottiero citata da Tacito, nei

suoi annali.

Tacito ha scritto per noi due opere importanti:

- Germania

- gli Annali

Nei suoi annali racconta di un condottiero germanico che fa il suo ingresso nella scena

internazionale, sconfiggendo brutalmente l’esercito romano nel 9 d.C., il cui nome è

Arminius.

Battaglia della foresta di Teutoburgo: a capo di una coalizione di tribù germaniche

annientò, con l’inganno e il tradimento, tre intere legioni comandate da Publio Quintilio

Varo, difendendo così la libertà dei Germani, minacciati da Roma all’apice della sua

potenza.

Arminius è diventato, durante il periodo Nazista in Germania, un emblema della

tedeschità.

Una parte cospicua dell’identità tedesca si sia vista, prima di Hitler, in questa figura,

perché è colui che è riuscito a sconfiggere l’esercito romano.

Chi era storicamente Arminius?

Visse tra il 16 a.C. al 21 d.C. (venne assassinato dai suoi sudditi, che temevano il suo

crescente potere) era già parte integrante dell’esercito romano, collaborava, e quindi

la sconfitta dello stesso è stata vista anche come tradimento. I germani fanno la

comparsa militare nel I secolo dopo cristo grazie a questo condottiero.

Di Armini

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
22 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/15 Filologia germanica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher franciid di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia germanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bampi Massimilaino.