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Il Bello nel Rinascimento:
Il Bello in questo periodo si estende oltre la semplice bellezza fisica a comprendere anche
● la bellezza delle virtù e delle qualità morali. La bellezza non è più solo oggettiva ma anche
soggettiva, espressione delle emozioni e delle reazioni individuali.
In questo contesto, la poesia diventa un campo privilegiato per esplorare la verità e la
● bellezza. La poesia non è più solo un'imitazione della realtà, ma un atto creativo che
"vela" la verità, presentandola sotto forma allegorica.
La Poetica di Petrarca e Boccaccio:
La poesia viene vista come un mezzo per esprimere l’interiorità umana e per rivelare
● verità nascoste attraverso l’allegoria.
La finzione, secondo Petrarca e Boccaccio, non è inganno, ma un modo di rappresentare la
● realtà in forma simbolica. La poesia è così vista come una forma di espressione artistica
che ha un valore estetico, ma anche morale.
Il Ruolo dell’Arte:
L’arte non è più solo un mezzo di rappresentazione religiosa, ma un campo in cui la
● bellezza e la creatività individuale possono emergere. La bellezza e l’arte, per Petrarca e
Boccaccio, sono legate alla virtù, alla moralità e all’espressione delle emozioni umane.
Differenze rispetto alla concezione medievale:
La bellezza viene ora intesa come una reazione soggettiva e non più come una qualità
● universale e trascendentale. L’arte, pur mantenendo un legame con le regole e la tecnica,
si distingue per la libertà creativa e per la capacità di esprimere l’individualità dell’artista.
La poesia, in particolare, assume un ruolo centrale nella rivelazione della verità, e non più
● come una mera imitazione del mondo naturale.
Rinascimento
Il Rinascimento, che si estende generalmente tra il 1400 e il 1600, segna un periodo di
rinnovamento culturale, filosofico e artistico, riscoprendo e rivisitando la filosofia classica, in
particolare il platonismo, il neoplatonismo e l'aristotelismo. Esso si caratterizza da un
cambiamento radicale di paradigma che sposta l'attenzione da una visione trascendentale a una
più focalizzata sulla vita terrena, e contemporaneamente vede un aumento della laicizzazione
della cultura, pur mantenendo una centralità del papato.
Le due principali caratteristiche del Rinascimento sono:
Individualismo: l’ascesa di grandi personalità che vengono riconosciute come
● protagoniste uniche del loro tempo.
Naturalismo: un interesse crescente per il mondo materiale e temporale, a scapito delle
● visioni trascendentali.
Il termine "Rinascimento" si riferisce principalmente a due aspetti:
Renovatio hominis: il rinnovamento dell'umanità, un'interpretazione storica e culturale
1. del periodo.
Renovatio antiquitatis: il ritorno e il rinnovamento dell'antichità, un periodo di grande
2. splendore culturale.
L’arte rinascimentale si distingue per la sua aspirazione scientifica, con una forte attenzione
alla matematica, alla geometria e all'ottica, applicate nella creazione artistica. La prospettiva
artificiale diventa un elemento centrale dell'arte, trasformando la pittura da una pratica
meccanica in una forma d'arte intellettuale. Gli artisti sono visti come creatori e scienziati.
Autori principali:
Nicola Cusano (1401–1464): Filosofo platonico che vedeva la bellezza come una
● qualità dell'idea, non dell'oggetto. Per lui, l'arte è un’attività creativa che unisce la materia
e la forma, partendo dalla mente dell'autore.
Leon Battista Alberti (1404–1472): Sostenitore del naturalismo, Alberti collega il Bello
● a principi razionali e intuitivi, dando importanza a armonia ed emozioni come elementi
da incorporare nell'arte.
Leonardo Da Vinci (1452–1519): Artista e pensatore che vedeva la pittura come un
● accesso conoscitivo, unendo scienza, matematica e filosofia. La pittura per Leonardo è
un'arte che cerca di imitare la realtà e dare un accesso più profondo alla verità. La figura
del pittore si avvicina a quella del divino, grazie alla sua capacità di riprodurre la realtà
sotto una nuova forma. David Hume
David Hume (1711–1776) è un filosofo scozzese considerato uno dei principali esponenti
dell'empirismo. La sua filosofia dell'estetica si concentra sull'importanza del sentimento
nell’esperienza estetica. Secondo Hume, il giudizio estetico non si basa su proprietà intrinseche
degli oggetti, ma sullo stato percettivo del soggetto. L’idea che "il Bello è negli occhi di chi
guarda" sintetizza la sua visione soggettiva dell'estetica.
Punti chiave della sua estetica:
Sentimento e universale: Hume sostiene che esistano giudizi estetici universali, ma che
1. essi dipendano dal sentimento e dall’esperienza individuale. Anche se le persone
potrebbero avere gusti diversi, c'è un consenso sociale che stabilisce i gusti "superiori",
quelli condivisi da una cultura.
Immaginazione: L’immaginazione è fondamentale per il processo estetico, poiché
2. permette di entrare in empatia con gli altri e di fare delle previsioni su ciò che potrebbe
suscitare piacere.
Bello e Utilità: La bellezza può essere vista come una qualità che provoca piacere, simile
3. a quella che deriverebbe dall'utilità di un oggetto. L’estetica per Hume è legata alla
simpatia, un fenomeno che consente agli esseri umani di comprendere e condividere le
emozioni altrui.
Arte e conoscenza:
Hume crede che l’arte non possa essere considerata una rappresentazione della realtà oggettiva,
in quanto non ha una base scientifica o geometrica. In questo senso, l'arte non ha il fine di
portare alla conoscenza, ma piuttosto di provocare una risposta emotiva nel soggetto. Il pittore,
quindi, non è un "scienziato" che cerca verità oggettive, ma un artista che suscita piacere
attraverso la sua percezione e la sua espressione.
La "Regola del Gusto":
Nonostante il gusto sia soggettivo, Hume riconosce la necessità di una regola del gusto, un
criterio condiviso che permette di distinguere i gusti "superiori" da quelli "inferiori". I "uomini di
gusto" sono coloro che, grazie alla superiorità delle loro facoltà, sono in grado di riconoscere e
apprezzare la bellezza in modo più raffinato rispetto agli altri. Il gusto diventa così un indicatore
sociale, un fenomeno che emerge dall’esperienza collettiva e non da una semplice razionalità.
Alexander Baumgarten
Biografia e contesto
Nascita e morte: 1714 a Berlino e 1762 a Francoforte.
● Contributo principale: Fondatore della disciplina dell'Estetica, introducendo il concetto
● di "Estetica" come scienza filosofica.
Concetti chiave:
Bellezza e Verità: Baumgarten sostiene che il Bello è l'analogo del Vero. Entrambi sono
1. legati all'estetica e alla logica: il bello risponde all'estetica, mentre il vero risponde alla
logica.
Estetica: La conoscenza sensibile viene descritta come una forma di conoscenza che
2. non arriva alla verità, ma la fa conoscere attraverso sensazioni, percezioni e memoria.
L'estetica è quindi definita come una scienza che riguarda la conoscenza sensibile,
distinguendola dalla conoscenza intellettuale.
Arte: Baumgarten considera l'arte come una forma di conoscenza razionale e
3. conoscitiva. Non è irrazionale, ma segue principi che possono essere spiegati
razionalmente. L'arte non è solo un'esperienza sensoriale, ma un modo per arrivare a una
conoscenza più profonda attraverso la sensibilità.
Poesia: Per Baumgarten, la poesia è un "analogo della ragione", un linguaggio sensibile
4. che rappresenta e comunica la verità attraverso immagini sensibili, emozioni e suoni. La
perfezione di un poema risiede nella relazione tra le parole, le immagini che suscitano, e il
loro potere espressivo.
Differenza tra Estetica e Logica: Baumgarten non vede una grande differenza tra
5. intelletto e senso, ma una differenza di chiarezza. La conoscenza sensibile è "oscura" e
meno chiara rispetto alla conoscenza razionale, ma ha un valore autonomo, in quanto si
occupa del particolare concreto, mentre la logica riguarda l'universale astratto.
Evoluzione del concetto di Estetica:
Baumgarten introduce l'estetica come la scienza della conoscenza sensibile, ma il
● termine subirà una trasformazione, come nel caso di Kant, che lo riduce a studio delle
condizioni a priori della conoscenza sensibile.
Edmund Burke & Charles Batteux
Edmund Burke (1729 - 1797)
Bellezza e Sublime:
1. Bellezza: Burke definisce la bellezza come qualcosa che è ben formato ed
○ esteticamente gradevole.
Sublime: È ciò che provoca paura e terrore, ma affascina. Oggetti che suscitano
○ emozioni forti, come il terrore, sono esempi di sublime. L’esperienza del sublime
non deriva dalla contemplazione dell'oggetto in sé, ma dalla consapevolezza della
distanza tra il soggetto e l'oggetto che evoca paura.
Gusto e Passioni:
2. Burke enfatizza che la bellezza non riguarda l'intelletto, ma il sentimento e il
○ giudizio estetico è legato alle passioni fondamentali, come la paura.
Il gusto è quindi naturale, e il piacere o il dolore che un oggetto provoca in una
○ persona deve essere comune a tutti gli esseri umani.
Origine delle idee del Bello e del Sublime:
3. Le nostre idee di bellezza e sublime si originano da cause diverse:
○ Formali: Relazionate alla passione, come l'amore.
■ Materiali: Le caratteristiche degli oggetti (grandezza, morbidezza, ecc.).
■ Efficaci: L'effetto che l'oggetto provoca in noi.
■ Finali: Provvidenza divina.
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Regola dell'arte:
4. Burke suggerisce che l'arte non può essere descritta tramite regole oggettive, ma
○ deve essere compresa in relazione al soggetto che la percepisce. L'arte non si
conforma a regole fisse; il giudizio estetico dipende dall'esperienza e dal sentimento
umano.
Charles Batteux (1713 - 1780)
Tipologie di arte:
1. Arte dei beni primari: L'arte come utilizzo diretto della natura.
○ Arte come fonte di piacere: L'arte che ripulisce la natura per trovare piacere
○ estetico.
Arte come imitazione della natura: Le belle arti che imitano la natura, ma con
○ una distanza critica che consente di apprezzarne certi aspetti.
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