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Sistemi territoriali particolari e tecniche di analisi

4. Elementi principali della Città Metropolitana o dei Sistemi Metropolitani

Gli enti erano sempre stati comuni, province e regioni.

Viene introdotto il termine "città metropolitana" perché c'erano città rare, pregiate e importanti con deifuori quota e poi c'è sempre stata una discussione sulle province (tenere o abrogare).

La città metropolitana era un'alternativa alla provincia.

Il concetto di città metropolitana viene introdotto per la prima volta dalla L.R. 142/1990, una grande riformadell'ordinamento degli enti locali. Per la prima volta in Italia si potevano individuare delle città metropolitane.

Tale concetto è stato poi implementato dalla L. 56/2014, nota come legge Delrio, che ha stabilito 10 cittàmetropolitane sulla base di una soglia minima di un milione di abitanti, e ha disciplinato la sostituzione

delle aree vaste, le province e le città metropolitane assumono un ruolo fondamentale nella pianificazione e nella gestione del territorio. Queste entità amministrative sono responsabili di coordinare le risorse e i rapporti tra i comuni, agendo come intermediari tra il livello locale e quello regionale. La legge Delrio ha introdotto il concetto di area vasta, riducendo il numero di città metropolitane e stabilendo una soglia minima di abitanti per poter ottenere questo status. In particolare, possono diventare città metropolitane tutti quei territori che superano 1 milione di abitanti. L'idea di area vasta si basa sulla visione di un territorio organizzato in reti relazionali, che vanno oltre i confini comunali e che spesso sono troppo limitati dal punto di vista geografico ed economico. L'obiettivo è quello di creare ambiti territoriali di dimensioni più ampie e complesse, senza però arrivare al livello regionale. In conclusione, il concetto di area vasta rappresenta un importante strumento di pianificazione e gestione del territorio, che permette di superare i limiti delle singole amministrazioni comunali e di favorire una visione più ampia e integrata del territorio.delineare come nuove realtà amministrative. L'obiettivo di queste nuove configurazioni amministrative è quello di favorire un maggiore ampliamento dei comuni attraverso meccanismi di fusione. Questo permette lo sviluppo delle città metropolitane, seguendo una logica europea basata sui grandi agglomerati urbani. Le città metropolitane sono state create per sostituire le province, le quali si basavano su una continuità amministrativa storica, ma prive di aspetti legislativi ed economici significativi. Attualmente, in Veneto, l'unica città metropolitana è quella di Venezia, ma stanno emergendo anche altri sistemi metropolitani nella regione. Questi sistemi si sono sviluppati grazie a una fitta rete di collegamenti negli ultimi anni e stanno assumendo sempre più importanza dal punto di vista amministrativo, legislativo e politico.

rinforzare costantemente. Si tratta per esempio del sistema PATREVE (Padova-Treviso-Venezia) di circa 450 mila abitanti e Verona con Brescia.

Gli elementi principali delle città metropolitane sono:

  • Massa
  • Servizi
  • Funzionamento reale
  • Rango elevato
  • Possono essere più o meno grandi e avere forme diverse

Elementi necessari affinché esista una vera e propria area metropolitana sono, in particolare, la presenza di una rete di trasporti che colleghi tra loro i diversi ambiti urbani e la presenza di forti interazioni economico-sociali all'interno dell'area stessa.

60. Territorio, Ambiente e Paesaggio, definizioni e differenze principali

Territorio, ambiente e paesaggio sono tre termini che spesso vengono usati impropriamente come sinonimi. Fino ai primi anni del '900 il termine ambiente non era utilizzato, perché non si considerava il problema ambientale come invece lo si considera oggi. Valerio Romani nel suo saggio 'Il Paesaggio. Teoria e

Pianificazione’ (prima pubblicazione nel 1994) da una precisa definizione dei tre termini. Romani sostiene che i tre termini esprimono tre concetti diversi, è come se fossero tre insiemi, tre contenitori:

  • Il primo, quello più piccolo, contiene il territorio: supporto fisico della terra dove si vive, della natura con tutto quello che ci sta sopra ed è un concetto totalmente fisico, è la pura fisicità, è ciò che riesco a rappresentare su una cartografia, è l’insieme dei luoghi dove si vive;
  • Il secondo insieme è l’ambiente: è l’insieme del territorio più tutte le relazioni umane, i processi in atto che trasformano il territorio e gli eventuali effetti che si producono nel territorio a causa dell’uomo e che lo alterano e lo modificano (inquinamento, aumento della temperatura). La questione ambientale nasce dal secondo dopoguerra in poi. Nell’ambiente abbiamo elementi quasi totalmente materiali.

L'ambiente relativo ad un soggetto si definisce come l'insieme degli elementi e dei processi appartenente al paesaggio con i quali il soggetto intrattiene una o più relazioni determinabili, nonché l'insieme delle relazioni stesse.

L'ambiente è inteso come l'insieme del territorio e di tutti gli effetti dell'uomo su esso come processi di trasformazione e realizzazione.

AMBIENTE = T + U

L'insieme più grande di tutti è il paesaggio che comprende l'ambiente più l'aspetto culturale dell'uomo (componente immateriale).

Si tratta di un aspetto che va oltre la fisicità dell'uomo e cioè l'estetica, la psicologia, la letteratura, le motivazioni.

Il paesaggio è l'aggregazione di più alto livello organizzativo di insiemi viventi complessi. Come tale, è costituito da sistemi dinamici di ecosistemi, che evolvono in un processo integrato di coazioni e

interazioninaturali e antropogene.

PAESAGGIO = (T + U) + CULTURA.

Nel passaggio da ambiente a paesaggio passiamo da componenti materiali a componenti immateriali (es.cultura). Quindi per certi aspetti la difficoltà cresce passando dal territorio, all’ambiente fino al paesaggio;quindi, è molto più complesso un piano paesaggistico rispetto a un piano territoriale perché oltre a doverpianificare la mera fisicità, deve pianificare anche gli aspetti culturali.

- Legato al territorio vi è la pianificazione o il piano territoriale: sui processi di sviluppo sociale ed economicodistribuiti in un certo spazio geografico in qualche modo delimitato;

- Legato all’ambiente vi è la pianificazione ambientale: sui processi costitutivi di un determinato paesaggio,ma in relazione con soggetti specifici;

- Legato al paesaggio vi è la pianificazione paesaggistica: su un’entità globale, complessiva ed ecologicamenteunitaria

61. La differenza tra GIS e SIT

GIS è l'acronimo inglese di Geographic Information System, SIT è l'acronimo italiano di Sistema Informativo Territoriale.

Un GIS è un sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, l'inserimento, l'analisi e la rappresentazione grafica di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti). Il GIS è composto da una serie di strumenti software per acquisire, memorizzare, estrarre, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale. Si tratta di un sistema informatico in grado di produrre, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche. Il GIS può essere rappresentato dal Software e dagli strumenti che permettono l'elaborazione e la manipolazione dei dati geometrici georeferenziati, che sono memorizzati in strutture dati del tipo Database Relazionali.

Il GIS è un software che si utilizza per i dati cartografici. Per la rappresentazione dei dati in un sistema informatico occorre determinare un modello rappresentativo flessibile che si adatti ai fenomeni reali. Nel GIS abbiamo tre tipologie di informazioni:

  • Geometriche: relative alla rappresentazione cartografica degli oggetti rappresentati; quali la forma (punto, linea, poligono), la dimensione e la posizione geografica;
  • Topologiche: riferite alle relazioni reciproche tra gli oggetti (connessione, adiacenza, inclusione ecc...);
  • Informative: riguardanti i dati (numerici, testuali ecc...) associati ad ogni oggetto.

Il GIS prevede la gestione di queste informazioni in un database relazionale. L'aspetto che caratterizza il GIS è quello geometrico: esso memorizza la posizione del dato impiegando un sistema di proiezione reale che definisce la posizione geografica dell'oggetto. Il GIS gestisce anche la loro posizione, o in singoli file.

Contemporaneamente i dati provenienti da diversi sistemi di proiezione e riferimento (es. UTM o Gauss Boaga). A differenza della cartografia su carta, la scala in un GIS è un parametro di qualità del dato e non di visualizzazione. Il valore della scala esprime le cifre significative che devono essere considerate valide delle coordinate di georeferimento.

I GIS costituiscono la componente informatica del SIT. Sono i contenitori delle informazioni territoriali che, opportunamente gestite, conducono alla realizzazione di mappe tematiche relative ai molteplici aspetti del territorio: mappe catastali, carte geoambientali, carte tecniche regionali, ecc...

Quindi i GIS sono utilizzati dai tecnici, esperti nel loro utilizzo, che ben conoscono gli strumenti, gli analisti che, dopo aver ben studiato il problema applicativo, interagiscono con l'utente, gli amministratori di sistema, che gestiscono le risorse hardware e software e i responsabili di progetto destinati al coordinamento.

I SIT sono strumenti di analisi e di decisione, organizzati in un complesso di procedure, per l'acquisizione e la distribuzione dei dati, nell'ambito di un'organizzazione in grado di fornire informazioni, finalizzate allo sfruttamento razionale delle risorse. I SIT risultano essere molto efficienti per affrontare i problemi di governo del territorio. Il compito essenziale di ogni Sistema Informativo Territoriale consiste nel rendere il dato, precedentemente accertato e verificato, capace di fornire un messaggio significativo. L'informazione, per essere fruibile, deve essere accessibile e correttamente utilizzata, di semplice comprensione per consentirne l'utilizzo per la soluzione dei diversi problemi territoriali. Indica il complesso di uomini, strumenti e procedure che permettono l'acquisizione e la distribuzione dei dati. Il "sistema informativo" è indipendente da qualsiasi automatizzazione: infatti esistono da secoli.

sviluppati da organizzazioni la cui ragion d'essere è la gestione d'informazioni (es: servizi anagrafici e banche), indipendentemente dal supporto utilizzato (cartaceo, informatico, ec...)
Dettagli
A.A. 2022-2023
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AlessandroBorgato di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica e pianificazione urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Boschetto Pasqualino.