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PRINCIPALI DIFFERENZE TRA LA PIAZZA STORICA e QUELLA MODERNA: FARE ESEMPI

Fino al 1800 la piazza è considerata il luogo centrale in cui si intersecano i principali assi viari di collegamento (fori romani), dotata di monumentalità, luogo d'incontro e accesa vitalità dove si concentrano varie funzioni (commerciale, politica, religiosa). Col tempo, soprattutto nell'area mediterranea, la piazza (poi le piazze visto che iniziano a differenziarsi i nuclei funzionali) viene delimitata da edifici importanti e curati sotto l'aspetto architettonico: diventa fulcro e nucleo della città.

Col seguente inurbamento causato dalla Rivoluzione Industriale, nel 1800 la piazza perde importanza a causa della modifica dei trasporti e dei nuovi piani urbanistici: la viabilità viene allargata, la comunità viene decentrata e le attività principali vengono dislocate. La piazza perde la relazione con gli edifici che la circondano a causa delle

variazioni urbanistiche e viene ridotta a un luogo di momentanea attesa e di transito: non è più il luogo vissuto dalla comunità, d'incontro e scambio. Esempi di piazze storiche in Italia sono: Piazza delle Erbe a Verona, Piazza dei Signori a Padova, le piazze dei paesi dell'Italia Centrale (Pienza, S. Gimignano). Piazze moderne sono quelle modificate nella storia: Piazza Notre Dame a Parigi e Placa de Catalunya a Barcellona. 30) DIFFERENZE PRINCIPALI TRA IL METODO DI KEVIN LYNCH e EDWARD CULLEN Il metodo di Lynch è analitico e oggettivo: studia i risultati ottenuti dalle domande rivolte alla popolazione e dai disegni della struttura cittadina redatti prima dagli abitanti e poi da esperti. Dal confronto tra le 2 planimetrie individua i caratteri funzionanti e non della città considerata per la pianificazione sulla base di 5 categorie (margini, percorsi, nodi, riferimenti, quartieri) e sul concetto di figurabilità: i risultati mostranocaratteri che evocano immagini potenti nell'osservatore per aiutarlo nell'orientamento. Con questo metodo si organizza una struttura urbanistica chiara e di facile comprensione. È interessato alla struttura dell'intero nucleo cittadino e al suo funzionamento. Cullen utilizza un metodo diretto e soggettivo: indaga gli spazi urbani attraverso schizzi e cerca di capire in che modo i luoghi sono relazionati tra loro ponendo attenzione agli elementi che causano variazione e che quindi determinano la successione di viste seriali utili per memorizzare un percorso e suscitare emozioni e ricordi nell'osservatore. È più concentrato sulla qualità degli spazi e la loro percezione, elementi essenziali per la progettazione e la riqualificazione. È interessato ai luoghi visibili e alle loro piccole relazioni. 31) LA VILLA RADIEUSE DI LE CORBUSIER Nel 1935 Le Corbusier progetta una città per un milione e mezzo di abitanti mai realizzata, che

è alla base per la definizione dell'urbanistica del Movimento Moderno. Introduce lo strumento della zonizzazione per dividere il territorio in aree a maglia regolare aventi la stessa funzione: individua le zone produttive (a sud), le zone di amministrazione/governo del territorio/servizi principali (a nord in prossimità della stazione ferroviaria e dell'aeroporto) e le zone residenziali (tra le altre 2 protetta da una fascia di verde dell'industria). Per la residenza riprende i 5 punti dell'architettura progettando alti edifici in linea composti da cellule abitative e contenenti servizi pubblici e collettivi. Hanno un andamento a zig-zag per permettere una maggiore insolazione, ventilazione e un diverso rapporto col verde. Vengono progettati seguendo gli standard di densità e rapporto con gli spazi aperti. Tali edifici devono essere circondati da ampie zone verdi in cui sorge la viabilità che può passare sotto agli edifici grazie

all'uso dei pilotis. Le strade viarie si differenziano in base alla velocità: quelle veloci sono sollevate su pilotis e tagliano diagonalmente il tessuto, c'è un reticolo regolare di strade principali e secondarie per i veicoli e percorsi pedonali protetti da pensiline. Prevede la metropolitana nel sottosuolo e una ferrovia esterna. 32) IL RING DI VIENNA La situazione di Vienna nel 1857 è data dalla presenza della città vecchia racchiusa da una 1° cerchia di mura e una larga fascia di terreno esterna (500-1000 m) definita "Glacis", lasciata libera dall'edificazione per esigenze militari. Intorno si sviluppano i quartieri più recenti. Nel 1857 viene emanato un editto reale per la demolizione della 1° cinta muraria. Nel 1858 viene indetto un concorso per rendere Vienna una capitale imperiale dove si richiede la risistemazione urbanistica del Glacis e della zona delle vecchie mura. Il progetto vincitore prevede la

realizzazione di un anello costituito da un viale di circolazione alberato su cui si affacciano i nuovi edifici pubblici e/o monumentali (Università, Musei, Rathaus, Votivkirche, Reichstag, Neue Hofburg) collegati mediante spazi aperti e viali. Il terreno restante viene lottizzato e venduto a privati come edificabile. Si disegna un nuovo sistema connettivo dove lo spazio aperto urbano diventa elemento strutturante, principio organizzatore dei luoghi centrali della città e regolatore della viabilità principale. È un esempio importante di riqualificazione delle zone adibite a un cambio di funzione.

33) LA PARIGI DI HAUSSMANN

La trasformazione di Parigi a causa degli interventi urbanisti di Haussmann del 1852-1860 porta alla formazione di una moderna capitale imperiale. Gli interventi decisi e programmati dallo Stato vengono realizzati dagli imprenditori tramite finanziamenti esterni e si avvalgono della legge sull'esproprio per pubblica utilità. Lo

Lo scopo è creare una città più sicura e pulita modificandone la viabilità, inserendo i moderni servizi e infrastrutture e collegando i punti principali aumentando la monumentalità complessiva. Realizza una grande rete di tracciati viari (Boulevards alberati e Avenue più contenute) che collegano le piazze e i monumenti più importanti: aumenta l'aerazione, favorisce il controllo politico della città e agevola la circolazione. Gli assi principali sono la Grande Croce (il cardo e il decumano si intersecano in Notre Dame). Inserisce marciapiedi, nuove pavimentazioni, impianti di illuminazione pubblica e reti di fognature interrate. Lungo le strade riprende la legge del 1807 che prevede l'allineamento dei palazzi lungo una linea retta: le architetture devono assomigliarsi e in presenza di un incrocio viene eseguito un taglio sull'edificio per favorire la circolazione. Nuove piazze circondano gli edifici di pregio.

peraumentarne la grandezza e grandi piazze vengono sistemate come connessione tra i Boulevards, prevede la realizzazione di nuovi edifici di pregio (Opera) e pensa al decongestionamento del centro città (dove la densità è elevata) preferendo un'espansione a nord-est spostando macelli, cimiteri e le classi più povere: prevede la formazione di nuovi Arrondissement. Collega le stazioni ferroviarie esterne (anche di nuova costruzione) tramite assi viari: diventano le porte della città che permettono il collegamento di Parigi con la Francia. Per il verde costruisce nuovi parchi pubblici distinti per classi con l'aiuto di Aplhand e degli Squares per i quartieri: Bois de Boulogne e Bois de Vincennes. 34) LA CITTÀ GIARDINO DI HOWARD Una risposta ai problemi della città industriale è la proposta di Ebenezer Howard con la teoria della città giardino a fine 1800. Partendo dal problema della congestione della metropoli unisce ivantaggi della vita di città (possibilità d'impiego, servizi) con quella di campagna (relazioni sociali, calma, vita sana) all'interno di un'unica realtà autosufficiente. Pensa a un impianto radio-centrico formato da strade a raggiera costituite da Boulevards alberati e Avenue ad anello che individuano settori da destinare alle varie funzioni. Partendo dal centro ci sono: rotonda di smistamento, edifici pubblici, parco, Palazzo d'Inverno e magazzino commerciale (sul modello del Crystal Palace), residenze, Grande Avenue coi servizi, residenze, fabbriche non inquinanti, depositi, rete ferroviaria e terreni agricoli. Le città giardino autonome sono collegate tra loro e con la metropoli vicino a cui sorgono per decongestionarla attraverso ferrovie e grandi reti viarie. Per il modello edilizio predilige l'uso di quartieri al cui interno sorgono villette monofamiliari basate sul cottage inglese, dotati di ampi spazi verdi e collegati da.marciapiedi (bassa densità). La teoria della città giardino viene considerata da molti ed è la base di altre scuole di pensiero o un modello per interventi urbanistici: le città satellite sono riprese nell'urbanistica del nord Europa (Inghilterra). Vengono realizzate città satellite sul modello di Howard per decongestionare la metropoli di Londra e bloccarne la crescita: non sono autonome, ma dipendono dalla metropoli (Letchworth e Welwyn).
35) LA CITTÀ INDUSTRIALE DI TONY GARNIER
La città viene pensata per 35 mila abitanti e si articola per parti funzionali separando la zona industriale da quella residenziale che si organizza lungo il grande asse viale centrale est-ovest percorso dai mezzi pubblici. Il sistema infrastrutturale, stradale e ferroviario è il fulcro del nuovo insediamento, mentre le grandi attrezzature sono disposte nel territorio circostante. Le zone sono distinte per locazione anche altimetrica:
Zona industriale: in pianura,

vicino al fiume e a sud della ferrovia posizionata sottovento;

Zona residenziale: scacchiera allungata posizionata nel centro su un rilievo separato dalla zona industriale da una fascia verde e dalla ferrovia. All'interno si sviluppano i servizi di quartiere (scuole). C'è una bassa densità edilizia con case unifamiliari disposte in isolati lunghi e stretti, mentre le alte case plurifamiliari si trovano solo vicino alla ferrovia;

Ospedale e attrezzature sanitarie collocate nella zona collinare a nord della città, insieme alle attività rurali.

Le strade sono distinte in base al tipo di traffico con specifica distinzione tra percorsi veicolari e pedonali. L'arteria principale est-ovest è larga, per veicoli veloci, lenti e ferrovia. Altre strade si trovano in direzione nord-sud e sono perpendicolari all'arteria principale (predispone marciapiedi e alberature) e altre vie parallele est-ovest distribuiscono i lotti residenziali.

36)

20 che modifica l'articolo 114 della Costituzione italiana, riconoscendo le città metropolitane come enti territoriali di diritto pubblico. Le città metropolitane sono entità amministrative che comprendono il territorio di una città capoluogo e dei comuni limitrofi, formando un'area urbana estesa. Queste aree metropolitane sono caratterizzate da una forte concentrazione di popolazione, attività economiche e servizi. Gli elementi principali delle città metropolitane sono: 1. Città capoluogo: è il centro principale dell'area metropolitana, che svolge un ruolo di riferimento per l'intera regione. Solitamente è la città più grande e offre una vasta gamma di servizi, infrastrutture e opportunità di lavoro. 2. Comuni limitrofi: sono i comuni che circondano la città capoluogo e che fanno parte dell'area metropolitana. Questi comuni possono essere sia urbani che rurali e contribuiscono alla formazione dell'area metropolitana con la loro popolazione e le loro attività. 3. Infrastrutture: le città metropolitane sono caratterizzate da una vasta rete di infrastrutture, come strade, autostrade, ferrovie, aeroporti e porti. Queste infrastrutture permettono il collegamento tra la città capoluogo e i comuni limitrofi, facilitando la mobilità delle persone e delle merci. 4. Attività economiche: le città metropolitane sono centri economici di grande importanza, con una vasta gamma di attività produttive e commerciali. Qui si concentrano industrie, aziende, negozi, uffici e servizi, che generano occupazione e sviluppo economico. 5. Servizi: le città metropolitane offrono una vasta gamma di servizi pubblici, come scuole, ospedali, università, centri culturali, parchi e aree verdi. Questi servizi sono essenziali per garantire il benessere e la qualità della vita dei cittadini dell'area metropolitana. Le città metropolitane svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella gestione del territorio, promuovendo la cooperazione tra il capoluogo e i comuni limitrofi. Attraverso la pianificazione urbanistica, la gestione dei trasporti e la promozione di politiche di sviluppo sostenibile, le città metropolitane contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a favorire lo sviluppo economico e sociale dell'intera area metropolitana.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
24 pagine
3 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lucrezia1423 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica e pianificazione urbanistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Boschetto Pasqualino.