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La teoria di Connell

Connell parla delle forme della mascolinità e delle forme della femminilità che dipendono da un ordine di genere, strutturato su 3 dimensioni:

  • Il lavoro, riguarda la divisione sessuale delle attività sia in ambito familiare che in ambito professionale.
  • Il potere, che concerne le relazioni basate sull'autorità, sulla violenza e sull'ideologia nelle istituzioni sociali e nella vita domestica.
  • La catessi, che riguarda la dimensione dei rapporti intimi e delle emozioni.

Connell parla di espressioni di mascolinità e femminilità, ordinate secondo una gerarchia basata su alcuni "tipi ideali".

  • Mascolinità egemone: è alla sommità della gerarchia ed è associata a eterosessualità, matrimonio, autorità, lavoro retribuito e forza fisica.
  • Mascolinità complice: è quella più comune. Molti uomini beneficiano dell'egemonia maschile e partecipano al...

“dividendo patriarcale”. Maschilità subordinate: tra queste vi è la maschilità omosessuale che incarna molti tratti ripudiati dalla maschilità egemone.

Femminilità enfatizzata: è il completamento della maschilità egemone. È orientata al soddisfacimento degli interessi e dei desideri maschili ed è caratterizzata da condiscendenza, amorevolezza ed empatia.

Femminilità subordinate: rifiutano il modello e tra queste donne si collocano molte femminilità esistenti, come femministe, lesbiche ecc.

DISUGUAGLIANZE DI GENERE: ITRENDIL POTERE E IL PRESTIGIO IN FAMIGLIA

In passato, in Occidente era dominante un modello di famiglia all’interno del quale l’uomo era l’unico a lavorare all’esterno delle mura domestiche. Questo era uno stereotipo molto forte, che si trovavano decisamente negli anni 50 (sviluppo elettrodomestici – nb pubblicità anni ’50).

Oggi, per contro,

È divenuto maggioritario un modello all'interno del quale entrambi i partner lavorano sia all'esterno sia all'interno della casa. C'è quindi una migliore ripartizione dei lavori. Numerosi studi confermano inoltre che il grado di appagamento delle donne che lavorano tende ad essere superiore a quello delle donne che restano a casa. Questi cambiamenti hanno prodotto rilevanti conseguenze nel modo di gestione della famiglia. Si sono affermate nuove figure e istituzioni come i governanti, i baby sitter, gli asili nido, che presidiano i piccoli in luogo familiare e per conto dei genitori lavoratori. La distribuzione del prestigio e del potere all'interno della famiglia non è più legata al genere, ma al livello di salario riportato all'interno del nucleo familiare. L'ISTRUZIONE E IL GENERE Secondo alcuni studi, il genere può influenzare il rendimento scolastico, o comunque esiste un'associazione molto stretta fra.formattati come segue:

Queste due variabili. Infatti, in generale, alcune statistiche hanno evidenziato come le donne hanno migliori risultati scolastici (si laureano più donne e hanno anche migliori risultati).

D'altro canto però, le donne sembrano offrire risultati migliori in alcuni campi, come quelli di verbalizzazione, mentre gli uomini si dimostrano essere più capaci nelle abilità visuo-spaziali e matematiche.

In parte, queste cose sono dovute a differenti abilità cognitive, in parte anche alla costruzione sociale dei ruoli, e quindi anche la scelta delle diverse professioni e diversi tipi di studio varia a seconda degli ideali di genere che vengono coltivati all'interno di una determinata società.

IL MONDO DEL LAVORO

Molte donne continuano a scegliere tipi di lavoro tradizionalmente "femminili": ad esempio, insegnamento e lingue, professioni infermieristiche, professioni di cura, lavori di biblioteca. Quindi questi lavori tendono ad essere

Retribuiti proporzionalmente meno di quelli principalmente "maschili". Secondo Horner (1999), l'affermazione nel lavoro è socialmente interpretata come segno di mascolinità e aggressività, ragion per cui molte donne arrivano a temere il successo professionale, per non dover competere.

Nel mondo del lavoro, esistono due meccanismi fondamentali:

Segregazione femminile orizzontale

  • Tetto di cristallo (segregazione femminile verticale)

Sono entrambe due forme di segregazione differenti che dipendono anche da meccanismi di autosegregazione. La segregazione si può chiamare orizzontale o verticale.

Si chiama segregazione orizzontale perché le donne tendono a scegliere occupazioni considerate più femminili. La maggior parte di queste occupazioni sono anche considerate meno qualificanti. Tutte le occupazioni di cura sono legate a un'ideale della nostra società, che è un ideale di subordinazione.

Si chiama segregazione verticale.

numero di donne. Questo fenomeno si verifica nonostante le donne abbiano le stesse competenze e qualifiche degli uomini. Il tetto di cristallo rappresenta quindi un ostacolo invisibile ma molto reale per le donne che desiderano avanzare nella propria carriera. Nonostante i progressi fatti negli ultimi decenni per promuovere l'uguaglianza di genere, il tetto di cristallo continua ad esistere e ad ostacolare le opportunità di crescita delle donne. È importante sensibilizzare l'opinione pubblica su questo problema e promuovere politiche e azioni concrete per superare il tetto di cristallo. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile creare un ambiente lavorativo più equo e inclusivo, in cui le donne abbiano le stesse opportunità di successo dei loro colleghi maschi.

numero di donne. Per spiegare questo tipo di meccanismo, Betty Friedan, parla di mistica della femminilità. Questo è un testo molto famoso in cui le donne partecipano attivamente a tale processo di emarginazione e di segregazione, proponendo un discorso su di sé meno orientato al successo, e secondo cui alcuni lavori "non sono da donne". La mistica della femminilità è il volersi escludere dal gioco.

I DATI sono degli indicatori che possiamo andare a guardare e analizzare. Gli indicatori:

  • Tassi di attività
  • Uso del tempo
  • Segregazione occupazionale
  • Presenza nel sistema politico
  • Labour Force Participation Rate

Queste sono le statistiche dell'OECD, 2018. Ci dicono quanto indietro sia l'Italia riguardo alla partecipazione femminile al mercato del lavoro. L'Italia è posizionata fra gli ultimi stati, mentre l'Islanda è sicuramente in testa. Dietro l'Italia abbiamo il Messico, Sud Africa, India e...

così via. Questo è decisamente grave. La maggiore partecipazione delle donne al lavoro aumenta le possibilità di avanzamento di un paese.

Uso del tempo degli italiani (20-60)

Riguardo all’uso del tempo degli italiani, possiamo vedere quanto gli uomini e le donne differiscano nelle possibilità di utilizzo nel tempo.

Ci sono delle indagini statistiche che vengono condotte periodicamente dall’ISTAT e anche dall’EUROSTAT, che riguardano l’uso del tempo. Sono delle indagini molto interessanti perché richiedono agli intervistati di compilare tipo dei diari, con gli orari e anche la durata di alcuni tempi. In particolare, vediamo la differenza tra gli uomini e le donne in base al tempo dedicato al lavoro e al tempo dedicato al lavoro familiare.

Gli uomini lavorano decisamente di più delle donne, quasi il doppio, però le donne hanno un carico di lavoro familiare molto più importante rispetto a quello degli uomini.

Tetto di

cristallo – Glass-ceiling index

In questo caso, vediamo le statistiche relative al tetto di cristallo. Questo indice è costruito sulla base di 10 indicatori: l’educazione, la partecipazione al mercato del lavoro, le paghe, il costo del mantenimento dei figli, tutto il tema relativo alla maternità e paternità (i congedi), la capacità di essere rappresentati all’interno delle posizioni sociali più alte (posizioni manageriali, consigli di amministrazione delle aziende, parlamento).

L’Italia sta poco al di sopra della media, dovuto riguardo ai congedi di maternità e paternità che, rispetto ad altri paesi (negli Stati Uniti non esiste praticamente il congedo) non è male. Nei paesi Nord europei c’è una grandissima attenzione invece al congedo.

Ambito politico Nell’ultimo secolo e soprattutto nell’ultimo trentennio, le disuguaglianze di genere sono sicuramente diminuite in ambito politico da quando le

Le donne hanno ottenuto il diritto di voto. Nonostante questo, le donne sono ancora fortemente sottorappresentate ai vertici.

UGUAGLIANZA TRA I GENERI

I ruoli di genere sono in continua trasformazione ed è probabile che continueranno a cambiare:

Da una parte, sempre più donne mettono in discussione fortemente gli assunti tradizionali sulla divisione di genere.

Dall'altra parte, gli uomini e le strutture da questi costruite oppongono forte resistenza a tali cambiamenti.

Affinché ulteriori progressi si realizzino saranno necessarie forti trasformazioni, tra cui:

Un cambiamento nelle modalità di socializzazione, che oggi predispongono le donne all'accettazione dei ruoli subordinati.

Un cambiamento negli atteggiamenti dei mariti-padri rispetto alle responsabilità domestiche e ai figli.

Maggiore flessibilità nelle soluzioni educative e lavorative, per conciliarle con le esigenze familiari.

Maggiore disponibilità di servizi.

ta che i bambini frequentino la scuola, che gli adolescenti si impegnino nello studio e che gli anziani godano di un periodo di riposo dopo una vita di lavoro. Questi ruoli di età sono influenzati dalla cultura, dalle tradizioni e dalle norme sociali di una determinata società. DISCRIMINAZIONE DI GENERE La discriminazione di genere è un'altra forma di disuguaglianza sociale che può essere presente nella nostra società. Le donne spesso subiscono discriminazioni dirette e indirette, che possono limitare le loro opportunità e il loro accesso a risorse e servizi. È importante abrogare le norme che consentono tali discriminazioni e promuovere l'uguaglianza di genere in tutti i settori della società. CARE DEI BAMBINI La cura dei bambini è un compito che dovrebbe essere accessibile a tutte le persone, indipendentemente dalla loro classe sociale. È importante garantire che i servizi di cura dei bambini siano disponibili e accessibili a tutti, in modo che i genitori possano lavorare e i bambini possano ricevere l'attenzione e l'educazione di cui hanno bisogno. In conclusione, le disuguaglianze sociali legate all'età e al genere sono problematiche che devono essere affrontate e superate. Abrogare le norme discriminatorie e promuovere l'uguaglianza di opportunità sono passi fondamentali per costruire una società più giusta e inclusiva.
Dettagli
A.A. 2022-2023
112 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliapanaginii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cataldi Silvia.