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PLANIMETRICO
Ciascuna
di Carreggiator
piattaforma
limite della
La possibilitˆ di descrivere, in maniera corretta ed accurata, sia lÕinfrastruttura, sia il territorio nel
quale essa si colloca, ha aperto possibilitˆ e prospettive in precedenza impensabili, ed ha
offerto ai tecnici la disponibilitˆ di nuove tecniche di progettazione.
Modello Modello
· territorio
Modello
infrastruttura - Utente
· Ve i c o l
-
TRAIETTORIE VEICOLARI
Il sistema veicolo-utente segue Ð per quanto possibile Ð lÕandamento della strada, ma le leggi
del moto sono subordinate alla capacitˆ dellÕutente di svolgere le AZIONI DI GUIDA (controllo
ed attuazione dei comandi del veicolo), e sono altres“ vincolate dalla MECCANICA DEL
VEICOLO (sterzatura).
Ci˜ dˆ luogo a TRAIETTORIE reali solo approssimativamente riconducibili a linee ÒsempliciÓ,
dal punto di vista geometrico ed analitico.
velocitˆ
cambiare Direzione
elo
azioni necessarie
di a
MANDURE Complesso
:
VELOCITË ED ACCELERAZIONI
Anche le variazioni dei parametri cinematici possono avvenire solo in maniera CONTINUA, e
per motivi di sicurezza e comfort le variazioni di velocitˆ debbono avvenire progressivamente, e
le accelerazioni debbono essere limitate. veicolo
del
asso
CONDIZIONE DI -
UNICITË del
d
CENTRO
ISTANTANEA ROTAZIONE I
↓
di
atto moto rigido
un R
cui
• la
tale per UNITARIA
CLOTOIDE
O
del
direzione vettore
velocitˆ di Ciascun d A
R S
• =
.
MOTO
ortogonale
Punto UNIFORME
di sterzo
angolo d
il
tra
congiungete
alla Quadrilatero
del
il meccanismo
per Janteaux
di
il IPOTESI
punto e
stesso :
variazione angolo Che
COSTANTE
di
R Sterzo
I cost
di ha
tan .
centro .
. le dimensioni del avadrato
d di longerezza
una
- [L2]
M
I
- [L] costante
P passo
: -
chat a
e [4]
velocita costante
V : >
-
reggio … [P/T]
velocitˆ -
di
cterzatura costante
:
ARCORRENZE f
in
Cavilibrio s
il
velocitˆ circolari
costanti y
corve e
l
a
p-
↑ DIAGRAMMA
delle
VELOCITA
↳ PROGETTO
di
-
acceleration S
longitudinaer ,
m
0 8
= .
CLOTOIDI
w
CONTRADDIZIONE
velocitˆ nel cinematico
modello varia Va r i a z i o n e deve essere
definito
tratti Mantener
abbiamo per
nei che a - >
- ITA
CONTENUTA OMOGENE
velocitˆ 10-15 km/h
costante TRACCIATO
d ipotesi
mantenere
possiamo CIRCA
velocitˆ
di costante
Dunque, anche per lÕutente, si deve fare riferimento ad una rappresentazione schematica del suo
ÒcomportamentoÓ; essa, benchŽ necessariamente ideale e basata sullÕastrazione, costituisce
concettualmente la traduzione dellÕelemento pi• aleatorio del sistema (complesso uomo-veicolo)
in una componente ben deÞnita, e trattabile mediante un approccio tecnico-scientiÞco.
Pertanto si ritiene di associare allÕutente Ð il quale, per queste Þnalitˆ, viene in genere
considerato ÒisolatoÓ dal traffico (e quindi condizionato solo dalle caratteristiche della strada e
del proprio veicolo) Ð sia una TRAIETTORIA di riferimento, sia un PROFILO DI VELOCITË.
Occorre altres“ distinguere tra diversi casi e condizioni, poichŽ Ð a titolo di esempio Ð • ben
differente la situazione di un veicolo isolato che marcia, con velocitˆ pressochŽ costante, lungo
un tronco stradale omogeneo uniforme ed esteso, rispetto a quella di un veicolo che impegna i
rami di una intersezione stradale, presso la quale deve compiere delle ÒmanovreÓ (ossia deve
descrivere traiettorie generalmente caratterizzate da forti variazioni di curvatura e velocitˆ).
DESCRIZIONE GEOMETRICA DELLE TRAIETTORIE DI RIFERIMENTO
I risultati di queste analisi forniscono altrettanti elementi di riferimento per la progettazione, i quali debbono
essere considerati soltanto come Òprobabilisticamente esattiÓ, e strettamente riferiti alle ipotesi speciÞcate.
Tuttavia, la Þnalitˆ di tradurre in maniera tecnica gli effetti di interazione tra infrastruttura ed utenza, sin dalla
fase della concezione della strada, non ha Þnora trovato una modalitˆ pi• soddisfacente, benchŽ siano
attese per il futuro interessanti possibilitˆ dallÕutilizzo dei simulatori di guida.
In particolare, la descrizione degli spostamenti successivi del veicolo • data dalla TRAIETTORIA, ed •
lÕaspetto che maggiormente si correla alla CONFORMAZIONE GEOMETRICA (in particolare planimetrica)
della strada.
EÕ tuttavia necessario precisare almeno due aspetti: anzitutto, la supposta assenza di traffico comporta che
nelle pi• frequenti condizioni reali di esercizio dellÕinfrastruttura, gli effetti di interazione tra diversi veicoli 2
potranno giocare un ruolo non trascurabile, modiÞcando sensibilmente le traiettorie (e i proÞli di velocitˆ)
/come
ipotizzati in progetto. superficial
asperitˆ
il o
cos“ Casual
gli vento
tutti aspetti esterni veicolo
come al
Il secondo aspetto riguarda invece il fatto che, essendo i veicoli stradali dei sistemi a guida libera (governati
dallÕutente sulla base di informazioni percettive possibilmente affette da molti condizionamenti), e subendo
continuamente perturbazioni che producono diversi effetti di deriva, le traiettorie dei singoli veicoli
presentano forti effetti di DISPERSIONE, e in genere si DISTRIBUISCONO attorno ad una ÒmediaÓ,
presentando per˜ scarti molto signiÞcativi. - DISPERSIONE
> TRAIETTORIE
delle
DISTRIBUZIONE STATISTICA
In condizioni le
reali Disperse
dei
traiettorie veicoli sono generalmente
, riferimento elemento
allineamenti .
stradale
di
di
agli
rispetto geometrici un
↓
la minimizzazione
la ·
lived mediana
che di
Te o r i a ciascuna
assume
progettuale forze destabilizzanti
11
riferimento
la di "ideale
rappresenti
corsia traiettoria
per
curva ma · Ottimizzazione
forte
trasferimento
Cinematiche
Quindi, lÕasse centrale della carreggiata (linea equicentrica rispetto alla mezzeria di ciascuna corsia)
pu˜ essere assunto come "linea di riferimento di progetto" (ossia come asse di tracciamento).
Implicitamente, si richiede che la geometria della linea di progetto risulti coerente con la
dinamica del veicolo e con le varie possibili manovre lungo il tratto stradale.
La maggior parte delle linee guida e degli standard di progettazione stradale nel mondo si
basano su queste ipotesi. la
umano" VISIBILITË
"Fattore
al
legate
problematiche : d facoltˆ
limite visive
alle e
percettive
La corretta deÞnizione della ÒGeometria dellÕasse stradaleÓ richiede di premettere la deÞnizione e
la speciÞcazione della tematica relativa alle DISTANZE DI VISIBILITË.
Infatti, la CENTRALITË del problema della VISIBILITË nella progettazione stradale, porta ad
impostare la progettazione stessa partendo dallÕelemento pi• critico e limitato del sistema.
NellÕesercizio del sistema stradale, lÕazione diretta del soggetto umano • lÕelemento fondante ed
•
essenziale affinchŽ la circolazione stradale si svolga correttamente e in SICUREZZA.
Il conducente deve impostare le proprie azioni di guida a seguito dellÕosservazione, del
•
trattamento e dellÕelaborazione di un gran numero di informazioni, sia di tipo razionale, sia
provenienti Ð istante per istante Ð dai propri APPARATI SENSORIALI.
In assenza di vincoli Þsici per le traiettorie o di sistemi di controllo forzoso del moto. da
GUIDA
DI
sullÕATTIVITË
fonda
si
STRADALE
SISTEMA
il
PoichŽ caso,
questo
in
indispensabile,
assolutamente
•
UTENTI
degli
parte OPZIONE.
SECONDA
la
scegliere precedenza
in
riconosciuta
allÕimportanza
relazione
in
parte,
DÕaltra della
e
percezione)
della
prevalente
(aspetto
ÒVISIONEÓ
della anche
acquisire,
di
possibilitˆ
come
(intesa
ÒVISIBILITËÓ concludere
pu˜
si
informativi)
contenuti
principali
i
selettivamente, FONDAMENTALI
certamente
sono
ASPETTI
QUESTI
che PROGETTAZIONE.
DI
NELLÕATTIVITË dalla
anche
confermato
e
acquisito
stato
•
PRINCIPIO
Questo Ð
(e
UMANO
FATTORE
il
poichŽ
tecnica,
Normativa assunto
•
circolazione)
della
SICUREZZA
la
Ð
conseguentemente 5.11.2001.
D.M.
del
concezione
nella
CENTRALE
ELEMENTO
come novembre
6
Il PROGETTISTA deve occuparsi principalmente delle limitazioni di VISIBILITË PERMANENTI
e/o STRUTTURALI, ed ha Ð generalmente Ð la possibilitˆ di prevenire, mitigare o modiÞcare gli
elementi e gli eventi che riguardano la STRADA e lÕAMBIENTE in cui la strada si colloca.
In questo senso, le ostruzioni visuali pi• TIPICHE Ð aventi caratteristiche strutturali e
permanenti Ð sono quelle che si presentano sotto forma di ELEMENTI FISICI posti nei
MARGINI (interno, esterno, laterale) delle strade.
Possono essere sia elementi stradali (puntuali o continui, come, ad esempio, i dispositivi
segnaletici o le BARRIERE DI SICUREZZA), sia elementi ambientali (alberi o vegetazione in
genere).
verifica libere
delle visuali
La Norma conferma, in maniera chiarissima, la CENTRALITË del problema della VISIBILITË
nella progettazione stradale, al punto che FONDA su questo argomento lÕesposizione
dellÕintero capitolo relativo alla ÒGeometria dellÕAsse StradaleÓ.
deve
DVL DV
distanza di >
-
visuale visibilitˆ
libera di
distanza
: - :
essere
confrontata
↓ d
l'utente dell'infrastruttora
cui
di
requisito prestazione
ha bisogno d
d CAPACITË
DOMANDA
Per DISTANZA DI VISUALE LIBERA (DVL) si intende la lunghezza del tratto di