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ATP
chiusi. Il potassio esce dalla membrana determinando un potenziale di riposo negativo, per cui non si aprono i
canali per il calcio voltaggio-dipendenti (quando è + negativo sono chiusi, quando è – negativo sono aperti). Il
calcio provoca reazioni biochimiche, tra cui la fusione delle vescicole con la membrana plasmatica (esocitosi), che in
questo caso, non essendoci rilascio di calcio non avviene per cui l’insulina non viene secreta.
Quando la glicemia sale, il glucosio nel sangue aumenta, aumenta la glicolisi e la formazione di ATP. Questo causa la
chiusura dei canali K . La cellula si depolarizza e i canali voltaggio-dipendente per il calcio si aprono. Il Ca 2+
ATP
agisce come un segnale intracellulare, stimolando l’esocitosi e la secrezione dell’insulina, che abbassa la glicemia.
Tessuto nervoso
Il tessuto nervoso è composto da cellule neuronali, macrogliali e microgliali organizzati in una rete neuronale e sincizio
gliale.
I neuroni trasducono le informazioni sensoriali, le integrano e inviano le informazioni motorie.
Le cellule gliali mantengono l’integrità strutturale e funzionale del sistema nervoso.
I riflessi sono integrati a livello sottocorticale.
Neuroni sensoriali: raccolgono informazioni dalla periferia e le inviano al midollo spinale, stimoli fisici e
chimici. Pseudounipolari: un corpo cellulare con l’assone, non hanno dendriti ramificati.
o Bipolare: due processi che si dipartono dal corpo cellulare.
o
Interneuroni: non hanno un assone evidente, si dipartono dendriti anche molto ramificati.
Neuroni efferenti: somatico (innerva la muscolatura scheletrica) e autonomo (regola gli organi sulla base di
riflessi), possiede dai cinque ai sette dendriti che si ramificano da 4-6 volte e finiscono con dilatazioni (terminali
assonali).
Le cellule gliali costituiscono il 50% del volume dell’encefalo:
Cellule satellite (SNP): sostengono i corpi cellulari.
Cellule di Schwann (SNP): formano la guaina mielinica (accelera la propagazione dell’impulso).
Oligodendrociti (SNC): formano la guaina mielinica.
Astrociti (SNC): riempiono gli spazi fra i neuroni, i processi prendono contatto coi vasi cerebrali e coi neuroni;
formano sostegno per il SNC e contribuiscono a formare la barriera emato-encefalica, secernono fattori
neurotrofici (mantenere la struttura e la funzione dei neuroni).
Cellule microgliali (SNC): sono le cellule immuno-competenti del sistema nervoso (fagocitano i residui di
cellule); sono mobili come i macrofagi all’interno del tessuto nervoso e hanno un ruolo di protezione nelle
malattie neurodegenerative; stimolano la neuroinfiammazione se non riescono a fermarla, esacerbando i danni
all’interno dei circuiti nervosi; l’infiammazione se è di breve durata ha un aspetto positivo, ma se si prolunga
troppo ha un aspetto negativo.
Cellule ependimali (SNC): sono la sorgente delle cellule staminali nervose.
Il tessuto nervoso non può essere rimpiazzato.
La mielina non è continua (nodo di Ranvier), ogni manicotto sull’assone è formato da una struttura lipidica che
favorisce la propagazione dell’impulso elettrico. La guaina mielinica tra un punto di discontinuità e l’altro è composta
dall’avvolgimento di una singola cellula gliale (cellula di Schwann o oligodendricita)
Gli stimoli vengono trasdotti mediante il potenziale di azione. Il potenziale di azione è una brusca depolarizzazione del
tipo tutto-o-nulla del potenziale di membrana in risposta ad uno stimolo depolarizzante (non come nelle cellule beta).
La variazione di intensità degli stimoli è correlata con la frequenza dei potenziali d’azione generati. Più lo stimolo è forte,
più potenziali d’azione vengono generati ad una frequenza più alta. Il cervello riconosce la frequenza e la
decodifica in una variazione d’intensità.
Il potenziale d’azione è causato da un aumento della permeabilità ionica della membrana plasmatica agli ioni
sodio, calcio e potassio. La dinamica con cui gli ioni si muovono attraverso la membrana plasmatica determina la durata
del PA e la frequenza di generazione. La frequenza è il numero di potenziali d’azione che si producono
nell’unità di tempo.
Il potenziale di azione si genera quando è raggiunta una soglia
nel monticolo assonico (porzione iniziale dell’assone vicina al
nucleo). Si propaga con grande velocità in direzione eccentrica
solo nell’assone (non verso il nucleo e i dendriti), ed è favorito
dalla presenza di mielina.
La fase di rapida depolarizzazione è causata dall’apertura
dei canali del sodio voltaggio-dipendente che si
richiudono rapidamente (depolarizzazione). Si aprono con
ritardo i canali del potassio voltaggio-dipendenti
(ripolarizzazione).
Nel periodo refrattario assoluto nessuno stimolo può
innescare un altro potenziale d’azione, mentre durante il
periodo refrattario relativo, solo uno stimolo superiore agli
stimoli normali può innescare un nuovo PA.
Nei bottoni terminali dell’assone il PA stimola il rilascio di
mediatori chimici che consentono la propagazione
dell’eccitazione tra neuroni.
Le sinapsi sono le regioni di contatto tra due neuroni che consente il passaggio di informazioni da uno all’altro.
Il neurone che invia le informazioni è presinaptico, mentre quello che riceve è postsinaptico.
Ogni neurone postsinaptico può essere contattato da diversi neuroni presinaptici. Ogni neurone presinaptico può
contattare diversi neuroni postsinaptici. I segnali che si generano sul neurone postsinaptico sono integrati in maniera
differente.
Le sinapsi possono essere elettriche o chimiche. I neuroni sono collegati in modo funzionale ma non anatomico. Le
sinapsi chimiche sono riempite di liquido interstiziale. Nelle sinapsi elettriche invece c’è un contatto fisico tra le
membrane (a livello del sistema visivo).
Una sinapsi chimica è una giunzione funzionale mediata dall’interazione tra una molecola (neurotrasmettitore)
rilasciata dal neurone presinaptico con un recettore di membrana sul neurone postsinaptico.
Le sinapsi chimiche sono quelle più presenti nei mammiferi perché possono cambiare l’efficienza con cui gli stimoli
passano da un neurone presinaptico a uno postsinaptico. Gli animali con sistemi meno complicati possono usare anche
solo quelle elettriche.
Le sinapsi chimiche possono essere eccitatorie (favorisce il passaggio di informazione tra due neuroni) o inibitorie
(inibisce il passaggio di informazione tra due neuroni). Il sistema nervoso è un bilanciamento tra eccitazione ed
inibizione.
Tipi di sinapsi chimiche:
Asso dendritica: sinapsi tra assone e dendrite (eccitatoria); facilitazione della trasmissione dell’informazione
dal neurone pre al neurone post.
Asso somatica: tra assone e soma (inibitoria).
Asso assonica: tra assone e assone (modulazione del rilascio di neurotrasmettitore); regola la facilità con cui
viene rilasciato il neurotrasmettitore, se stimola un maggior rilascio del neurotrasmettitore inibitorio aumenta
l’inibizione e viceversa.
Processo trasmissivo: dinamiche di rilascio dal neurone presinaptico.
Processo recettivo: dinamiche di ricezione del neurone postsinaptico.
La trasmissione può essere modulabile, ritardata e unidirezionale (solo da pre a post).
Non è il tipo di neurotrasmettitore che causa inibizione o eccitazione ma è il tipo di recettore. Se prevale l’attivazione
asso dendritica verrà facilitata dell’eccitazione, se prevale l’attivazione asso somatica verrà facilitata l’inibizione.
Il processo trasmissivo è determinato dalla depolarizzazione del terminale presinaptico che aumenta il rilascio del
calcio citosolico per far fondere le vescicole secretorie e rilasciare il neurotrasmettitore.
Il processo recettivo è determinato dal legame del neurotrasmettitore con il recettore e la conseguente
variazione della polarizzazione (dipende dal tipo di recettore attivato) della membrana postsinaptica per rimuovere il
neurotrasmettitore dallo spazio sinaptico.
Il riempimento delle vescicole è energia-dipendente perché è contro gradiente. Il 25% del glucosio viene
utilizzato per il sistema nervoso. Oltre alla depolarizzazione c’è anche il potenziale d’azione che aprono i canali del calcio
voltaggio-dipendenti.
I recettori neurocrini presenti nelle sinapsi chimiche possono essere suddivisi in:
Recettori-canale - ICR (ionotropici): canali ionici ligando-dipendenti che mediano le risposte rapide
attraverso l’incremento del flusso di ioni attraverso la membrana; quando il neurotrasmettitore si lega all’ICR
questo cambia conformazione e favorisce l’ingresso di ioni Calcio o ioni sodio.
Recettori associati a proteine G – GPCR (metabotropici): mediano le risposte più lente perché il segnale
deve essere trasdotto attraverso un sistema di secondi messaggeri; quando viene attivato il recettore GPCR si
modifica e produce una cascata enzimatica intracellulare nel neurone postsinaptico porta alla regolazione di un
canale ionico (non è lo stesso del recettore ionotropico).
Più alta la concentrazione di neurotrasmettitore nel vallo sinaptico più è alta la probabilità che si leghi al neurone post-
sinaptico.
I farmaci antidepressivi agiscono sulla quantità di serotonina nella fessura sinaptica e la sua ricaptazione.
L’efficacia della trasmissione sinaptica è determinata dalla dinamica dei neurotrasmettitori sia a livello presinaptico
(rilascio del neurotrasmettitore) che postsinaptico (trasduzione del segnale). La dinamica dei neurotrasmettitori è
regolata da processi di inattivazione enzimatica e di ricaptazione dallo spazio sinaptico.
Eccitatorio = neurone postsinaptico produce una risposta depolarizzante.
Inibitorio = neurone postsinaptico produce una risposta iperpolarizzante.
Ogni sinapsi è specifica di uno massimo di due neurotrasmettitori dello stesso tipo (inibitori o eccitatori).
Neurotrasmettitori eccitatori: acetilcolina, glutammato.
Neurotrasmettitori inibitori: GABA e glicina.
L'acetilcolina è un mediatore eccitatorio che nel SNC ha un metabolismo diverso perché non viene ricaptata. Viene
sintetizzata a partire da colina e acetil-CoA, e quando viene rilasciata, agisce sul recettore colinergico e viene
degradata dall’acetilcolinesterasi non c’è ricaptazione. La colina viene riportata nel terminale assonale e viene
utilizzata per sintetizzare altra acetilcolina. Se si inibisce l’acetilcolinesterasi la concentrazione di acetilcolina rimane
elevato per un tempo più lungo.
L’acetilcolina ha recettori colinergici:
Nicotinici (ICR): fa passare Na e K ; il gradiente elettrochimico del sodio &