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Estratto del documento

Le paillettes sono tenute in un bidone di azoto liquido in cui la temperatura varia da 2°, -75º, -180º e infine -196º e

vanno prelevate con le pinzette, poiché l’azoto liquido fa male (brucia).

La paillettes va scongelata a 21º, e poi il seme va diluito con una soluzione che permette di ottenere il numero

ideale di spermatozoi; la diluizione avviene con acqua bidistillata, una soluzione tampone che tiene il PH standard

a seconda della specie, macromolecole che servono a stabilizzare lecitina proteine e lipoproteine, nutrienti e

antibiotici per tenere bassa la carica batterica, ma anche un crioprotettore (glicerolo) che con il congelamento

rallenta la formazione di cristalli di ghiaccio (fa in modo che avvenga il congelamento ma più lentamente per non

rovinare la cellula spermatica).

Il seme diluito viene confezionato portandolo prima a 5º, con un abbassamento di 1° al minuto, poi si posizionano

delle paillettes sui valori di azoto (-140º) e dopo di che, passati 4-5 minuti, vengono immerse nell’azoto liquido. In ogni

bidone viene conservato il seme di un unico toro.

Le tecniche di inseminazione artificiale della bovina sono diverse:

• Impiego dello speculum tubulare: si divaricano le labbra vulvari, si inquadra la cervice e vi si posiziona

la pistolet, depositando il materiale seminale; se questo viene depositato in utero è più facile che arrivi alle tube,

ma se la vacca è gravida e si va oltre la cervice si può indurre un aborto. Per questo un metodo più valido è quello di

depositare il materiale seminale nella cervice, che come barriera fa anche una selezione degli spermatozoi migliori e

più veloci.

Dunque il pro è che si vede la cervice, e il contro è che la cervice non è un corpo rigido, quindi si può spostare;

• Metodo mano-cervice: la mano viene inserita nella vagina; i vantaggi sono che si può bloccare la cervice,

inserire la pistolet e con le dita possiamo sentire che sia oltre la cervice, ma lo svantaggio è che ci vuole un guanto

sterile lungo con un costo superiore alla materia prima, dunque svantaggio di tipo economico (nella bovina);

• Metodo europeo/italiano: primo metodo utilizzato e scoperto in assoluto in cui vengono utilizzati 4

strumenti: uno speculum divaricante, una pinza che serve a bloccare la cervice a ore 4/8 (poiché è una zona

meno dolorosa) tirando verso di noi la pelle, successivamente va inserita la pistolet, e serve la luce. È il

metodo migliore, ma lo svantaggio è che servono troppi strumenti;

• Metodo americano: più utilizzato poiché più semplice in quanto serve solo un guanto normale lungo da

esplorazione. Si entra nel retto poiché sotto c’è la cervice, con la mano si blocca quest’ultima assecondando una

spinta naturale che fa la bovina (la cervice va bloccata in modo corretto per non lesionare l’animale) e con la

pistolet in vagina si riesce a sentire la cervice bloccata dall’altra mano. Lo svantaggio è che non si vede la

cervic e

.

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Ciclo estrale e monitoraggio ovulazione nella cagna

(Svantaggi sterilizzazione: obesità e incontinenza).

La cagna è una femmina monoestrale stagionale (unico ciclo in alcune stagioni) che presenta alcune peculiarità:

• l’avvio del ciclo non è influenzato dal fotoperiodo;

• le fasi del ciclo sono più lunghe rispetto ad altre specie;

• la fase luteare ciclica (diestrale, dura 2 mesi come gravidanza) è sovrapponibile a quella gravida.

La pubertà è raggiunta mediamente tra gli 8 e 11 mesi (i limiti sono 5-18, varia a seconda dei soggetti e si

raggiunge quando l’animale ha acquisito il 70% del suo peso da adulto) ed è influenzata anche dalla taglia e fattori

sociali (un cane randagio che non mangia correttamente può avere una pubertà più tardiva).

L’intervallo interestrale medio è di circa 7 mesi; se il cane ha un intervallo inferiore a 4 mesi c’è un’infertilità,

maggiore ai 12 mesi invece ipofertilità.

Il primo calore è in genere silente, in quanto c’è una preparazione a livello nervoso per il progesterone che precede

qualsiasi sintomo e le fasi del ciclo sono:

- Proestro (con sviluppo dei follicoli di Graaf);

- Estro (ovulazione degli ovociti primari; la cagna è l’unica specie che ovula ovociti primari, ossia che si trovano

ancora nella profase della prima divisione meiotica quindi ancora 2n);

- Diestro (in cui i corpi lutei attivi ci sono sia in cagne cicliche che gravide);

- Anestro (in cui i follicoli vanno in contro ad atresia, per questo non c’è produzione di ormoni).

Non c’è il metaestro (la fase in cui c’è l’inizio della formazione dei corpi lutei e quindi inizio di produzione di

progesterone) a causa di un meccanismo di preuterizzazione del follicolo, per cui il metaestro è inglobato nella

fase estrale.

In una cagna sana il proestro dura 9 giorni ed è il momento in cui iniziano le perdite ematiche (opposto del

• mestro della donna).

- A livello comportamentale, inizia ad attirare i maschi ma non è recettiva all’accoppiamento;

- A livello clinico c’è una vulva ingrossata e turgida (dovuta alla presenza di estrogeni e rigonfiamento dei

tessuti a causa dell’acqua) e iniziano le perdite ematiche;

- Per quanto riguarda modificazioni endocrine abbiamo un incremento dell’estrogeno e il progesterone è

basso fino al tardo proestro o estro iniziale; c’è un incremento di picchi di LH e l ’FSH è basso .

Nella fase estrale, che nella cagna ideale dura 9 giorni, il maschio è attratto e la cagna accetta

• l’accoppiamento; ciò è dovuto a un cambiamento ideale, quando diminuiscono gli estrogeni e aumentano i

progesteroni (fase della preuteruzzazione).

- Qui la vulva è ancora ingrossata ma è meno turgida e permette dunque la penetrazione ; lo scolo della

rima vulvare è meno abbondante o assente;

- A livello ormonale c’è un declino degli estrogeni, un rapido incremento del progesterone e c’è il picco

preovulatorio dell’LH insieme a un aumento de i picchi di FSH .

Nel diestro, c’è una durata di 75gg, in cui il maschio non è attratto e non c’è recettività di accoppiamento .

• - A livello ormonale non c’ è produzione n è di progesterone ne di estrogeni ;

- La vulva ritorna ridotta, c’è un possibile scolo vulvare chiaro e purulento (pus) e in questo periodo alcune

cagne possono aumentare le dimensioni della mammella (gravidanza isterica/pseudo gravidanza); ciò

si verifica poiché nella fase di diestro aumenta la prolattina che ha funzione luteotrofica, cioè fa sì che il

corpo luteo mantenga la sua funzione fisiologica. Con un aumento dell a prolattina al parto, quando si

abbassa il progesterone, si produce latte (con possibile gravidanza isterica). La pseudo gravidanza si

divide in criptica (con prolattina non molto alta e va via da sola) e palese (nella quale si deve agire dando

degli abbassatori di prolattina). L’estrogen o in questa fase è basso mentre il progesterone si alza fino al picco

nella 3ª/4ª settimana, con un lento declino a livelli basali. C’è inoltre un aumento di LH verso la fine mentre

l’FSH è basso.

Più passa il tempo, più l’intervallo intremestrale aumenta. Il ciclo normale dura fino agli 8 anni più o meno; nelle

cagne non c’è una fine specifica del ciclo e continuano ad andare in estro per tutta la vita, non andando mai in

menopausa.

L’esame colpocitologico consiste nel prelievo delle cellule dalla volta vaginale che verrà strisciato e colorato su un

vetrino (alcuni sono monocromatici, altri policromatici che differenziano la presenza di estrogeni o meno); si

divarica la vulva e si inserisce un cottonfioc a 45°, mentre per gli esami batteriologici viene usato lo speculum. I

quadri cellulari si diversificano in base allo stadio ormonale del ciclo.

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Citologia vaginale

In base alla citologia si può capire in quale fase del ciclo si è e quanto manca all’inizio dell’ovulazione. All’inizio

abbiamo cellule sempre parabasali; poi, con gli estrogeni (e gli ormoni vari), si passa alla superficiale e così via.

Sono in tutto 6 fasi: proestro iniziale, tardo proestro, estro, diestro iniziale, diestro intermedio, anaestro.

Proestro iniziale – Diestro:

➢ si hanno delle cellule parabasali (quelle più vicino alla membrana basale) tondeggianti e con nucleo

• molto grande; con gli estrogeni si ingrandiscono e vanno verso il lume della cellula;

le cellule piccole intermedie sono più grandi, hanno margini ancora tondi e un nucleo più piccolo;

• le cellule grandi intermedie hanno margini irregolari (poligonali) e nucleo sempre più piccolo.

Proestro intermedio:

➢ ci sono molti globuli rossi e cellule intermedie piccole;

• abbiamo delle cellule superficiali cheratinizzate nucleate che sono grandi, con margini irregolari e

• nucleo in via di morte (picnotico) o completamente assente (cellule squame); talvolta hanno accumuli

di cheratina proprio perché stanno morendo.

Tardo Proestro – Estro:

➢ troviamo le cellule che stanno diventando superficiali e grandi quantità di globuli rossi.

Estro iniziale:

➢ troviamo il 90/100% di cellule superficiali e totale assenza di globuli rossi; ciò rimane costante per

• tutta la durata dell’estro.

Estro avanzato (ultimo giorno di estro):

➢ troviamo cellule squame e pochi globuli bianchi/neutrofili, perché si abbassano gli estrogeni e

• aumentano i progesteroni; ciò indica che il giorno dopo inizia il diestro.

Diestro iniziale (metaestro):

➢ troviamo cellule piccole e grandi intermedie con abbondanti globuli bianchi e qualche globulo rosso; in

• particolare avremo cellule schiumose (con vacuoli citoplasmatici) e metaestrali (cellule intermedie al

cui interno vi è il nucleo e globuli bianchi), entrambe intermedie a livello di grandezza.

Fase intermedia Diestro:

➢ troviamo cellule parabasali piccole e grandi intermedie, con globuli bianchi scarsi.

Anestro:

➢ troviamo cellule parabasali, quindi non avremo stimoli ormonali a qualche giorno dall’inizio del

• proestro.

I metodi per determinare l’ovulazione, partendo dall’estro, sono:

1. Contare i giorni dall’inizio del proestro (più o meno dopo 11 gi

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A.A. 2022-2023
23 pagine
SSD Scienze mediche MED/40 Ginecologia e ostetricia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saddi.francesca2 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ostetricia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Robbe Domenico.