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L'INDUSTRIA GLOBALE
Per intendere, è un settore produttivo all'interno del quale la posizione competitiva di un'impresa di un certo Paese dipende dalla posizione competitiva che questa è in grado di ottenere e mantenere all'interno di altri Paesi.
Nel mercato globale la posizione competitiva di un'impresa è influenzata in modo rilevante dal ruolo che riesce a ritagliarsi negli altri Paesi, poiché è di primaria importanza integrare le attività su scala mondiale al fine di conseguire una posizione di vantaggio.
Si è di fronte ad una concorrenza allargata, che amplia il mercato e induce a definirlo senza confini.
I RAPPORTI ORGANIZZAZIONE-MERCATO
Da quanto sin qui studiato, l'impresa è un sistema in cui i molteplici attori agiscono alla ricerca di tendenziali condizioni di equilibrio tra obiettivi di natura economica e responsabilità sociale.
Sono gli organi di governo che cercano di conseguire gli
obiettivi di gestione. I soggetti che compongono la Governance aziendale sono essenzialmente l'alta dirigenza, l'organo di supervisione strategica, l'organo di gestione e l'organo di controllo. A questi si aggiunge appunto la figura dell'intermediario. La rilevanza sociale dell'impresa aumenta, al crescere degli effetti che l'attività imprenditoriale ha sull'occupazione, sul livello degli investimenti, sui mercati ed in generale in relazione alle sollecitazioni positive o negative che l'impresa dà e riceve dall'ambiente in cui opera. Nella realtà dunque l'impresa è un'istituzione sociale a finalità plurime, il cui scopo è la creazione di valore economico e sociale. Solo ad una visione superficiale gli obiettivi economici e sociali sono contrastanti, poiché il loro equilibrio consente all'impresa di resistere nel lungo periodo. Dunque l'impresa è in grado di
sopravvivere se e solo se è in grado di captare, interpretare e rispondere ai molteplici e sempre nuovi bisogni dei terzi (dipendenti, consumatori, governi, etc.). In tali ambiti è più marcata la differenza tra l'imprenditore ed il manager. L'imprenditore è colui che rischia i propri capitali e dedica le proprie capacità professionali ad un'attività volta alla produzione e/o allo scambio di beni o servizi e la sua funzione è diversa dal finanziatore e/o dal manager. Secondo Schumpeter l'imprenditore ha: - Capacità di previsione; - Spirito d'iniziativa; - Capacità di leadership nei confronti dei collaboratori. Secondo altri, le qualità essenziali dell'imprenditore sono: - Conoscenza dei vari aspetti della propria professione; - Predisposizione al comando; - Capacità previsionali; - Propensione al rischio. Con il termine "imprenditorialità" si intende.L'attitudine ad assumere decisioni rischiose.
Con il termine "managerialità" si intende la capacità di sviluppare ed attuare tali decisioni.
Con il termine "direzionalità" si intende un'attitudine molto simile alla managerialità. Non a caso il successo dell'impresa dipende dalla combinazione delle azioni che devono essere efficaci (=imprenditorialità) ed efficienti (=managerialità).
Nello specifico deve esserci una corretta combinazione tra l'intuizione di fondo dell'imprenditore e la corretta azione dei manager che pone in essere le azioni ed i comportamenti operativi per la realizzazione dell'intuizione iniziale.
Tutti gli organi partecipano all'attività decisoria, in relazione alla propria posizione gerarchica.
Tutte le organizzazioni sono formate da pochi organi, che dettano le linee generali e molti più organi che realizzano l'attività decisoria.
Si è soliti dividere:
- Organi deliberanti: detti anche volitivi, che esercitano l'attività di decisione. Hanno, di solito, un ampio potere discrezionale che si estende all'impresa nel suo complesso. Gli organi deliberanti partecipano congiuntamente all'attuazione del processo decisorio aziendale.
- Organi esecutivi: hanno compiti e mansioni esecutivi ed hanno un'area di operatività ristretta al proprio ambito lavorativo.
- Organi di controllo: svolgono funzioni di controllo sugli organi esecutivi. Trattasi di una funzione centrata, ma che si estende all'intera impresa.
Gli organi deliberanti si dividono in:
- Organi di proprietà = azionisti;
- Organi di amministrazione = amministratori;
- Organi di direzione = dirigenti.
A volte si registra una spaccatura tra quanto prevede lo statuto in termini di ripartizione dei poteri di governo e quanto accade nella realtà.
Ciò dipende dal fatto che l'esercizio dei
poteri di governo richiede la presenza contemporanea di autorità, abilità professionali, conoscenza delle informazioni e capacità di controllo delle decisioni assunte. Quando cresce la complessità dell'ambiente in cui opera l'impresa, aumenta la rilevanza dei requisiti soggettivi necessari ad intervenire nel processo decisorio.
LA VISIONE SOCIALE DELL'AZIENDA
All'aumentare delle difficoltà ambientali e con il progressivo tecnicismo delle procedure di gestione, la funzione di direzione ha ampliato il proprio contenuto. La funzione della Direzione partecipa fattivamente alla determinazione delle strategie aziendali, che una volta erano di esclusiva competenza dell'imprenditore o del management.
La funzione di Direzione richiede l'attuazione simultanea di atti di decisione, impiego delle risorse (inclusa la conduzione del fattore umano) e la successiva valutazione delle prestazioni. Si tratta di un momento integrato di un
processo non divisibile, poiché nelle altre funzioni (esempio la vendita) è possibile affidare singoli compiti a soggetti specializzati. Nella funzione di direzione, invece, i compiti spettano a tutti i dirigenti indistintamente. Deve comunque esistere la possibilità di esaminare le singole azioni ed iniziative, sebbene in maniera integrata.
CICLO INFORMATIVO
Ogni ciclo di direzione aziendale si basa sulle informazioni che fluiscono all'interno dell'impresa: esse devono essere integrate con quelle provenienti dall'ambiente esterno. Le fasi sono quelle di programmazione, organizzazione, conduzione e controllo.
- Programmazione serve a stabilire preventivamente gli obiettivi da raggiungere e le relative risorse da impiegare, le decisioni da prendere e le modalità di svolgimento da rispettare;
- Organizzazione serve ad individuare i soggetti che dovranno curare la realizzazione delle attività programmate e le relative
processo organizzativo;
2. Il disegno del grado di integrazione verticale dell'impresa, cioè necessario cioè decidere quali funzioniattuare all'interno dell'impresa e quali affidare all'esterno.
Le situazioni possono essere due:
1. Nuova impresa: si opera con ampio grado di libertà perché non ci sono vincoli pregressi di struttura e diorganico, per cui tutto è nuovo e tutto si può realizzare secondo delle logiche che possono essereprogrammate, frutto di iniziative nuove.
Tre sono gli elementi fondamentali:
➔ natura e modalità di realizzazione dell'attività aziendale;
➔ investimento organizzativo;
➔ risorse umane disponibili nel mercato. 40La determinazione dell'organico è influenzata dal vincolo dei costi di struttura sostenibili.
2. Impresa già funzionante: la riorganizzazione dovrà attuarsi entro un sistema di vincoli, dei quali il principale èla composizione
quali-quantitativa dell'organico presente.I vincoli alla progettazione organizzat