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La scoperta dei geni del ritmo circadiano nella Drosophila

Il periodo normale della Drosophila è di circa 23 ore e mezzo. Scoprirono quindi che questi erano 3 mutanti dello stesso gene. Questo fu un grande successo perché nessuno gli dava credito ad affrontare in questo modo un problema così complesso. Successivamente, sono stati trovati altri mutanti che avevano sempre a che fare con un qualcosa di ritmico. Uno di questi mutanti importante in Drosophila si chiama timeless ovvero senza tempo. Praticamente aveva lo stesso fenotipo di period, cioè i moscerini sfarfallavano a caso. Dopo sono stati scoperti anche altri geni, fino ad arrivare a descrivere un modello a 5 punti. Il problema è che tutto questo macchinario può funzionare solo se tutto impiega 24 ore. Gli elementi positivi del sistema ossia CLK (clock) e CYC (cycle) attivano la trascrizione di per (period) e tim (timeless) e gli mRNA di per e tim vanno nel citoplasma. Nel citoplasma si formano le proteine. Le proteine per e tim tornano nel

e vanno a reprimere le proteine e . Per cui e sono gli elementi negativi. Poi tutto si distrugge e il ciclo ricomincia. Un loop solo non bastava perché ci voleva anche un altro loop che è quello di . Nel momento in cui distruggiamo il ciclo non ricomincerebbe se non ci fosse qualcosa che ne produce ancora. Quindi, oltre al loop di e c'è anche il loop di . Invece, non cicla ed è costitutivamente espresso. Quindi, cicla mentre non cicla. Però, questi 2 vanno in coppia, si legano ad un enhancer chiamato "E-box", che è l'enhancer dei geni e . I trascritti di questi geni vengono prodotti intorno a mezzogiorno e si spostano nel citoplasma, dove vengono tradotti in proteine. Queste però sono instabili e, appena sintetizzate, vengono subito fosforilate e degradate da diversi enzimi come (double time), (casein chinasi 2) e che

Praticamente assaltano queste proteine appena sintetizzate, le fosforilano e quindi c'è il segnale che devono andare verso i lisosomi per la degradazione. Nonostante ciò, gli mRNA continuano per un certo tempo ad essere immessi nel citoplasma, portando ad un accumulo di proteine. L'aumento di concentrazione di queste proteine porta a una loro stabilizzazione e alla formazione di un complesso tra per, tim e double time (Dbt). Questo complesso rientra nel nucleo intorno a mezzanotte. La degradazione continua di per e tim è cruciale perché c'è un ritardo di circa 8 ore tra l'uscita degli mRNA dal nucleo e la rientrata delle proteine. Questo ritardo di 8 ore fa sì che il ciclo duri 12 ore, da mezzogiorno a mezzanotte. Quello che poi accade dentro al nucleo ha una durata di 12 ore e quindi abbiamo un ritmo di circa 24 ore. Una volta entrato nel nucleo cosa fa questo complesso che continua ad essere fosforilato? Stacca clock e cycle dall'E-box.

per cui gli mRNA di per e tim non possono più essere prodotti. Quindi, si forma questo megacomplesso con tutti questi gruppi fosfato appiccicati e che viene degradato. Lo stesso timeless è sensibile alla luce e quindi si degrada da solo perché nel frattempo poi comincia l'alba. Quindi, tutto viene degradato. Dopodiché, attraverso l'altro loop di clock che produce altro clock il ciclo ricomincia. Qui vedete appunto che inizialmente clock e cycle, oltre a legarsi all'E-box per attivare per e tim, attivano anche la trascrizione di vri e pdp1. I rispettivi mRNA di vri e pdp1 vanno poi nel citoplasma e vengono sintetizzate le rispettive proteine. Queste vanno a legarsi ad altre sequenze regolative che si chiamano V/P-box che attivano la trascrizione di clock. A questo punto l'mRNA di clock va nel citoplasma, viene tradotto in proteina e poi le proteine ritornano nel nucleo dove si vanno a legare all'E-box per trascrivere per e tim. Questo

è il macchinario molecolare dell'orologio circadiano. Questo avviene in tutte le cellule ma in particolare nell'oscillatore con funzione di pacemaker perché proprio lì c'è il settaggio da parte dell'ambiente. Quali sono le somiglianze e le differenze con il nostro orologio circadiano? Vediamo un po' i geni. Drosophila ha il gene period e anche l'uomo, solo che l'uomo ne ha 3 (period 1, 2 e 3). La funzione di period di Drosophila è portata avanti nei mammiferi da period 1 e period 2. Timeless è quello che fa coppia con per, quindi anche lui cicla. Anche i mammiferi hanno un timeless ma non è l'omologo, è un gene che si chiama come tim di Drosophila ma è diverso, infatti non cicla, è costitutivamente espresso. Però, c'è un gene nei mammiferi che ha la funzione un po' di tim di Drosophila e si chiama timeout, che infatti cicla. Però, in realtà,

Il periodo dei mammiferi non si lega né a timeless né a timeout ma si lega a un'altra proteina che si chiama cryptochrome (cry). Anche in Drosophila c'è cry ed essendo sensibile alla luce blu è cruciale per il settaggio e regola tim. Double time è costitutivamente espresso, è una chinasi e c'è il corrispettivo nell'orologio dei mammiferi che è la casein chinasi 1 epsilon che ha le stesse caratteristiche. Clock di Drosophila, che è quello che cicla, è il gene di Drosophila che corrisponde non a clock dei mammiferi ma a bmal. Sia l'RNA che la proteina di clock ciclano, come anche bmal1. Invece, il clock dei mammiferi è costitutivamente espresso ed è uguale a cycle di Drosophila, che è costitutivamente espresso. Infatti, clock che cicla si lega a cycle che non cicla e nei mammiferi bmal1 che cicla si lega a clock che non cicla. Quindi, questi 2 dimeri funzionalmente sono

identici. Poi appunto abbiamo cryptochrome in Drosophila, nei mammiferi ce ne sono 2. Poi, vrille che fa parte del loop di clock non ha una vera controparte nei mammiferi e si è visto solo che c'è ma è un po' diverso.

Osserviamo l'orologio dei mammiferi che anche se è un po' più complesso, funziona allo stesso modo.

Qui ci sono bmal1 e clock, che in Drosophila sono clock e cycle, che si legano all'E-box, fanno trascrivere per1 e per2, i quali vanno nel citoplasma e vengono degradati, insieme a cryptochrome che è sempre regolato da clock e bmal. Quando è passato un certo intervallo di tempo che serve per il ritardo necessario a rendere il tutto di una durata di 24 ore, questo complesso si stabilizza e poi rientra nel nucleo e qui reprime bmal e clock, come in Drosophila, e poi va ad attivare tutta una serie di geni che regolano tutti i processi perché chiaramente poi non è che l'orologio è

fine a se stesso, c'è questo loop ma poi i geni devono essere trascritti secondo questo ritmo. Ci sono anche altre proteine perché bmal e clock sono attivate o represse rispettivamente dalle proteine codificate dai geni RORs e REV-ERBs. Questi sono i neuroni dorsali e laterali che fanno parte dell'oscillatore pacemaker di Drosophila. Questi neuroni sono un po' sparsi, si trovano dorsalmente e lateralmente nel cervello di Drosophila e alcuni sono in contatto con gli ocelli HB che si trovano alla base dell'occhio composto. Nei ritmi circadiani, infatti, la visione è essenziale e l'orologio biologico si è evoluto in concomitanza con l'evoluzione dell'occhio. Paradossalmente l'occhio si è evoluto non per percepire la luce ma per sfuggire la luce perché la luce, all'inizio della vita, significava danno al DNA. Quindi, l'evoluzione dell'occhio e l'evoluzione dell'orologio biologico

sappiamo, ci sono diversi geni e molecole coinvolti nella regolazione del sistema circadiano. Ad esempio, il gene CLOCK e il gene BMAL1 sono fondamentali per la generazione del ritmo circadiano. Questi geni producono proteine che si legano insieme per formare un complesso che attiva l'espressione di altri geni coinvolti nel controllo del ritmo circadiano. Inoltre, ci sono anche molecole chiamate ormoni che svolgono un ruolo importante nella regolazione del sistema circadiano. Ad esempio, il melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale che aiuta a regolare il sonno e la veglia. La produzione di melatonina è influenzata dalla luce e il suo livello nel corpo varia durante il giorno e la notte. In conclusione, il sistema circadiano è un complesso meccanismo che coinvolge geni, molecole e ormoni per regolare il ritmo biologico. La sua corretta funzione è essenziale per il mantenimento di un adeguato equilibrio tra sonno e veglia e per adattarsi ai cambiamenti ambientali.rigenerazione di timeless, che a sua volta regola il ritmo circadiano.produzione di un ormone che è il PDF. Può avvenire attraverso la produzione di istamina, dopamina e serotonina o acetilcolina e istamina, a seconda dell'organo, ma alla fine alcune cellule producono questo PDF. Il PDF poi attiva tutta la via di segnalazione della MAP chinasi che poi a sua volta va a regolare i vari geni. Nei mammiferi essenzialmente c'è la visione da parte degli occhi che ci permette di settare l'orologio. La nostra visione avviene tramite 2 tipi di recettori, i coni e i bastoncelli. I coni servono per vedere in presenza di luce, quindi durante il giorno, luce fotopica e mesopica. I bastoncelli invece ci consentono di vedere nella penombra. Successivamente sono stati scoperti altri recettori che sono stati chiamati non-coni non-bastoncelli che invece di avere le classiche proteine che servono per la visione, ossia le opsine, hanno la melanopsina, quindi un'opsina diversa. Questi sono molto importanti, sono una cosa in più che hal'orologio circadiano. In questa immagine vediamo l'orologio che c'è nella retina. Vediamo tutte queste interazioni che ci sono fra le cellule e vediamo i fotorecettori.
Dettagli
A.A. 2021-2022
237 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/18 Genetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aurora.domogrossi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Genetica dell'invecchiamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Fanti Laura.