Anteprima
Vedrai una selezione di 17 pagine su 76
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 1 Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 2
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 6
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 11
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 16
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 21
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 26
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 31
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 36
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 41
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 46
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 51
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 56
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 61
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 66
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 71
Anteprima di 17 pagg. su 76.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti esame Diritto pubblico  Pag. 76
1 su 76
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Fonti del diritto dell'UE

Il sistema delle fonti del diritto dell'UE si basa sulla distinzione tra fonti originarie e fonti derivate dell'Unione.

Le fonti originarie sono costituite dai Trattati comunitari e quindi dell'Unione. L'ultimo trattato, in ordine di tempo, è il trattato di Lisbona, composto dal TUE e dal TFUE.

Le fonti derivate sono gli atti normativi che, sulla base di quanto previsto dai Trattati, possono essere adottati dal Consiglio e dal Parlamento Europeo. Le fonti derivate sono subordinate alle prime.

Vanno distinte in atti normativi vincolanti ed atti normativi non vincolanti, a seconda della loro capacità, o meno, di far sorgere diritti o obblighi nei confronti dei destinatari cui sono indirizzati. Ad essi vanno aggiunti gli atti non legislativi vincolanti delegati alla Commissione europea.

Rapporti tra diritto nazionale e diritto dell'UE:

La caratteristica fondamentale degli atti normativi vincolanti consiste nella...

loro diretta applicabilità che consente a queste leggi europee di produrre effetti diretti negli ordinamenti nazionali senza che sia necessario un atto di trasposizione statale. Inoltre, in caso di contrasto tra una norma nazionale ed una norma europea, quest'ultima deve prevalere sulla norma interna. L'Italia aderisce al progetto di integrazione europea: consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni. Unico limite: il rispetto dei principi supremi e dei diritti inviolabili della Costituzione italiana. COM'È FATTA LA COSTITUZIONE: - Struttura: Primi 12 articoli principi fondamentali, principi importanti in sé, che poi si ritrovano ovunque nella Costituzione. Dal 13 al 54 la parte prima della Costituzione, sui diritti e i doveri. Dal 55 al 139 l'organizzazione Costituzionale. ARTICOLO 1: Il più importante di

tutti.-L'Italia è una Repubblica (responso del 2 giugno) democratica (iniziamo a parlare di una forma di Stato, non più liberale, ma democratica), fondata sul lavoro (il voto del partito comunista sin dall'inizio si fa sentire; implica che il lavoro entra subito simbolicamente in Costituzione; come idea che la democraticità sta nel compromesso delle idee).-La sovranità appartiene al popolo (rappresenta la democraticità del nostro ordinamento), che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. (il nostro Stato nasce con una sovranità popolare limitata, popolo al centro della Costituzione ma non con potere assoluto, il popolo ha limiti nell'esercizio della sua sovranità, perché anche nel fascismo aveva poteri, il limite è la differenza, il popolo non può mandare al macero il paese) Vincere le elezioni non significa poter fare quello che si vuole "perché sei stato eletto dal popolo".

Mussolini iniziava sempre i discorsi con: italiani! Prima c'era lo Stato, ora c'è il popolo. Non esiste nessun tipo di sovranità illimitata. Come si manifesta la sovranità popolare: La prima manifestazione è con il diritto di voto, ma non basta poter votare per avere la democrazia, perché allora anche il fascismo poteva essere democratico. È condizione necessaria ma non sufficiente. Art.48 della Costituzione: le caratteristiche del diritto di voto - Il voto spetta al corpo elettorale, che per Costituzione è formato da donne e uomini con la maggiore età, cittadini italiani (ricordiamo il discorso sulla cittadinanza) - Il voto è personale: non è ammesso il voto per delega; è ammesso il voto organizzato fuori dal seggio in casi speciali es. Persone in ospedale. - Il voto è eguale. Il voto di qualcuno non può giuridicamente valere di più o di meno rispetto ad un altro. Dietro l'eguaglianzadel voto c'è lademocrazia, abolizione della distinzione per classe. Quando è stata approvata la Costituzione, monarchia e repubblica erano rappresentate con i simboli per aiutare la popolazione a comprendere (40% analfabeti).
-Il voto è libero: è incostituzionale il voto di scambio, non si può votare qualcuno in cambio di qualche cosa, altrimenti verrà considerato nullo.
-Il voto è segreto. La materiale manifestazione del voto deve essere segreta, non si può attribuire mai paternità ad un voto, altrimenti è nullo. Durante il fascismo, coloro che non votavano il listone fascista, subivano violenza fisica.
-L'esercizio del voto è dovere civico. Andare a votare non è un obbligo, perché altrimenti non saremmo uno Stato democratico; ma è un dovere civico, la gente è morta per permetterci di andare a votare. Agli inizi degli anni 50 c'erano anche conseguenze su chi non andava a

votare: il certificato di buona condotta, per andare a lavorare, riportava i non elettori.

Quando il diritto di voto può essere limitato? Incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

I SISTEMI ELETTORALI: Non basta la possibilità di votare per avere democrazia, ma certamente se non c'è la possibilità di libere elezioni non c'è democrazia.

Il sistema elettorale è quel meccanismo che traduce i voti espressi dai cittadini in seggi parlamentari: la legge elettorale è uno strumento fondamentale.

Esistono due grandi famiglie di sistemi elettorali: maggioritario e proporzionale.

IL SISTEMA MAGGIORITARIO: Il maggioritario è il sistema elettorale tipico del periodo liberale. Di conseguenza esiste nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

Si divide il territorio in tanti collegi e i collegi sono uninominali, esprimono un seggio. "The winner takes all".

rappresentatività, il sistema proporzionale può portare a una frammentazione politica e a una difficoltà nel formare governi stabili. Inoltre, può favorire partiti minori o di nicchia che altrimenti non avrebbero possibilità di essere rappresentati. Il sistema proporzionale favorisce anche la rappresentanza delle minoranze, garantendo che anche i partiti più piccoli abbiano la possibilità di ottenere seggi e far sentire la propria voce nel processo decisionale. In conclusione, entrambi i sistemi hanno vantaggi e svantaggi e la scelta tra uno o l'altro dipende dalle esigenze e dalle peculiarità di ciascun paese.governabilità; tutti ottengono seggi in proporzione ai votiottenuti, fino a che i seggi non finiscono (quindi anche chi ha ottenuto soloil 10%, 8% ecc..), diventa difficile creare un governo, si creano coalizioni equindi compromessi.La nascita delle dittature è dipesa dalle debolezze delle democrazie.Ricordiamo il discorso di Mussolini in Parlamento. La durata media deigoverni prima del fascismo era solo di dieci mesi, perché c’erano i governidi coalizione, non si riusciva a mantenere stabile il governo.Quindi il vantaggio del sistema proporzionale è la sua democraticità, ma ilsuo grande difetto è che quando i governi durano meno di un anno, arrival’uomo forte, che prende in mano la situazione.Onde evitare che le democrazie crollino per colpa loro, da sempre si ècercato di mantenere i sistemi elettorali proporzionali ma tendendo adavere effetti simili al maggioritario. Cioè formalmente rimaneproporzionale, ma cerchi

di garantire la governabilità attraverso alcuni strumenti:

  1. La clausola di sbarramento: esclude dalla ripartizione dei seggi chi ottiene meno di un certo numero di voti. Gli effetti sono simili al maggioritario. Una soglia di sbarramento ragionevole va dal 2 al 5%.
  2. Una cosa molto italiana: il premio di maggioranza: si danno in premio un tot di seggi a chi raggiunge un certo numero di voti. Es. Chi ha ottenuto il 30% può ricevere invece il 40% come premio; ovviamente dandoli a lui, vengono tolti a qualcun’altro. Viene costruita artificialmente la maggioranza.
  3. La dimensione della circoscrizione: tanto è più grande la circoscrizione, tanto più sono i seggi che elegge, tanto più è proporzionale il sistema. L’effetto sarà simile al maggioritario. Se una circoscrizione ha pochi seggi è meno proporzionale; es. Se ha 5 seggi, chi ha ottenuto il 10% dei voti non prende niente, perché sono già stati distribuiti tra gli altri candidati.
chi ha ottenuto più voti. L'Olanda ha una sola grandecircoscrizione, l'Italia ne ha 26 (l'esito di ogni piccola circoscrizione sarà maggioritario). IL SISTEMA ELETTORALE ITALIANO:

-Nel periodo liberale avevamo un sistema maggioritario, uninominale, a turno unico.

-Ad un certo punto ci avviciniamo alla democrazia e iniziano le battaglie per il proporzionale, che verrà introdotto nel 1919. Una grande conquista dei popolari, favorevoli alla rappresentatività, al pensiero cattolico inclusivo.

-Arriva il fascismo, 1922-23. La prima battaglia di Mussolini è cambiare il sistema, quando ancora non era sfociata la dittatura (quindi prima del 1925). La sua proposta è mantenere il proporzionale, ma attribuendo un premio di maggioranza dei 2/3 dei seggi al partito che ha ottenuto più del 25% dei voti (Legge Acerbo, dal nome del deputato che l'ha proposta).

-Il deputato che più si schierò contro fu Giacomo Matteotti, che per

questofu ammazzato.-La legge Acerbo viene approvata, ma comunque nelle elezioni del 1924 ledue liste fasciste da sole ottengono il 68%.-Cade il fascismo, 1946, viene tolta la legge Acerbo, si ritorna a unsistema elettorale proporzionale.-La democrazia cristiana decide di riformare la legge elettorale; nonvolevano che il partito comunista entrasse nel governo italiano (suconsiglio degli americani, perché il partito comunista era quello più fortein occidente).-Nel 1953 viene approvata la legge elettorale Truffa, valida solo per laCamera; chi ottiene la maggioranza assoluta ha diritto ai 2/3 dei seggidella Camera.-È passata alla storia come legge truffa perché ricordava la legge Acerbo.Tuttavia, il premio è alto, cioè il 66% dei seggi, però lo faccio scattare conil 50%+1; quindi è un po’

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
76 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ccrrii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Galliani Davide.