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Separazione di carriera dei magistrati

I magistrati sono distinti in due diverse categorie:

  • I magistrati requirenti, che nel processo penale sostengono l'accuso
  • I magistrati giudicanti, che prendono decisioni in maniera imparziale

Senza la separazione di carriera, un requirente può diventare magistrato giudicante, e viceversa. Chi invece è contrario, sostiene la separazione di carriera, e quindi sostiene l'imparzialità del giudice. La conseguenza della separazione di carriera è la separazione delle garanzie dei magistrati: il CSM tutela i magistrati giudicanti, mentre i magistrati requirenti sono sottoposti al potere politico del ministro della giustizia.

I giudici hanno una responsabilità disciplinare, che consiste nella violazione dei principi etici legati al ruolo di magistrato. Hanno anche una responsabilità civile, che consiste nel risarcimento del danno. I magistrati sono civilmente responsabili quindi quando pronunciano una sentenza. Esiste

però una garanzia a loro favore: rispondono solo per dolo (dannoprovocato intenzionalmente o per colpa grave. La colpa è una negligenza, imprudenza oimperizia, e può essere grave o lieve. I magistrati rispondono solo per colpa grave, adifferenza di tutti i cittadini. Questa garanzia esiste perché il lavoro del magistrato è rischioso,e il rischio di danneggiare è molto elevato. Principi della posizione degli individui di fronte alla magistratura:
  1. La costituzione riconosce a tutti il diritto di agire e difendersi in giudizio. Agiresignifica presentare una domanda al giudice per risolvere una controversia,difendersi significa presentare le proprie ragioni per non essere accusato.Difendersi può essere molto costoso, per cui, per chi non ha le possibilitàeconomiche per difendersi, esiste il gratuito patrocinio, attraverso cui le spesesono pagate dallo stato.
  2. In materia penale ci sono due principi: la presunzione di non colpevolezza, e

    Il principio della finalità rieducativa della pena. La presunzione è un istituto giuridico che permette di risalire da un fatto noto a un fatto ignoto da dimostrare. L'imputato quindi si presume non colpevole del reato. Si tratta di una presunzione relativa, perché, attraverso una prova contraria, la presunzione cade. La prova dev'essere presentata dall'accusa (PM). Nel processo penale quindi non è la difesa a dover provare l'innocenza, ma è l'accusa che deve provare la colpevolezza. Alla pena si è affiancata la finalità rieducativa, che consiste nel reinserimento del condannato nella società. Questo principio non è però compatibile con l'ergastolo, che è la condanna a vita in prigione.

    2) Principio del giusto processo. L'articolo 111 della costituzione detta i principi che rendono il processo più civile possibile: 1- ragionevole durata del processo. 2- imparzialità.

    E terzietà del giudice. 3- le prove si formano nel contraddittorio del processo.

    LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

    La pubblica amministrazione è l'insieme delle strutture, delle persone, delle risorse e delle attività per la gestione e la cura concreta degli interessi generali (pubblici). Parlando di PA si fa riferimento al potere esecutivo, in quanto, oltre all'applicazione delle norme generali astratte a casi concreti, esso serve appunto per la cura degli interessi generali. Le pubbliche amministrazioni sono persone giuridiche che presentano due caratteristiche:

    1. Sono create dal diritto, cioè dalla legge
    2. Sono create per la tutela degli interessi generali o pubblici.

    Un interesse è lo stato di aspirazione o di tensione ideale verso un bene ritenuto necessario per soddisfare un determinato bisogno. Un interesse è pubblico/generale quando si riferisce indistintamente a tutta la comunità (es. sicurezza, sanità, istruzione). Questo

    interesse pubblico è tutelato dalle pubbliche amministrazioni. Il potere amministrativo è il mezzo attraverso cui le PA tutelano l'interesse pubblico. Un potere amministrativo è la capacità giuridica speciale attribuita dalla legge alle PA per la cura concreta di interessi pubblici.

    Il potere amministrativo, per evitare abusi, si basa su alcuni principi:

    • Principio di legalità, secondo cui il potere amministrativo è sempre subordinato alla legge
    • Principio di tipicità. Esistono soltanto i poteri attribuiti dalla legge a determinate PA
    • Principio di imparzialità: la PA non deve fare favoritismi
    • Principio del buon andamento dell'amministrazione: sinonimo di economicità, cioè ottenere un certo risultato col minor impiego di risorse, e rendere meno gravosa la posizione del privato rispetto all'amministrazione. Significa efficacia ed efficienza.

    L'efficacia è il rapporto tra obiettivi

    programmati e risultati raggiunti, l'efficienza è il rapporto tra obiettivi programmati e le risorse usate per ottenere determinati risultati. Il potere amministrativo ha inoltre due caratteristiche:

    • L'unilateralità: il potere amministrativo presuppone la sola volontà della PA
    • L'imperatività: l'efficacia di un atto amministrativo non dipende dalla volontà del destinatario.

    I privati, di fronte al potere amministrativo non sono titolari di diritti soggettivi. L'interesse privato è tutelato dall'ordinamento giuridico quando assume le sembianze del diritto soggettivo.

    A fine 800 però, nel 1889, fu creato l'interesse legittimo per tutelare un minimo il privato di fronte al potere amministrativo. L'interesse legittimo è un interesse del privato tutelato dall'ordinamento, ma non è un diritto soggettivo, infatti la tutela è limitata. Esso è tutelato solo se non

    è un'attività amministrativa vincolata, in quanto il cittadino deve seguire delle precise regole e procedure per poter esercitare il suo diritto di voto. Attività amministrativa discrezionale In alcuni casi, la PA ha la possibilità di agire in modo discrezionale, ossia di prendere decisioni in base a valutazioni soggettive e non strettamente vincolate dalla legge. Ad esempio, nel concedere o negare un'autorizzazione o un permesso, la PA può valutare diversi fattori e prendere una decisione discrezionale. Discrezionalità tecnica In alcuni settori, come ad esempio la sanità o l'ambiente, la PA può agire in modo discrezionale sulla base di valutazioni tecniche. Ad esempio, nel concedere un'autorizzazione per la costruzione di un impianto industriale, la PA può basarsi su studi e valutazioni tecniche per prendere una decisione. In ogni caso, anche nell'attività amministrativa discrezionale, la PA deve agire nel rispetto dei principi di legalità, imparzialità e proporzionalità. Inoltre, le decisioni prese in modo discrezionale possono essere impugnate dai cittadini che ritengono di subire un danno o un pregiudizio a causa di tali decisioni. In conclusione, il potere amministrativo è subordinato alla legge, ma la PA ha la possibilità di agire in modo discrezionale in determinati casi. Tuttavia, anche nell'attività discrezionale, la PA deve rispettare i principi fondamentali dell'azione amministrativa.

    è un potere amministrativo. L’unico requisito per iscriversi è quindi avere la residenza. Se la richiesta viene negata anche quando c’è la residenza, il privato si rivolge al giudice, il quale darà ragione al privato e farà iscrivere il privato alla lista elettorale. In questo caso non c’è stata la violazione del principio di separazione dei poteri, e il giudice si è sostituito alla PA per fare un semplice accertamento.

    Attività amministrativa discrezionale

    Esempio: la spiaggia è un bene pubblico dello stato, ma si possono svolgere attività imprenditoriali dai privati. La legge consente, attraverso la concessione, la possibilità al privato di sfruttare la spiaggia per un interesse pubblico allo sviluppo economico. La concessione è un potere amministrativo. Solitamente, per la gestione di una spiaggia, ci sono diversi candidati. Il rischio è quello di favoritismo, quindi per rendere la

    scelta il più corretta possibile, si stabiliscono dei requisiti, e i candidati dovranno presentare i loro progetti. La decisione dipenderà comunque dal pensiero/ideologia (anche politica) del sindaco. In questo caso, però, se i candidati non scelti si rivolgessero al giudice, lui non potrà fare nulla perché non può prendere decisioni al posto della PA, verrebbe violato il principio di separazione dei poteri, perché si tratta di una scelta discrezionale della PA. È opportuno distinguere la libertà dalla discrezionalità: la libertà è la scelta delle finalità che guidano un'azione, mentre la discrezionalità è la scelta dei mezzi. In questo caso quindi la finalità è stabilita dalla legge (interesse pubblico allo sviluppo economico), mentre il mezzo è scelto dalla PA. L'atto discrezionale può essere annullato dal giudice solo quando viola l'interesse pubblico.

    generale. Discrezionalità tecnica

    Esempio 1: la patente di guida è un potere amministrativo, per tutelare l'interesse generale alla sicurezza. L'esaminatore deve valutare l'idoneità, si tratta quindi di una valutazione complessa e tecnica.

    Esempio 2: per svolgere la professione di avvocato, si dev'essere iscritti all'albo e si deve superare un esame. I candidati vengono giudicati da 3 avvocati, un magistrato e un professore universitario. L'accertamento, anche in questo caso, è tecnicamente complesso.

    In questi casi, il privato può ricorrere al giudice, il quale però non può sostituirsi alla PA, per non violare il principio della separazione dei poteri. Nei casi in cui sono necessari accertamenti tecnico-complessi, quindi, è stata inventata la discrezionalità tecnica, per non far sostituire il giudice alla PA.

    Non sempre il potere amministrativo si manifesta attraverso atti scritti (per esempio

    Il provvedimento amministrativo è l'esito di un procedimento amministrativo che è regolato da una legge, e si articola in una sequenza ordinata di atti e operazioni. Si tratta di una sequenza rigida, definita dalla legge, e rappresenta un elemento di garanzia per il titolare dell'interesse legittimo. L'espropriazione, per esempio, è un atto amministrativo, ed è l'esito di un procedimento composto da diverse fasi. Il privato la deve subire, ma durante il procedimento è prevista una fase in cui egli può presentare all'amministrazione una soluzione alternativa per evitarla.

    Le fasi del procedimento sono:

    1. La fase iniziativa. Normalmente il privato presenta, per esempio, un ricorso, o un'istanza alla PA, ma a volte è attuata anche da un'altra PA. In questa fase ci sono due momenti fondamentali: la nomina del responsabile del procedimento, cioè un pubblico funzionario che sarà il...

    punto di riferimento sia per la PA sia per il privato, e che seguirà tutto l'iter amministrativo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
28 pagine
3 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudia.od99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Camerlengo Quirino.