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Atti vincolanti legislativi e non legislativi
Gli atti vincolanti possono essere di diversi tipi:
- Art. 289: procedura ordinaria che consiste nell'adozione congiunta di un regolamento, una direttiva o una decisione da parte del Parlamento e del Consiglio dell'Unione Europea. Entrambi gli atti sono di natura legislativa.
- Legislativa speciale: procedura in cui un regolamento, una direttiva o una decisione sono adottati dal Parlamento con la partecipazione del Consiglio o viceversa. Questa procedura richiede l'assenso o la consultazione tra le due istituzioni.
- Assenso: accordi internazionali che richiedono l'approvazione sia del Consiglio che del Parlamento. Questo si applica quando l'accordo internazionale riguarda questioni che devono essere decise con procedura legislativa ordinaria.
- Parere-consultazione: quando una delle istituzioni richiede il parere o la consultazione dell'altra su una determinata questione.
sollevano obiezioni (si tratta di atti non legislativi che hanno determinati limiti che derivano dall'atto delegato) esecuzione = la commissione è l'esecutivo europeo e quindi può essere chiamata ad are esecuzione agli atti legislativi
ATTI ESECUTIVI = 291 -> art regola generale: gli stati membri adottano tutte le misure diritto interno necessarie x l'attuazione degli atti del diritto dell'UE però possono esserci casi in cui sono necessarie condizioni uniformi di esecuzione degli atti giuridicamente vincolanti -> se ogni stato attua con sue misure 1 provvedimento UE l'uniformità di attuazione di quell'atto non è garantita -> le competenze dell'unione sono conferite alla commissione = cosi si garantisce uniformità
Ciò giusti ca il ricorso ad atti esecutivi però questo potere esecutivo della commissione sempre soggetto a controllo da parte degli stati -> attraverso comitati
composti da rappresentanti degli stati membri tesi a controllare l'esercizio regolamentodi questo potere esecutivo da parte della commissione -> comitologia n° 182 del 2011 che detta le disposizioni del controllo da parte dei comitati dell'esercizio potere esecutivo della commissione funzionano comitati?
2 procedure:
- di consultazione: che si riduce a mere raccomandazioni alla commissione in merito all'esercizio dei suoi poteri esecutivi e con cui la commissione sottopone la sua bozza di atto esecutivo al comitato che deve pronunciarsi entro un determinato tempo; se entro quel tempo il comitato non si esprime, la commissione può adottare l'atto, se invece lo boccia, la commissione o non lo adotta o si rivolge ad un comitato di appello -> ci sono poi casi di urgenza nei quali la commissione può adottare l'atto anche senza l'esame del comitato se l'atto riguarda il
- procedura di esame
Apportare degli emendamenti alla posizione del parlamento e allora l'atto ritorna al parlamento. Questa prima lettura comporta che la commissione proponente dell'atto sia sempre informata soprattutto nel caso in cui il consiglio vi apporta eventuali emendamenti.
Si apre così la seconda lettura con diverse possibilità:
- Parlamento che non condivide la posizione del consiglio (emendamenti) e l'atto non è adottato (qui abbiamo una manifestazione del potere di veto del parlamento)
- Il parlamento approvi la posizione del consiglio o non si pronunci, allora l'atto è adottato corrisponde alla posizione del consiglio
- Il parlamento apporti a propria volta gli emendamenti alla posizione del consiglio, comunicato dal consiglio, ma è la commissione la quale dovrà formulare pareri sugli emendamenti? Non più di 3 mesi
Questi 3 possibili esiti si devono svolgere in 1 arco di tempo di.
A questo punto il consiglio, sempre nel termine di 3 mesi, ha 2.
Possibilità:
- Approva l'atto così come è emendato
- 1 comitato di conciliazione convocato congiuntamente da presidente di consiglio e presidente parlamento entro 6 settimane (il comitato di conciliazione si compone di rappresentati del consiglio e rappresentati del parlamento ed ha 6 settimane per convocarlo e 6 settimane per trovare una soluzione di compromesso)
- Se non si riesce a trovare l'accordo sull'atto, questo non è adottato
- Altrimenti, se la soluzione è trovata, si apre la terza lettura e quindi viene approvato un progetto comune e hanno 6 settimane sia parlamento che consiglio, per approvare l'atto scaturito dalla conciliazione con le rispettive maggioranze (Possibilità che l'atto non sia adottato comunque)
- (La commissione è sempre informata e coinvolta in questo processo)
Atti di diritto derivato: 296 297 - Art e art sono regole generali applicabili agli
Il ci parla della base giuridica, della motivazione, come parti essenziali dell'atto quindi l'enunciazione dei motivi che fondano l'adozione dell'atto e l'indicazione della base giuridica (quindi della disposizione che conferisce alle istituzioni il potere di adottare quell'atto), sono requisiti di forma sostanziale (se mancano queste parti la validità dell'atto è pregiudicata perché si tratta di parti dell'atto che consentono ai destinatari di verificare la legittimità) -> elementi essenziali dell'atto, l'assenza o incompetenza ne vizia l'atto 297 -> pubblicazione in gazzetta. L'art parla della -> "gli atti legislativi sono pubblicati in gazzetta europea" -> entrata in vigore nella data da essi stabilita o in mancanza di data il 20° giorno dalla data di pubblicazione. L'entrata in vigore si distingue dalla
data di applicabilità —> può essere ben successiva dalla data dell'entrata in vigore ed essere giusti cata dal fatto che x potersi applicare appieno il regolamento richiede la messa in opera di misure attuative, integrative, suppletive e che quindi richiedono un po di tempo x essere messe a punto
DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
29 SETT
CASO OMEGA è un caso del 2004
CASO FRANSSON è del 2013 e quindi successivo a Lisbona che ha stabilito che la carta ha lo stesso valore giuridico dei trattati
La preoccupazione degli stati membri era che con questa disposizione si determinasse un ampliamento delle competenze dell'UE in materia di tutela dei diritti fondamentali —> quindi in questo modo l'unione fosse come investita di 1 competenza generale in materia dei diritti umani. Su questo gli stati membri, soprattuto alcuni, non erano assolutamente disposti ad accettarlo, anzi Regno Unito e Polonia con il PROTOCOLLO 30 hanno voluto mettere x
iscritto che lacarta non avrebbe estero/ ampliato le competenze né della corte di giustizia né dei giudici nazionali, di sindacare la validità degli atti interni) Come la corte di giustizia ha chiarito in 1 sentenza del 2011, intendeva ribadire quello che l’art 6,1 a erma e cioè che i conferimenti di forza giuridica identica ai trattati alla carta, non significa che l’unione acquista 1 competenza generale in materia di diritti umani (C’è la tutela dei diritti fondamentali, c’è la garanzia dei diritti dell’uomo ai sensi della carta, ma nei limiti di competenza dell’unione quindi sempre nel rispetto del fondamentale principio delle competenze dell’unione) Il valore della carta è di codi care 1 catalogo di diritti fondamentali che l’UE si impegna a rispettare nel raggio di azione che gli compete, in base ai trattati, ma che poi sono diritti che già la corte di giustizia aveva riconosciuto
Come fondamentali x l'unione stessa (sono 50 i diritti fondamentali) ff fi fi fi fi 51,2 Art (della carta): "la presente carta non esente l'ambito di applicazione del diritto dell'unione al di là delle competenze dell'unione" -> significa la stessa cosa dell'art 6,1
Come i Diritti umani fondamentali venivano salvaguardati prima? La corte li tutela come principi generali di diritto dell'unione dunque al vertice della piramide fonti UE
CASO OMEGA: questione dell'ammissibilità di 1 è 1 sentenza anteriore a Lisbona, a rontalare strizione alla libertà fondamentale di circolazione (= libera prestazione di servizi) da parte di 1 diritto che, in quel caso la Germania, considerava inviolabile. Germania vieta 1 certa attività ludica "laserdromo", perché ritiene che si contrario al valore costituzionalmente protetto della dignità.